gio_67 Inserito: 28 gennaio 2005 Segnala Share Inserito: 28 gennaio 2005 Salve a tutti ragazzi e complimenti per la vostra passione nei confronti della materia.Faccio il debutto nel forum chiedendo il vostro aiuto per capire se sto facendo la cosa giusta:Per variare la velocità del motore di un piccolo tornio pensavo di utilizzare un micromaster siemenscon filtro integrato da 2.2 kw serie 420 con tastierino economico per le variazioni dei dati dell'inverter.dati motore tornio: 380V trifase 1.5 kW.Grazie e alla prossima. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Pietro Buttiglione Inserita: 28 gennaio 2005 Segnala Share Inserita: 28 gennaio 2005 se cerchi l'OK sul prodotto.... mi astengo!Invece ti direi di fare attenzione al fatto che in genere un tornio richiede potenza costante al variare di velocita'.. ci hai pensato?? ciaopietro Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Flask Inserita: 28 gennaio 2005 Segnala Share Inserita: 28 gennaio 2005 (modificato) L'inverter agische sulla frequeza della corrente elettrica per variare la velocità e lascia inalterate tensione e corrente.Con l'inverter entro certi limiti è possibile variare la velocità mantenendo costante la potenza.Ovvio che su di un tornio è meglio usare cambi di velocità di tipo meccanico (variando il rapporto di trasmissine)Ciao Modificato: 28 gennaio 2005 da Flask Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gio_67 Inserita: 29 gennaio 2005 Autore Segnala Share Inserita: 29 gennaio 2005 Ok ragazzi, credo che abbiate ragione entrambi:Vediamo se riesco a trovare un compromesso che ci accontenti tutti:Potrei impostare con il cambio a ginghia già esistente sul mio tornio, la velocitàminima del mandrino per avere la coppia massima e poi salire con la frequenza ( velocità ) entro limiti da definire in fase di prova per evitaredi "cuocere" il motoreche ne pensate?Ciao Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 29 gennaio 2005 Segnala Share Inserita: 29 gennaio 2005 Con l'inverter entro certi limiti è possibile variare la velocità mantenendo costante la potenza.Questo avviene solo quando superi la frequenza nominale. La potenza dipende dal prodotto della coppia per il numero dei giri quindi, ammettendo che il motore possa erogare la coppia nominale anche al di sotto dei 2Hz-5Hz (cosa non vera per i V/f), la potenza è funzione del numero dei giri fino al raggiungimento dei giri nominali, poi si lavora in regime di potenza costante. Il tutto spiegato in modo semplificato. Con i controlli vettoriali le cose migliorano alle basse frequenze, ma il principio fisico: P=C*omega è invariato. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Pietro Buttiglione Inserita: 1 febbraio 2005 Segnala Share Inserita: 1 febbraio 2005 il limite di variazione della frequenza oltre la nominale a potenza costantee' dato dal rapporto Cmax/Cn.Nel caso specifico il consiglio e' di usare un motore a 8 poli anziche' 4 e raggiungere lastessa velocita' max ma a potenza costante nel range 1/2.O, come indica Livio, passare a sistemi vettoriali che possono garantirti Pk fino a 1/10. ciaopietro Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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