Magnetotermico Modulare O Scatolato X Protezione Magnetica Motore

[Ema78]

Salve a tutti....

mi trovo, dovendo preventivare la fornitura di una quadro di comando per n° 4 pompe di sollevamento partenza diretta, a dover scegliere il tipo di interruttore magnetotermico adatto per proteggere ogni singola partenza motore da 45kW... in relazione al rapporto qualità/prezzo.

Il Cliente richiede (per ogni partenza) la protezione differenziale e termico elettronico accoppiato al contattore tripolare....si tratta di Cliente Ente acquedotto.

Inoltre al Cliente stesso, come da suo standard diciamo, non interessa poter tarare le protezioni magnetiche nè il differenziale (gli va bene instantaneo e sensibilità fissa...diciamo 0,5A), ma solo la termica (tramite appunto relè elettronico)

Adesso, perlustrando le varie proposte fornite dai vari costruttori, mi trovo a dover scegliere tra 3 scelte:

1) Interruttore scatolato 3P 100A con protezione MA (adatta per partenze motore) con bobina di sgancio associato a relè differenziale da pannello e toroide + contattore 3P + termico elettronico 3P

2) Interruttore scatolato 3P 100A con protezione MTD (solitamente per protezione linee di distribuzione) con sganciatore differenziale tarabile (configurazione minina per scatolati) accoppiabile lateralmente o sotto all'interruttore + contattore 3P + termico elettronico 3P

3) Interruttore magnetotermico 3P modulare (4,5 poli) curva D ad elevato potere di interruzione (ma già Icu=10kA secondo CEI EN 60947-2 va bene in quanto sia si tratta di luogo il cui accesso per manutenzione è consentito solo a personale qualificato sia la Icc presunta nel punto di installazione è appunto 10kA e c'è una certa distanza tra l'arrivo linea Enel e il quadro in questione) accoppiato a blocco differenziale in curva A o AC (dipende dalla gamma del costruttore) instantaneo da 0,5A + contattore.

La soluzione 1 mi sembra la più idonea ma la più onerosa rispetto alla 3 ...magari a prezzi netti ci sono 100 euro di differenza a partenza...ma moltiplicato per 4 fa la sua differenza sul totale....

Mi chiedevo...

ma la soluzione 3 appunto è così "scandalosa"?

In relazione al fatto che il Cliente spesso utilizza interruttori magnetotermici modulari in curva D, termico elettronico e differenziale fisso intendo... Utilizzare un interruttore in curva D piuttosto che uno specifico per partenze motori è solamente poco ortodosso e può andare bene in "situazioni" del genere (ripeto il Cliente non è in ambito prettamente industriale in quanto si tratta di Ente Acquedotto) o è sbagliata come soluzione?

Più in generale....la protezione magnetica in curva D, che spesso è rimarcata come idonea per carichi fortemente induttivi come motori, ecc..., è tecnicamente errata visto che si utilizzano ormai salvamotori con curve specifiche per partenze motore?

Spero di essere stato piuttosto chiaro ed esaustivo in merito...

Saluti

ema 78

[Elettroplc]

Mah...il cliente commissiona il caso, il progettista mette nero su bianco i criteri di progetto, non il cliente...altrimenti...che lo progetti lui...

Poi...

Salve a tutti....

mi trovo, dovendo preventivare la fornitura di una quadro di comando per n° 4 pompe di sollevamento partenza diretta, a dover scegliere il tipo di interruttore magnetotermico adatto per proteggere ogni singola partenza motore da 45kW... in relazione al rapporto qualità/prezzo.

Sarebbe bene conoscere la corrente di spunto dei singoli motori da 45kW, e sapere se sono già abbinati ad inverter...? e conoscere il rendimento della macchina rotante e la sua Ib.

Credo, si debba sviluppare la questione in questi termini:--

La soluzione 1 sembra la più idonea e corretta.

La linea - come Iz - deve essere protetta, e deve garantire una cdt% nei limiti, ovvero credo indicativamente il 20% del valore di rete - per potere consentire l'avviamento del motore da 45kW.

Ma è bene sincerarsi del sistema di distribuzione, immagino un TT.

Certamente, il cliente vuole tutelare la continuità del servizio.