BianchiniR Inserito: 14 gennaio 2015 Segnala Share Inserito: 14 gennaio 2015 Salve. Vorrei avere delucidazioni in merito al comportamento del freno interno, per esempio sui motori SIEMENS tipo 1FT5, 1FT6, etc., al variare della tensione di alimentazione. La tensione nominale del freno è di 24Vdc. Se lo alimento con un alimentatore regolabile partendo da 0V fino a 30Vdc si nota che esso apre intorno a 16Vdc e si richiude intorno ai 30Vdc (a volte anche oltre). Riducendo la tensione da 30Vdc a 0Vdc si ottiene che il freno da chiuso, si apre intorno a circa 26Vdc e ritorna a chiudersi intorno ai 10Vdc. Mi è capitato che a volte questo campo di lavoro venga a decadere ottenendo che il freno, all'aumentare della tensione, si apra già a 10Vdc e si richiude a tensioni prossime o inferiori ai 24Vdc. Associo questo test assieme a quello della prova con la chiave dinamometrica e li utilizzo per capire il grado di efficenza del freno ma non so per quale motivo il freno tende a richiudersi andando oltre la tensione nominale. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 14 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 14 gennaio 2015 Sono freni elettromagnetici e gli elettromagneti hanno un'isteresi pronunciata. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
BianchiniR Inserita: 15 gennaio 2015 Autore Segnala Share Inserita: 15 gennaio 2015 Grazie della risposta ma credo di aver trovato quello che cercavo. In sostanza, se non ho capito male, si tratta di un disco che, se la corrente è dentro un certo campo, riesce a svincolarsi mentre se è eccessiva o insufficente và in attrito da un lato o dall'altro. il decadimento del campo di lavoro potrebbe imputarsi ad una magnetizzazione residua del disco o dalla decadenza dei potere dei magneti. Per questo fenomeno, a volte, mi trovo con motori che tentano di lavorare con un freno non sbloccato nonostante le tensioni e correnti siano corrette. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 15 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 15 gennaio 2015 In genere i freni, se sono meccanici a comando elettromagnetico, sono tenuti chiusi dalla pressione delle molle. Fornendo energia all'elettromagnete questi vince la forza delle molle e sblocca il freno. Differente è il caso di un freno-frizione a polveri magnetiche. In questo caso la coppia frenante è proporzionale alla corrente magnetizzante. Normalmente sono abbastanza costanti, anche se per invecchaimento e, soprattutto, per riscaldamento eccessivo, tendono a variare i loro parametri. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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