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Motore Autofrenante - inverter altivar 11 telemecanique


Scavir

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buongiorno a tutti, la domanda è la seguente:

Si può collegare un inverter ad un motore trifase (1CV) che adesso funziona a 380V ?

e che problema potrebbe avere con le rampe d'accelerazione e decellerazione dell'inverter?

c'osè "l'iniezione di corrente continua" e a cosa serve?

he he he he e le resistenze di frenatura cosa sono e quando si possono o si devono utilizzare????

GRAZIE

GRAZIE

GRAZIE

GRAZIE

per le precise risposte

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Se vuoi domande precise dovresti cercare di essere tu preciso per primo.

Comunque

Certo che puoi collegate un motore ad un inverter, e accellera e decellara con le rampe che imposti nell'inverter , quindi accelleri e decelleri piu' o meno dolcemente ,Le resistenze di frenatura sono appunto delle resistenze che servono per dissipare in calore l'energia cinetica della tua massa in movimento.

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c'osè "l'iniezione di corrente continua" e a cosa serve?

In alcuni inverter è prevista la funzione di iniezione di corrente continua nel motore. In pratica per avere una frenata più rapida si inietta corrente continua negli avvolgimenti del motore. Se conosci bene, da un punto di vista teorico, la macchina elettrica motore asincrono, capirai cosa succede al suo interno quando si inietta corrente continua. Se invece ti manca la conoscenza teorica fai un atto di fede. Questa funzione è da usare con giudizio perchè, se usata a sproposito, può danneggiare la macchina.

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La c.c. statorica, genera un campo elettromagnetico fermo. Il rotore (a regime) se sta girando in un certo verso (supponiamo antiorario) e incontra questo campo statorico fermo, è come se trovasse un campo che rispetto al rotore stesso, ruotasse in senso contrario.

Infatti prova ad immaginarti tu stesso, posizionato su un rotore che sta girando in un certo verso. Quando tu passi d'avanti ad una cosa ferma, questa cosa ti sembrerà andare in verso opposto rispetto a te ovvero:ruota in senso inverso.

Dato che il rotore tende ad inseguire il campo statorico, tenderà a fermarsi (visto che il campo è fermo).

Spero di essere stato chiaro.

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Altro che, anzi hai meno problemi che con i motori autofrenanti meccanici (ad indotto conico, rotore spostabile). In questo caso l'iniziezione di corrente ti servirebbe al di sotto di certe frequenze, per poter tener sbloccato il freno (altrimenti la molla del frneo tenderebbe a far sposatare il roter, quindi a frenare).

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In questo caso l'iniziezione di corrente ti servirebbe al di sotto di certe frequenze, per poter tener sbloccato il freno

onestamente io l'iniezione di corrente non l'ho mai vista sotto questo aspetto....

imho se hai un freno elettromeccanico, lo devi collegare "separatamente" (semmai puoi utilizzare una uscita dell'inverter per la sua gestione...)

ciao

Andrea

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Bè l'inverter non dispone una uscita dedicata...

Pilotarlo separatamente si, potrei, ma che tensione devo applicare ai fili che scollego dal morsetto del motore????

Ace :huh:

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onestamente io l'iniezione di corrente non l'ho mai vista sotto questo aspetto....

imho se hai un freno elettromeccanico, lo devi collegare "separatamente" (semmai puoi utilizzare una uscita dell'inverter per la sua gestione...)

ciao

Andrea

Quando comandi motori, e faccio nomi giusto per dare un'idea, tipo Demag KBA che a differenza dei normali motori autofrenanti, hanno un rotore che si sposta assialmente sotto l'effetto del campo magnetico e, in mancanza di questo una molla lo spinge in "frenata", sotto a certe frequenze (7/8 Hz) il campo magnetico non è abbastanza potente per contrastare la spinta della molla.

Per questo è indispensabile ricorrere all'iniezione di corrente.

E' una circostanza piuttosto specifica, ma davanti a questo tipo di motore (che ha una marea infinita di pregi), se non si ricorre a questa tecnica non si cava un ragno dal buco.

Ciao, Luca

Modificato: da Hellis
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Mai avuto l'onore (... o l'onere :P ) di avere uno di questi motori per le mani... per curiosità in che settore "vanno forte"?

Però qualcosa continua a non tornarmi (segno che evidentemente mi sfugge qualcosa)...

se per mantenere aperto il freno inietti corrente continua di fatto già freni, l'unica cosa che potresti ottenere con la cc è di evitare di usurare il freno, ma gli inverter "comuni" mi pare che <prima> completano la rampa fino a 0 herz e <poi> cacciano dentro la cc per il tempo impostato... a meno che non si riesca nell'impresa giocando con i parametri di "salto di frequenza"

ciao

Andrea

P.S. Questi motori hanno un nome (al di la della marca) che ne contraddistingue la tecnologia?

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emanuele.croci
è possibile collegare un motore con freno elettromagnetico?

scavir, attenzione che nella maggior parte dei casi il freno del motore è dato come freno "di stazionamento", cioè non puoi usarlo per frenare ma solo quando il motore è fermo, per evitare che a motore spento ti cada il carico.

Un freno di stazionamento lo gestisci o con una apposita uscita dell'inverter (che mi pare tu non abbia) oppure dal PLC con una logica del tipo:

"se il motore è spento da almeno 0.5sec => inserire il freno"

(0.5 sec è un po' maggiore dell'ipotetico tempo di rampa di decelerazione che imposterai nell'inverter)

Ciao, Emanuele

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I motori vengono chiamati "ad indotto conico con sposatmento assiale". Erano motori molto validi in applicazioni dove fino a qualche lustro fa era impensabile adottare un convertitore di frequenza, soprattutto su cinematismi di sollevameno. Giusto per darti una idea, sul sollevamento di un magazzino automatico che ha questo tipo di motore ed una portata netta di 3000 kg, lorda circa 5000 kg, dopo sei anni di attività la differenza di posizionamento fra macchina carica e macchina scarica è nell'ordine dei +/- 0,5 mm.

Comunque mi è parso di capire, ma sono un meccanico quindi dovrei infromarmi meglio, che sui sollevamenti non retroazionati e per questione di coppia, al di sotto di certe frequenze è indispensabile iniettare corrente a velocità prossime a 0 Hz (ma non a 0 Hz).

Modificato: da Hellis
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Grazie per le risposta datomi ma, per pilotarlo separatamente (il freno di stazionamento, la dicitura è corretta) che tensione devo dare a i 3 avvoggimenti del freno, sapendo che in origine il motore veniva pilotato dal teleruttore a 3 fasi 380V ???.

attenzione sono certissimo che non è 380v, voi sapete il perchè

ACE

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:) Ciao,

mi inserisco nella discussione. A riguardo della tensione del freno se il motore era collegato in 380 v trifase significa che era collegato a "stella" (se come immagino sia stato avvolto per tensioni 220/380) quindi è possibile che il freno fosse collegato tra una fase ed il centro stella prelevando di fatto un 220 v.

A me è capitato di trovare questo tipo di collegamento. ;)

Ciao

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emanuele.croci

Se vuoi sapere che alimentazione di potenza portare al freno, penso che la cosa più logica sia guardare sulla targhetta del motore, dove in genere è menzionata anche la caratteristica dell'eventuale freno.

Se ad es. trovi 380 V 50 Hz 0.25 A, lo alimenti con un contattore trifase e un salvamotore dell'amperaggio specificato.

Ovviamente l'alimentazione di potenza che l'inverter eroga al motore non può andarti bene, quindi dovrai eventualmente installare un altro cavo per il freno.

L'inserimento/disinserimento del contattore puoi farlo in base alla logica che ho scritto nel precedente messaggio.

Ciao, Emanuele

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Sono altrettanto certo che NON è 220V, perchè, ci ho provato e si stavano bruciando gli avvolgimenti, in più il freno faceva un rumore 50Hz mostruoso, penso che il freno lavorando insieme a gli avvolgimenti del motore si comporti diversamente. <_<

e adesso......

ACE

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Da come descrivi i risultati di un pilotaggio a 220v 50Hz, sembrerebbe un dispositivo alimentato in cc, 24v o 48v.

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ma se funziona perfettamente a 380v con il suo freno perchè non lo si può pilotare separatamente e si comporta in questo modo

non capisco....... :unsure:

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scusa ma il freno in origine come era collegato? I fili del freno passano anche attraverso un piccolo parallelepipedo di 1 cm o 2?

Andrea

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I tre avvolgimenti del freno sono così connessi

1 2 3

4----5----6

1° avv tra 1 & 5

2° avv tra 2 & 6

3° avv tra 3 & 4

4, 5, 6 sono tra loro collegati

1, 2, 3 ingresso fasi 380V

ACE

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Se ho capito bene il freno ha 6 fili. Giusto? se è così... ed è collegato come dici... si tratta di un freno a 380V, e quindi, in origine, i 3 fili 123 erano attaccati in parallelo agli avvolgimenti del motore.... ma allora dove sta il problema? :huh:

Mi sa che mi sono perso qualche cosa, appena ho un minuto rileggo il thread dall'inizio <_<

ciao

Andrea

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