Currenti Santo Inserito: 4 gennaio 2015 Segnala Inserito: 4 gennaio 2015 Cia a tutti. Nel mese di novembre del l'anno scorso ho realizato un alimentatore variabbile per rigenerare le batterie dell'impiato fotovoltaico a isola. Dato che la tensione dei pannilli non e costante per condizione climatiche che varia da 25 /27,1 volt al masimo ,con tale tensione si forma all'interno delle batterie delle ossidazione e all'ungo andare qualche batteria si mette a riposo,e per svegliarla ci vuole una tensione superiore. Per questo motivo ho creato tale alimentare ,basta staccare il fusibile da una sezione quasta e collegare tale alimentatore riuscendo a riggenerare la batteria a riposo. Fino a questo punto e tutto normale ,cioe' l'alimentatore lavora benissimo per ore,e i finali non riscaldano,da premettere che tale finali sono dei mosfet IRFP460 15 AMPER 500 VOLT- Adesso mi serve un aiuto Se voglio caricare una batteria a 12 volt e regolo tale tensione a 14.2 volt dopo 2 minuti al massimo posso mettere una bella bistecca e subbito cota.Non c'e' ventola che basta per rafreddare tale finale. Ho fatto parecchi prove ma con esito negativo Sto cercando di inserire lo schema elettrico ,ma mi dice che il fail e troppo grande nel fratempo colgo l'occasione per salutare a tutti . Ciao da Santo e buona domenica .
rfabri Inserita: 4 gennaio 2015 Segnala Inserita: 4 gennaio 2015 Per lo schema o segui le istruzioni del forum o lo zippi e lo posti in sezione updownload, bye
Currenti Santo Inserita: 4 gennaio 2015 Autore Segnala Inserita: 4 gennaio 2015 (modificato) Con fatica ci sono riuscito Lo schema elettrico dell' alimentatore Modificato: 4 gennaio 2015 da Currenti Santo
click0 Inserita: 4 gennaio 2015 Segnala Inserita: 4 gennaio 2015 non è che me ne intenda molto, ma da quanti amper è la batteria che vuoi caricare e quanti mosfet hai in parallelo?
Currenti Santo Inserita: 4 gennaio 2015 Autore Segnala Inserita: 4 gennaio 2015 Ciao cliko Le batterie sono tutti da 6 volt 180 amper cadauna e i finali sono due per ogni ramo ,collegati come riportato nel grafico sotto lo schema colorato verde e rosso
gabri-z Inserita: 4 gennaio 2015 Segnala Inserita: 4 gennaio 2015 Buon giorno a tutti ! Secondo me , la regolazione della corrente massima in uscita è molto ..spartana .(se non mi sfugge qualcosa ) Bisognerebbe migliorare un po la parte di controllo corrente , circuito con 0,22 Ohm , 100 Ohm e DZ 4,7 V ; un Volt in più può richiedere dal alimentatore anche 100 A Aspettiamo qualche parere da chi conosce meglio questi circuiti , potrebbero avere anche qualcosa di già pronto da inserire ! (magari in MS Paint )
Vicus Inserita: 4 gennaio 2015 Segnala Inserita: 4 gennaio 2015 Scusa ma vuoi caricare a 12V una batteria da 6V e ti chiedi perché scalda troppo l'alimentatore? Se scalda troppo è solo perché sta erogando troppa corrente.
Currenti Santo Inserita: 4 gennaio 2015 Autore Segnala Inserita: 4 gennaio 2015 No vicus, le batterie sono tutti da 6 volt da 180 amper cadauna pero sono tutti collegati a 24 volt,e l'alimentare come ho detto prima si comporta bene per tale tensione, IL PROBLEMA E:se carichi una batteria da 12 volt e regoli la tensione dell'alimentatore da 28 volt a 14,3 volt i finali vanno ha fuoco poi per il resto e tutto funzionante.
gabri-z Inserita: 4 gennaio 2015 Segnala Inserita: 4 gennaio 2015 Se voglio caricare una batteria a 12 volt Le batterie sono tutti da 6 volt 180 amper cadauna Le hai collegate in gruppi da 2 in serie o Ti devo ripetere la domanda di Vicus ?
Currenti Santo Inserita: 4 gennaio 2015 Autore Segnala Inserita: 4 gennaio 2015 (modificato) PER gabri-z Difatti hai fatto centro, se metti un'altra resistenza da 0,22 HM in parallello aumenti l'amperaggio di tale inverter,senza toccare il diodo zener tanto hai il trimmer da 1KH che regoli al piacere tuo. Difatti modificando un paio di cosette,,ti sei fatto una bella saldatrice da 140 amper. Modificato: 4 gennaio 2015 da Currenti Santo
del_user_155042 Inserita: 4 gennaio 2015 Segnala Inserita: 4 gennaio 2015 Le hai collegate in gruppi da 2 in serie o Ti devo ripetere la domanda di Vicus ? come sono collegate queste batterie.?
gabri-z Inserita: 4 gennaio 2015 Segnala Inserita: 4 gennaio 2015 se metti un'altra resistenza da 0,22 HM in parallello aumenti l'amperaggio E cosa Ti fa pensare questo , come agiresti ?
Currenti Santo Inserita: 4 gennaio 2015 Autore Segnala Inserita: 4 gennaio 2015 Citazione di baypass = Le hai collegate in gruppi da 2 in serie o Ti devo ripetere la domanda di Vicus ? Ragazi scusate,ma non riesco a capire le vostre domande che mi fate. Allora faccio un progetto del genere,vi sto dicendo che le batteri a 24 volte le carica bene,e si comporta bene anche se collegato tutta la giornata. Poi vi dico che se prendo una batteria da 12 volt (quella della macchina) e regolo la tensione dell'alimentatore a 14,2 volt i finali vanno in suriscaldamento, E voi mi dite come sono collegate le batteri? E ovio non posso prendere una batteria da 6 volt e la vado a ha collegare all'alimentatore avendo una tensione di 14 volt 40 ampere ,e ovio che se ne va in corto ,ma se orsevate bene lo schema elettrico notate che e' protetto dai cortocircuiti. l'alimentatore sopra ha una potenza di 1000 watt /30 volt = 33 amper ma pero' e regolato a 30 amper e poi interviene la protezione. Ha 28 volt ha una potenza di 830 watt
Livio Orsini Inserita: 4 gennaio 2015 Segnala Inserita: 4 gennaio 2015 Questa sembra la saga delle incomprensioni. Vediamo se ho capito correttamente. Hai un caricabatterie per batterie a tensione nominali di 24 V che funziona correttamente con accumultari da 24 V nominali. Sostituisci l'accumulatore da 24 v nominali con altro da 12 v nominali ed ilfinale di potenza del caricatore scalda. Chi legge deve aver dedotto che hai collegato più accumulatori da 12 V nominali, da cui la domanda: come hai collegato gli accumulatori, in serie od in parallaleo? Tu invece scrivi che hai sottoposto a carica una sola batteria di automobile da 12 V nomunali. Questo è quanto ho capito io. Probabilmente la'limentazione qaundo deve lavorare con tensione di uscita dimezzata perde aprecchio in efficienza ed i finali dissipano molta più potenza. Dovresti controllarne pilotaggio e tempi di commutazione quando li fai lavorare con tensione di uscita dimezzata.
Currenti Santo Inserita: 4 gennaio 2015 Autore Segnala Inserita: 4 gennaio 2015 (modificato) Riferimento citazione di Livio Orsini BENE,OK Adesso sì che possiamo ragionare. Io avevo chiesto aiuto in riferimento a tale schema. La mia domanda era' : - Se carico due batterie da 12 volt 180 amper, e messe in serie = 24 + 3 x1 00 = 27,6 volt ci vuole una tensione costante di 27,6 volt, e tale alimentatore è in grado di avere tale tensione. Lo puoi tenere acceso tutta la giornata e va alla grande Dato che tale alimentatore ha una regolazione di tensione che varia da 10 volt e arriva fino a 30 volt. ho regolato la tensione a 14 volt e ho inserito una batteria da 12 volt 100 ampere ,ma ahimè...i finali riscaldano maledettamente. A questo punto ho chiesto aiuto se qualcuno mi poteva dare una mano, per risolvere questo problema nella scheda elettrica che ho fatto, e no a valle o sulle batterie,perche' se inserisco 4 lampade da 100 watt a 14 volt il problema è lo stesso. Modificato: 4 gennaio 2015 da Mirko Ceronti
Livio Orsini Inserita: 4 gennaio 2015 Segnala Inserita: 4 gennaio 2015 se inserisco 4 lampade da 100 watt a 14 volt il problema è lo stesso. Certamente, non questione di batteria ma di alimentatore. BIsogna indagare sul pilotaggio dei finali e sulla regolazione. Chiaramente il regolatore per ridurre la tensione deve ridurre di molto il duty cycle. Se la frequanza è elevata e il finale non riesce a commutare velociemente perhè non adeguatamente pilotato o inadatto a questa tempi, si ha un notevole aumento della dissipazione con effetto visibile l'aumento della temperatura. Devi verificare con un oscilloscopio come variano le commutazioni in funzione delle 2 condizioni.
gabri-z Inserita: 4 gennaio 2015 Segnala Inserita: 4 gennaio 2015 In parallelo al DZ 4,7 V hai un potenziometro , se leggo bene , da 1000 Ohm ; porta il cursore del potenziometro al massimo (verso la resistenza da 100 Ohm) , regola l'uscita a 12 V e alimenta una lampada 12 V /100 W con un amperometro in serie (scala 20 A- DC) Dovresti leggere un valore inferiore a 8,33 A (se sei fortunato) . Se cosi fosse , aumenta poco poco la tensione , non dovresti vedere aumenti della corrente assorbita . Se i finali non scaldano , puoi aggiungere una seconda lampada in parallelo alla prima , la corrente misurata non dovrebbe cambiare , solo la luce delle lampade . se continua mantenere una temperatura ragionevole (l'alimentatore ) , puoi provare di aumentare la corrente , portando il cursore del potenziometro (1000 Ohm) in basso , molto piano , seguendo l'amperometro ; secondo me Ti dovresti fermare ai 10 A , per una batteria da 100 A (fosse la mia , ancora meno ) ;controlla di nuovo la temperatura e se tutto OK , sostituisci le lampade con la batteria (non dimenticare la tensione ) e ....buona carica !
Currenti Santo Inserita: 4 gennaio 2015 Autore Segnala Inserita: 4 gennaio 2015 (modificato) Devi verificare con un oscilloscopio come variano le commutazioni in funzione delle 2 condizioni. Gia' fatto,ho controllato tutto ,autoscillazzioni non c'e' ne sono ,e il segnale e pulito pure il PWM lavora bene,eppure c'e' qualcosa che mi sfuge. Allego forma d'onda del pwm. Modificato: 4 gennaio 2015 da Currenti Santo
Currenti Santo Inserita: 4 gennaio 2015 Autore Segnala Inserita: 4 gennaio 2015 Si comprende quindi come,modulando la larghezza dell'impulso, sia possibbile ottenere qualsiasi tensione in uscita, senza dissipare inutilmente parte della potenza Ma non e cosi ,ha me mi risulta al contrario
Currenti Santo Inserita: 4 gennaio 2015 Autore Segnala Inserita: 4 gennaio 2015 Scusa gabri-z Se io porta il trimmere da 1000 hm verso la resistenza da 100 hm ,appena do tensione l'alimentatore va subbito in protezione,cio si spegne il pwm e i finali non pilotano piu'. In ogni caso ho bisogno di 30 amper per caricare la batteria che ho io ha 14,5 volt costante. Forse pretendo troppo ,da 32 volt 800 watt non posso schendere a 14.5 volt 30 amper,tutta questa energia dove va ha finire:Ero convito che variando il pwm non andavo a caricare i finali,ma invece non e cosi,,,, Ti allego foto del progetto. A I U T O OOO
gabri-z Inserita: 4 gennaio 2015 Segnala Inserita: 4 gennaio 2015 In ogni caso ho bisogno di 30 amper per caricare la batteria che ho io ha 14,5 volt costante. Questo vuol dire oltre 400 W ;ammesso che l'alimentatore riesca ad erogare 30 A , altri 500 W circa li deve dissipare l'alimentatore ! Se io porta il trimmere da 1000 hm verso la resistenza da 100 hm ,appena do tensione l'alimentatore va subbito in protezione,cio si spegne il pwm e i finali non pilotano piu' A questo punto , lo porti in basso finché riprende , e cosi vedi la minima corrente che può erogare ! Avevo detto al massimo perché è lì la massima sensibilità !(dovrebbe )
Currenti Santo Inserita: 5 gennaio 2015 Autore Segnala Inserita: 5 gennaio 2015 Per Vicus La frequenza di commutazione? variabile da 25 a 50 KHZ, pero' con il tipo di trasformatore in ferrite si accorda bene a 40KHZ ,DIFATTI il punto giusto di lavoro e 41KHZ.
Livio Orsini Inserita: 5 gennaio 2015 Segnala Inserita: 5 gennaio 2015 A me sembran tanto disegnini teorici quelli che riporti. Devi verificare il pilotaggio reale sui gates e la forma d'onda sulla potenza, con particolare attenzione ai tempi di discesa e salita sui drains.
Currenti Santo Inserita: 5 gennaio 2015 Autore Segnala Inserita: 5 gennaio 2015 Buongiorno Livio Orsini se mi dici come inserire un piccolo video ti posso mandare le forme di onda sul gate di tale alimentatore. Ma in ogni caso se uno varia il pwm non si carricare i finali,ho perlomeno se la potenza attuale e di 800 watt a onda piena ,se uno la dimezza deve dare la metta ,cioe' 400 watt a 15 volt e i finale non si devono riscaldare . Pomeriggio facci altre prove vediamo.
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