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Pic/arduino E Brevetti


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Inserito:

Salve a tutti,

vorrei avvicinarmi al mondo dell'elettronica e della programmazione acquistando un PIC o un Arduino (forse quest'ultimo è più semplice) ed avrei una domanda.

Volevo chiedere se secondo voi un dispositivo X costituito da Arduino/PIC (ed eventualmente da altro hardware tipo rele, sensori, ecc.) e da software, che risolve un problema in maniera innovativa, può essere brevettato o cosa manca al dispositivo X perchè possa esserlo.

Ringrazio anticipatamente per le risposte e saluto.


Inserita:

La domanda è interessante, per quel poco che ne so, in questo caso si tratterebbe piu' che di un brevetto di invenzione, di un modello di utilità. In questo caso è spesso l'assieme di cose assolutamente imbrevettabili, eseguito secondo criteri che portano ad ottenere evidenti e riconoscibili oggetti di novità, ad essere brevettabile. A quel punto non ha importanza se la scheda è arduino o pic o raspberry, ma diventa un oggetto A che, accoppiato ad un oggetto B, C, D, ecc.. attraverso una logica e/o criteri o altri oggetti, forma una cosa brevettabile.

Tuttavia la mia esperienza è limitata e non saprei dire di piu'.

Inserita: (modificato)

Anche io non so dire, anche secondo me se è una cosa innovativa creata da te poco importa se con arduino o pic dovrebbe essere brevettabile

Ma non ho nessuna certezza.

Ti ricordo però che se utilizzi librerie sw (penso ad arduino) pubblicato come GPL (General Public License) sei obbligato a renderlo pubblico a tua volta e non so come si mette con il brevetto.

Per farti un esempio

Ho un NAS della Lacie che utilizza sw pubblicato sotto licenza GPL. Il sorgente di questo software è disponibile sul loro sito

https://www.lacie.com/it/support/support_manifest.htm?id=10451

Dimenticavo

Credo che sia possibile anche brevettare solo l'idea non necessariamente il prodotto.

Modificato: da accacca
Inserita:

Esatto mi riferisco proprio a "... un oggetto A che, accoppiato ad un oggetto B, C, D, ecc.. attraverso una logica e/o criteri o altri oggetti, forma una cosa brevettabile."

Per le librerie, al momento supponiamo di usarne di non GPL o simili.

Inserita:

i brevetti perche' abbiano un qualche valore devono essere scritti in modo preciso ed inattaccabile. A maggior ragione quelli di utilità, che non presentano innovazione tecnologica "assoluta", un nuovo materiale, una nuava macchina operativa, ecc ecc.

Se ritieni che la tua idea sia valida, prima di tutto non parlarne, poi visita e studia il sito governativo sui brevetti (UIBM) e infine rivolgiti ad uno studio di brevettazione, che potrà consigliarti e soprattutto redigere i claims nella migliore delle maniere. La descrizione formale delle rivendicazioni è il cuore del brevetto.

Inserita: (modificato)

Ogni tanto qualcuno, con grandi disponibilità economiche come Apple, MS, Samsung, etc. ci prova, ma il più delle volte fa solo dei colossali buchi nell'acqua.

MS aveva tentato di brevettare l'idea per dei loro prodotti Sw, ma ha ottenuto solo tanti sonori schiaffoni sulla faccia (cosa che a me pare molto giusta).

E' gia molto difficile brevettare prodotti completamente originali e difendersi dalle copie (verifca il contenzioso Aplle - Samsung tanto per farti un'idea), figurati cosa puoi sperare di ottenere da un dispositivo che unisce un prodotto open source (quindi non brevettabile per definizione) come arduino, più qualche altra cosa.

Modificato: da Livio Orsini
Inserita:

Livio e' l'approccio che cambia. Io ho provato a descrivere "come" si puo' scrivere una frase di un brevetto, nella quale che sia linux, windows o divisumma poco importa. Non ho redatto molti brevetti personalmente, ed in ogni caso ho sempre affiancato lo studio specializzato. Ma un po' di occhio me lo sono fatto. Poi, ogni brevetto ha un lato debole, e 30 avvocati di grido possono tentare di smontarlo. Certo e' che se lo scrivesse uno che non ha mai scritto un brevetto, non servirebbero 30 avvocati, magari uno sarebbe anche troppo.....


porto ad esempio le prime righe di un brevetto FIAT, giusto per citare uno che probabilmente li sa scrivere....

INTERNAL-COMBUSTION ENGINE, WITH SYSTEM FOR VARIABLE ACTUATION OF THE INTAKE VALVES PROVIDED WITH A THREE-WAY ELECTRIC VALVE HAVING THREE LEVELS OF SUPPLY CURRENT, AND METHOD FOR CONTROLLING SAID ENGINE

FIELD OF THE INVENTION

[0001] The present invention relates to internal-combustion engines of the type comprising, for each cylinder:
a combustion chamber;
at least two intake ducts and at least one exhaust duct which give out into said combustion chamber;
at least two intake valves and at least one exhaust valve associated to said intake and exhaust ducts and provided with respective return springs that push them towards a closed position;
a camshaft for actuating the intake valves, by means of respective tappets;
wherein each intake valve is controlled by the respective tappet against the action of the aforesaid return spring by interposition of hydraulic means including a pressurized-fluid chamber facing which is a pumping plunger connected to the valve tappet, said pressurized-fluid chamber being designed to communicate with the chamber of a hydraulic actuator associated to each intake valve;
a single electrically actuated or electromagnetically actuated control valve for each cylinder, designed to set said pressurized-fluid chamber in communication with an exhaust channel in order to decouple each intake valve from the respective tappet and cause fast closing of the intake valves as a result of the respective return springs; and
electronic control means, for controlling said control valve so as to vary the instant of opening and/or the instant of closing and the lift of each intake valve as a function of one or more operating parameters of the engine.

[0009] An engine of the above type is described, for example, in any one of the documents EP 0 803 642 B1, EP 1 555 398, EP 1 508 676 B1, EP 1 674 673 B1 and EP 2 261 471 A1, all filed in the name of the present applicant.

PRIOR ART

[0010] The present applicant has been developing for some time internal-combustion engines comprising a system for variable actuation of the intake valves of the type indicated above, marketed under the trade name “Multiair”. The present applicant is the holder of numerous patents and patent applications regarding engines provided with a system of the type specified above.

[0011] FIG. 1 of the annexed drawings shows a cross-sectional view of an engine provided with the “Multiair” system, as described in the European patent No. EP 0 803 642 B1.

[0012] With reference to said FIG. 1, the engine illustrated therein is a multicylinder engine, for example an inline-four-cylinder engine, comprising a cylinder head 1. The cylinder head 1 comprises, for each cylinder, a cavity 2 formed by the base surface 3 of the cylinder head 1, defining the combustion chamber, giving out in which are two intake ducts 4, 5 and two exhaust ducts 6. The communication of the two intake ducts 4, 5 with the combustion chamber 2 is controlled by two intake valves 7, of the traditional poppet type, each comprising a stem 8 slidably mounted in the body of the cylinder head 1.

Inserita:

Paolo il problema sta proprio nella partenza.

A quel punto non ha importanza se la scheda è arduino o pic o raspberry,...

Questo configurebbe un'invenzione.

Tanto per stare nell'assurdo.

Se scoprissi il modo di far piovere a comando, poco importa se uso componentistica costruita per l'applicazione oppure un insieme di componnetistica reperibile sul libero mercato. La mia invenzione è il modo che permette di far piovere, ina determinata zona, a mio comando.

Se non ricadiamo in casi simili non credo sia possiible brevettare l'applicazione.

Ammetti di ottenere un'appicazione nuova unendo arduino1 con un tablet; potrai al massimo ottenere un brevetto per l'applicazione tablet e/o per il software su arduino se, e solo se, è tutto SW originale.

Il brevetto, ammesso di ottenrlo, resisterà sino a quando un altro progettista non apporterà quel tot di modifiche che lo differenzia dall'originale.

Basta leggere le cronache, se è difficile, per applicazioni così impalpabili, ottenere i brevetti e, soprattutto, farli rispettare da giganti come MS e Apple, figuriamoci un comune mortale

Inserita:

non confondiamo l'invenzione con il modello di utilita'.

Inserita:

Appunto.

E' brevettabile un modello di utilità basato unicamente su dispositivi di uso comune?

Sempre per stare nell'assurdo.

Se fosse valido il princuipio potrei brevettare l'uso dello schiaccianoci per facilitare la rimozione dei tappi dalle bottiglie di prosecco. (Io uso questo sistema :P ).

Inserita:

Come dicevo, qui si cammina sempre sul filo del rasoio. Per l'esempio tuo chiaramente no, perche' chiunque puo' farlo, cosi' come usare il manico della forchetta (come faccio io)

Ma (e spero di non dire una fregnaccia..) se costruisco un mestolo di legno con un lato consumato in modo che meglio possa "grattare" il fondo della pentola, ebbene questo e' frutto di un atto inventivo su oggetti, mestolo e pentola, gia' esistenti. Non ho inventato nulla se non un modo diverso di fare qualcosa, che nella normalità non esiste.

Non so se sia centrato o meno, ma la linea guida e' cosi', grosso modo. Prendere le mie parole con una esperienza di una trentina di brevetti, non di uno studio che è ben altra cosa!

quindi l'arduino e il suo software non lo faccio entrare in gioco, ma per esempio metto in gioco la combinazione di una unità di calcolo (nota) e di un attuatore (noto) per compiere cose che finora non si sono fatte o si sono fatte in modo piu' complesso costoso e difficile. Allora entra in gioco l'utilità.

Ricordo un brevetto interessantissimo. Era circa di questo genere: risolvere il problema di un bicchiere che scivola sul vassoio: applicando un magnete sul fondo e utilizzando un vassoio metallico. Sono tutte cose che esistono, ma ora il bicchiere sta fermo, prima no.

Inserita:

Da quanto ho compreso, è l'innovazione il punto intorno al quale si fonda il discorso dell'invenzione/brevetto.

Riguardo lo schiaccianoci per tirare via i tappi ... direi che non c'è innovazione in quanto penso si tratti di consuetudine abbastanza diffusa: penso ci sia analogia con il caso di un tipo che aveva cercato invano di brevettare la ruota in quanto, incredibilmente, nessuno ci aveva pensato prima.

Oltre al magnete sotto il bicchiere su citato, alle scarpe con suola bucherrellata che permettono la respirazione (by Geox), al chiodo fissato a terra che permette a chi ha una fessura particolare nel tacco di agganciarsi ed inclinarsi (by Michael Jackson), all'uso dell'ossido di cerio sui fap euro 5 (by PSA), o anche al sifone dello scarico del water (by Catis), il discorso è che si trova una soluzione innovativa ad un problema, si fissa un procedimento e gli altri dovranno pensare ad altre strade per risolvere il problema.

Inserita: (modificato)
. direi che non c'è innovazione in quanto penso si tratti di consuetudine abbastanza diffusa:

Però se nussuno l'ha brevettata, basta definirlo "attrezzo per stappare bottiglie di spumante" :smile:

Per la concessione o meno di un brevetto molto dipende dalla potenza del richiedente. Monsanto ha brevettato il seme di un trifoglio tipico della Sardegna, la Walt Disney production brevettò il nome "Pinocchio".L'elenco sarebbe lunghissimo.

Da un po' di tempo in qua anche i grandi e potenti nomi trovano maggiori difficoltà nell'ottenere brevetti.

Modificato: da Livio Orsini
Inserita:

Però se nussuno l'ha brevettata, basta definirlo "attrezzo per stappare bottiglie di spumante" :smile:

In realta' non sono brevettabili idee o cose già presenti sul mercato, anche se non brevettate. Vale la regola dell'innovazione, insomma. Se in un mercato sono note cose, ma non "quella" cosa, allora è diverso

Da un po' di tempo in qua anche i grandi e potenti nomi trovano maggiori difficoltà nell'ottenere brevetti

Piu' che altro è sempre piu' difficile trovare qualcosa che sia brevettabile!!

E' un mondo molto speciale, dove tutti provano l'azzardo...

Inserita:

Ma se un oggetto A (esistente) collegato ad un oggetto B (esistente) esegue operazioni particolari, non si tratta semplicemente di software?

E se è così, è possibile brevettare il software?

Tempo fa mi capitò di realizzare un software (per PC), e dopo averlo fatto mi resi conto che una cosa del genere non c'era quindi mi è balenata l'idea di un brevetto. Premetto che non mi sono rivolto ad uno studio, ho cercato da solo qualche informazione in rete, ma quello che ho trovato mi ha deluso perché a quanto pare un software non può essere brevettato, almeno in Italia.

In USA c'è Apple che brevetta anche il fatto che 2+2 fa 4 ma a quanto pare in Italia non si può.

Anch'io sapevo che viene brevettata l'idea, ma è possibile che si possa brevettare una calamità sotto un bicchiere ma non si possa brevettare un software per fare una particolare cosa con il PC?

Inserita:

Ma tu ti riferisci specificatamente a un sw, pero' du ecose che singolarmente fanno delle cose, e accoppiate ne fanno una terza possono essere molteplici se la "glue logic" porta l'innovazione. come un asse e delle cose fatte a ellisse messi assieme fanno un albero a camme...

Il software in effetti e' poco brevettabile, ma d'altro canto è molto compilabile. A quel punto uno fa una scelta di operare in un ambiente aperto (costrizione a rendere pubblici i sorgenti) o a creare in ambienti non pubblici. Il risultato del lavoro sara' sempre percepibile e comprensibile da chi lo osserva, e potra' pure pensare.. cavolo, ma non ci vuole nulla! Pero' se lo deve fare, quel nulla, e la protezione in primis sta proprio li'.

Comunque, credo che tu possa andare a brevettare anche negli stati uniti, poi vedi tu con le spese, gia' in italia non e' uno scherzo depositare un brevetto fatto bene!


Perche' fra ricerche di anteriorità, verifiche dell'esistente, e stesura, nonche' deposito, a livello europeo e quindi tradotto, si fa presto a superare le moooolte migliaia di euro


moooooooolte

Inserita:

In una dele mie incursioni nella burocrazia italiana mi sono imbattuto in questo:

È titolare o depositaria o licenziataria di almeno una privativa industriale relativa a una invenzione industriale, biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale ovvero sia titolare dei diritti relativi ad un programma per elaboratore originario registrato presso il Registro pubblico speciale per i programmi per elaboratore, purché tali privative siano direttamente afferenti all'oggetto sociale e all'attività d'impresa.

Si parla dei requisiti necessari per creare una starup innovativa e uno di questi è la titolarità di un brevetto che ta le varie possibilità incldue anche il software.

Mi fa morire dal ridere l'italico "registro pubblico speciale per i programmi per elaboratore"

Quindi anotniob se hai l'idea e la brevetti ci puoi costruire sopra una startup innovativa con tuttii vantaggi e le agevolazioni del caso.

Inserita:
Piu' che altro è sempre piu' difficile trovare qualcosa che sia brevettabile!!

:thumb_yello:

Buona serata a tutti !

Inserita:

Io nel corso degli anni ho avuto diverse idee che per mancanza di tempo o per pigrizia non ho coltivato, e dopo qualche anno ho visto la mia idea sviluppata da altri.

Anche in questo momento ne ho almeno un paio, ma non ho mai tempo di fare niente e sicuramente faranno la stessa fine. :-(

Inserita:
Io nel corso degli anni ho avuto diverse idee che per mancanza di tempo o per pigrizia non ho coltivato, e dopo qualche anno ho visto la mia idea sviluppata da altri.

Anche in questo momento ne ho almeno un paio, ma non ho mai tempo di fare niente e sicuramente faranno la stessa fine. :-(

:( .....Ah....come Ti capisco...... :(

A "loro" i proventi; a noi la gloria....

(Meglio conosciuta come il pane dei poveri)

Saluti

Mirko

Inserita:

@nikiki

se veramente credi nella tua idea, investi una cifra e affidala ad uno studio di brevettazione.

Ma prima fai la giusta indagine di mercato per scoprire chi potrebbe essere interessato! Altrimenti sono soldi buttati.

Inserita:
In realta' non sono brevettabili idee o cose già presenti sul mercato, anche se non brevettate.

Non è così, gli esempi che ho citato lo dimostrano. Dipende dalla legislatura del paese.

Piu' che altro è sempre piu' difficile trovare qualcosa che sia brevettabile!!

No,basta visitare l'annuale fiera degli inventori e scopri migliaia du piccle invenzioni nuove, ogni anno, su oggetti/problemi di uso quotidiano.

Il vero problema è che è relativamente facile brevettare un oggetto nuovo, mentre è molto più difficile e costoso brevettare una nuova apllicazione di oggetti già presenti sul mercato.

Inserita:

No Livio, anche la legislazione italiana è molto cambiata negli ultimi anni, e forse non hai depositato recentemente brevetti. Da qualche anno la validazione del brevetto è comunque a livello centrale, si puo' depositare una domanda anche per minchiate, ma salvo errori non passa piu' come una volta.

Prova se vuoi capacitartene.

Inserita:
si puo' depositare una domanda anche per minchiate, ma salvo errori non passa piu' come una volta

Ti ripeto, visita la fiera dei piccoli inventori che si tiene ogni anno, e ti accorgerai che non è così.

Poi ci sono paesei, come gli USA, dove puoi brevettare tutto purchè nessuno lo abbia fatto prima di te. I casi di Pinocchio e dle trifoglio sardo sono solo due delle migliaia che avvengono ogni anno.

Inserita:

Livio, ti lascio la tua idea, che pero' non condivido. E comunque lo scopo di un deposito è il business successivo, oppure sono soldi spesi male.

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