Carlo Albinoni Inserito: 19 febbraio 2015 Segnala Inserito: 19 febbraio 2015 ed avere un sistema ove se condumi di più non paghi di più il costo del kWh come del resto di Europa? http://www.qualenergia.it/articoli/20150212-progressivita-addio-le-proposte-aeegsi-per-riforma-tariffe-elettriche
del_user_155042 Inserita: 19 febbraio 2015 Segnala Inserita: 19 febbraio 2015 "evviva il nucleare e le scorie radioattive per le generazioni future della razza umana!"
Livio Orsini Inserita: 19 febbraio 2015 Segnala Inserita: 19 febbraio 2015 "evviva il nucleare e le scorie radioattive per le generazioni future della razza umana!" Questo che c'entra con la rimudulazione di costi?
Darlington Inserita: 19 febbraio 2015 Segnala Inserita: 19 febbraio 2015 Se rimodulano il bonus sociale possono far solo bene: attualmente è una pastetta perché lo "sconto" viene calcolato sul numero dei componenti del nucleo familiare e non, come invece sarebbe più logico, sul reddito o sull'ammontare della bolletta.
reka Inserita: 19 febbraio 2015 Segnala Inserita: 19 febbraio 2015 è così che affrontano la crisi dei consumi...mah.. intanto io prenoto il piano ad induzione
Carlo Albinoni Inserita: 19 febbraio 2015 Autore Segnala Inserita: 19 febbraio 2015 Forse ho capito male io, ma lo "sconto" che verrebbe rimodulato, si riferisce al meccanismo di costo crescente del kWh per scaglioni di consumo, in base al quale chi consuma di più, anzichè avere uno sconto sulla quantità come avviene nel resto del mondo, ha un aumento.
reka Inserita: 19 febbraio 2015 Segnala Inserita: 19 febbraio 2015 però la tabella fa vedere che chi consuma poco avrà degli aumenti..
del_user_155042 Inserita: 19 febbraio 2015 Segnala Inserita: 19 febbraio 2015 Questo che c'entra con la rimudulazione di costi? centra , centra,, ma non comento ,perche entriamo in argomenti caldi,
Nanotek Inserita: 19 febbraio 2015 Segnala Inserita: 19 febbraio 2015 A me pare un'idiozia.. la famiglia media attenta ai consumi con contatore da 3 Kw e consumi di 2500-3000Kwh annui avrà degli aumenti. Di contro chi è meno attento ai consumi (magari perchè può anche permetterselo) e chi ha contatori di taglia grossa 6-10 Kw avrà grossi vantaggi. Chi installa un impianto fotovoltaico per coprire i suoi consumi verrà penalizzato ad ogni kw in più rispetto alla differenza prelevato dalla rete. In pratica vogliono favorire consumi elevati. Che sia una manovra per aiutare ad aumentare i consumi e quindi ad "accendere" le centrali che oggi stanno in stand by perchè non è conveniente farle produrre per bassa richiesta e costi minori dell'energia importata dall'estero ?
Darlington Inserita: 19 febbraio 2015 Segnala Inserita: 19 febbraio 2015 (modificato) Di contro chi è meno attento ai consumi Son proprio quelli con "pochi" soldi che sprecano più corrente (vedi fesserie tipo uso massiccio di stufette elettriche perché, eh, il gas costa) Chi installa un impianto fotovoltaico per coprire i suoi consumi verrà penalizzato E' un falso problema visto che tanto il fuffovoltaico è un investimento pressoché in perdita Che sia una manovra per aiutare ad aumentare i consumi Oh, ma quelle è già un pezzo che ci sono. Vedi la tariffa agevolata per le pompe di calore, perché si sa, riscaldarsi a corrente è così conveniente che il gas, il gasolio e le biomasse li hanno sempre usati pochissime persone. Modificato: 19 febbraio 2015 da Darlington
Carlo Albinoni Inserita: 19 febbraio 2015 Autore Segnala Inserita: 19 febbraio 2015 A me pare un'idiozia.. la famiglia media attenta ai consumi con contatore da 3 Kw e consumi di 2500-3000Kwh annui avrà degli aumenti. Questa è una conseguenza tpicamente italiana di aver favorito il consumo di metano a scapito dell'energia elettrica. D'altro canto vale un principio (che dovrebbe anche essere sancito da qualche direttiva europea) che il prezzo dell'energia deve essere legato al consumo effettivo, e non fara pagare qualcuno di più per fare lo sconto a altri.
Nanotek Inserita: 20 febbraio 2015 Segnala Inserita: 20 febbraio 2015 Questa è una conseguenza tpicamente italiana di aver favorito il consumo di metano a scapito dell'energia elettrica. Il consumo di metano si è favorito da sé essendo il combustibile più economico/comodo per riscaldare casa. In pianura padana gran parte dell'energia elettrica è poi fatta con centrali a gas.. quindi non andiamo lontani.. dipendiamo sempre dal gas. Sono poi leggermente contrario alla diffusione delle pompe di calore per come viene fatta ora (con una tariffa agevolata). Raffrescare la casa d'estate non è necessario, si vive anche senza. Se si consuma meno energia (da qualsiasi fonte) si inquina meno.
Livio Orsini Inserita: 20 febbraio 2015 Segnala Inserita: 20 febbraio 2015 Sono poi leggermente contrario alla diffusione.. Tutte le incentivazioni andrebbero riviste in modo serio, partendo dal fotovoltaico. Benissimo un incentivo, senza esagerare, al fotovoltaico sui tetti, alle coperture dei piazzali e parcheggi, ai terreni molto marginali dove non può essere coltivato nulla se non sterpaglie. Da disincentovare il fotovoltaico fatto convertendo terreno coltivabile. E' uno scempio pari a quello della cementificazione. Già siamo dipendenti dalle importazioni per quel bene fondamentale che è il cibo, se poi continuiamo con la distruzione del suolo coltivabile stiamo crrendo verso il suicidio. Ricordiamoci sempre che per creare 25mm di humus ci vogliono 500 anni! Le pompe di calore sono una buona cosa se, e solo se, riducono il consumo di energia no se lo incentivano. Anche la pompa di calore che funziona prelevando acqua di falda a circa 200 m di profondità, rimettendola poi dopo l'uso, ha dei problemi. Funziona sino a che se ne fa un uso moderato con pozzi molto distanti uno dall'altro. Se venisse usata massicciamente come per riscaldare un città, non funzionerebbe più e dopo poco ci sarebbe una notevole variazione della temperatura dell'acqua. L'unica seria rimodulazione delle tariffe è pagare quello che si consuma abolendo, o riducendo ai minimi termini, gli oneri fissi. Consumo 10 kWh pago 10, consumo 100 kWh ne pago 100, e vi elencando. L'onere sulla potenza installata è una grossa stupidata. Posso avere la disponibilità di 10kW e magari consumare tanto nelle ore di minor pregio e niente nelle ore di massimo consumo, alla fine consumo magari meno di chi ha 3kW di potenza disponibile. centra , centra,, Questo è un ragionare da complottista.
Nanotek Inserita: 20 febbraio 2015 Segnala Inserita: 20 febbraio 2015 (modificato) L'onere sulla potenza installata è una grossa stupidata. Quell'onere c'è perchè per distribuire e produrre l'energia richiesta ci sono dei costi fissi anche se l'energia poi non la prelevi. Si pensi solo al fatto che il distributore deve portare dei cavi di sezione adeguata al tuo contatore. Questo è un costo che viene sostenuto indipendentemente dal fatto che tu poi preleverai o non preleverai potenza dalla rete. Questo costo deve essere in qualche modo ripagato. Se non ci fossero oneri fissi tutti potrebbero mettere un contatore da 10Kw e poi prelevarne solo 3.. sarebbe un dispendio enorme per l'ente distributore solo posare cavi adeguati per poi non riuscire a ripagarli. L'intervento di Bypass credo di averlo capito perchè anche io condivido una linea di pensiero simile. Non credo sia complottista. L'italia tanti anni fa' ha costruito due centrali nucleari, acquistato il combustibile e poi non le ha sfruttate. Ci siamo trovati a pagare i costi per smaltire il combustibile non sfruttato e non venduto, a mantenere gli impianti in sicurezza e il personale necessario senza averne avuto prima i benefici. Insomma.. come tirarsi la zappa sui piedi.. Modificato: 20 febbraio 2015 da Nanotek
reka Inserita: 20 febbraio 2015 Segnala Inserita: 20 febbraio 2015 i cavi li mettono solo una volta e ci marciano per sempre allora! a livello industriale ormai solo enel fa pagare l'energia massima a disposizione!! gli altri fan pagare l'effettivamente prelevata. io ho 200kW a disposizione ma spesso e volentieri sono sui 150.. con il mercato libero risparmio euro a migliaia!
Nanotek Inserita: 20 febbraio 2015 Segnala Inserita: 20 febbraio 2015 (modificato) i cavi li mettono solo una volta e ci marciano per sempre allora! Insomma.. ogni tanto li cambiano.. vuoi per invecchiamento, vuoi per portare più potenza. D'accordo che accade di rado, ma nel piccolo comune dove abito parecchi cavi di distribuzione sono stati cambiati negli anni passati. La cosa è evidente perchè hanno posato le "treccione" in alluminio. Poi non è questione solo di cavi.. L'industria sostiene spese anche se non produce. La cosa è uguale per le centrali e la rete distributiva. La cosa corretta sarebbe sicuramente abbassare la quota fissa. Se poi l'utenza sostiene i consumi previsti assorbirla nella tariffa, altrimenti paga il fisso. a livello industriale ormai solo enel fa pagare l'energia massima a disposizione!! Non è vero, io vedo piccole attività con contatori da 10 - 50Kw, la quota fissa per potenza impegnata la addebitano anche altri operatori. Per queste potenze non ho ancora riscontrato vantaggi tariffari nel mercato libero. Propongono tutte tariffe più alte di quelle del servizio a maggior tutela. Sarà perchè su questi "bassi" consumi non punta nessuno. Preferiscono fare massa con le industrie da centinaia di Kw impegnati. Modificato: 20 febbraio 2015 da Nanotek
Darlington Inserita: 20 febbraio 2015 Segnala Inserita: 20 febbraio 2015 Le pompe di calore sono una buona cosa se, e solo se, riducono il consumo di energia no se lo incentivano. Proprio come i fornelli elettrici anziché a gas, sarebbero una buona cosa se producessimo elettricità. Incentivare il consumo di energia elettrica d'importazione è una discreta boiata.
Carlo Albinoni Inserita: 20 febbraio 2015 Autore Segnala Inserita: 20 febbraio 2015 sarebbero una buona cosa se producessimo elettricità. Incentivare il consumo di energia elettrica d'importazione è una discreta boiata. Una discreta quota parte di energia elettrica è fatta in Italia, da fonte rinnovabile, un'altra parte è acquistata da paesi vicini e stabili. Invece quanto siamo autosufficienti con il metano?
remo williams Inserita: 20 febbraio 2015 Segnala Inserita: 20 febbraio 2015 (modificato) La compravendita di elettricità ha parimenti connotati politici oramai. ... La doppia via che,l Italia si è creata,tra metano ed altre fonti,concettualmente,non sarebbe una cosa cattiva. Il problema è,il modo italiota,di arraffare l affare... Comunque il problema non è solo italiano... I francesi,svendono nelle ore notturne l energia elettrica,prodotta nelle centrali nucleari,perché non possono certo spegnerle. ... Modificato: 20 febbraio 2015 da remo williams
Darlington Inserita: 20 febbraio 2015 Segnala Inserita: 20 febbraio 2015 Una discreta quota parte di energia elettrica è fatta in Italia, da fonte rinnovabile A parte l'idroelettrico, dove siamo sempre stati tra i primi (con mi pare il 30%, però), non ho mai creduto a tutte le storielle secondo cui con il fuffovoltaico si produrrebbero percentuali a doppia cifra. Non ce la fa neanche la Germania, ferma a meno del 2%. Invece quanto siamo autosufficienti con il metano? Appunto, non lo siamo, quindi incentivare consumo di corrente importata dall'estero per scoraggiare quello di metano ...importato è abbastanza ridicolo. A questo punto, conviene continuare ad usare il gas che, comunque, costa di meno.
remo williams Inserita: 20 febbraio 2015 Segnala Inserita: 20 febbraio 2015 (modificato) Darlington,non possiamo anche,per semplici ragioni climatiche,confrontare l eventuale produzione fotovoltaica tedesca,con,la nostrana... Modificato: 20 febbraio 2015 da remo williams
Darlington Inserita: 20 febbraio 2015 Segnala Inserita: 20 febbraio 2015 Ma non intendo fare confronti. Intendo dire che quando leggo trafiletti tipo "percentuali superiori al 30% per il fuffovoltaico in Italia" ci credo come credo che Elvis sia ancora tra noi.
Livio Orsini Inserita: 20 febbraio 2015 Segnala Inserita: 20 febbraio 2015 ci credo come credo che Elvis sia ancora tra noi. Ma certo Elvis è sempre vivo!
Livio Orsini Inserita: 20 febbraio 2015 Segnala Inserita: 20 febbraio 2015 (modificato) Non credo sia complottista. L'italia tanti anni fa' ha costruito due centrali nucleari, acquistato il combustibile e poi non le ha sfruttate. Ci siamo trovati a pagare i costi per smaltire il combustibile non sfruttato e non venduto, a mantenere gli impianti in sicurezza e il personale necessario senza averne avuto prima i benefici. Insomma.. come tirarsi la zappa sui piedi.. ma questo no ha nulla a che vedere con la rimodulazione delle tariffe elettriche. Quell'onere c'è perchè per distribuire e produrre l'energia richiesta ci sono dei costi fissi.... I costi fissi si possono, anzi si devono, ripartire tranquillamente sul consumo così come si fa, ad esempio, sulle tariffe telefoniche dei telefoni cellulari. Anche li ci sono costi fissi di impianto, am sono ripartiti sul traffico. E' come se le compagnie petrolifere esigessero un costo fisso da tutti i possessori di auto-moto-veicoli, anche se questi tengono il veicolo fermo e non consumano. Appunto, non lo siamo, quindi incentivare consumo di corrente importata dall'estero per scoraggiare quello di metano ...importato è abbastanza ridicolo. Non solo ma abbiamo rifiutato il nucleare ed importiamo energia prodotta con il nucleare a 2 passi dalle nostre frontiere. Chi vive nelle regioni del nord Italia ha tutti gli svantaggi delle ccentrali nucleari senza averne i vantaggi, in più contribuiamo a far rendere le centrali degli altri. Modificato: 20 febbraio 2015 da Livio Orsini
Carlo Albinoni Inserita: 20 febbraio 2015 Autore Segnala Inserita: 20 febbraio 2015 Quell'onere c'è perchè per distribuire e produrre l'energia richiesta ci sono dei costi fissi anche se l'energia poi non la prelevi. Si pensi solo al fatto che il distributore deve portare dei cavi di sezione adeguata al tuo contatore. Questo è un costo che viene sostenuto indipendentemente dal fatto che tu poi preleverai o non preleverai potenza dalla rete. Questo costo deve essere in qualche modo ripagato. Se non ci fossero oneri fissi tutti potrebbero mettere un contatore da 10Kw e poi prelevarne solo 3.. sarebbe un dispendio enorme per l'ente distributore solo posare cavi adeguati per poi non riuscire a ripagarli. C'è da chiedersi, però, come mai questi oneri fissi siano così elevati solo in Italia. Penso che solo in Italia tra i paesi industrializzati si usino contatori domestici di potenza così limitata.
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