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Calcolo Resistenza Di Limitazione Corrente


Darlington

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Ho un problema :)

Sto realizzando una scheda con un PIC e codice scritto con LDMicro per pilotare un attuatore di chiusura centralizzata in modo che funzioni da apriporta: in pratica deve "tirare", aspettare un secondo e poi marciare al contrario per riportare in posizione il pistoncino.

Il tutto va alimentato con un trasformatore 12VAC da 50VA, previa rettificazione chiaramente

Il problema viene a crearsi quando il pistone, "tirando", va a finecorsa in uno dei due sensi: i cicli sono brevi (500msec) ma in quel momento il motore assorbe tanta corrente e temo che senza un resistore di limitazione, faccia "sedere" il trafo creando poi altri problemi, come cali dell'alimentazione alla scheda stessa di controllo e alla centralina rolling code che ci è collegata.

Ho già constatato che il motore, anche se alimentato ad una tensione inferiore ai 12V nominali ha comunque forza sufficiente per il lavoro che deve fare, quindi la cdt della resistenza in serie non crea problemi, il problema (si, lo so che ho detto una marea di volte la parola "problema" :roflmao: ) è che ho perso l'attuatore e non riesco più a trovarlo, mentre la scheda è quasi finita e mi manca solo di scegliere il valore di quella resistenza.

Come posso calcolarla quindi, senza poter fare prove sul campo con il motorino?

Mi interessa limitare la corrente assorbibile in ogni situazione a circa 3.5/4A, in questo modo non sovraccaricherei il trafo, e l'alimentazione degli "ausiliari" non ne risente perché parliamo di apparecchi che assorbono massimo 15/20mA.

Grazie ;)

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Per alimentare l'elettronica con la stessa linea di potenza è meglio disaccoppiare l'alimentazione tramite un filtro RC seguito da uno stabilizzatore a 3 piedini.

Bisogna considerare non solo la corrente in gioco, ma anche le extratensioni che si generano ai capi della bobina,da proteggere con un diodo in antiparallelo.

La limitazione di corrente sull'attuatore puo' essere elettronica (Lm 317, per esempio) o resistiva, ma per il calcolo della resistenza in entrambi i casi bisogna conoscere la corrente di attrazione, che non hai citato,oppure andare per tentativi.

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Il diodo in antiparallelo non lo posso mettere perché il motore deve girare in entrambi i sensi, è un pistone in plastica collegato al motore con una cremagliera e una vite senza fine, quindi non ritorna automaticamente ad una posizione zero, ce lo devi mandare tu.

Avendo la scheda già pronta da un pezzo, comunque, tempo fa avevo scritto un programma che non faceva altro che mandare avanti ed indietro il pistone, alla ricezione di un input su un determinato ingresso, in modo che se grazie alle extratensioni si resettava il pic, l'avrei saputo perché si sarebbe fermato.

Morale della favola ha sclacchettato per un bel pò e poi l'ho fermato io togliendo alimentazione... avevo in serie una resistenza da 12 ohm per prova.

Mi sono dovuto limitare ad un condensatore sull'uscita e ai condensatorini sull'alimentazione, sia la scheda sia la ricevente comunque hanno uno stabilizzatore (78L05 in entrambi i casi).

La corrente di attrazione non la so, so solo che ho provato a sottoalimentare il motore di parecchio e riusciva ancora a tirare il "catenaccio" della serratura...

purtroppo quando abbiamo imbiancato ho approfittato per far ordine, l'ho messo da qualche parte e non so più dove...

Modificato: da Darlington
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Grazie Patatino, al limite posso ridurla per limitare la corrente massima a 3A, che comunque sarebbe un valore accettabilissimo.

Non mi preoccupa tanto il cortocircuito dell'attuatore, quanto un incollaggio di uno dei relè che lo comanda (si, relè... un ponte a H a relè... e tu mi dirai... perché non uno a stato solido?? beh, principalmente per pigrizia, integrati già pronti che lavorano a quelle correnti non ne ho trovati facilmente... e non avevo voglia di fare lo sbroglio del PCB per farlo a discreti... ti autorizzo a sfanc**armi :D ), anche se comunque sono dati per carichi induttivi rilevanti, il produttore dice 3A ma a 125VAC.

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Buona sera a tutti !

Bisogna considerare non solo la corrente in gioco, ma anche le extratensioni che si generano ai capi della bobina,da proteggere con un diodo in antiparallelo

Il diodo in antiparallelo non lo posso mettere perché il motore deve girare in entrambi i sensi,

Non credo che Ti abbia detto ''antiparallelo al motore'' , resta sempre l'alimentazione del motore .(sempre presente se vuoi che il motore giri ! :superlol: )

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Però in teoria visto che rettifico con un ponte a diodi, due diodi in serie in antiparallelo ce li ho comunque sempre!

Grazie Mirko farò così :) ci avessi pensato prima di preparare la scheda, ora dovrò saldarli stile SMD sul lato rame :lol:

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  • 1 month later...

Uppo perché ho finalmente ritrovato l'attuatore, era finito non so come in mezzo ad altro elettrociarpame :lol:

Domani farò delle prove con qualche resistenza :)

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Aggiungo anche (non potendo editare) che il trafo è da 30VA e non 50 come credevo all'inizio, quindi ho a disposizione 2.5A per tutto; limitandomi a 500mA per la ricevente e per tutta l'elettronica di gestione, devo tenermi sotto i 2A con il motore.

Ci sarebbe anche il campanello ma le possibilità che qualcuno suoni il campanello mentre qualcun altro apre la porta tendono a 0 :whistling:

Con in serie un resistore da 4,7 ohm siamo a circa 1.40A con motore bloccato (a fine corsa) e la forza del pistone rimane comunque notevole, almeno ad una prova spannometrica con le dita (ho rischiato di pinzarmi i diti più volte :lol: )

Molta più forza di quanta ne serva per tirare il catenaccio della serratura.

Modificato: da Darlington
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Molta più forza di quanta ne serva per tirare il catenaccio della serratura.

Behh.. viviamo in in una società basata sul consumo ,( :superlol: ) , meglio avanzare che averne bisogno ! Sto scherzando , (amaramente per qualcuno ) :( ...

E tieniTi le dita al riparo ! :superlol::thumb_yello:

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potresti dimostrare al motore di essere "fubbo come una voppe".

La resistenza la metti in serie al lato meno del circuito di ritorno motore (cosi' la corrente e' unipolare comunque giri, e con un piedino del micro (o qualsiasi altro ingresso, protetto) vai a sentire la tensione ai capi, se supera una soglia c'e' sovraccarico e spegni. devi solo curare di essere sensibile alla fase di ciclo, altrimenti alla partenza (cioe' quando il motore assorme al massimo) il circuito interviene.

Modificato: da fisica
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Sarebbe anche una buona idea, se non fosse che dovrei rifare il pcb e riscrivere praticamente tutto il firmware :D

Il motore in sé se ne frega di rimanere alimentato anche se a finecorsa per 300 msec, è un motorino da chiusura centralizzata e le centraline originali hanno tempi anche più lunghi, e nessuna protezione, solo un disgiuntore termico che stacca quando si surriscalda.

Solo che se lo attacco direttamente c'è il rischio che mi mandi in crisi il trafo e tutto quel che c'è attaccato, una volta bloccato assorbe tipo un botto (oltre 3A)

Modificato: da Darlington
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in realtà il problema delle resistenze di limitazione è che limitano sempre, anche in partenza. Questo spesso è un problema se la vite senza fine va in battuta sul seger o quello che c'è a fine corsa. se una resistenza vuoi mettere, mettila la più piccola possibile, non sapendo il nominale a vuoto del motore un valore fra 4,7 e 10 ohm sembra adeguato, ma metti in parallelo un migliaio di microfarad, che non si sa mai, così differenzi il regime statico e dinamico.

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Guarda....se può esserti d'aiuto, sul principio consigliatoti da Fisica, io tempo fa, ho progettato e realizzato per un mio amico, un apertura a Vasista in modalità bistabile.

(monostabile era troppo scomodo mi diceva lui)

Siccome l'automazione originale non ha finecorsa di raggiunta posizione (tutto aperto o tutto chiuso) ho risolto sfruttando il picco improvviso di assorbimento nel punto in cui il motore si blocca per raggiunta posizione, integrandolo un attimo con un condensatore da 4,7 microFarad sul transistor che decide lo stop.

Il sistema però deve potersi avviare, e quel trimmer da 47K che vedi in serie al transistor, serve appunto per la ricerca del valore ottimale.

Tutta la sola parte evidenziata, è lo stadio dello stop che sfrutta la resistenza da 1 Ohm (nel mio caso) come rilevatore del limite di corrente.

Aggiungo che l'L6203 è più delicato d'una vergine alla prima notte, e che se regge già da diversi mesi nonostante questo trattamento, direi che il circuito è affidabile

">http://Vasista%20definitivo.jpg

Saluti

Mirko

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in realtà il problema delle resistenze di limitazione è che limitano sempre, anche in partenza

Ho fatto alcuni test ed il motore è in grado di ripartire sempre, anche dopo essere arrivato a finecorsa, ed anche sotto carico. Per questo dicevo che la forza è pure eccessiva per il lavoro che deve fare... nelle condizioni di utilizzo originarie, sposta una robusta placca di metallo che è parte del blocco serratura del baule, in pratica quando si attivano le chiusure, si sposta la placca e girando in queste condizioni il chiavistello di apertura del baule, gira a vuoto perché non ingrana con la serratura.

Per quello dico che la limitazione anche in partenza non è un grosso problema, per gli sforzi che si ritroverà ad affrontare.

Aggiungo che l'L6203 è più delicato d'una vergine alla prima notte

Motivo per cui lo avevo preso in considerazione, ma poi ho preferito fare il ponte a relè, è più spartano ma l'uso previsto è una volta ogni tanto, in realtà l'apertura elettrica della porta ce la ho voluta aggiungere più per sfruttare il secondo canale della ricevente rolling code (il primo è sulle luci), anche se certe volte torna utile. Tipo arrivando con le borse della spesa e le chiavi in mano, la possibilità di aprire la porta premendo un pulsante anziché mollare una borsa per girare la chiave è un pro non da poco :)

All'inizio volevo mettere una serratura elettrica tradizionale, ma non ne ho trovate come volevo io e compatibili con il mio portone, in legno. Quel genere di serrature le fanno perlopiù per portoni in ferro, quelle che fanno per i "legni" non hanno ad esempio la possibilità di essere chiuse dall'interno (non quelle che ho trovato in vendita io, almeno).

Da qui la scelta di mettere il tirante sulla serratura che già ho, sfruttando un motore che mi avanzava.

Foto della scheda realizzata (i diodi di ricircolo ce li ho messi, ma sono sotto :) )

Il microrelè blu mi serve solo per isolare galvanicamente il comando del pulsante interno per le luci, non mi andava di tirarmi dietro la 5V per almeno un paio di metri, ed anche se non è la soluzione più raffinata del mondo, funziona e occupa poco spazio.

P1000589.JPG

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  • 1 year later...
walter1013071986

Ciao Ragazzi,

mi allaccio a questa conversazione perché anche io avrei bisogno di limitare la corrente erogata del mio alimentatore.
Si basa su LM317 e 2 transistor 2n3055 NPN in parallelo.
Come base per la realizzazione ho utilizzato questo schema: http://electronics-diy.com/power-supply ... v-6-8a.php.
Chi l'ha realizzato afferma che la limitazione di corrente dipende dalla resistenza/potenziometro P2 posto sulla base dei transistor.
Ecco non riesco a capire come funzioni e quali equazioni devo prendere in considerazione per imporre ad esempio una limitazione di corrente in uscita di 6A.

Grazie a tutti e buona giornata.

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Livio Orsini
  1. Gli accodamentei, specie ad una discussione ferma da più di un anno, non sono consentiti dal regolamento. Se vuoi apri una nuova discussione sull'argomento.
  2. Evita di evidenziare tutto il messaggio con colori differenti dal bianco, il messaggio diventa poco comprensibile.
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