Alfredo Ratano Inserito: 19 febbraio 2015 Segnala Inserito: 19 febbraio 2015 Navigando per internet ho cercato un modo per trovare un piccolo amplificatore 50 w e ho trovato un circuito del TDA2050 me per alimentarlo ci vuole 12v 0 -12v bene semplice prendo un alimentatore PC (Fisso) che i 3 fili giallo blu e nero mi danno il voltaggio richiesto solo che non voglio usare un alimentatore. La domanda che vi pongo sarebbero 2. Uno l'alimentatore come fa a fare quella tensione non ha 2 trasformatori collegati come detto in questo forum in una discussione precedente, cioè vorrei sapere il circuito di un alimentatore. 2) Domanda vorrei crearlo uno come posso fare ? ho cercato un circuito e ho trovato questo: Bene come faccio quei trasformatori è il ponte diodi lo posso fare saldando 4 diodi e quali servono per creare 6 a?
luigi69 Inserita: 19 febbraio 2015 Segnala Inserita: 19 febbraio 2015 lo schema è corretto , per un alimentatore duale non stabilizzato occhio però, con i 1 5 volt in alternata , a valle del ponte diodi e a valle dei condensatori ti trovarei 15 * 1,41 cioè a vuoto 22 volt circa..... che si "siederanno " in proporzione al carico che assorbi , ai condensatori e al tipo di trafo a livello pratico , per una corrente di 6 A , ti conviene usare un ponte diodi gia pronto , lo trovi come una "scatoletta" di circa 3*3 cm con i connettori faston maschio e siglati alternata + e - la scatoletta la trovi in plastica i n genere per correnti di 10--15 A e i n alluminio per correnti superiori, 25 A ricorda come principio generale che un diodo presenta una tipica caduta di tensione ai suoi capi , che a seconda della corrente che lo attraversa si trasforma in calore , quindi per ordini di 6 A sarebbe necessario avvitare il tuo ponte semplicemente al mobiletto di metallo dell'alimentatore o su una piccola piastra in alluminio però appunto tu non avevi bisogno del duale da 12 ? come "rifinitura" monterei almeno un paio di ceramici di filtro a valle degli elettrolitici
patatino59 Inserita: 19 febbraio 2015 Segnala Inserita: 19 febbraio 2015 Il TDA 2050 e' alimentabile fino a 25+25, non stabilizzati. L'assorbimento massimo e' di 50W che a 25 V fanno circa 2 A di picco su 2 Ohm di carico. Un ponte di diodi KBL04 da 400V 4 A e' piu che sufficiente anche per realizzarlo nella versione stereo. Il trasformatore da 15+15 AC e' adatto allo scopo ed anche i due elettrolitici da 10000 uF sono ben dimensionati ed in grado di fornire un picco di corrente per i bassi potenti. I due condensatori ceramici da 100nF,citati da Luigi69 andrebbero saldati vicinissimi ai piedini di alimentazione dell'integrato (uno da +v a massa e uno da -v a massa)
Alfredo Ratano Inserita: 19 febbraio 2015 Autore Segnala Inserita: 19 febbraio 2015 Se ho capito bene il circuito deve essere questo : Scusate manca i 2 condensatori di ceramica ma vanno nelle 2 uscite del trasformatore? esiste un trasformatore che entra 2 ed esce 3 ?
patatino59 Inserita: 19 febbraio 2015 Segnala Inserita: 19 febbraio 2015 (modificato) Lo schema e' corretto. Il trasformatore ha un primario e due avvolgimenti secondari in serie. Il centrale e' il comune dei due avvolgimenti. E' ovvio che entrano 2 fili (220) e ne escono 3 (15+15) Su qualche trasformatore puoi trovare i 4 fili di uscita separati, con il comune non collegato. (In questo caso unendo i due centrali sara' possibile misurare sui 4 fili 0, 15,15,30 V) I condensatori elettrolitici in uscita devono essere da diecimila microfarad (10000 uF) e 35 volt lavoro. I condensatori ceramici da 100 nF (cento nanofarad o centomila picofarad) opzionali vanno ognuno in parallelo ad un diodo del ponte raddrizzatore, mentre altri due vanno proprio sui piedini del TDA 2050 che portano l'alimentazione. Servono ad evitare autooscillazioni potenzialmente distruttive e sullo schema applicativo del fabbricante dovrebbero esserci. Modificato: 19 febbraio 2015 da patatino666
Alfredo Ratano Inserita: 19 febbraio 2015 Autore Segnala Inserita: 19 febbraio 2015 Navigando per internet ho trovato questi due circuiti : Questo circuito usa invece il TDA7290 per avere una potenza di 100W e per utilizzare vuole una tensione ac che oscilla al massimo 24 26 v bene ma la domanda che mi sono fatto ma perché l'alimentatori del PC non ha un trasformatore che in primario a 2 e secondario ne a 3 /4 uscite che danno i 12 0 -12 v ? Allora cercando di rispondere a questa domanda ho trovato questo circuito (premetto che e un ipotesi con le giuste modifiche si può portare in uscita la scala 12 0 -12?): Questo è il circuito e comunque quale ponte diodo posso usare per il mio interesse? ha e so che questi 2 circuiti non sono uguali a primo perché sono stabilizzati.
Darlington Inserita: 19 febbraio 2015 Segnala Inserita: 19 febbraio 2015 (modificato) che i 3 fili giallo blu e nero mi danno il voltaggio richiesto Non funzionerebbe perché la corrente sui -12V degli alimentatori PC è irrisoria (centinaia di mA al massimo). Questo perché è solo un retaggio delle vecchie schede madri, che la usavano per le porte seriali, oramai pressoché scomparse (o alimentate da un generatore di tensione negativa sulla scheda madre). ha e so che questi 2 circuiti non sono uguali a primo perché sono stabilizzati. Non lo sono. Il secondo poi, non usando un trasformatore con presa centrale al secondario, ed avendo quindi il GND flottante, funziona solo fintanto che l'assorbimento sui due rami è uguale, poi non funziona più correttamente (il ramo che assorbe di meno riceverà più tensione a scapito dell'altro). Modificato: 19 febbraio 2015 da Darlington
luigi69 Inserita: 19 febbraio 2015 Segnala Inserita: 19 febbraio 2015 non mettiamo troppa carne al fuoco Alfredo ehehehehehe gli alimentatori da PC oramai sono tutti switching , mentre lo schema di cui stiamo parlando è il classico di tipo lineare grandi differenze perché quelli da Pc "tagliano" a fette e poi...complicato , mentre i lineari semplicemente raddrizzano e poi si "appoggiano" ai condensatori gli schemi tipici non sono critici, ovvero, scusa il giro di parole , ma se anziché mettere i 10 000 micro metti 2 in parallelo da 4700 va bene, ma attenzione al secondo schema che proponi.. non è un duale...ricava lo o tramite la caduta di due resistenze ma è da preferire il primo schema
Livio Orsini Inserita: 19 febbraio 2015 Segnala Inserita: 19 febbraio 2015 Alfredo ilsecondo circuito è da evitare, è il classico circuito fonte di guai infiniti perchè crea uno zero virtuale con un partitore resistivo ed anche di impedenza discreta. Se proprio vuoi risparmiare sul trasformatore usa 2 ponti in antiparallelo, unisci il negtivo di uno con il positivo dell'altro, questa è lo zero volt stabile e sicuro.
fede1942 Inserita: 19 febbraio 2015 Segnala Inserita: 19 febbraio 2015 (modificato) Per semplificarsi la vita (specie se hai già un trasformatore con un solo secondario) l'amplificatore con TDA2050 si può anche realizzare con alimentazione singola. Vedi il datasheet o anche qui: http://digilander.libero.it/nick47/50wm.htm Alfredo Ratano, puoi dirci cosa hai già (se è il caso) e cosa no? Vuoi realizzare l'amplificatore stereo o mono? Modificato: 19 febbraio 2015 da fede1942
Alfredo Ratano Inserita: 19 febbraio 2015 Autore Segnala Inserita: 19 febbraio 2015 (modificato) Se o capito bene dovrei fare questa modifica: e se si quali posso usare 2 KBL04 da 400V 4 A sempre per il TDA2050 Rispondo anche a fede lo vorrei mono non mi interessa sentire da dove viene un preciso suono e link che mi hai dato e quello che mi ha fatto riempire di tutte questi quesiti perché non riesco a trovare un alimentatore da 44 volt e volevo fare quello da +- 22 v navigando su internet ho trovato questo link mentre ho un casino di pezzi prese da vecchie casse non so credo del periodo 1985 dunque vorrei fare lo schema e cercare i pezzi e poi quelli che mi mancano comprarli. Modificato: 19 febbraio 2015 da Alfredo Ratano
gabri-z Inserita: 19 febbraio 2015 Segnala Inserita: 19 febbraio 2015 Secondo me NON puoi fare questo schema , avrai anche la conferma di Livio (credo).E' un vero cortocircuito .
Alfredo Ratano Inserita: 19 febbraio 2015 Autore Segnala Inserita: 19 febbraio 2015 Stavo cercando di capire quello che mi ha detto Il Signor Livio con quel schema non ho capito la parola antiparallelo.
Livio Orsini Inserita: 19 febbraio 2015 Segnala Inserita: 19 febbraio 2015 No non è così. Purtroppo per me disegnare e poi copiare lo schema diventa complesso. Per semplificare: Al primo capo del trasfo colleghi l'anodo di un diodo ed katodo di un altro diodo. Colleghi il positivo di un condensatore al katodo libero del diodo, il negativo del condensatore lo colleghi al secondo capo del trasfo. Colleghi il negativo di un condensatore all'atodo libero del diodo, il positivo del condensatore lo colleghi al secondo capo del trasfo. in questo modo ai capi dei condensatori hai +/- e lo zero lo hai sul secondo capo del trasfo. Se al posto dei diodi metti i ponti hai 2 full wave.
Alfredo Ratano Inserita: 19 febbraio 2015 Autore Segnala Inserita: 19 febbraio 2015 Se ho capito bene deve essere questo: L'unico dubbio che mi e venuto se ho invertito i v+ con v-
Darlington Inserita: 20 febbraio 2015 Segnala Inserita: 20 febbraio 2015 (modificato) navigando su internet ho trovato questo link Chi consiglia di usare la versione duale collegandosi al -12V di un ATX... è un idiota, dovrebbe tenersi distante da qualsiasi cosa più tecnologica di un torchio a mano, perché non sa neanche leggere l'etichetta del dispositivo che ha per le mani, figuriamoci poi conoscerlo. La versione con alimentazione singola, invece, va bene. Trovi tra i rottami un qualsiasi trasformatore che abbia le giuste caratteristiche di tensione e corrente, raddrizzi, metti i condensatori e sei a posto. Se per caso ne hai uno con zero centrale, ti fai la versione duale. La tensione da raddrizzata non deve superare i 50V (25 per ramo, se duale) pena distruzione dell'integrato. Teoricamente la versione con alimentazione singola la puoi usare a qualsiasi tensione, basta sia superiore ai 4,5V, tieni conto che più scendi con la tensione di alimentazione, più scendi con la potenza massima ottenibile. Modificato: 20 febbraio 2015 da Darlington
Livio Orsini Inserita: 20 febbraio 2015 Segnala Inserita: 20 febbraio 2015 (modificato) Se ho capito bene deve essere questo: Si. Ma è disegnato sbagliato Livio, ma che hai disegnato. Unio schema che funziona da decenni in parecchi esemplari. Mi stupisce che ci sia qualcuno che si stupisca che si possano mettere ponti rddrizzatori in parallelo, o in anti parallelo sulla stessa linea. .. Modificato: 20 febbraio 2015 da Livio Orsini
dott.cicala Inserita: 20 febbraio 2015 Segnala Inserita: 20 febbraio 2015 (modificato) Ma lo schema del #16....??? dovrebbe essere così....a duplicatore Modificato: 20 febbraio 2015 da dott.cicala
Livio Orsini Inserita: 20 febbraio 2015 Segnala Inserita: 20 febbraio 2015 Si stefano è quello. Basterebbe disegnare gli schemi in modo umano invece Alfredo si ostina a complicarsi la vita con schemi contorti.
Alfredo Ratano Inserita: 20 febbraio 2015 Autore Segnala Inserita: 20 febbraio 2015 (modificato) Scusate e che sono abituato a fare i disegni a mano e ieri ho trovato quel programmino con cui stavo facendo pratica e quanto pare non gira i simboli e mi sono trovato in difficoltà comunque grazie a tutti per le risposte . Ricapitolando per fare il circuito devo fare questo alimentatore: C1,C2 = 10000 uF o da 4700 uf facendo in parallelo pero tutte 2 devono sopportare i 35V Il valore d1 d2 quale posso inserire? e la T1 deve essere di 25 v per capo Il circuito prendo questo per l'amplificatore: questo lo preso dal sito che mia ha consigliato fede bene credo che questo circuito vada bene. Per finire per collegare lo speaker devo fare un circuito raddrizzatore? Modificato: 20 febbraio 2015 da Alfredo Ratano
dott.cicala Inserita: 20 febbraio 2015 Segnala Inserita: 20 febbraio 2015 (modificato) L' anno passato avevo fatto questo se ti può interessare. Ci son 3 coccodrilli...anzi...3 ampli e ci ho anche gli schemi.... Modificato: 20 febbraio 2015 da dott.cicala
Darlington Inserita: 20 febbraio 2015 Segnala Inserita: 20 febbraio 2015 Per finire per collegare lo speaker devo fare un circuito raddrizzatore? Se vuoi bruciarlo si Lo speaker si collega all'uscita così come indicato nello schema, lo speaker va sempre pilotato con una sinusoide, mandargli la continua a tensione elevata equivale a farlo fuori (motivo delle protezioni "anti-clip" sugli amplificatori)
Alfredo Ratano Inserita: 20 febbraio 2015 Autore Segnala Inserita: 20 febbraio 2015 (modificato) L' anno passato avevo fatto questo se ti può interessare. Ci son 3 coccodrilli...anzi...3 ampli Bello come progetto ma purtroppo il mio livello e molto base e credo che sie visto e se non ho uno schema non capisco tanto pensa che ancora faccio fatica a capire la differenza fra condensatori elettrolitici e ceramici. Darlington Grazie per la chiarezza. Adesso ho una domanda ho modificato il circuito dei diodo come mii hanno consigliato: Bene adesso la mia domanda che credo che non sia stata capita e D1 è D2 quali posso mettere? PS ho capito come ruotare i componenti e il circuito risulta migliore Modificato: 20 febbraio 2015 da Alfredo Ratano
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