Mauro Dalseno Inserita: 16 marzo 2015 Autore Segnala Share Inserita: 16 marzo 2015 Vi mando qualche altra foto... Se devo essere sincero anche per me è la prima volta che vedo un variabile sulla griglia controllo collegato con un cavetto così lungo, che sicuramente avrà anche una sua capacità fisiologica... per il resto è tutto come al solito, con le altre griglie a massa e il pilotaggio mediante accordo LC sul catodo. Dimenticavo... Fra la griglia controllo e massa c'è una resistenza da 330 Ohm, visibile nella foto Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Wolfy Inserita: 16 marzo 2015 Segnala Share Inserita: 16 marzo 2015 Mah stranissimo Che serva per "variare" l' accoppiamento della griglia verso massa e di conseguenza il valore del segnale in griglia? Non ne ho idea! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
fisica Inserita: 17 marzo 2015 Segnala Share Inserita: 17 marzo 2015 volendo sparare un czzta, unica utilita' che vedo a occhio senza costruire un modello, è di regolare un certo livello di neutralizzazione che so, per aumentare un po' il guadagna. Ma mi pare un circuito senza gran senso. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
dott.cicala Inserita: 18 marzo 2015 Segnala Share Inserita: 18 marzo 2015 Il cavetto aggiunge qualche pF....basta tenerne conto. Sparo la mia ipotesi: Il pilotaggio è sul pin9=catodo...dovrebbe esserci anche una L e magari è quella che si vede sul pcb con il cv. Quello è l'adattamento d'ingresso Il cv misterioso invece è sulla G1 e in parallelo con la R da 330. In assenza di rf il cv è ininfluente e in R la corrente è quella di riposo....Se per caso la valvola dovesse innescare la R limiterebbe la Ig1 In presenza di rf invece da G1 verso K circola corrente che crea una certa ddp sulla R tale da modificarne la polarizzazione così entra in gioco il Cv.... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
dott.cicala Inserita: 8 novembre 2015 Segnala Share Inserita: 8 novembre 2015 (modificato) Ho trovato una valvolina che potrebbe andar bene per un linearino senza troppe pretese FU 23S TriodeIn typical operation: class C telegraphFilament voltage: 12VAnode DC voltage: 11KVGridDC bias voltage:-500VAnode DC current: 11.86AGridDC current: 2.99AAnode output power: 100KW Modificato: 8 novembre 2015 da dott.cicala Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 8 novembre 2015 Segnala Share Inserita: 8 novembre 2015 Questo è un tubo per un radiofaro. (Classe "C" >100kW assorbiti, >80kW resi) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gabri-z Inserita: 8 novembre 2015 Segnala Share Inserita: 8 novembre 2015 Ci vuole un '' armadio '' solo per pilotarlo ! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mauro Dalseno Inserita: 8 novembre 2015 Autore Segnala Share Inserita: 8 novembre 2015 Ho trovato una valvolina che potrebbe andar bene per un linearino senza troppe pretesee meno male che non hai troppe pretese Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gabri-z Inserita: 9 novembre 2015 Segnala Share Inserita: 9 novembre 2015 E pensiamo quale sarebbe una valvola per lui , visto che questa e' una valvolina ....dott. .... dott..... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
nope Inserita: 9 novembre 2015 Segnala Share Inserita: 9 novembre 2015 Anche se un po alte di anodica, le care e amate 813 vanno per la maggiore e ci sono schemi a volontà'Dovrei avere anche un paio di 450TH, ma li come tensione esageriamo Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
dott.cicala Inserita: 11 febbraio 2016 Segnala Share Inserita: 11 febbraio 2016 Senza troppo esagerare, credo che per un linearino hf monotubo si adatti bene questa valvoletta... direi.....ottima per i contest Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
fisica Inserita: 12 febbraio 2016 Segnala Share Inserita: 12 febbraio 2016 troppa corrente di filamemento secondo me... non vale la pena Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gabri-z Inserita: 12 febbraio 2016 Segnala Share Inserita: 12 febbraio 2016 Quote troppa corrente di filamemento secondo me... non vale la pena In '' qualche '' ora supererebbe il mio consumo mensile .... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 12 febbraio 2016 Segnala Share Inserita: 12 febbraio 2016 Sembra la valvola del finale di un radiofaro anni 50-60 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
fisica Inserita: 12 febbraio 2016 Segnala Share Inserita: 12 febbraio 2016 400kw? no dai, un radiofaro me lo vedo con una portata di 50-100km max, questa è un mostro da radio tirana dei vecchi tempi, o giù di li Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 12 febbraio 2016 Segnala Share Inserita: 12 febbraio 2016 Quote un radiofaro me lo vedo con una portata di 50-100km max, Lo vedi male. Devi fare riferimento ai tempi ed alla sensibilità dei ricevitori. Poi molto dipende dalla collocazione geografica del radio faro. Comunque non erano 400 kW ma nemmeno molti di meno, L'alimentazione dello stadio finale superava i 100kW di potenza assorbita. Tanto per darti un'idea delle potenze "professionali" il radar del vecchio F104 era inn grado di erogare 100kW di picco. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
fisica Inserita: 12 febbraio 2016 Segnala Share Inserita: 12 febbraio 2016 allora forse intendi LORAN e non semplici radiofari. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 12 febbraio 2016 Segnala Share Inserita: 12 febbraio 2016 No, no. Proprio un bel radiofaro. Sul collaudi dell'alimentare di detto radiofaro c'è un bellissimo aneddoto. Dunque l'alimentatore generava, se ricordo bene, una tensione dell'ordine dei 15kV. La procedura di collaudo prevedeva, ad un certo punto, dopo aver misurato al tensione di uscita con alimentatore caricato da un dummy load ed a vuoto, di spegnere il medesimo alimentatore, collegare all'uscita l'attrezzo "XYZ" che altro non era se non una sbarra di rame dotata di maniglie isolanti per maneggiarla in sicurezza (con l'operatore dotato di guanti isolanti e situato su di una pedana isolata). L'attrezzo doveva restare sui morsetti di uscita per 30", poi si rimuoveva l'attrezzo. A questo punto tramite un tester AVO Meter in portata 10.000 ohm fs si doveva misura una resistenza ai morsetti non inferiore a 2kohm. L'operatore, che era un vecchio sfaticato, pensò bene che era inutile mettere l'attrezzo per 30" per poi rimuoverlo; l'attrezzo era pesante e poco maneggiovole, la giornata era calda e lui ne aveva già le tasche piene di tutte quelle misure. Qyuindi prese il tester, collegò prima iol puntale negatico e poi qullo positivo e........entrò in orbita il primo satellite artificiale italiano. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
fisica Inserita: 12 febbraio 2016 Segnala Share Inserita: 12 febbraio 2016 haha ci credo! d'altro canto quando andavamo a trafficare sugli illuminatori CWAR stava per diventare obbligatorio il parapalle, per evitare che quelle andassero in orbita.... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gabri-z Inserita: 12 febbraio 2016 Segnala Share Inserita: 12 febbraio 2016 Quote e........entrò in orbita il primo satellite artificiale italiano. Di ' umani ' non ho visto , ne italiani , ne di altra razza , ma ho visto delle cornachie , colpevoli solo di aver invaso lo spazio circostante alle antenne della stazione nazionale sugli 850 kHz , sembravano meteoriti ( altro che satelliti ) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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