Livio Orsini Inserita: 6 gennaio 2015 Segnala Inserita: 6 gennaio 2015 Gli SMPS per loro caratteristica, oltre ai disturbi che emettono in proprio, fanno passare tutto quanto quello che che entra dal lato rete. Vanno filtrati ancora più severamente ed accuratamente dei lineari.
walterword Inserita: 6 gennaio 2015 Segnala Inserita: 6 gennaio 2015 (modificato) ok i disturbi che derivano dagli switching , il ripple di uscita ect.... Quindi ha calcolato i filtri in base alla frequenza di commutazione dei dispotivi ? Hai per caso tenuto anche in considerazione dei transitori , per esempio quando commuta un rele? ci sono degli oggettini , bipolari , che is chiamano peak filter , cosa ne pensi? In uscita da un regolatore tipo 7805 si puo' mettere un condensatore ceramico verso massa di 100pF , poi in serie un induttore con nucleo da 2,2 uH e poi ancora condensatori in parallelo ,anche elletrolitici pensi che si possa filtrare il disturbo di uno switching ? Quello che hai usato tu e' un toroidale , 4 poli , da una parte due fili che arrivano dall'uscita dello stabilizzatore e in uscita 3 condensatori , uno in parallelo alla linea ed altri due che hanno un terminale comune a massa ? Modificato: 6 gennaio 2015 da walterword
Livio Orsini Inserita: 6 gennaio 2015 Segnala Inserita: 6 gennaio 2015 Quindi ha calcolato i filtri in base alla frequenza di commutazione dei dispotivi ? Non ho usato SMPS proprio perchè, oltre ai disturbi generati da loro stessi, non offrono reiezione ai disturbi di rete. Il filtro di rete che ho usato "pulisce" tutti gli spikes, armoniche e disturbi. Se consideri gli Shaffner che sono praticamente il prodotto di riferimento, ti ritrovi tutti i diagrammi realtivi alle attenuazioni dalla continua in su. Quello che hai usato tu e' un toroidale , 4 poli , Quello che ho usato io è una scatola con 5 morsetti. Nei 2 di ingresso entra la rete "sporca" dai 2 di uscita esce la rete "lavata", mentre il 5 è connesso a terra. La topologia è assimilabile ad un doppio pigreco simmetrico.
walterword Inserita: 6 gennaio 2015 Segnala Inserita: 6 gennaio 2015 quanto puo' costare un aggeggio del genere?
gabri-z Inserita: 6 gennaio 2015 Segnala Inserita: 6 gennaio 2015 La topologia è assimilabile ad un doppio pigreco simmetrico. Verso la terra , no ?
Livio Orsini Inserita: 7 gennaio 2015 Segnala Inserita: 7 gennaio 2015 (modificato) No, le induttanza sono messe su entrambi i fili, fase e neutro, con le capacità verso terra. Se recupero uno, schema o magari direttamente un filtro con schema allegato, metto il link. Sulle alimentazioni invece son delle celle a doppia "L" rovesciata. Se i consumi son bassi, come per gli A.O. si può fare con resistori e condensatori. Modificato: 7 gennaio 2015 da Livio Orsini
gabri-z Inserita: 7 gennaio 2015 Segnala Inserita: 7 gennaio 2015 le induttanza sono messe su entrambi i fili, fase e neutro, con le capacità verso terra. Questo intendevo ,
walterword Inserita: 7 gennaio 2015 Segnala Inserita: 7 gennaio 2015 (modificato) grazie per il link .E' quello che pensavo io . Quindi si mette questo aggeggio a monte di tutto , dopo di questo i vari switching e/o regolatori 3.3/5/9/12/24 V con I/O optoisolati e si puo' stare tranquilli? Domanda : ma questo filtro va messo oslo sulle alimentazioni oppure anche sul carico, mi spiego ; le 230V per accednere le lampadine che vengono pilotate dai rele' prendono a monte del filtro oppure a valle? No perche se prendono a valle forse 3A e' un po poco .... Modificato: 7 gennaio 2015 da walterword
Livio Orsini Inserita: 7 gennaio 2015 Segnala Inserita: 7 gennaio 2015 si puo' stare tranquilli? Non del tutto, certo migliora di molto la compatibilità EMC, ma non avrà mai le caratteristiche di una scheda per ambiente industriale. Le direttive principali, a mio giudizio, sono: FIltro di rete immediatamente prima del trasformatore di alimentazione. Alimentazione per arduino rigorosamente con regolatori lineari. Teoricamente basta un ponte ed un condensatore, ma a mio parere meglio un vero regoaltore. Io do ad Arduino 8.5V in uscita da un regolatore serie. Tra regolatore ed ingresso scheda arduino due celle di filtraggi L-C. Tutti gli I-O rigorosamente separati galvanicamente con opto isolatori. Per le uscite di potenza uso relè comandati con optoisolatore o SSR. In questo modo evito che cis siano i tipici accoppiamenti tra segnali sui contatti e bobina di comando. Anche se un relè è intinsecamente separato galvanicamente ci son sempre accoppiamenti ed i disturbi son riportati indietro ed entrano nella scheda Tenere distanti fisicamente gli ingressi e le uscite del campo dalla scheda arduino e dagli alimentatori per evitare accoppiamenti dei disturbi.
walterword Inserita: 7 gennaio 2015 Segnala Inserita: 7 gennaio 2015 un S7-200 con uscite a rele' 230V , ricordo .....cosi piccolo e con tutto in regola ...cosa ci mettono dentro ?
Livio Orsini Inserita: 7 gennaio 2015 Segnala Inserita: 7 gennaio 2015 Niente di speciale, solo che il progetto parte per lavorare in ambiente industriale. Quando io e Claudio realizzammo uno "scanner" per una pressa industriale. tutto fu sviluppato tenendo conto delle problematiche EMC. Il layout del c.s. fu sviluppato tenendo presente quelle problematiche, ed il sistema superò i test previsti. Chiaramente era un multistrato anche se era possiible probabilmente limitarlo a solo 2 strati di rame. Già a livello c.s. i pacchetti di sviluppo professionali ti danno indicazioni e simulazioni appropriate. Se invece non devi tenere conto di queste problematiche il circuito risulta più compatto, le distanze ridotte, le alimentazioni non hanno filtraggi e disaccoppiamenti, e via elencando. Questo perchè son tutte cose costose e quando produci migliaia di pezzi a prezzi da fame .....
Livio Orsini Inserita: 7 gennaio 2015 Segnala Inserita: 7 gennaio 2015 Si ho letto, se potrò farlo ti aiuterò
walterword Inserita: 7 gennaio 2015 Segnala Inserita: 7 gennaio 2015 ok non e' una cosa immediata si tratta ancora di qualche mese ma se riesco mi porto avanti Se accettanopotrebbe essere una cosa utile in vari settori e per vari micro , sempr emeglio che le solite pappardelle di teoria Poi ti faro' sapere
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