amethyst Inserito: 10 gennaio 2015 Segnala Share Inserito: 10 gennaio 2015 (modificato) Hi all! Nonostante il mio primo post su questo splendido forum (non maltrattatemi troppo, vi raccomando!) e la registrazione relativamente recente, vi leggo da tantissimo tempo. Farvi i complimenti è superfluo per cui passo subito al dunque. Quando decisi di installare l'impianto radiante, in una zona climatica "B", non potete immaginare a quali insulti sono stato esposto, fino alla cancellazione dello stato di famiglia! (avvenuta per il cambio di residenza, ovviamente). Chiaramente le critiche partono da un unico presupposto: la totale ignoranza riguardo al confort climatico. Quindi, se qualcuno avesse ancora qualche dubbio su quale impianto scegliere, in fase di progettazione, consiglierei di orientarsi su di questi anche se le temperature "rigide" invernali non scendono sotto gli 5/8°C per un massimo di 2/3 mesi l'anno. L'impianto, per evitare collettori enormi, è stato suddiviso in tre zone, in un'immobile su un unico livello di circa 200mq. la Caldaia è una Immergas vitrix superior Top da 26KW. Ho impostato i dententori, su ogni singolo circuito, ai valori di progetto del termotecnico (ad eccezione della temperatura di mandata caldaia) per poter avere un buon punto di inizio su cui poter fare le giuste variazioni per ottenere il miglior confort climatico possibile in ogni ambiente. Il problema è che mi sono trasferito prima che potessi, per questioni di budget, terminare la coibentazione necessaria a trasformare l'immobile da una classe energetica "F" ad una "B". Attualmente ho impostato, per ovvie ragioni di risparmio, la temperatura di mandata caldaia, come punto fisso a 25 °C, ottenendo negli ambienti una temperatura di circa 17/18°C che rispetto agli 8°C esterni sono adeguati, con un consumo di circa 8 mc al giorno (ancora troppo per questo impianto in attesa che migliori dopo adeguata cappottatura). Per questioni di moda, perchè fa figo dicono in molti , ho acquistato una sonda climatica con il controllo remoto amico Supercar (quest'ultimo per evitare di raggiungere il locale tecnico ogniqualvolta che dovevo variare un parametro o controllarne altri), senza avere la minima idea di come funzioni la regolazione climatica attraverso questi accessori. Volevo chiedervi, magari a chi ha una caldaia e accessori similari, come poter impostare la curva climatica affinchè vengono soddisfatti i seguenti requisiti: - Riduzione al minimo delle accensioni/spegnimenti della caldaia. Preferibile mantenere la fiamma al minimo con un apporto costate ai circuito che devono rigorosamente rimanere aperti h24. - Far regolare la temperatura in mandata della caldaia tra un minimo di 20°C e un massimo di 25°C e capire se i consumi si discostano o meno da quelli registrati attualmente. - Evitare che la temperatura ambiente interagisca sulla modulazione della climatica che vorrei si limitasse solo tra la TM e la TE (non riempitemi di insulti, magari fatemi capire dove sbaglio). - Evitare che il supercar faccia lavorare la caldaia con temperature diverse temperature quali confort e ridotta, perchè non capisco l'utilità di una regolazione climatica quando il controllore remoto vuole gestire automaticamente le temperatura diurne o notturne in un impianto ad altissima inerzia. Perdonatemi se mi sono prolungato, vorrei, attraverso i vostri suggerimenti, capire come comportarsi in questi casi ma soprattutto avere un suggerimento per ottenere il miglior compromesso tra efficienza e consumi. Modificato: 10 gennaio 2015 da amethyst Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Frigorista modena Inserita: 10 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 10 gennaio 2015 Pensa che io che ho il tuo stesso impianto, su casa di 100 metri, ho eliminato: 1) sonda esterna. 2) termostati di zona Unica temperatura impostata quella di mandata a 43 gradi e bilanciato le diverse zone con un termometro. Per me pensare di controllare un impianto a pavimento con troppi controlli non ha nessun senso. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Valejola Inserita: 10 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 10 gennaio 2015 1- le accensioni e gli spegnimenti si possono diminuire solo regolando bene il tutto. 2- non ho ben capito cosa intendi regolare...TM max la puoi, anzi la devi, regolare a tuo piacimento, il difficile è trovare la giusta TE min e TE max da abbinare alla TM max e alla TM min, perchè sarà questo accorgimento a determinare il corretto equilibrio automatizzato dell'impianto. Puoi anche fare una cosa generica e poi sfalsarlo con l'offset per non rifare tutto. 3- devi disattivare l'autoapprendimento (non ti preoccupare della modalità modulante perchè si disattiva con sonda esterna) 4- non ho ben capito...a te comunque conviene tenerlo semplicemente in manuale, senza programmi o robe varie. Gli dai la gradazione che vuoi e stop. Se proprio lasci casa per un mese la abbassi, altrimenti lascia sempre la temperatura desiderata (ricorda di impostare la modalità "dimens." su 20) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
amethyst Inserita: 10 gennaio 2015 Autore Segnala Share Inserita: 10 gennaio 2015 (modificato) Vi ringrzio per la vostra attenzione. Ogni contributo atto a chiarirmi le poche idee ma ben confuse che nutro è ben accetto. A mio avviso la tecnologia dovrebbe migliorare la gestione dell'impianto radiante, piuttosto che peggiorarla. Qualcuno dovrebbe spiegarmi come mai, gli istallatori consigliano ancora, per questa tipologia di impianto, i cronotermostati. Non è difficile capire che un cronotermostato è fuori luogo per la regolazione degli impianti radianti dovuta alla loro alta inerzia (tempi di risposta alla variazione della temperatura). Per questo motivo al super car acquistato, disattiverò immediatamente la sonda ambiente. l'ho coprato solo per aver un controllo della caldaia all'interno dell'immobile. Il problema nasce però come poterlo ottimizzare per la gestione dell'impianto collegato alla sonda esterna per la regolazione climatica. attualmente ho una regolazione a Temp. fissa, mi piacerebbe però poter avere una regolazione della caldaia tale che moduli al massimo tra i 25°C e i 20°C e che i tempi di risposta siano adeguati in modo da mantenere la caldaia sempre accesa e senza scompensi significativi nella temperatura interna. Modificato: 10 gennaio 2015 da amethyst Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Darlington Inserita: 11 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 11 gennaio 2015 Qualcuno dovrebbe spiegarmi come mai, gli istallatori consigliano ancora, per questa tipologia di impianto, i cronotermostati. Io penso per almeno due motivi... Uno è che non sempre l'installatore è anche esperto di quel che installa... magari ha passato 30 anni a installare impianti a radiatori e per lui la differenza più rilevante è che non ci sono elementi da fissare al muro... L'altro è l'ignoranza di gran parte degli utenti: ad oggi la quasi totalità della gente è fermamente convinta che il miglior modo per spendere poco è accendere il riscaldamento due ore al giorno e tenere la casa gelida per le restanti 22... Se provi a spiegargli che è il miglior modo per buttare gas e restare comunque al freddo, quando una temperatura bassa ma costante li farebbe consumare meno, apriti cielo... ti guardano come se avessi appena tirato un bestemmione in faccia al Papa... "ma a cosa serve scaldare la casa mentre io non ci sono!!!", eccetera eccetera eccetera... Inutile anche tentare di spiegare concetti come l'inerzia termica, tanto loro sono fermamente convinti che due ore di caldaia bastano a scaldare, se poi metti il termostato ambiente a 30° si autoconvincono che la caldaia ci mette ancora meno e consumeranno così ancora meno... per portare la casa da 14 a 14.5°, perché quello è il loro scaldare. Ora con il dilagare degli impianti a pavimento scommetto che ce ne saranno tanti che lo useranno in maniera totalmente scorretta e magari inveiranno contro la caldaia, l'installatore e il gruppo bilderberg perché consumano tanto e l'impianto non scalda... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Valejola Inserita: 11 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 11 gennaio 2015 La storia di mettere il termostato a 30 per far scaldare più velocemente rispetto a 25 è troppo vera! Stessa cosa per la regolazione della temperatura acs, quante volte ho visto la manopola al massimo perché convinti che la caldaia utilizzasse più potenza...cosa ovviamente sbagliata visto che si regola solo la temperatura finale. E guardando spesso la verità è questa, cioè l'ignoranza in materia e vecchie convinzioni sbagliate. Ma comunque credo che ogni situazione vada valutata perché non sempre tenere acceso di continuo porta a risparmio. Se mai porta sicuramente ad un maggiore rapporto "comfort/spesa", ma non è detto che voglia dire per forza risparmio. Riguardo la richiesta amethyst posso solo aggiungere che se vuole ottenere il pieno controllo della temperatura, la sonda esterna non è il miglior modo per farlo. Perche alla fine lei interviene in base a ciò che legge fuori. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Darlington Inserita: 11 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 11 gennaio 2015 Ma comunque credo che ogni situazione vada valutata perché non sempre tenere acceso di continuo porta a risparmio. Forse se si ha una casa grande tenere acceso di continuo ad alta temperatura non ne vale la pena, tenere acceso a temperatura bassa (16-17°) mentre si è via ed alzare la temperatura un pò prima di tornare a casa invece sicuramente conviene rispetto al tentare di scaldare tutto in due ore, con il risultato che poi i "furbi" di cui sopra tamponano con stufetta elettrica in bagno, stufetta elettrica in camera, stufetta elettrica in cucina e stufetta elettrica nella cuccia del cane... a questo punto piuttosto che buttare via soldi di gas per non scaldare, più altri soldi di corrente per non morire di freddo, conviene usare il riscaldamento in maniera più intelligente e non patire il freddo... perché a sto punto tanto varrebbe spegnere la caldaia del tutto, risparmierebbero ancora di più Ho avuto modo di vederlo con la stufa a pellet, che rispetto al gas ti accorgi subito di quanto consuma, senza scendere e segnarti i numeri sul contatore... quando fa freddo (4-5° esterni) conviene tenerla al minimo tutta la notte, in questo modo consumo un quarto di sacco rispetto a quasi un sacco intero necessario per riportare in temperatura tutto alla successiva riaccensione... se avessi ancora la stufa a gas, il concetto sarebbe uguale. Per capirci i miei vicini di casa, altri geni incompresi che si son fatti mettere il bombolone di GPL in una zona servita dal metano, dopo alcuni anni di caldaia spenta e freddo per non consumare, hanno preso una stufa a pellet, per scaldare almeno il piano di sopra... "scaldare" è un parolone, da quando ce la hanno la ho sempre vista spenta, ed i termometri sempre fermi sui 15°... in compenso usando la solita tecnica furba dell'accensione due ore prima di dormire e poi basta, dall'inizio dell'inverno ad oggi, hanno consumato esattamente come me: mezzo bancale di pellet ...con la differenza che io ho sempre avuto 22° in casa. e tralasciando che tra costo del bombolone, e costo del GPL, e costo di ben due caldaie perché la prima gli è scoppiata perché la spegnevano del tutto e l'antigelo non aveva modo di intervenire, e poi anche costo della stufa a pellet, a quest'ora si sarebbero pagati una caldaia a pellet e mezza.. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
amethyst Inserita: 11 gennaio 2015 Autore Segnala Share Inserita: 11 gennaio 2015 (modificato) [at]Darlington Hai esposto, egregiamente, ciò che ho sempre pensato. La mia era semplice retorica. Mentre rimango indulgente nei confronti degli istallatori, quando per pigrizia o per ignoranza, ti mettono in situazioni difficili e farti pagare le spese non solo di una cattiva installazione ma, ancora peggio, di una pessima regolazione. Parliamoci chiaro, per esperienza personale, il confort climatico che ti può dare un impianto radiante non ha eguali. Ma se esso non è ancora così diffuso un motivo ci dovrà pur essere. La sua installazione è semplicissima, ma ciò che viene prima della posa e ciò che viene dopo, nella gestione dei consumi, è ad essere complicato. Mi spiego meglio. Non si può chiedere ad un muratore di edificare una struttura all'avanguardia se non è chiamato a seguito di un preciso progetto. Con i termosifoni era troppo semplice il calcolo: tanti mq tanti elementi +x in eccesso, sempre a spese dell'utente, in edifici di classe Z con caldaia settata a "palla". Al massimo i cronotermostati potevano chiudere i circuiti per alta temperatura... Per quanto riguarda l'installazione degli impianti di riscaldamento a pavimento non dovrebbero seguire la stessa logica. L'impianto deve obbligatoriamente partire da un progetto, che non può essere delegato semplicemente all'azienda produttrice o all'installatore. Se si capisce questo passaggio, e lo si accetta, si risolverano a monte una serie di problemi che dopo, purtroppo, sicuramente si dovranno affrontare. Se si vuole risparmiare, lo si faccia sull'installazione dell'impianto posandoselo da soli, piuttosto che rinunciare ai calcoli di un termotecnico. La ditta produttrice può anche farti dei calcoli sulla base delle indicazioni che gli forniamo, ovvero, sulle caratteristiche della struttura, e calcolarti tot. metri di tubo per watt sviluppati, ma il modello che userà per i propri calcoli sara un modello che non ha niente a che vedere con la situazione reale in cui versa il tuo immobile. Il risultato sarà prevedibile, impianto sovradimensionato alle reali esigenze su cui, per togliersi ogni responsabilità, prevedono i cronotemostati. Non si sa mai. Meglio togliere l'occasione che il caldo sviluppato sulle piante dei piedi divenga fuorilegge... Lo so. E' una rappresentazione grottesca di una triste realtà. Coinvolgere un professionista abilitato, che come prima cosa ci dica di investire quanto più possibile sulla coibentazione dell'immobile, è prioritario. Solo a seguito dei calcoli termici, spediti ad un'azienda produttrice di impianti radianti, essi possono dimensionare correttamente l'impianto per darci un progetto di posa funzionale, a meno che lo stesso professionista non sia coinvolto anche in questo. Solo alla fine di questi passaggi, che ritengo essenziali, il posatore può installare l'impianto per soddisfare quelle che, giustamente, dovrebbero essere le nostre attese a seguito di un investimento non indifferente. Modificato: 11 gennaio 2015 da amethyst Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Luongo72 Inserita: 11 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 11 gennaio 2015 Buonasera a tutti, ho intenzione di costruire una villetta con tutti i canoni della coibentazione quindi infissi giusti e cappotto per la struttura.... Sto indagando un po' per rendermi conto delle varie soluzioni a disposizione. Ho intenzione di far realizzare un impianto di riscaldamento a pavimento supportato da un termocaminetto per la produzione anche di acqua sanitaria, con aggiunta di un impianto fotovoltaico....(avevo letto anche per impianti geotermici...però i costi sono elevati e le ditte specializzate poche.....mi rimane un gruccio), mi potete consigliare avendo tutti voi maggiore esperienza diretta e indiretta sull'impianto più adatto e come far lavorare tra loro le varie tecnologie.... Vi ringrazio.... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Darlington Inserita: 11 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 11 gennaio 2015 Ma se esso non è ancora così diffuso un motivo ci dovrà pur essere. La sua installazione è semplicissima E' semplice ed economica se costruisci nuovo o se fai una ristrutturazione massiccia dove di solito spacchi il pavimento già per altri motivi, tipo installazione dell'impianto elettrico. In tutti gli altri casi diventa oneroso spaccare e rifare il pavimento solo per l'impianto radiante. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
amethyst Inserita: 11 gennaio 2015 Autore Segnala Share Inserita: 11 gennaio 2015 Infatti il "semplicissima" era riferito alla posa in opera e non ai costi. Come in ogni cosa, per affrontare un investimento, bisogna averne la possibilità. Mi sa che siamo andati un pochino "OT" da quello che era la mia richiesta iniziale e cioè come regolare un'impianto radiante, sempre che sia possibile, mettendo daccordo la sonda esterna con il controllo amico remoto super car nel caso specifico di una caldaia immergas vitrix superior top da 26KW. Vorrei poter ritornare in tema, anche perchè domattina il tecnico mi installarà entrambi gli accessori e avrei voluto arrivare all'incontro già preparato con il colpo in canna! Parlando con il centro assistenza Immergas mi hanno detto di disattivare la sonda ambiente, che poi è quella che farebbe funzionare il controllo amico da termostato, e che sulla programmazione devo mettere tutti su ridotti, credo si riferisse ai giorni della settimana con una temperatura impostata a basso consumo, e il programma impostato su automatico. Ciò che vorrei capire e come poter impostare la curva climatica, avendo sia la sonda che il controllo amico, in modo che la caldaia moduli da un massimo di 25°C ad un minimo di 20°C che è poi il valore minimo impostabile. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Erikle Inserita: 11 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 11 gennaio 2015 per limitare sia la temperatura minima che quella massima devi impostare questi valori nella caldaia la tua lo permette la sonda esterna è problematica perchè il sistema a pavimento ha una notevole inerzia per cui se quando fuori spunta il sole la caldaia riduce la sua mandata ma l'effetto si ha a sera quando il sole è tramontato e la temepratura è scesa quindi la cosa non funziona bene non ho idea se il comando amico possa tener conto di questo ritardo..ma se ha una sonda della temperatura interna ed è in grado di apprendere il ritardo con cui varia la t ambiente io ti consiglio di usarlo sarebbe il feedback migliore per la caldaia poi parere personale se hai una casa ben isolata (per davvero) stai bene con qualunque sistema di riscaldamento anzi direi che è inutile in questo contesto pensare al pavimento radiante quanto al calcolo delle dispersioni ormai come debba essere determinato non è un mistero ed è normato e comunque segue le leggi della fisica e della trasmissione del calore Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
amethyst Inserita: 11 gennaio 2015 Autore Segnala Share Inserita: 11 gennaio 2015 @ Erikle Dal manuale del controllo amico leggo che esiste un comando "Dimensione ed inerzia edificio" (Dimens) che per impianti ad elevata inerzia deve essere impostato a 20, come suggeriva correttamente Valejola sopra. Esso Stabilisce la velocità di reazione del sistema a seconda del tipo di impianto presente. Il punto della questione riguarda che, per evitare che il comando amico ti diventi nemico trasformandosi in cronotermostato, vorrei disattivare la sua funzione di sonda ambiente e impostare un range di temperatura della caldaia non troppo elevato per evitare di discostarmi di molto dai consumi di metano attuali. Qualcuno potrebbe però osservarmi che non avrei grossi vantaggi ad utilizzare una sonda esterna di temperatura quando il risparmio di metano potrebbe essere esiguo rispetto a mantenere una temperatura fissa in mandata alla caldaia. Beh, l'osservazione è pertinente però parto dal presupposto che anche se risparmiassi 1/2 metro cubo di metano al giorno ripagherei la sonda in soli due mesi di utilizzo, ed avere l'opportunità di controllare la temperatura esterna dal display del mio Super Car, senza mettere il naso fuori, non ha prezzo! Sono d'accordo con te quando dici che occorre isolare bene l'edificio, un pò meno quando dici che qualunque sistema di riscaldamento sia equivalente in quel contesto. Paragonare il calore irradiato da un fancoil e/o un termosifone a quello di un pavimento radiante, a mio avviso, è parecchio discutibile. A mio parere, oltre a parlare semplicemente di scaldare gli ambienti, si dovrebbe discutere su quale sistema possa rendere il massimo confort climatico per chi lo acquista. L'impianto radiante, per me, è in cima alla lista. Oggi esistono diversi programmi per il calcolo delle dispersioni termiche, e si può anche saperli usare bene. Però il punto non è questo. Io sono convinto che ognuno debba fare il proprio mestiere assumendosi le responsabilità che derivano dalla propria mansione. Sono convinto che non si possa chiedere ad un muratore di effettuare dei calcoli strutturali, per risolvere dei problemi di meccanica delle strutture, semplicemente perchè conosca il funzionamento di un foglio di calcolo come non si può chiedere ad un installatore di svolgere il compito di un termotecnico. Questa è la mia personale visione delle cose, giusta o sbagliata che sia. Appena avrò la sonda e il crono montati farò le opportune prove e le condividerò con voi. Stay tuned. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Frigorista modena Inserita: 12 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 12 gennaio 2015 Amethyst non posso che essere d'accordo con te, paragonare il benessere di un pavimento radiante a qualsiasi altra cosa non ha senso, sono meno d'accordo, ma forse sbaglio, sull affermazione che potresti risparmiare qualche metro cubo al giorno. Non sono d'accordo per un semplice discorso fisico, risoarmiare vuol dire "non bruciare" metano, ma se non bruci il pavimento si raffredda. Si potrebbe obiettare che si sta caldi lo stesso, certo, ma se io faccio la domanda contraria, ossia "dove va a finire il metano che bruci in più?", tu dovresti rispondermi che "hai troppo caldo". Non so se mi sono spiegato e se ho ragione, cioè quei due metri cubi che pensi di bruciare in più non è che poi ti mancheranno? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Erikle Inserita: 12 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 12 gennaio 2015 la sonda esterna della immergas costa molto poco per cui ti conviene installarla ora se durante il giorno hai lo sfasamento di cui parlavo la sonda non è comunque inutile perchè l'edificio ha una sua memoria dovuta alla sua massa per cui se hai avuto tante ore di sole avrai un maggior numero di ore in cui la caldaia lavora con una mandata piu bassa e quindi "somministra" meno calore all'edificio in accordo col fatto che se c'è bel tempo l'edificio richiede meno calore o meglio disperde meno e quindi anche se c'è lo sfasamento comunque aiuta il sistema di regolazione a inseguire la giusta temperatura l'effetto della sonda poi si fa sentire anche durante la stagione..un conto è adesso in gennaio altro sarà ad es in aprile per cui con la sonda esterna hai una variazione della mandata su base stagionale e dovrai quindi apportare nessuna o minori correzzioni manuali Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Doc77 Inserita: 12 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 12 gennaio 2015 o penso per almeno due motivi... Uno è che non sempre l'installatore è anche esperto di quel che installa... magari ha passato 30 anni a installare impianti a radiatori e per lui la differenza più rilevante è che non ci sono elementi da fissare al muro... L'altro è l'ignoranza di gran parte degli utenti: ad oggi la quasi totalità della gente è fermamente convinta che il miglior modo per spendere poco è accendere il riscaldamento due ore al giorno e tenere la casa gelida per le restanti 22... Se provi a spiegargli che è il miglior modo per buttare gas e restare comunque al freddo, quando una temperatura bassa ma costante li farebbe consumare meno, apriti cielo... ti guardano come se avessi appena tirato un bestemmione in faccia al Papa... "ma a cosa serve scaldare la casa mentre io non ci sono!!!", eccetera eccetera eccetera... Inutile anche tentare di spiegare concetti come l'inerzia termica, tanto loro sono fermamente convinti che due ore di caldaia bastano a scaldare, se poi metti il termostato ambiente a 30° si autoconvincono che la caldaia ci mette ancora meno e consumeranno così ancora meno... per portare la casa da 14 a 14.5°, perché quello è il loro scaldare. Ora con il dilagare degli impianti a pavimento scommetto che ce ne saranno tanti che lo useranno in maniera totalmente scorretta e magari inveiranno contro la caldaia, l'installatore e il gruppo bilderberg perché consumano tanto e l'impianto non scalda... mi ero autoprefissato a non collegarmi oggi pomeriggio...ma ogni tanto una sbirciatina la faccio... leggendo questo tuo intervento non potevo riportarti proprio un mio banale esempio di oggi...: torno a casa e vado a pranzo dai miei (appartamento totalmente ristrutturato con nuovi infissi, con nuova caldaia a condensazione, termosifoni nuovi, tutto diviso a zone (una per ogni stanza con relativo termostato/cronot.) come prima cosa ho verificato quanto segnava il termostato nel corridoio. era ancora impostato in "notturna" (ed io l'ho impostato a 17° in notturna), ed indicava 17,2°. ho quindi acceso pigiando il tastino per portarlo in "giorno", ma ho comunque abbassato da 19,0° a 18,0° la T "giorno" (l'avrei poi alzata stasera verso le 18.30 quando tornavo). subito mio papà ha esclamato "eccolo andato ad accendere i termi nel corridoio!" arrivo in cucina e giù di discussione che oggi fuori c'è il sole che "scalda" (al piano sopra ho lasciato aperto le finestre a sud dalle 13.20 alle 13.50 per cambiare aria e le stanze si sono riscaldate di 0,4°!!!! ....), che il caldo in corridoio non serve a nessuno, che comunque si consuma metano per niente e bla bla bla.... alla fine ho reimpostato in notte il termostato.... fortuna in bagno e in cucina ho messo i crono e loro non li maneggiano che "non si capiscono" .....ma son solo 2 stanze scaldate sempre a una temperatura "ottimale", solamente il 36% dell'appartamento... sul resto il riscaldamento vien acceso saltuariamente solo se "sentono" proprio freddo, altrimenti è impostato sempre in notturna a 17°. anzi no...sulle 2 camere i termostati sono proprio in off .... è dura da far capire... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gianni73 Inserita: 13 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 13 gennaio 2015 (modificato) Buongiorno a tutti ho una domada da farvi : Se come tutti sostenete che se regolo apunto fisso (un ipotetico 30 gradi di mandata ) quindi niente sonda , niente cronotermostati sempre tutto acceso, e bilancio bene le varie stanze esempio bagno 21 camera 19 e cucina e salotto 20 , ok adesso che cisono minime di 0 e massime di 10... ma se la temperatura esterna dovesse andare ad un ipotetico -10 oppure a +10 ? il mio bilanciamento si va a fare friggere che cosa intendete parlando di offset poiche questa scritta l'ho trovata sulla regolazione climatica tra 1 e 2 della centralina del mio dim immergas collegato alla sonda io in questo momento sono sul 2 che corrisponde a circa 32-34 gradi di mandata a szero gradi .. non riesco proprio a capire come bilanciate un impianto in modo da non aver caldo e freddo in base alle temperature esterne mi aiutate? Modificato: 13 gennaio 2015 da gianni73 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Frigorista modena Inserita: 13 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 13 gennaio 2015 Per bilanciamento secondo me s'intende strozzare di più la mandata nei tubi con lunghezza più corta rispetto a quelli più lunghi, perché l'acqua tenderebbe a passare dove ha meno resistenza, e un modo è usare le temperature. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gianni73 Inserita: 13 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 13 gennaio 2015 ecco è questo il punto ma qui e su vari forum tutti parlano di bilanciament che puo durare anche una settimana in modo di trovare il confort ideale cosa che va bene finche fuori le temp son stabili Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Frigorista modena Inserita: 13 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 13 gennaio 2015 Beh tutti i sistemi che hanno grandi masse da scaldare o refrigerare necessitano di tempi lunghi, non si può pensare che tonnellate di cemento raggiungano la stabilità in un giorno, non vedo comunque problemi, si fa una prima regolazione sommaria poi dopo una settimana quella più fine. Personalmente non penso che variazioni della temperatura esterna piccole influenzino i quintali e quintali di cemento in maniera così grande. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Frigorista modena Inserita: 13 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 13 gennaio 2015 Questo se fai una regolazione con temperature, se fai regolazioni di portata di acqua invece non dovresti tenere conto delle temperature esterne. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Erikle Inserita: 13 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 13 gennaio 2015 il bilanciamento serve ad avere una temperatura interna uniforme poi è inevitabile che al variare della temperatura esterna non puoi tenere sempre la mandata a punto fisso perchè se ora hai 20 gradi in primavera se mantieni la stessa mandata avrai chessò 24 gradi poi può succedere che ci siano locali della casa che magari bilanciati ora che c'è freddo penso a locali esterni e piu esposti magari con vetrate però da cui entra il solo quando c'è poi quando la temperatura esterna diventa mite potrebbero diventare piu caldi un impianto completo prevederebbe temperatura scorrevole del generatore di calore e poi correzione e quindi regolazione interna per ogni singolo locale Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gianni73 Inserita: 13 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 13 gennaio 2015 ma allora per smanettare in continuo per che non mettere la sonda esterna ?? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Erikle Inserita: 13 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 13 gennaio 2015 il bilanciamento sostanzialmente devi farlo una volta sola e limitando un poco il flusso nei locali che tendono ad essere troppo caldi poi semmai vivendoci puoi apportare qualche piccola correzzione se poi hai un locale con una bella vetrata esposto a sud in cui in inverno quando non c'è il sole entra solo freddo mentre quando c'è il sole si scalda bene pazienza ci sarà un poco piu caldo la sonda esterna è imporatante ma anche li devi smanettare un poco per impostare la giusta correlazione fra cosa succede fuori e dentro casa la sonda esterna è piu una cosa da locali pubblici in modo che la mandata sia giusta suff per avere la giusta temperatura ed evitare che ci sia troppo caldo e che si finisca a riscaldare uffici con le finestre aperte nelle civili abitazioni propabilmente la migliore regolazione la offre un comando remoto della caldaia ti tipo modulante e collocato in un loclae opportuno cioè un locale che ben rappresenta cosa succede all'interno di casa per effetto dell'impianto di riscaldamento è da evitare di metterlo chessò in bagno dove uno apre le finestre per arieggiare e allora il comando sentirebbe un freddo che non è reale o in un ripostiglio in impianti in cui magari ci sono i caloriferi e l'occupante di casa non addestrato chiuede il calorifero del ripostiglio perchè non serve scaldare li dentro ed è per questo che alla fine ormai tutte le caldaie accettano collegamenti sia della sonda esterna che del comando modulante interno e tiene conto un poco di uno e un poco dell'altro la cosa importante sia per le sonde esterne che interne è un posizionamento in un punto "strategico" Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Frigorista modena Inserita: 13 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 13 gennaio 2015 Per me vi state facendo problemi che non esistono, circuiti bilanciati in portata di acqua uguali, temperatura di mandata regolata sulla caldaia e siete a posto, anche perché noi non siano termometri perfetti, quando io torno a casa di sera dopo una giornata al freddo mi sembra ci sia fin troppo caldo, al risveglio col metabolismo rallentato mi sembra ci sia freddo quando la temperatura in realtà è sempre la stessa. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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