Riccy Inserita: 3 dicembre 2014 Segnala Inserita: 3 dicembre 2014 Non sarebbe meglio cambiare nome al tasto (ingannevole tasto) che molti pigiano illudendosi che se scatta , credono che funzioni correttamente ? . Scusa ma è inesatto...oltre a quello che ti hanno detto è proprio la norma di prodotto che definisce quello come tasto di test e ci devi mettere una bella T vicino in modo che sia subito identificabile... Inoltre sempre la stessa norma definisce il valore massimo della corrente di test... Altra cosa...è impossibile tarare il tasto di test per 30mA precisi perchè i valori di corrente che si sviluppa alla pressione cambiano in base alla tensione di rete... A monte di tutto però c'è la funzione già ampiamente spiegata: far fare movimento al meccanismo interno del differenziale per evitare incollaggi o allungamento dei tempi d'intervento.
Mirko Ceronti Inserita: 4 dicembre 2014 Segnala Inserita: 4 dicembre 2014 (modificato) E no, no. La manovra manuale mette in moto solo gli organi di apertura meccanica dei contatti, ma non quelli di rilevazione della corrente differenziale e di attivazione del meccansimo di sgancio. Un momento....quello che intendo io, è che vado dal differenziale, e premo il tasto mensile, e questi non sgancia. Gli collego lo strumento certificato per la prova dei differenziali, premo il suo tasto apposito, e.....ancora non sgancia..... Quindi abbasso e rialzo la leva a mano, ed adesso va sia in un modo che nell'altro (pulsante mensile e pulsante dello strumento certificato per il test dei differenziali) Per cui questa "shakerata" meccanica (se vogliamo) lo ha.....resuscitato. E' chiaro che non interviene sulla parte elettrica (in quanto non guasta) ma lo schioda dal sarcofago del "sonno" in cui era piombato, ed è una cosa che......va capitando, ed è parecchio antipatica per un componente del genere con la responsabilità che si ritrova. E questo solo ed esclusivamente per far fare ginnastica ai leveraggi, che altrimenti tendono ad addormentarsi. Lo stesso effetto lo si ottiene anche abbassando e rialzando la levetta a mano, anzi, questa manovra il più delle volte risveglia anche differenziali che risultano addormentati alla premuta del pulsante. "Lo stesso effetto" (di far fare ginnastica ai leveraggi) era riferito appunto alla meccanica di movimentazione, non alla circuiteria elettrica interna. Saluti Mirko Modificato: 4 dicembre 2014 da Mirko Ceronti
Elettroplc Inserita: 4 dicembre 2014 Segnala Inserita: 4 dicembre 2014 Un momento....quello che intendo io, è che vado dal differenziale, e premo il tasto mensile, e questi non sgancia. Gli collego lo strumento certificato per la prova dei differenziali, premo il suo tasto apposito, e.....ancora non sgancia..... Quindi abbasso e rialzo la leva a mano, ed adesso va sia in un modo che nell'altro (pulsante mensile e pulsante dello strumento certificato per il test dei differenziali) Per cui questa "shakerata" meccanica (se vogliamo) lo ha.....resuscitato. E' chiaro che non interviene sulla parte elettrica (in quanto non guasta) ma lo schioda dal sarcofago del "sonno" in cui era piombato, ed è una cosa che......va capitando, ed è parecchio antipatica per un componente del genere con la responsabilità che si ritrova. Ti è capitato su di un impianto,.,.?
Mirko Ceronti Inserita: 4 dicembre 2014 Segnala Inserita: 4 dicembre 2014 Su uno ? Eh.....hai voglia...altro che su uno. Nell'azienda dove ho lavorato fino al 2012, ogni 2 anni veniva il tipo dell' USL a testarmi i differenziali a campione. Ma ne avevamo circa 400, ed una settimana prima che venisse lui (poichè ci avvertiva) facevo il giro io uno per uno a provarli tutti con lo strumento apposito che ci noleggiava un artigiano. E stai pur tranquillo che quei 6 o 7 che fallivano come sopra-esposto, c'erano sempre. Giù e su alla levetta, e via per altre nuove ed avvincenti avventure Saluti Mirko
Elettroplc Inserita: 5 dicembre 2014 Segnala Inserita: 5 dicembre 2014 Caso interessante, da approfondire...poi ...provo a relazionare una ipotesi. OT: Posso solo aggiungere una cosa, che non ha a che fare in modo diretto con questo specifico caso ma, in generale, con l'integrità dei componenti a modiulo din e frutto. Esempio: Quando si eseguono lavori edili in ambeinte residenziale ove già posati moduli e frutti, in presenza di poveri sottili o come quelle derivate dal taglio di marmi o altro, è facile trovare frutti come interruttori bloccati dalle polveri, nessuno ci pensa e poi capita questo. Di fatto, per ambienti gravosi o aggressivi, esistono moduli din appositi con grado di protezione maggiore e resistenza gli ambienti con atmosfera aggressiva, come il caso delle piscine. Sono andato OT, probabilemtne è bene approfondire l'argomento in altro Topic dedicato.
Messaggi consigliati
Crea un account o accedi per commentare
Devi essere un utente per poter lasciare un commento
Crea un account
Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Hai già un account? Accedi qui.
Accedi ora