lucarosko Inserita: 17 dicembre 2014 Autore Segnala Share Inserita: 17 dicembre 2014 quoto mirko. termini piu' comprensibili! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Wolfy Inserita: 17 dicembre 2014 Segnala Share Inserita: 17 dicembre 2014 Sempre che di sensori o trasduttori ad effetto hall, si stesse parlando... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ivano65 Inserita: 17 dicembre 2014 Segnala Share Inserita: 17 dicembre 2014 visto che enel non diffonde di certo lo schema interno del contatore , chiedo se nessuno ne ha esaminato uno da demolizione Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
del_user_155042 Inserita: 17 dicembre 2014 Segnala Share Inserita: 17 dicembre 2014 (modificato) Visto che sono un curioso di natura chiedo a bypass perché la pinza deve filtrare le alte frequenze. Se ci fossero correnti di fuga a frequenze diverse non vanno computate anche loro? Per distinzione non intendevo : filtrare. Uno strumento sensibile come quello che si sta parlando , deve campionare varie frequenze , cioe distinguere ed elaborare per fare vedere un risultato prossimo al reale ,cosa che i classici tester non fano. Un esempio banale è che le pinze aperometriche classiche in un ambiente fortemente elettromagnetico e in presenza di frequenze significanti ,darano delle letture a " vuoto" ,cioè senza infilando la pinza sul cavo , cosa che lo strumento per disperssioni non fa, appunto perche ha un mettodo di eleborare diverso nel riconoscere le frequenze "parasita" che altererano la lettura da quelle che interessano realmente la misura, appunto perche si tratta di correnti senssibili e facilmente alterabili . Comunque , spero che qualche esperto in strumentazione ti dia delle informazioni piu dettagliate. Modificato: 17 dicembre 2014 da bypass Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 18 dicembre 2014 Segnala Share Inserita: 18 dicembre 2014 Un sensore di hall è un sensore di hall e non ha nulla a che spartire con un diodo!! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Elettroplc Inserita: 18 dicembre 2014 Segnala Share Inserita: 18 dicembre 2014 Ed allora chiamiamolo col suo nome, e non con un termine inventato e roboante (diodo shunt....) che crea solo fumo e nebbia agli occhi dei più inesperti. Link:--- http://it.wikipedia.org/wiki/Shunt_%28elettrotecnica%29 Ma non è che è un trasduttore ad effetto di hall?? I generatori o sensori sensori >"ad effetto Hall", sono generalmente usati come trasduttori nel settore Autronica, ovvero, come sensori posizione albero motore, e similari. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Nik-nak Inserita: 18 dicembre 2014 Segnala Share Inserita: 18 dicembre 2014 Ciao Elettroplc, se vuoi farti un pò di cultura sui sensori ad effetto hall, puoi consultare questo documento della HONEYWELL: Hall_sensors nel qual quale da pagina 40 in poi, si parla di questi sensori, come sensori di corrente. Ciao Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Wolfy Inserita: 18 dicembre 2014 Segnala Share Inserita: 18 dicembre 2014 http://it.wikipedia.org/wiki/Shunt_%28elettrotecnica%29 Dove sta il "diodo shunt" lo sai solo tu Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 18 dicembre 2014 Segnala Share Inserita: 18 dicembre 2014 Elettroplc non so se ci sei o ci fai. Tu metti il link di wikipedia relativo al termine "shunt", ma almeno lo hai letto? E' vero che non sempre Wikipedia è vangelo, ma quello che riporta in questo caso sono le definizioni che conosco da circa 55 anni ed i queste definizioni-nozioni il termine "diodo" non compare mai! I generatori o sensori sensori >"ad effetto Hall", sono generalmente usati come trasduttori nel settore Autronica, ovvero, come sensori posizione albero motore, e similari. Ci sarebbe da ridire sul termine generatore, però anche passando questo termine nel settore di Autronica c'è solo una piccolissima parte degli impieghi dei sensori ad effetto Hall. Per favore evitiamo il diffondersi di notizie false ed infondate e, soprattutto evitiamo di scrivere....banalità tentando di l'arrampicata sui cristalli per difendere posizioni indifendibili. Molto megliko ammettere di aver scritto una sciocchezza o di aver preso un abbaglio. Può capitare a tutti di commettere errori, l'importante è non insistere oltre i limiti della decenza. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mirko Ceronti Inserita: 18 dicembre 2014 Segnala Share Inserita: 18 dicembre 2014 Link:--- Quale ? Quello a Wikipedia ???? L'ho scritto io quell'articolo, ma chi vuoi circuire scusa un po ??? Viste le anche eminenti firme che hanno partecipato fin'ora a questa discussione, mettere un link dove spiegano che cos'è uno shunt, ha un certo retrogusto di oltraggio lo sai ? Noi non Ti chiediamo cosa è uno shunt (perchè lo sappiamo) noi Ti domandiamo cosa è un diodo-shunt, componente da te menzionato ed al momento ancora dagli oscuri e tutt'altro che illuminati profili. Lo vuoi un consiglio ? Getta la spugna !!! Accogli il saggio consiglio di Livio l'importante è non insistere oltre i limiti della decenza. Quantomeno per salvaguardare la propria dignità tecnica. Diffondere disinformazione è la nemesi dello scopo di questo Forum, ed in qualità di moderatore non lo posso assolutamente tollerare !!!! Alla domanda : - Cos'è un diodo shunt ? Rispondi in coro con me : - io - non - lo - so !!! Saluti Mirko Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
pigicadd Inserita: 18 dicembre 2014 Segnala Share Inserita: 18 dicembre 2014 ciao a tutti, e a parte che mi son messo anche a ridere sulla stori del diodo-shunt, vorrei fornire se può essere utile la mia testimonianza diretta sulla misura delle correnti disperse. Tempo fa in azienda dove lavoravo, avevamo dei m.t.d. che scattavano in modo del tutto casuale, e soprattutto senza sapere cosa li faceva intervenire. Quindi la soluzione che ho usato è stata questa: misurai la corrente di dispersione partendo dalla barra di terra in centrale, per poi andare a ritroso sulle 6 linee di terra che vi erano collegate. In pratica su alcuni quadri erano stati adottati in fase di progetto dei differenziali abbastanza alti come taratura, per cui veniva sganciato anche il differenziale del generale sotto i trafo. Per le misure mi son servito del mio vecchio ma efficace apparecchietto a pinza, della chavin arnoix, ma non so se lo fanno ancora, collegato con un tester con letture medie e di picco con memoria, e la pinza ha un selettore a due portate: fino a 10 A e fino a 100 A. Se vi serve vi mando la foto... Nella portata 0-10 A ha la risoluzione di 1 mA! Costava un pò di soldi ma è uno strumento perfetto per queste misure. Spero che possa servire a qualcuno. Ciao. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Elettroplc Inserita: 18 dicembre 2014 Segnala Share Inserita: 18 dicembre 2014 Le pinze per dispersione sono costose...ma sono el uniche che possono aiutare in questi casi particolari, non so se i moderni multimetri-analizzatori di fascia alta abbiano anche questa funzione incorporata e se sia affidabile, ma una pinza del genere, un professionista dovrebbe procurarsela. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Elettroplc Inserita: 18 dicembre 2014 Segnala Share Inserita: 18 dicembre 2014 Capisco che avete deriso il termine "diodo Shunt" - che in realtà è improprio nella terminogia, è di fatto - o descritto - come un mero derivatore di corrente, che prende il nome da un termine inglese, molto particolare come applicazione. Ma me lo ricordavo sommarimente così con questo termine, riprendendo il folder di Wikipedia ho rinfrescato la memoria...lo avevo letto molti anni addietro per in relazione ad un articolo su di un altro forum. Il concetto di funzionamento è quello descritto sul testo di wikipedia. La sua resistenza di passaggio è molto bassa, si può applicare in casi particolari coem descritto nell'articolo. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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