Wolfy Inserito: 29 novembre 2014 Segnala Inserito: 29 novembre 2014 (modificato) Ho trovato in un magazzino di mobili ed oggetti d' arredamento d' epoca un vecchissimo motore marchiato Ercole Marelli, il proprietario non sapeva cosa farsene, e dunque è arrivato in casa mia Purtroppo mancano le foto di com' era messo quando l' ho portato a casa, ma diciamo che apparte lo sporco e gli insetti pure quelle che ho rendono l' Idea. Il motore è rimasto esposto alla pioggia per qualche tempo, la prima cosa fatta è stato rimuovere il rotore ed asciugare gli avvolgimenti, mediante inserzione nello statore di una lampadina da 140W lasciata accesa per una giornata intera, una volta spenta ho controllato la resistenza fra avvolgimenti e carcassa ed è risultata essere attorno ai 130-160MOhm, non male direi! Eccolo qui appena smontato, mancano alcuni pezzi ma ci sono tutti i principali, la targhetta riporta i dati di un motore monofase, 125V, 4.5A, 42Hz e 1180 RPM, la potenza è modesta nonostante il peso, 0.34HP o 250W. Dopo aver pulito senza andare troppo a fondo, per paura di danneggiare, i cuscinetti, il rotore, alcune parti delle boccole e i contatti di avvio è arrivato il momento di rimontare tutto sul rotore, si può vedere come decenni di schifo e porcherie (non saprei come altro definirli) si sono appiccicati agli avvolgimenti dello statore, isolati in quello che sembra carta catramata, ciò spiega come ha fatto a reggere così bene all' acqua. La gabbia di scoiattolo e la ventola sono stati realizzati in rame massiccio, non badavano a spese Questi sono i componenti dell' interruttore centrifugo che si occupa di scollegare l' avvolgimenti di spunto una volta avviato il motore, si tratta di 3 spazzole dotate ciascuna di una molla regolabile indipendentemente, il tutto montato su un pesante disco di ottone isolato tramite fogli di bachelite, la parte fissa dell' interruttore invece è integrata con il ferma cuscinetto, ed è un collarino d' ottone tagliato in diagonale e montato su un robusto disco di bachelite. L' interruttore centrifugo assemblato si presenta così, non l' ho pulito eccessivamente per paura di rovinarlo, mi sono limitato a rimuovere lo sporco e a pulire la superficie dei contatti. Vi risparmio le foto dei cuscinetti montati che sono decisamente noiose, il rotore assemblato si presenta così, pronto per essere reinserito nello statore, che nel frattempo ha subito una sana pulizia, pronto per essere testato! (Fortunatamente la ruggine non intacca la ghisa se non superficialmente!) http://youtu.be/0DgRvrImKUs È un po' rumoroso, complice il banco che risuona, ma tuttosommato sembra essere in buono stato, pronto per essere riverniciato! Complessivamente ci ho speso una quindicina di euro, motore incluso, e parecchie ore di lavoro, ma direi che ne è valsa la pena! Modificato: 29 novembre 2014 da Wolfy
alex01rosso Inserita: 30 novembre 2014 Segnala Inserita: 30 novembre 2014 Che meraviglia! Pure gli ingrassatori, ci sono...
Mauro Dalseno Inserita: 30 novembre 2014 Segnala Inserita: 30 novembre 2014 Ottimo lavoro, complimenti anche da parte mia
Livio Orsini Inserita: 30 novembre 2014 Segnala Inserita: 30 novembre 2014 Bel lavoro di restauro! Se tu potessi aggiungere una foto con la targhetta leggibile sarebbe interessante.
Riccardo Ottaviucci Inserita: 30 novembre 2014 Segnala Inserita: 30 novembre 2014 Se tu potessi aggiungere una foto con la targhetta leggibile sarebbe interessante. nella seconda foto si legge abbastanza
Wolfy Inserita: 30 novembre 2014 Autore Segnala Inserita: 30 novembre 2014 (modificato) Grazie dei commenti! Che meraviglia! Pure gli ingrassatori, ci sono... E' stata una fortuna trovarlo completo, di solito qualche vite/bullone/dado/tappo manca sempre Se tu potessi aggiungere una foto con la targhetta leggibile sarebbe interessante. Ti lascio il link ad una foto non ridimensionata, gli originali sono in 4K quindi non mi sono sognato di postarli direttamente https://www.dropbox.com/s/of0tdnudjp06vfg/2014-11-29%2019.05.53.jpg?dl=0 Modificato: 30 novembre 2014 da Wolfy
remo williams Inserita: 30 novembre 2014 Segnala Inserita: 30 novembre 2014 La tecnologia vitale, ha sempre qualcosa in più!
Livio Orsini Inserita: 30 novembre 2014 Segnala Inserita: 30 novembre 2014 Anche li non si leggono i dati, forse anche per il riflesso di luce. Volevo solo verificare la potenza di targa per fare una comparazione sulle dimensioni. Certo che in Ercole Marelli i motori li sapevan fare! Io ne ho uno simile che acquistò usato mio padre; la costruzione è anteguerra venne svenduto a poco perchè il propietario precedente era convinto che fosse a massa. Lo uso ancora per movimentare una circolare per tagliare la legna.
Wolfy Inserita: 30 novembre 2014 Autore Segnala Inserita: 30 novembre 2014 Purtroppo la targhetta in primis ha le scritte molto consumate, il che rende difficile fotografarla bene, comunque è un motore da 250W, monofase, non sono riportati nè il cosphi nè il peso, ma dovrebbe essere attorno ai 25 chili. Una cosa è certa, è molto, ma davvero molto abbondante come dimensioni, per la potenza che ha! Purtroppo questo giocattolo è da 125V, quindi trovargli qualcosa da fare è abbastanza difficile
Riccardo Ottaviucci Inserita: 30 novembre 2014 Segnala Inserita: 30 novembre 2014 (modificato) Livio,cambia occhiali,si legge chiaramente 0,25 kW e 0,34 HP Modificato: 30 novembre 2014 da Riccardo Ottaviucci
Darlington Inserita: 1 dicembre 2014 Segnala Inserita: 1 dicembre 2014 Toglietemi una curiosità, i 125V li capisco, ma i 42Hz? Un tempo la frequenza di rete era meno stabile o la distribuzione era proprio a 42 cicli?
Livio Orsini Inserita: 1 dicembre 2014 Segnala Inserita: 1 dicembre 2014 Riccardo quella non è la foto della targhetta, ma è un'eventuale elaborazione digitale ricavata dalla foto. Non fare i l furbo, Riccardo son vecchio, ma non ancora del tutto andato. Un tempo la frequenza di rete era meno stabile o la distribuzione era proprio a 42 cicli? Un tempo non c'era uniformità nella frequenza di rete; alcune società distribuivano a 50Hz, specialmente al nord; nel centro sud si trovavano anche reti a 42 Hz. In Inghilteraa si è usata la frequenza di 42 Hz sino a meno di 50 anni fa. Anche on altre nazioni europee e sud americane si usavano reti a 42 Hz. Ercole marelli esportava in tutto il mondo quindi tendeva a fare macchine facilmente adattabili. Pensa che in Sud America il nome corrente del ventilatore, specie quelli da tavolo, era "El marelli".
Wolfy Inserita: 1 dicembre 2014 Autore Segnala Inserita: 1 dicembre 2014 (modificato) Riccardo quella non è la foto della targhetta, ma è un'eventuale elaborazione digitale ricavata dalla foto. Ridimensionandole si è perso molto, ma anche nelle originali, per quanto il mio cellulare abbia una fotocamera fantastica, molto relativamente parlando, non fa miracoli In Inghilteraa si è usata la frequenza di 42 Hz sino a meno di 50 anni fa. Mi ricordo dei gruppi convertitori di frequenza che mio nonno aveva in ditta, acquistati per far lavorare dei macchinari provenienti dall' inghilterra, mi domando se fossero davvero necessari Purtroppo sono finiti rottamati circa 12 anni fa Pensa che in Sud America il nome corrente del ventilatore, specie quelli da tavolo, era "El marelli". Questa non la sapevo! C'è da dire che quei ventilatori sono diventati un "cult" anche qua Modificato: 1 dicembre 2014 da Wolfy
dott.cicala Inserita: 24 marzo 2015 Segnala Inserita: 24 marzo 2015 Ottimo lavoro complimenti! Vorrei avere anche io quella manualità così fine....E' proprio un bel motore...sarebbe bello sentirlo girare e sopratutto avviarsi.
Wolfy Inserita: 24 marzo 2015 Autore Segnala Inserita: 24 marzo 2015 (modificato) Eccolo! Manualità fine non ne serve per sti cosi, serve pazienza e voglia di sporcarsi le mani, il risultato secondo me ne vale sempre la pena però Modificato: 24 marzo 2015 da Wolfy
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