topolo Inserito: 15 febbraio 2015 Segnala Share Inserito: 15 febbraio 2015 Ciao a tutti, come da titolo voglio realizzare un circuito di alimentazione equivalente ad uno resistivo con uno capacitivo. Il mio obiettivo è eliminare "resistenze stufa". il circuito alimentazione fa parte di uno chassis di un amplificatore hi-fi, utilizzato per alimentare 11 led del pannello frontale. Attuale configurazione: si parte da alternata 35V, l'assorbimento dei led sarà circa 0,150A, la tensione di lavoro 2.8V. volevo realizzare questa configurazione: che ne dite è possibile pensare a una soluzione di questo tipo? io ho provato a calcolarmi il condensatore: 35v - 2.8v = 32.2 32.2V / 0.150A = 214 ohm C= 1/(314*214) = 0.000014882 (15nF) ?? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Darlington Inserita: 16 febbraio 2015 Segnala Share Inserita: 16 febbraio 2015 Credo che 150mA siano troppi per un alimentatore a caduta capacitiva. Se puoi mettere tutti i led in serie, la corrente scende notevolmente e le cose cambiano. Io ho fatto così per uno di quegli spot a led cinesi che funzionano con 3 ministilo, ho messo in serie i 6 led che c'erano e ho calcolato il condensatore di caduta, ora ho una luce sopra la scrivania che non da fastidio e mi permette di usare il pc senza accendere luci più forti Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
topolo Inserita: 16 febbraio 2015 Autore Segnala Share Inserita: 16 febbraio 2015 (modificato) la caratteristica di resistenza è cerchiata in rosso, in realtà viene alimentata una scheda led, vedi schema sotto io voglio eliminare le "resistenze stufa" come faccio? 0.150A è un calcolo mio, considerando che ci sono 11 led sulla scheda, a più o meno 0.015A l'uno, siamo giù di li... Modificato: 16 febbraio 2015 da topolo Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Darlington Inserita: 16 febbraio 2015 Segnala Share Inserita: 16 febbraio 2015 Un vecchio adagio dice: se non è rotto, non aggiustarlo In altre parole? Se il produttore ha previsto di realizzarlo così, io personalmente lo terrei così. Se a te sembra che le resistenze scaldino troppo e quindi potrebbero bruciarsi, tieni conto di un fatto: anche se la corrente che scorre è senza dubbio poca, in un package del genere la temperatura la senti molto di più che, chessò, su un TO220 dove la superficie dissipante è maggiore. Potresti sovradimensionarle, mettendole ad esempio entrambe da 5W, ma scalderebbero comunque. Il mio consiglio è di non perderci le notti sopra, anche perché quell'affare (che ha tutta l'aria di essere un vu-meter), viene alimentato in duale. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
patatino59 Inserita: 16 febbraio 2015 Segnala Share Inserita: 16 febbraio 2015 il circuito alimentazione fa parte di uno chassis di un amplificatore hi-fi, utilizzato per alimentare 11 led del pannello frontale. Questi 11 Led formano il VU meter e ovviamente non possono essere posti in serie. Una modifica al circuito, oltre ad essere concettualmente inutile, abbasserebbe il valore dell'apparecchio in caso di vendita. Tecnicamente, per ridurre il calore, si potrebbe solo adottare la tecnica Switch mode, col solito regolatore step-down onnipresente. http://img.dxcdn.com/productimages/sku_126108_1.jpg Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
topolo Inserita: 16 febbraio 2015 Autore Segnala Share Inserita: 16 febbraio 2015 Potresti sovradimensionarle, mettendole ad esempio entrambe da 5W, ma scalderebbero comunque. avevo già sostituito entrambe con delle 5w, anzi, la 82 ohm l'ho montata da 10w, e come giustamente sottolinei tu, scaldano comunque! Un vecchio adagio dice: se non è rotto, non aggiustarlo Me ne faccio una ragione e lascio le stufette!! Anche se la soluzione tecnica Switch mode che propone patatino666 mi stuzzica... giusto per approfondire le mie conoscenze, il regolatore step-down è una scheda già pronta? da inserire nel circuito? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
topolo Inserita: 16 febbraio 2015 Autore Segnala Share Inserita: 16 febbraio 2015 ho omesso di dirvi che ho anche fatto questa prova: ho eliminato la R810 39ohm e ho ponticellato, al posto della R809 82 ohm ho inserito una da 1K8 1 watt, questo valore l'ho ricavato considerando inizialmente un assorbimento totale di 0.02A. Il risultato è che la resistenza scalda la metà delle altre, ma ovviamente l'illuminazione dei led perde intensità. Per completezza, le resistenze "stufette" raggiungono una temperatura di 80° misurata con sensore temperatura optional del multimetro. Qual'è la temperatura max a cui le resristenze possono lavorare? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
patatino59 Inserita: 16 febbraio 2015 Segnala Share Inserita: 16 febbraio 2015 La corrente da considerare su quel ramo e' almeno 60 mA (20 mA per canale piu 20 mA del led singolo). La temperatura delle resistenze dipende dalla loro costruzione e puo' facilmente superare i 50° nei casi previsti. L'uso di una sola resistenza al posto di due presuppone che la stessa dissipi tutta la potenza in calore. Tornando al condensatore, ci vuole un condensatore da 2,2 uF a 100 V, in sostituzione della serie delle due resistenze. Il diodo, invece, rimane al suo posto. Il circuito Switch mode nella foto di esempio e' una scheda pronta, una basetta con un negativo comune, un positivo IN e un positivo OUT. L'ingombro e' maggiore del condensatore e poi bisogna considerare tempi e costi per la spedizione. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
topolo Inserita: 16 febbraio 2015 Autore Segnala Share Inserita: 16 febbraio 2015 quindi con questa corrente 60mA posso passare ad una caratteristica di reattanza, se ho ben capito? il collegamento come sotto riportato è ok ti posso chiedere come hai ricavato la corrente e la capacità del condensatore? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
patatino59 Inserita: 16 febbraio 2015 Segnala Share Inserita: 16 febbraio 2015 come hai ricavato la capacità del condensatore A spanne. A 50 Hz di frequenza, alimento strisce di Led direttamente a 220 V, con un diodo ed un condensatore da 0,47 uF per 20 mA massimi, senza zener. A 60 mA la capacita' va triplicata. Considerando la presenza del diodo Zener il valore di capacita' sara' piu o meno quello indicato (valore in commercio) Potrebbe andare bene anche 1,5 uF, se lo trovi. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gabri-z Inserita: 16 febbraio 2015 Segnala Share Inserita: 16 febbraio 2015 avevo già sostituito entrambe con delle 5w, anzi, la 82 ohm l'ho montata da 10w, e come giustamente sottolinei tu, scaldano comunque! Puoi metterle anche da 1kW , non fai altro che accertarti che non si rompono ! Dissiperanno lo stesso il calore corrispondente al prodotto R x I2 . Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
topolo Inserita: 16 febbraio 2015 Autore Segnala Share Inserita: 16 febbraio 2015 ciao gabri-z, non fai altro che accertarti che non si rompono non ho capito... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
del_user_155042 Inserita: 16 febbraio 2015 Segnala Share Inserita: 16 febbraio 2015 topolo , sei gia partito male dal post 1 , La differenza di caduta di tensione è vettoriale . Se spulci un po i post di Mirko Ceronti , trovi un esempio di calcolo. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
topolo Inserita: 16 febbraio 2015 Autore Segnala Share Inserita: 16 febbraio 2015 (modificato) topolo , sei gia partito male dal post 1 , La differenza di caduta di tensione è vettoriale . Se spulci un po i post di Mirko Ceronti , trovi un esempio di calcolo. immaginavo, speravo che qualcuno me lo facesse notare! ho provato a montare il condensatore suggerito da patatino666, ma niente nè da1.5uF nè 2.2uF, la tensione di uscita è di 0.2V misurata in continuo e 0.4 misurata in alternata. ho anche montato vari condensatori mi danno tutti lo stesso valore di tensione in uscita dal diodo. Modificato: 16 febbraio 2015 da topolo Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
topolo Inserita: 16 febbraio 2015 Autore Segnala Share Inserita: 16 febbraio 2015 dai miei calcoli dovrei utilizzare condensatori compresi da/a 15uF; 22uF; 33uF, condensatori in poliestere non facilmente reperibili nell'immediato e poi resta sempre da testarli. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gabri-z Inserita: 16 febbraio 2015 Segnala Share Inserita: 16 febbraio 2015 Buona sera a tutti ! Per topolo : Il VU-metro è lineare o a punto mobile ? perché cambia tanto nel Tuo tentativo . Se non è a punto mobile (e non credo che lo sia ) hai più di un problema , il Tuo carico è variabile con il livello di segnale ; farai fatica ottenere una tensione stabile con il condensatore (a meno che non usi uno Zenner da 5 W.....e sarai nella stessa situazione di prima -scalderà lo Zenner e non le resistenze !) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
stefano830_1 Inserita: 16 febbraio 2015 Segnala Share Inserita: 16 febbraio 2015 dal trasformatore diodo che raddrizza una sola semionda, condensatore di filtro, poi usa un transistor con due resistenze per la polarizzarlo e abbassi a metà la tensione, poi lm317 con due resistenze per fissare la tensione di alimentazione e condensatore di filtraggio sulla tensione in uscita, sarebbero 4 resistenze, un transistor un lm317 e un condensatore, il resto lo hai già... al massimo se hai posto sul secondario del trasformatore di alimentazione avvolgi un paio di spire, una capo lo metti a massa comune e l'altro raddrizzi e filtri, non mi viene altro in mente Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
topolo Inserita: 16 febbraio 2015 Autore Segnala Share Inserita: 16 febbraio 2015 per gabri.z il VU Meter è mobile si muove in base al segnale/suono.. dal trasformatore diodo che raddrizza una sola semionda, condensatore di filtro, poi usa un transistor con due resistenze per la polarizzarlo e abbassi a metà la tensione, poi lm317 con due resistenze per fissare la tensione di alimentazione e condensatore di filtraggio sulla tensione in uscita, sarebbero 4 resistenze, un transistor un lm317 e un condensatore, il resto lo hai già... al massimo se hai posto sul secondario del trasformatore di alimentazione avvolgi un paio di spire, una capo lo metti a massa comune e l'altro raddrizzi e filtri, non mi viene altro in mente grazie a tutti ma, credo che lascerò perdere... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Darlington Inserita: 17 febbraio 2015 Segnala Share Inserita: 17 febbraio 2015 dal trasformatore diodo che raddrizza una sola semionda, condensatore di filtro, poi usa un transistor con due resistenze per la polarizzarlo e abbassi a metà la tensione, poi lm317 con due resistenze per fissare la tensione di alimentazione e condensatore di filtraggio sulla tensione in uscita E' un UCAS, sostituire un partitore resistivo con un regolatore lineare... comporta esattamente le stesse perdite in calore, aggiunge solo più complicazione circuitale. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
stefano830_1 Inserita: 17 febbraio 2015 Segnala Share Inserita: 17 febbraio 2015 :superlol: effettivamente è vero... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
tesla88 Inserita: 17 febbraio 2015 Segnala Share Inserita: 17 febbraio 2015 Lo schema del messaggio #9 non funzionerà mai... E' un UCAS, sostituire un partitore resistivo con un regolatore lineare... comporta esattamente le stesse perdite in calore, aggiunge solo più complicazione circuitale. Uhm, però un regolatore lineare da in uscita una tensione "regolata" , un partitore da una tensione che varia al variare del carico... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
topolo Inserita: 17 febbraio 2015 Autore Segnala Share Inserita: 17 febbraio 2015 Lo schema del messaggio #9 non funzionerà mai... perchè? come dovrebbe essere? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
dnmeza Inserita: 17 febbraio 2015 Segnala Share Inserita: 17 febbraio 2015 visto che è alternata 35 V, prova a costruirti un trasformatore con dei toroidi o con trasformatorini recuperati, Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Darlington Inserita: 17 febbraio 2015 Segnala Share Inserita: 17 febbraio 2015 Uhm, però un regolatore lineare da in uscita una tensione "regolata" , un partitore da una tensione che varia al variare del carico... Questo è vero, ma se noti oltre ai resistori di caduta, nello schema, c'è uno zener. Io sono del parere che le applicazioni progettate professionalmente, fino a che funzionano, meno si toccano e meglio è. E' vero che a volte trovi l'adozione di certe soluzioni che meritano come unico commento un laconico "meh", ma in ogni caso, c'è uno studio progettuale dietro la realizzazione. A meno che non parliamo di cinesate progettate con i piedi e funzionanti per miracolo, se lo hanno realizzato così, significa che deve andare così. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 17 febbraio 2015 Segnala Share Inserita: 17 febbraio 2015 Io sono del parere che le applicazioni progettate professionalmente, fino a che funzionano, meno si toccano e meglio è. parole sante! Anzi se un'applicazione è stata progettata come si deve, non deve essere modificata in alcun modo, si rischia solo di farla funzionare peggio. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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