tonyinfante78 Inserito: 8 gennaio 2015 Segnala Share Inserito: 8 gennaio 2015 salve a tutti sono iscritto da qualche mese ad una cooperativa come socio lavoratore nell'ambito degli impianti elettrici, volevo sapere se e dopo quanti anni acquisiro i requisiti per farmi una ditta mia anche se non ho diploma di perito Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 8 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 8 gennaio 2015 Dipende da quello che risulta sul libretto di lavoro. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Darlington Inserita: 8 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 8 gennaio 2015 libretto di lavoro Esiste ancora? Non era stato abolito decine di anni fa? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 8 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 8 gennaio 2015 Se sei assunto regolarmente, che ci sia un libretto cartaceo o informatico, deve esistere comunque un documento che attesti che lavori presso un'azienda dal giorno X con la qualifica di... Devono anche essere annotate tutte le variazioni di qualifica, anche se rimani nella stessa azienda. Se non fosse così come fai a sostenere che sei dipendendente della tal azienda? Io conservo ancora il mio; sono andato in pensione nel 2001 e sul libretto sono annotate tutte le aziende, le qualifiche e i salari/stipendi. Si inizia con "operaio qualificato" con paga di 237.40 lire per ora e si termina con dirigente e stipendio "come concordato" Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
robyelara Inserita: 8 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 8 gennaio 2015 All'epoca ricordo che i non diplomati ( se no ricordo male) dovevano lavorare come operai specializzati almeno tre anni o 5 anni ( purtroppo non ricordo) e i diplomati del settore 1 anno... Comunque credo che sei fai una ricerca tipo alla camera di commercio trovi tutto... Poi c'era il discorso delle 'Lettere ' che ereditavi dalla ditta per cui lavoravi... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Graziano12345 Inserita: 8 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 8 gennaio 2015 'Lettere ' che ereditavi dalla ditta per cui lavoravi... ma le lettere equivalgono a qualifiche extra del tuo lavoro? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Darlington Inserita: 8 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 8 gennaio 2015 (modificato) Se non fosse così come fai a sostenere che sei dipendendente della tal azienda? E' l'INPS che tiene traccia della tua qualifica e posizione lavorativa, in via telematica, e questi dati sono consultabili dagli enti abilitati, mentre il libretto di lavoro inteso come il documento fisico di un tempo, non c'è più da parecchio, sicuramente non da quando ho cominciato io, perché sono andato apposta a farmelo consegnare e il collocamento mi ha risposto che non esisteva più. Nel 2001 avevo 15 anni e non lavoravo, probabile che ancora fosse in vigore Modificato: 8 gennaio 2015 da Darlington Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 8 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 8 gennaio 2015 (modificato) E' l'INPS che tiene traccia della tua qualifica e posizione lavorativa, in via telematica, che ci sia un libretto cartaceo o informatico, deve esistere comunque un documento che attesti........ Che sia telematico o cartaceo esiste comunque. Modificato: 8 gennaio 2015 da Livio Orsini Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
fraandco Inserita: 8 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 8 gennaio 2015 Si inizia con "operaio qualificato" con paga di 237.40 lire per ora e si termina con dirigente e stipendio "come concordato" magara... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
D80 Inserita: 8 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 8 gennaio 2015 se non erro oltre la prestazione lavorativa occorre anche dare un altro esame di stato presso l'albo professionale , senz'altro la migliore fonte d'informazioni è la camera di commercio, le lettere vengono riferite all'articolo 1 della 46/90 ormai abrogata e sostituita dalla 37/08, riguardante i itipi di impianti che la ditta per cui hai lavorato è abilitata a eseguire, quindi li erediti e sarai abilitato anche tu alle medesime lettere Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Maurizio Colombi Inserita: 8 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 8 gennaio 2015 occorre anche dare un altro esame di stato presso l'albo professionale L'articolo 4 del D.M. 37/08 stabilisce le caratteristiche dei "requisiti tecnico-professionali" per ottenere l'abilitazione. Ma non si parla di nessun esame di stato. Non c'è nessun albo ufficiale a cui bisogna essere iscritti per realizzare impianti elettrici. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
D80 Inserita: 8 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 8 gennaio 2015 vecchi ricordi dei miei tempi del diploma, mi ero fermato alla 46/90 , pardon, tonyinfante78, fai una cosa, cerca il decreto che ti ha indicato Maurizio, lo puoi trovare anche tranquillamente in rete, e li troverai le risposte che ti servono, Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 9 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 9 gennaio 2015 magara... Questo è stato il mio percorso professionale, anzi ci sono i 3 anni iniziali come artigiano perchè, causa servizio militare, non trovavo lavoro. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
fraandco Inserita: 9 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 9 gennaio 2015 quindi tu livio hai fatto tutta la carriera nello stesso posto ? considerato l'attualità puoi ritenerti fortunato (anche l'essere andato in pensione da dipendente col retributivo) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 9 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 9 gennaio 2015 quindi tu livio hai fatto tutta la carriera nello stesso posto ? considerato l'attualità puoi ritenerti fortunato (anche l'essere andato in pensione da dipendente col retributivo) Anche se siamo OT. Io ho cambiato almeno una dozzina di aziende per poter fare quel poco di carriera che ho fatto e, soprattutto, mantenere un livello retributivo sopra la media. A 29 anni ero giàimpiegato tecnico di prima categoria, poi hanno fatto l'inquadramento unico ed ho quasi rischiato una retrocessione. Quando ho cominciato ad ipotizzare di andare in pensione ho fatto la simulazione per retributivo e contributivo ed avrei percepito qualche cosa di più con il contributivo. Negli ultimi 7-8 anni di lavoro dovevo pagare i contributi pensionistici anche sulla parte che non entrava nel computo per la pensione, causa il "tetto". Un'altra delle ladrate perpetrate nei conforonti dei cittadini. Siccome hai una retribuzione elevata paghi più tasse, e questo è corretto, ma i contributi pensionistici obbligatori dovrebbero essere in proporzione alla cifra su cui si conteggerà poi la pensione. Invece no, pagavo il 37 e rotti per cento anche su qui 10 - 15 milioni di lire che non rientravano nel computo. Quindi in pratica il rendimento per quelli come era molto più basso specie se riportato al rendimento degli artigiani, commercianti e coltivatori diretti. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
thuke82 Inserita: 9 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 9 gennaio 2015 Per quello che concerne i requisiti posso riferire quanto mi è stato risposto a me (ditta aperta nel 2010): - diploma professionale + 4 anni di esperienza come dipendente. oppure: - laurea in ingegneria industriale Nel mio caso ho potuto avere le abilitazioni alla lettera A,B,C solo con la laurea. Personalmente la trovo una immensa boiata perchè il sottoscritto poi coscenziosamente non si è messo fare impianti "ad segugio peni" e ho iniziato a collaborare ma, per lo stato, potevo firmare impianti con quadri fino a 5kW senza problemi anche senza aver mai tenuto in mano una forbice. (Io ho preso l'abilitazione per essere in regola nei cantieri e poter operare tranquillamente ma mi occupo principalmente di rivendita di prodotti di sicurezza, dagli impianti elettrici mi tengo ben lontano). Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
tonyinfante78 Inserita: 9 gennaio 2015 Autore Segnala Share Inserita: 9 gennaio 2015 grazie per i consigli Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
fraandco Inserita: 9 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 9 gennaio 2015 oppure: - laurea in ingegneria industriale che io sapessi serviva una laurea in discipline tecniche non necessariamente ingegneria industriale che nemmeno attivano dappertutto... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Graziano12345 Inserita: 10 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 10 gennaio 2015 allora se non vado errato quando finisci di fare l'università e ti devi iscrivere all'albo hai 2 possibilità se hai fatto ad esempio ingegneria meccanica ti puoi iscrivere nella sezione industriale e non nella sezione informazione dove di solito si iscrivono chi fa (ingegneria informatica,elettronica,gestionale).Ingegneria industriale comprende tutti i rami tecnici,mentre ingegneria dell'informazione(comprende i rami relativi all'informatica,gestionale,elettronica). Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gabri-z Inserita: 10 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 10 gennaio 2015 Nel 2001 avevo 15 anni e non lavoravo, probabile che ancora fosse in vigore Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
thuke82 Inserita: 10 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 10 gennaio 2015 Io so che c'era un codice numerico di laurea accettato dalla camera di commercio che includeva anche la mia... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
fraandco Inserita: 10 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 10 gennaio 2015 allora se non vado errato quando finisci di fare l'università e ti devi iscrivere all'albo non sei obbligato anche perchè la cosa ha un costo e non è detto sia utile alla causa hai 2 possibilità se hai fatto ad esempio ingegneria meccanica ti puoi iscrivere nella sezione industriale e non nella sezione informazione non c'e' questo libero arbitrio dove di solito si iscrivono chi fa (ingegneria informatica,elettronica,gestionale).Ingegneria industriale comprende tutti i rami tecnici,mentre ingegneria dell'informazione(comprende i rami relativi all'informatica,gestionale,elettronica). meccanica civile materiali andavano sotto una cerchia gestionale e industriale un'altra elettronica informatica telecomunicazioni sotto ingegneria dell'informazione poi non saprei altre ingegnerie in disuso e altre nuove tipo meccatronica ambiente e territorio... Io so che c'era un codice numerico di laurea accettato dalla camera di commercio che includeva anche la mia... questa dovrebbe essere la discriminante Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Juri Cioffo IL Professore Inserita: 13 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 13 gennaio 2015 (modificato) Ecco i requisiti di legge attuali: REQUISITI GENERALI: • Aver compiuto 18 anni • Essere cittadino italiano o di uno degli Stati membri dell’Unione Europea o straniero non comunitario residente in Italia, munito di permesso di soggiorno (a condizione che lo Stato di cui è cittadino applichi il principio di reciprocità nei confronti dei cittadini italiani) • Non essere un lavoratore dipendente a tempo pieno REQUISITI DI ONORABILITÀ: • Il titolare di impresa individuale o tutti i soci, nel caso di società, devono essere in possesso dei requisiti di onorabilità richiesti dalla legge e cioè non devono risultare a loro carico misure di sicurezza o di prevenzione e/o procedimenti penali in corso per reati di stampo mafioso REQUISITI PROFESSIONALI: per ottenere l’autorizzazione viene richiesto il possesso di almeno uno dei titoli di studio elencati: • Laurea in materie tecniche (Ingegneria, Architettura, Fisica) • Diploma di maturità o Qualifica Professionale in materie tecniche e un periodo di lavoro di almeno 1 anno continuativo alle dipendenze di una impresa del settore anche come familiare, collaboratore o socio • Attestato di qualifica professionale rilasciato da Istituti Regionali o riconosciuti dalla Regione e un periodo di lavoro di almeno 2 anni come operaio qualificato alle dipendenze di una impresa di settore anche come familiare collaboratore o socio • Attività lavorativa svolta alle dipendenze di un’impresa di settore, per almeno 3 anni, in qualità di Operaio Installatore con qualifica di specializzato escluso l’eventuale periodo di apprendistato Per iniziare questa attività sono necessari: • la verifica dei requisiti tecnico professionali dell’imprenditore; • la denuncia di inizio attività all’Ufficio albi e ruoli della Camera di Commercio o all’AIA (albo delle imprese artigiane, in questo caso si procede con autodichiarazione di possesso dei requisiti in sostituzione della certificazione comunale) e all’Ufficio IVA e all’INAIL. Sportelli provinciali per la creazione di impresa P.O.R. 2007-2013 Ob. 2 “Competitività’ regionale e occupazione” Asse “Adattabilità’” – Obiettivo specifico C Contestualmente alla denuncia di inizio attività avviene l’iscrizione al Registro Imprese e all’Albo Artigiani; • Apertura partita IVA con contestuale iscrizione al Registro Imprese e all’Albo Artigiani. Il codice fiscale e la partita IVA vengono rilasciati dall’Agenzia delle Entrate. L’iscrizione anagrafica al Registro Imprese (R.I.) è integrato dall’iscrizione al Registro Economico Amministrativo (R.E.A.). Questa seconda è obbligatoria per tutte le imprese e deve avvenire entro 30 giorni dall’effettiva apertura. Il fatto è che se sei sottoposto in una azienda a volte questi non ti inquadrano come operaio specializzato, ma come generico per risparmiare, e magari dopo 20anni che fai l'elettricista, ti rendi conto che non puoi firmare nulla e tantomeno aprire nessuna ditta, almeno di possedere ulteriori requisiti, fatto successo ad un mio conoscente. Oggi giorno poi con queste agenzie interinali, non sai mai dove vai a cascare! Modificato: 13 gennaio 2015 da Juri Cioffo IL Professore Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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