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PLC Forum


Sovraccaricabilità Dei Motori Per Usi Generici


FranSys

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Questa invece è per Mario & c. ! :D

Esiste qualche fonte normativa specifica che definisca l'entità di un lieve sovraccarico sopportabile per un tempo indefinito da un normale motore asincrono?

1,05 In (alla tensione nominale, in assenza di rilevanti distorsioni della sinusoide ed armoniche) è un valore accettabile?

Ciao.

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Se hai protetto il motore in modo corretto, dopo un tempo ben definito la protezione dovrebbe agire. Questo perchè superando la potenza nominale del motore aumenta anche la temperatura dello stesso, quindi l'immagine termica del protettore recipisc il sovraccarico ed interviene nei tempi previsti. I sovraccarichi sono ammessi se la risultante termica è sempre <=100%. Per i motori in cc è codificata la regola del sopraccarico del 150% per 2' ogni 10' (cito a memoria e spero di essere esatto).

Tu parli di sovraccarico per tempo indefinito e questo, in teoria, non è ammesso.

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Caro FranSys,

Questa invece è per Mario & c. !

Spero che Mario & c. ti risponda, io non ho la possibilita' di accedere normalmente alle norme.

Ciao

Mario

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Tu parli di sovraccarico per tempo indefinito e questo, in teoria, non è ammesso.

Livio, ti spiego perché ho parlato di tempo indefinito. Premetto che non si tratta di una mia applicazione ma di verifiche di apparecchiature d'avviamento motori installate da terzi. Trascuro anche la problematica della protezione dei conduttori poiché gli stessi sono nel mio caso dimensionati in modo molto generoso e non rappresentano un problema.

I normali relè termici bimetallici (quelli con cui ho a che fare), secondo IEC 947-4, intervengono fra 1,05 e 1,20 In in circa 2 ore. Se si osserva una curva d'intervento tipica, si nota che sotto 1,05 In il tempo tende all'infinito. Ciò fa presupporre, e l'esperienza me lo conferma, che un sovraccarico minore del 5% non comporti l'intervento del relè termico ovvero conduca ad un intervento dopo tempi biblici (molte ore).

Sulla base di quanto sopra mi è sorto il dubbio che effettivamente sia previsto dai costruttori (e dalle norme relative) un coefficiente di sovraccaricabilità permanente del motore che non comporti il superamento della massima sovratemperatura di esercizio ammessa. In fin dei conti è innegabile che vi siano delle tolleranze costruttive di cui tenere conto.

Ciao.

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Sulla base di quanto sopra mi è sorto il dubbio che effettivamente sia previsto dai costruttori (e dalle norme relative) un coefficiente di sovraccaricabilità permanente del motore che non comporti il superamento della massima sovratemperatura di esercizio ammessa. In fin dei conti è innegabile che vi siano delle tolleranze costruttive di cui tenere conto.

Questo era valido fino ad una decina di anni fa, quando tutti i costruttori seri tendevano a dimensionare con tolleranze in eccesso. Oggi, purtroppo, c'è il rischio che lavorando in modo continuativo al 100% dei dati di targa la vita del motore si riduca drasticamente.

E' vero che le curve, per sovraccarichi <1.05, prevedono l'intervento in tempi molto lunghi, ed è anche corretto. Purtroppo questa è una zona di confine non ben definita. Come descritto sopra il problema era stato risolto dai costruttori in modo ottimale per l'utilizzatore.

Io, comunque, per motori di un certo pregio economico preferisco affidarmi alle pastigle termiche(PT100) presenti negli avvolgimenti e, raggiunta la soglia di allarme, staccare. Per piccoli motori è tutto più aleatorio. Pensa che una ventina di annni fa, per prova, abbiamo bloccato il rotore di un motore da 0,375kW e abbiamo atteso l'intervento del protettore termico. Siamo intervenuti manualmente quando il motore era diventato quasi rosso :angry: , il protettore? niente, neanche una piega

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non mi sembra che si stia dando il giusto peso al punto fondamentale

il motore fa girare una cosa !

la cosa gira ?

nel suo normale funzionamento per quanto tempo gira la cosa ?

e per quanto tempo al di sopra del carico 100.%

che vita ci aspettamo dalla cosa ?

che specifiche abbiamo dato a chi ha costruito la cosa ?

penso che se rispondiamo a tutte queste domande la risposta alla domanda riassuntiva sia piu' facile

faccio un esempio

anni fa facevo la parte automazione / strumentazione per una grossa ditta di progettazione chimica

fecero in acciaio al carbonio un impianto che avrebbe (secondo le considerazioni canoniche) essere costriuto in aisi316, questo perche' la quantita' di materiale che doveva essere trattato era tale che quando il materiale sarebbe finito la corrosione del ferro non era ancora tale da pregiudicare il corretto funzionamento ne' la sicurezza

ottima scelta ! ovviamente non generalizzabile

tornando al tuo motore puo' darsi che sia accettabile, ma nessuno puo' dirlo con una valutazione assolutamente astratta

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Caro FranSys,

intervengono fra 1,05 e 1,20 In in circa 2 ore

La costante di tempo termica della maggior parte di motori e' di gran lunga inferiore alle 2 ore, quindi quel tipo di protezione non la considero sufficiente.

Concordo con Livio: usare protezioni che sentono la temperatura all'interno del motore (PTC, termostati bimetallici, PT100, chip appositi).

Ciao

Mario

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Piero, i motori fanno girare un mucchio di cose! :D

Si tratta di un servizio di manutenzione programmata che stiamo cominciando a svolgere. I motori saranno almeno 200, e ognuno con ha una sua casistica. La mia domanda era volutamente generica ed era tesa a verificare se vi siano prescrizioni normative particolari per i costruttori di motori.

In questa fase sto preparando una procedura per il personale che dovrà verificare a campo. Devo necessariamente fissare su carta un metodo abbastanza semplice per verificare se l'impianto e le macchine sono a posto oppure no. Ovviamente i casi particolari saranno analizzati con la dovuta cura.

Non è facile, ma a volte è necessario rispondere "bianco o nero". In questo caso non possiamo permetterci analisi troppo variegate... per il semplice motivo che non ce le paga nessuno!

Ciao.

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un servizio di manutenzione programmata

Con questa premessa cambia tutto il discorso.

Se i motori sono russi, cinesi, polacchi o italiani, avranno norme diverse. Devi stabilire una procedura semplice, e usare non piu' del 100 % della potenza del motore, o meglio un po' meno, per avere la certezza della protezione da sovracorrente.

Ciao

Mario

Modificato: da Mario Maggi
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La costante di tempo termica della maggior parte di motori e' di gran lunga inferiore alle 2 ore, quindi quel tipo di protezione non la considero sufficiente.

Concordo con Livio: usare protezioni che sentono la temperatura all'interno del motore (PTC, termostati bimetallici, PT100, chip appositi).

Mario, è ciò che faccio normalmente compatibilmente con i soldi che il cliente mette a disposizione. L'installazione di motori dotati di sonde termiche è sicuramente uno dei provvedimenti che in alcuni casi dovremo consigliare.

Il mio problema in questo momento è un altro... sarò più chiaro.

Fra qualche giorno cominceremo le verifiche di cui scrivevo. Un paio di nostre persone, armate della strumentazione necessaria, si recheranno dal cliente. Di fronte al primo motore da esaminare rileveranno i dati di targa, verificheranno il tipo di protezione, lo avvieranno e misureranno la corrente assorbita a pieno carico. Io devo fornire loro un metodo per evitare che mi considerino sovraccaricato un motore da 90 kW che assorbe 162 A anziché i 159 A indicati sulla targa! In altre parole devo fornire una tolleranza per tenere conto degli errori di misura, delle variazioni introdotte dalla caduta di tensione delle linee, eccetera. In quest'ottica non sarebbe stato male poter indicare un coefficiente che trovasse riscontro anche nella normativa.

Ciao.

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Con questa premessa cambia tutto il discorso.

Se i motori sono russi, cinesi, polacchi o italiani, avranno norme diverse. Devi stabilire una procedura semplice, e usare non piu' del 100 % della potenza del motore, o meglio un po' meno, per avere la certezza della protezione da sovracorrente.

Ok, Mario. Ci siamo scritti addosso! ;)

Ciao.

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scusate ma i motori asincroni trifase erogano la loro coppia massima intorno all 80%

della corrente nominale del motore e quindi un motore che dovesse andare 24 h su 24 h

e che sia ben dimensionato non dovrebbe ad avviamento concluso assorbire piu del 80 % della corrente di targa

vedasi diagramma circolare o sbaglio?

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Fra qualche giorno cominceremo le verifiche di cui scrivevo. Un paio di nostre persone, armate della strumentazione necessaria, si recheranno dal cliente. Di fronte al primo motore da esaminare rileveranno i dati di targa, verificheranno il tipo di protezione, lo avvieranno e misureranno la corrente assorbita a pieno carico. Io devo fornire loro un metodo per evitare che mi considerino sovraccaricato un motore da 90 kW che assorbe 162 A anziché i 159 A indicati sulla targa! In altre parole devo fornire una tolleranza per tenere conto degli errori di misura, delle variazioni introdotte dalla caduta di tensione delle linee, eccetera. In quest'ottica non sarebbe stato male poter indicare un coefficiente che trovasse riscontro anche nella normativa.

scusa ma non ti basta considerare il limite di targetta invalicabile?

se dicono 159, vuol dire che NON puo' andare sopra i 159, tranne che per la fase di avviamento e stop. :blink:

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