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Forno A Microonde . La Verità !


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del_user_155042
Inserito:

Ciao a tutti!

Volevo delle opinioni, teorie ,prove e quant'altro sui forni a microonde e se questi fano male alla salute oppure no.

Grazie !


Inserita: (modificato)

Ciao, ti dirò che onestamente volevo aprirlo io un thread del genere, perché se non si cade in sciocchezze come il panico per le onde elettromagnetiche e le bufale pseudoscientifiche, potrebbe anche venirne fuori una discussione interessante.

Se permetti, comincio citando il trafiletto che hai riportato nell'altro thread:

1) Energia elettromagnetica e molecole
Le microonde vengono definite, secondo quanto riportato da Progetto Caduceo (un sito web dedicato alla ricerca delle cause profonde delle malattie) come una forma di energia elettromagnetica, in grado di cambiare polarità, dal positivo al negativo, per un determinato numero di volte nel corso di ogni ciclo. Le radiazioni emesse dal forno a microonde interagirebbero con le molecole dei cibi, "bombardando" gli alimenti dall'interno verso l'esterno. Ciò sarebbe in grado di deformare e di danneggiare la struttura delle molecole, tanto da portare alcuni ad affermare che il cibo cotto al microonde conservi soltanto il proprio aspetto esterno, ma non potrebbe più essere considerato "cibo" dal punto di vista del proprio contenuto.

Questo è un perfetto esempio di pseudoscienza: vari termini altisonanti, citati senza alcuna competenza né fonte a supporto, giusto per fare allarmismo.

"cambiare polarità un determinato numero di volte ogni ciclo", è una frase senza senso che fa storcere il naso a chi ha anche solo minimi rudimenti di elettronica o radiantistica. Un'emissione radio, se cambia di polarità, lo fa una ed una sola volta ogni ciclo. Per capirci, l'alternata a 50Hz quante volte cambia polarità, ad ogni ciclo? Ecco.

"Ciò sarebbe in grado di deformare e di danneggiare la struttura delle molecole": sarebbe? O lo fa, e quindi ci sono studi in merito che lo dimostrano, oppure non lo fa, e quindi è aria fritta.

La cottura a microonde non danneggia e deforma le strutture molecolari, perché un microonde non è in grado di farlo: emette onde radio, non radiazioni ionizzanti.

Piuttosto il microonde altera le strutture molecolari (e non le "danneggia" né "deforma", il significato è ben diverso), ma è ciò che accade in ogni tipo di cottura.

Non sarebbe cottura, altrimenti. Pensaci bene: se tu cuoci una bistecca alla griglia, o la pasta nella pentola, ti aspetti di metterla in tavola identica a come era prima? Ecco. L'alterazione molecolare è quel fenomeno detto, appunto, cottura.

2) Sostanze cancerogene
In Russia sono stati condotti studi approfonditi riguardo l'impiego del microonde, che hanno ricevuto la propria pubblicazione ufficiale tra le pagine della rivista Atlantis Raising Educational Center di Portland (Oregon). Da tali studi sarebbe emerso come in numerosi alimenti sia possibile la formazione di sostanze cancerogene a seguito dell'impiego del microonde. Tali alimenti sono costituiti in particolar modo da: carne, latte e cereali, verdure (crude, cotte o surgelate, per cui anche una breve esposizione trasformerebbe i loro alcaloidi in sostanze cancerogene), frutta scongelata al microonde. In barbabietole e rape cotte al microonde si formerebbero radicali liberi cancerogeni. Nel 1976 la Russia mise al bando i forni a microonde, poi riabilitati con la Perestroika.

Ho cercato traccia di questi "studi approfonditi", questo è quanto ho trovato: quattro righe di pseudoscienza su una pubblicazione di un centro che non ha niente a che vedere con la medicina o la biologia (infatti pare che si occupino di naturopatia e cose del genere), in mezzo a pubblicità di centri massaggi, lezioni di tai-chi ed altre storielle molto "new age", tipo mangiare secondo i colori dell'arcobaleno. Lascio a te stabilire che validità scientifica possano avere, testi del genere; oltretutto il centro si chiama Atlantis Rising Educational Center, non Raising, come invece riportano molti bufalari, tra cui questo.

Non mi risulta poi che in Russia siano mai stati vietati i forni a microonde.

3) Valore nutritivo degli alimenti
Il valore nutritivo degli alimenti, ancora una volta secondo gli studi russi, subirebbe una drastica diminuzione a causa dell'esposizione alle radiazioni emesse da parte del microonde. Il valore nutritivo di tutti gli alimenti testati verrebbe ridotto dal 60 al 90%. Ad essere interessate sarebbero in particolar modo le vitamina, con riferimento alle vitamine del gruppo B, alla vitamina C ed alla vitamina E. Sarebbero inoltre interessati da un calo del valore nutritivo i minerali essenziali ed i fattori lipotropi (sostanze in grado di modificare il metabolismo dei grassi) presenti negli alimenti).

Ancora con ste radiazioni. Che il valore nutritivo di alcuni alimenti, specie verdure, possa essere ridotto con la cottura, è vero. Ma anche qui non specificano che è quanto accade in ogni tipo di cottura: l'esposizione al calore, a prescindere da dove venga, provoca la perdita di vitamine e minerali dei cibi. Non mi risulta ci sia evidenza scientifica che la cottura al microonde comporti invece perdite superiori rispetto ad altri tipi di cottura, concetto che vogliono far passare loro, anzi in alcuni casi (per gli spinaci, ad esempio) la cottura al microonde comporta minore perdita di nutrienti perché si espone l'alimento al calore per meno tempo, ci vuole meno acqua e le temperature sono inferiori.

4) Effetti sul sangue
Dal sito web Disinformazione.it apprendiamo come uno dei maggiori studi riguardanti l'effetto del microonde sul sangue sia da attribuire al professor Bernard Blanc, dell'Università di Losanna, il quale, insieme ad un altro esperto, di nome Hans U. Hertel, propose al Swiss National Fund una ricerca riguardante gli effetti sulla salute umana del cibo cotto con il microonde. La proposta fu rifiutata e la ricerca venne dunque condotta su piccola scala e con fondi privati. Otto volontari furono coinvolti nello studio, senza che fossero a conoscenza dei metodi di cottura del proprio cibo. A parere degli esperti, secondo quanto riportato all'interno dello studio in questione: "I cibi cotti con microonde, paragonati a quelli non irradiati, causano cambiamenti nel sangue delle persone testate, tali da indicare l'inizio di un processo patologico, proprio come nel caso di un iniziale processo canceroso". Dalle analisi del sangue condotte sui volontari emerse come a seguito di assunzione di cibi cotti al microonde si verificassero una riduzione dell'emoglobina ed un aumento dell'ematocrito, dei leucociti e del colesterolo.

Sul fantomatico professor Bernard Blanc non ho trovato niente, su Hans Hertel invece si, e tutto concorda a sostenere che si tratta di un cazzaro di fama mondiale, laureato in medicina veterinaria, quindi privo di alcun titolo per parlare di biologia o istologia, altro che "esperto".

La sua "ricerca", su un campione di 8 (otto) persone, ben al di là di quello che si può definire campione attendibile, è stata condotta con metodi totalmente bizzarri e privi di fondamento scientifico, la comunità scientifica è unanime nel definirla immondizia senza valore, ed è stato pure denunciato per allarmismo, tanto che un tribunale svizzero gli vietò di continuare a diffondere la sua accozzaglia di sciocchezze.

Nel '98 la Corte Europea dei Diritti Umani si pronunciò a suo favore, dicendo che era sbagliato vietargli di diffondere la sua fuffa per non incrinare la sua libertà di espressione, ma dichiarando comunque che la ricerca era pattume. E difatti, è la bandiera dei complottisti antimicrondisti, e che te pare.

6) Involucri per microonde
Un'ulteriore situazione di dubbio è legata all'impiego di involucri per il confezionamento di alimenti destinati alla cottura in microonde. Nell'anno 2000 la University of California ha posto in luce la migrazione dagli involucri per microonde verso gli alimenti in essi contenuti di una sostanza cancerogena denominata dietilexiladepate, in una quantità compresa tra le 200 e le 500 parti per milione. Tra le sostanze in grado di migrare dagli involucri agli alimenti vennero inoltre individuate gli xenoestrogeni, correlate al tumore al seno ed alla diminuzione degli spermatozoi.

Questa forse è l'unica parte vera, ma si riferisce solo ai contenitori, il microonde non c'entra proprio niente. Molto probabilmente, parlano dei contenitori in PVC, vietati comunque per legge da svariati anni.

7) Esposizione alle microonde
La nostra esposizione agli effetti della cottura al microonde non avverrebbe unicamente attraverso l'assunzione di cibo preparato utilizzando tali metodi, ma anche a causa di una eccessiva vicinanza all'elettrodomestico durante il suo funzionamento. Sarebbe dunque necessario mantenere una distanza di almeno 90 centimetri dal forno a microonde funzionante per non esporsi agli effetti cumulativi delle sue onde. La parte del corpo a maggior rischio di esposizione alle microonde sarebbe il cristallino degli occhi, in quanto non avrebbe modo di disperdere l'energia termica.

Fuffa. I forni a microonde devono superare dei rigidi test prima di essere messi in commercio, e tra questi c'è anche la misura delle radioonde "disperse". I limiti ammessi sono molto bassi, mi pare 1mW/cm2 ad una distanza di cinque centimetri dal forno acceso. Più bassi dei limiti ammessi per i telefoni cellulari.

8) Struttura cellulare degli alimenti
L'invenzione del forno a microonde sarebbe avvenuta durante la seconda guerra mondiale, in Germania, al fine di facilitare la preparazione dei cibi all'interno dei sottomarini oppure per facilitare i soldati nel corso delle manovre di invasione dell'Unione Sovietica. La tecnologia venne in seguito esportata negli Stati Uniti ed il primo forno a microonde venne posto in commercio da parte di Rayethon nel 1952. Soltanto negli anni Settanta iniziarono però a comparire i primi studi che apparivano porre in dubbio la sicurezza del microonde. Studi condotti su broccoli e carote cotti al microonde avrebbero evidenziato come la struttura molecolare degli alimenti si deformasse al punto tale da distruggere le pareti cellulari. Nella cottura tradizionale, invece, le strutture cellulari rimarrebbero intatte (Journal of Food Science, 1975).

Fuffa anche in questo caso: il brevetto della cottura a microonde fu registrato, da uno statunitense e non da un tedesco, nel '46, quando oramai i soldati tedeschi sopravvissuti alla guerra erano già a casa dalle loro famiglie. Il primo microonde commerciale vide la luce nel '47, era un bestione da due metri di altezza per trecento chili di peso, e richiedeva almeno quattro volte l'energia elettrica richiesta da un forno attuale. Già collocarlo in un sottomarino la vedo dura, ce le vedi le truppe di fanteria che attaccano Leningrado portandosi dietro 'sto argano da 300 Kg per scaldarsi le brioches? Ed un generatore a parte per alimentarlo, pure?

9) Biberon e latte per l'infanzia
L'Università del Minnesota, tramite un annuncio trasmesso via radio, avrebbe indicato come il microonde non sia raccomandato per riscaldare il biberon dei bambini. Il contenitore potrebbe apparire freddo all'esterno, ma il liquido contenuto al suo interno potrebbe risultare bollente e causare ustione. Inoltre il riscaldamento al microonde potrebbe provocare alcuni cambiamenti all'interno del latte stesso con perdita di vitamine nel latte formulato e con la distruzione di alcune proprietà protettive nel caso del latte materno. L'Università consigliava dunque di riscaldare il biberon immergendolo in una ciotola contenente acqua calda in sostituzione del microonde.

Allarmismo. Se si surriscalda il latte materno, questo può perdere delle sostanze nutritive. E' vero, ma il microonde non c'entra niente: le stesse perdite si apprezzano anche surriscaldando il latte nel pentolino a bagnomaria.

Se si surriscalda il latte, questo può ustionare. E' vero, ma accade anche se lo surriscaldi con altri metodi di cottura. Ancora, il microonde non c'azzecca una fava, il latte ustiona anche se lo fai bollire con il fornello a gas.

10) Obesità
La complessa questione della cottura al microonde è stata infine posta in correlazione con la diffusione di una vera e propria epidemia di obesità nel corso degli ultimi decenni. Il microonde ha contribuito alla diffusione dell'obesità? Secondo un articolo pubblicato nel 2007 da parte di BBC News, dal titolo "Did microwaves 'spark' obesity?", la diffusione del microonde dovrebbe essere valutata tra le possibili cause dell'epidemia dell'obesità. L'inizio dell'epidemia di obesità è stato datato da parte degli esperti tra il 1884 ed il 1987, periodo in cui ebbe inizio un'ampia diffusione dell'impiego del microonde, che avrebbe dunque reso più rapida la preparazione degli alimenti, accompagnato dalla comparsa nei supermercati di cibi pronti da cuocere in poco tempo. Ciò potrebbe aver condotto ad una minore qualità dei cibi introdotti nella propria alimentazione, ad un incremento delle quantità di cibi di scarsa qualità consumati e ad un conseguente aumento incontrollato del peso corporeo.

Altra fuffa allarmistica. I cibi con uno scarso valore nutrizionale e di pessima qualità, assunti di frequente, causano obesità, ma la causano anche cotti in padella o in forno tradizionale. Quindi, a che pro questo trafiletto?

A ben pensarci, comunque, si può riassumere tutto con un minimo di logica: se l'uso del microonde causa tumori, come si spiega il fatto che, negli Stati Uniti, dove circa il 95% delle famiglie possiede un forno a microonde, la percentuale dell'insorgenza di tumori sia esattamente allineata a quella del resto del mondo, né più, né meno?

Modificato: da Darlington
del_user_155042
Inserita: (modificato)

A ben pensarci, comunque, si può riassumere tutto con un minimo di logica: se l'uso del microonde causa tumori, come si spiega il fatto che, negli Stati Uniti, dove circa il 95% delle famiglie possiede un forno a microonde, la percentuale dell'insorgenza di tumori sia esattamente allineata a quella del resto del mondo, né più, né meno?

ciao , bella l'analisi , ma non è neutra .

Ti faccio un paragone :

Sul amianto cerano dubbi e venivano smentiti con la stessa analisi non neutra , ma ci e voluto qualche decennio a capire che faceva male .

Adesso , con il microonde ci sono dei dubbi , ma probabilmente il tempo che ci vorrà a capire se fa male , sara più di quello del amianto.

Ma a differenza del amianto , uno che produce coperture , anche senza amianto , basta che cambia la materia prima e continuerà ugualmente a produrre coperture.

Ma uno che produce forni a microonde , chiude proprio .

Capisci che non è solo un problema di salute , ma di soldi. Nel arco di tempo ,mentre il secondo è stato incassato e il primo non ha dato segni negativi , si ritiene un buon affare, invece non è cosi .

Modificato: da bypass
Inserita:

Fonte: Una docente di chimica
Non fa male il cibo cotto al microonde, fa male star vicino al forno quando e' in funzionamento.
(Presumo per la non totale schermatura del forno).

Quindi: accendi il microonde, allontanati e ritorna quando e' terminata la cottura.

Inserita: (modificato)

Ti faccio un paragone :

Sul amianto cerano dubbi e venivano smentiti con la stessa analisi non neutra , ma ci e voluto qualche decennio a capire che faceva male

Adesso , con il microonde ci sono dei dubbi

C'è una grande differenza tra le due cose.

Sull'amianto ci saranno anche stati dubbi, ma non certo tra la comunità scientifica, la quale era concorde sul fatto che fosse cancerogeno; già nell'84 si iniziò a sostituire le fibre di amianto con altre non cancerose. L'Italia tuttavia continuò a farne uso fino a quando, nel '92, una legge ne vietò la lavorazione (ma non la vendita). Non a caso, ci furono anche processi verso aziende che minimizzarono il problema amianto, ben noto invece agli oncologi.

Sul microonde, ad oggi la comunità scientifica è concorde nel dire che si tratta di un'accozzaglia di scemenze, e gli unici dubbi sono le fesserie sollevate dai bufalari, che continuano a far girare sempre la stessa solfa dalla notte dei tempi, arricchendola di cialtronate ogni tanto.

Gli studi che ci sono stati finora, hanno dimostrato che non c'è una sostanziale differenza tra la perdita di nutrienti data dalla cottura al microonde e quella data da altri tipi di cottura, e che la possibilità che si formino composti cancerosi nel cibo non aumenta cuocendoli in un forno a microonde.

ma probabilmente il tempo che ci vorrà a capire se fa male , sara più di quello del amianto.

Ahò... scusa eh... il primo forno a microonde che si può considerare "domestico" e di grande diffusione, lo mise in produzione la Amana nel '67. Circa dieci anni dopo, nel '76, già il 60% degli statunitensi aveva in casa un forno a microonde, quindi almeno 108 milioni di persone usano un forno a microonde da quarant'anni. E questo solo negli Stati Uniti, lasciando perdere l'Europa e il resto del mondo.

108 milioni di persone sono un terzo della popolazione statunitense di oggi, quindi, dopo quarant'anni, almeno un terzo degli americani dovrebbe aver contratto un tumore o essere già morta di tumore, correlato all'uso del forno a microonde. Come mai invece non è affatto così?

E sopratutto, quanto tempo dovremmo ancora aspettare prima di vedere i mefitici effetti del forno a microonde mietere le prime vittime?

Per scoprire il nesso tra amianto e tumori non ci è voluto tutto questo tempo, forse perché lì il nesso c'era veramente.

Capisci che non è solo un problema di salute , ma di soldi

Eccaaallà... ci mancava la vena komplottistica delle multinaxxionali kattive che insabbiano tutto per poter fare soldi :whistling:

Quindi fammi capire, secondo te la comunità scientifica mondiale sarebbe interamente al soldo della potentissima lobby dei produttori di microonde, che li obbliga a mentire sulle loro ricerche, in modo da nascondere il fatto che il microonde faccia male, per poterne così vendere di più?

Ed il tutto con una omertà perfetta, con una coordinazione assoluta tra tutti gli uomini di scienza? Oncologi, biologi, istologi, chimici, ricercatori universitari, ricercatori indipendenti, finanche i medici, che nascondono l'esistenza di tumori causati dal forno a microonde? :whistling:

Dai, ti prego. Mi sembra di parlare con gli sciachimisti, quelli secondo cui siamo continuamente irrorati da sostanze tossiche da oltre vent'anni, ed ancora non sono riusciti né a prendere un campione di queste terribili scie chimiche, né tantomeno a spiegare perché dopo vent'anni di irrorazioni non siamo tutti morti o moribondi.

Tra l'altro, per tutti i produttori oramai, i forni a microonde sono solo uno, tra i tanti elettrodomestici che vendono, quindi, se per pura ipotesi domani li mettessero fuori legge, nessun produttore chiuderebbe. Semplicemente, smantellerebbe le linee di produzione dei forni a microonde e destinerebbe quelle risorse ad un altro prodotto.

Modificato: da Darlington
Inserita:

Bisognerebbe avvisare gli allarmisti del microonde che anche il forno tradizionale emette radiazioni elettromagnetiche e che tali radiazioni sono per giunta a frequenze più elevate :smile:

E anche i termosifoni e le lampadine e tutto ciò che trasmette calore per irraggiamento (chissà perchè ero convinto andasse con una g) :)

Non sono d'accordo invece su:

Fuffa. I forni a microonde devono superare dei rigidi test prima di essere messi in commercio, e tra questi c'è anche la misura delle radioonde "disperse". I limiti ammessi sono molto bassi, mi pare 1mW/cm2 ad una distanza di cinque centimetri dal forno acceso. Più bassi dei limiti ammessi per i telefoni cellulari.

E chi mi dice che non ci sia qualche perdita dovuta a usura del bloccoporta o a difetto di costruzione?

Fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio e stare lontani, non dico 1 Km ma non stare appiccicati con gli occhi sullo sportello non costa niente ;)

Un altra cosa che non mi piace molto del microonde è che il cibo a volte non è cotto in maniera omogenea, quella volta hanno aggiunto apposta la rotazione del piatto per sopperire a questo inconveniente ma a volte c'è qualche molecola fredda in mezzo alle molecole bollenti :P

Per questo preferisco allungare un po' il tempo ed abbassare la potenza del microonde e magari aggiungere il grill che così si scalda anche il piatto.

Ma così viene un po' a mancare l'utilità di questo apparecchio che dovrebbe servire per accelerare i tempi di cottura...

(p.s. di solito lo quasi prevalentemente per riscaldare e non per cucinare da zero)

Inserita:

E chi mi dice che non ci sia qualche perdita dovuta a usura del bloccoporta o a difetto di costruzione?

Sono onde radio, vengono fermate da una schermatura metallica, che è appunto la retina che si vede negli sportelli di tutti i forni a microonde, tra i due strati di vetro.

Il sistema del bloccoporta è progettato per provocare un corto immediatamente a valle del fusibile principale, se gli switch non chiudono nella corretta sequenza, e questo è un sistema di sicurezza che evita proprio la chiusura imperfetta per usura del meccanismo di blocco.

Un altra cosa che non mi piace molto del microonde è che il cibo a volte non è cotto in maniera omogenea

Infatti, se proprio vogliamo trovare un pericolo nascosto nel forno a microonde è proprio questo: la cottura disomogenea (visto che la fonte di emissione è solo una), che tende a creare punti caldi e punti più freddi, e proprio nei punti più freddi c'è il pericolo che la carica batterica rimanga attiva. Ma è un problema relativo e superabile, il consiglio di cuocere bene gli alimenti vale per tutti i tipi di cottura (anche in padella può capitare di bruciare il cibo in certi punti e trovarlo poi mezzo crudo una volta servito sul piatto).

Alcuni forni non hanno il piatto girevole, ma hanno una sorta di spazzola rotante che dovrebbe deflettere l'emissione radio per non concentrarla tutta in un unico punto, di solito è una caratteristica che si trova più frequentemente negli apparecchi professionali, quelli destinati a cucine di ristoranti e simili.

Inserita: (modificato)
I forni a microonde devono superare dei rigidi test prima di essere messi in commercio,
Il sistema del bloccoporta è progettato per provocare un corto immediatamente a valle del fusibile principale, se gli switch non chiudono nella corretta sequenza, e questo è un sistema di sicurezza che evita proprio la chiusura imperfetta per usura del meccanismo di blocco.

Ma tu ti fidi ciecamente di qualsiasi costruttore ?

Cosa ti costa stare 1m lontano? :P

P.s...... sei sicuro che provochi un corto? non ho mai guardato lo schema di un microonde ma mi pare alquanto strana la cosa !!!

Modificato: da JumpMan
Inserita:

Dovrei stare un metro lontano per... cosa? :blink:

Perché se rimanessi 24 ore al giorno, attaccato ad un forno a microonde mentre è in funzione, lo sputo di mW emessi potrebbe, dopo alcune decine di anni di esposizione continua, aumentare dello 0,005% la possibilità di contrarre un tumore? :blink:

Probabilmente ricevo molte più emissioni brutte e cattive che quociono le cervella dei bambini [sic] dal router wi-fi che sta a 30 centimetri di distanza dalla mia coscia, che dallo stazionare a 20 cm dal microonde per quei 30 secondi che impiega a scongelare il pane... 30 secondi di emissione neanche continua, tra l'altro, perché abbassando la potenza, l'alimentazione al magnetron viene ciclata.

Poi ognuno è libero di fare ciò che crede, del resto c'è chi venera il figlio di un falegname morto e poi risorto duemila anni fa, ma mi piacerebbe che anche questo thread non diventasse come quello del tizio convinto che le onde elettromagnetiche provenienti dal connettore della parabola e quelle dell'insegna che sta fuori dalla casa danneggino il suo pargolo più di tantissimo, perché ha letto sull'internet che qualcuno ha avvicinato un coso che misura le onde a una lampadina a basso consumo e uscivano addirittura tanto così di pericolosissime onde elettromagnetiche!!!11! SKANTALO!1!

Inserita: (modificato)
aumentare dello 0,005% la possibilità di contrarre un tumore? :blink:

E chi ha parlato di tumore ? Non essere sempre così drastico e allegorico quando scrivi, stiamo parlando tra amici e ho messo anche la faccia con la lingua in segno di scherzo...

C'è da dire che la potenza in gioco è ben più elevata in un microonde che in un router wifi! una eventuale fuga (se non hai ancora capito sto parlando sempre di guasti o malfunzionamenti!) può essere ben superiore a quella del tuo router e potrebbe causare danni agli occhi.

p.s. sembra che qualche mese fa a Ferrara una donna sia morta per l'esplosione di un forno a microonde, la notizia dovrebbe essere attendibile ed è riportata su vari siti...

Ora io non so se sia stato usato in modo improprio o se sia stato difettoso, questo incidente non centra niente con la fuga di microonde, ma è pur sempre un incidente...

Io ho un solo figlio e gli ho sempre detto di non star li attaccato a guardare cosa succede dentro, dici che ho fatto inutile allarmismo verso di lui?

Modificato: da JumpMan
Inserita: (modificato)

C'è da dire che la potenza in gioco è ben più elevata in un microonde che in un router wifi!

Vero, ma cosa c'entra?

Il forno a microonde emette circa 800W di potenza sotto forma di radioonde, ma di quelle ti devi preoccupare solo se nel forno riesci ad entrarci, perché rimangono all'interno della cavità di cottura.

Il limite di emissioni all'esterno del forno è fissato per legge a 5mW/cm2 per l'Europa, 1mW che avevo citato prima vale solo per gli Stati Uniti, ed in entrambi i casi parliamo di limiti anche troppo restrittivi, a cui comunque i forni in commercio si mantengono ampiamente sotto.

Se ancora non sei sicuro, in commercio esistono vari misuratori, a prezzi anche abbordabili: non saranno precisissimi, ma se vuoi verificare che il tuo forno non abbia perso l'isolamento con gli anni, te ne consiglio l'acquisto. Poi però non dire che hai rilevato emissioni risibili e che avresti potuto aver speso meglio quei soldi... ;)

(se non hai ancora capito sto parlando sempre di guasti o malfunzionamenti!) [...] e potrebbe [...]

Si, ma se sei d'accordo io mi limiterei a parlare di evenienze che realmente possono capitare, non di quegli ipotetici casi che accadono una volta su un miliardo.

Un forno a microonde con la cerniera dello sportello distrutta e tenuta assieme con il nastro adesivo, oppure uno con un buco di 10 cm sul vetro e sulla griglia protettiva, potrebbero realmente disperdere una quantità di radioonde pericolosa... ma quanti forni hai visto in queste condizioni e che ancora vengono usati? :blink:

Perché qui siamo veramente sul limite del possibile, è come dire "se uso un coltello molto affilato in un ambiente molto poco luminoso, dopo essermi bevuto quattro birre e fumato un cannone, rischio di tagliarmi le dita!"

E grazie, rischi si. Ma non per colpa del coltello pericoloso.

Modificato: da Darlington
Inserita:

30 secondi di emissione neanche continua, tra l'altro, perché abbassando la potenza, l'alimentazione al magnetron viene ciclata.

Tranne, credo, sui modelli inverter. Come nel mio decennale Panasonic, che non sento staccare l'alimentazione quando diminuisco la potenza.

Inserita:

Sui modelli inverter viene variata la tensione di alimentazione (non so se solo l'anodica o anche quella del filamento), ma sono più rari di quelli tradizionali, sempre che non arrivi una bella legge a promuoverli perché permettono di risparmiare 2Wh di corrente all'anno... :rolleyes:

del_user_155042
Inserita:

quanto può essere vero questo : ??

Nel forno a microonde:

nella carne riscaldata si formano d-nitrosodientanolamine, note per essere cancerogene. Inoltre avviene anche una degradazione delle proteine,

latte e cereali trasformano alcuni dei loro aminoacidi in sostanze cancerogene,

anche esposizioni molto brevi di verdure crude, cotte o surgelate trasformano i loro alcaloidi in cancerogeni,

lo scongelamento di frutta trasforma il contenuto di glucosidi e di galattosidi in sostanze cancerogene,

formazione di radicali liberi cancerogeni in verdure, specialmente radici (barbabietole, rape, ecc.),

diminuzione del valore nutritivo dal 60 al 90% in tutti gli alimenti testati; diminuzione della biodisponibilità del complesso delle vitamine B, C ed E, dei minerali essenziali e dei fattori lipotropi (sostanze che sono capaci di modificare il metabolismo dei grassi).

Inserita: (modificato)
nella carne riscaldata si formano d-nitrosodientanolamine, note per essere cancerogene

Queste amine solitamente si formano cuocendo la carne sulla fiamma, tanto che chi sa fare bene la brace evita accuratamente la fiamma viva, anche istantanea, perchè rivina la carne.

Dal punto di vista della conservazione delle proprietà nutritive, la cottura a microonde è forse la migliore, per cuoce generando calore dall'attrito delle molecole messe in movimento dalle vibrazioni.

Non sempre il cibo cotto in quel modo è gustoso come quello cotto in modo tradizionale, ma questo dipende da altri fattori.

Io considero tutte queste cose come bufale nel filone dei "complottisti", anche se non si tratta di complotto.

Ci sono tanti pseudonaturalisti che s'inventano masturbazioni mentali ad ogni piè sospinto, poi magari ingurgitano porcherie orrende con terribili effetti sul fisico. oppure seguono diete strampalate che causano scompensi organici.

Modificato: da Livio Orsini
Inserita: (modificato)

Dal punto di vista della conservazione delle proprietà nutritive, la cottura a microonde è forse la migliore

Lo sostengono anche vari scienziati, e non veterinari che si danno arie da esperti: http://www.foodtechsource.com/emag/008/trend.htm

Per le d-nitrosodientanolamine, sono un agente cancerogeno talmente noto che cercando sul web, si trovano solo link a quello stesso testo; un caso?

ma questo dipende da altri fattori

Primo tra i tanti, il fatto che molta gente il microonde non lo sa usare.

Il vantaggio della cottura tradizionale, forno o padella che sia, è che vieni avvisato dell'imminente bruciatura del cibo prima dal colore, e poi dalla puzza.

Nel forno a microonde, colore e puzza (ed anche fiamme in certi casi), vengono fuori quando si insiste a cuocere un alimento che ha già bruciato da un pezzo, perché l'irraggiamento tramite onde radio arriva ad asciugare per ebollizione tutta l'acqua all'esterno dell'alimento (ciò che accade anche bruciando qualcosa durante una cottura tradizionale), ma l'alimento non cambia colore e odore.

Quando lo si tira fuori è secco e spugnoso perché già parzialmente bruciato, e quindi fa schifo, ma non è colpa del forno a microonde, bensì del cuoco.

Prima di avere il forno vero ho cucinato anche io parecchio al microonde, e bisogna prestarci attenzione altrimenti si brucia la roba rendendosene conto solo al momento dell'assaggio.

Modificato: da Darlington
Inserita: (modificato)

Aggiungo, riguardo alla perdita di nutrienti, che nel 2009 il Journal of Food Science ha rilevato che, sopratutto nelle verdure, la cottura al microonde salva più sostanze nutritive rispetto alla bollitura o alla cottura al vapore.

Modificato: da Darlington
Inserita:
Sui modelli inverter viene variata la tensione di alimentazione (non so se solo l'anodica o anche quella del filamento), ma sono più rari di quelli tradizionali, sempre che non arrivi una bella legge a promuoverli perché permettono di risparmiare 2Wh di corrente all'anno... :rolleyes:

Sinceramente io ho avuto prima il microonde "normale" e poi 2 inverter, questi ultimi vanno meglio non per il risparmio di corrente ma perché si riesce a regolare meglio la potenza per avere una cottura o riscaldamento costante senza far "friggere" troppo l'alimento, nei microonde normale regolato al minimo il cibo frigge e riposa ad intervalli regolari...

Inserita:

In effetti anch'io noto una cottura più omogenea... :)

Inserita:

Ma ad oggi a parte Panasonic che ne ha fatto una bandiera (a ragione comunque, sono prodotti di buona qualità), ci sono altri produttori che vendono microonde con inverter?

Inserita:

Boh ? Se ci sono saranno probabilmente dei Panasonic rimarchiati...

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