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martinmistere
Inserito:

Vorrei sapere a che serve la modulazione PWM, e il funzionamento unipolare e bipolare del FULL BRIDGE.L'ho studiato ma non ho le idee molto chiare e ho bisogno di un confronto.Grazie


Gabriele Corrieri
Inserita:

Ciao

PWM= Pulse Width Modulation

immagina di avere un'onda quadra con il tempo on = tempo off, ciò si chiama duty cicle 50%, se misuri il valor medio di quel segnale ti ritroverai metà della tensione del livello on. Se ad esempio aumenti il livello on, aumenta anche il valor medio, se diminuisci diminuisce anch'esso in maniera quasi lineare, a parità di frequenza degli impulsi, perchè anche variando la composizione on-off del singolo impulso non varia la frequenza: ad esempio un'onda da 100mS di periodo puoi fare 50on+50off, 25on+75off, 0on+100off ...

FULL BRIDGE UNIPOLARE

basic.gif

In pratica usi solo metà ponte, S1+S4, o S2+S3, e il motore è controllato solo in fase di accelerazione, e non di rallentamento, se ti basta una sola direzione allora potrebbe bastarti anche solo un semplice transistor in serie al carico, direzione oraria S1+S4, direzione antioraria S2+S3

fwd.gif

rev.gif

Gabriele Corrieri
Inserita:

ma il bello dell' H BRIDGE è la frenatura e il blocco del motore! :D

difatti se il tuo pilotaggio è S1+S4 e il motore sta girando, tu applichi, togliendo S1+S4, S2+S3, forzi il motore a frenarsi perchè agisci con una forza contro elettro-motrice (FCEM), in pratica decidi il tuo tempo di rallentamento accompagnando il motore verso la tua velocità sia in accelerazione che in decelerazione.

Anche se non è una cosa molto bella e ci vuole un ponte un po' sovradimensionato il bridge può anche bloccare il motore se tu attivi S2+S4 in pratica cortocircuiti il motore forzando violentemente la sua velocità a zero, se è già fermo sarà ostacolata (non molto, ma un po' sì) la partenza.

Fondamentale, salvo il caso dello STOP violento appena descritto che i transistor si accendano solo in coppia e solo una coppia alla volta pena un cortocircuito netto fra le alimentazioni.

Ciao

martinmistere
Inserita:

La spiegazione è stata davvero molto esaustiva, però mi è rimasto un ultimo dubbio...sapevo che non si poteva passare dal funzionamento degli interruttori S1eS4 a quello S2eS£ in maniera diretta, o meglio che non era consigliabile pena le forti correnti di cortocircuito;per cui si utilizzava una modulazione definita dal mio professore come modulazione in corrente secondo la quale prima di attuare la commutazione da una coppia di interruttori all'altra si faceva circolare la corrente nei diodi D2eD3 quando finivano di condurre S1eS4 e D1eD4 quando finiva l'altra coppia, e questo per annullare la corrente e portare la tensione a zero.é giusto? La domanda che quindi mi pongo è: quando si parla di modulazione bipolare si intende la "somma" del funzionamento unipolare con quello in corrente?

Grazie

Inserita:
quando si parla di modulazione bipolare si intende la "somma" del funzionamento unipolare con quello in corrente?

Io forse non ho ben capito cosa intendi, ti confermo però la necessità di un Dead time al fine di "liberare" il circuito dalle correnti di "riflusso" per effetto della reattanza degli avvolgimenti e per effetto della induzione sempre sugli avvolgimenti del motore (soprattutto se il rotore è in movimento) -- Ma questo dipende enormemente dal tipo di motore che viene applicato --.

Una ragione molto più pratica e razionale dell'utilizzo del Dead Time è nel tempo di reazione del circuito di guida sommato al tempo di intervento delle valvole (sia che siano MOSFET o IGBT), e tutto ciò per una ragione molto pratica: Se attivo la commutoazione senza tempo-morto avrò un istante in cui il ponte sarà cortocircuitato.

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