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Telerutore Sotto Inverter - parere


Linus78

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Salve. La mia applicazione consiste nell'accedere su una postazione motorizzata a movimento verticale, previo apertura porta tramite micro di sicurezza ad elettromagnete. Il motore è pilotato da inverter, potenza 3Kw.

Il mio problema è che l'apertura della porta mi deve poter permettere di lavorare in sicurezza, quindi pensavo sia a blocchi hardware che software. Se il micro di sicurezza mi apre il teleruttore di alimentazione dell'inverter, per quest'ultimo devo attendere 5-10 secondi che si ricarichi per fare un successivo movimento in verticale, il che mi fa perder parecchio in tempo/ciclo. Se il micro di sicurezza mi apre il run dell'inverter che sicurezza ho ?

Se invece inserisco un teleruttore a valle, tolgo l'alimentazione solo al motore, ma dal punto di vista normativo ? se i contatti si incollano ??

Spero di essere stato abbastanza chiaro

Grazie.

Saluti

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Se il micro di sicurezza mi apre il run dell'inverter che sicurezza ho ?

Alcuni inverter hanno il blocco certificato. In questo caso la sicurezza è comparabile a quella di un contatto elettromeccanico. Però la certificazione deve essere dichiarata chiaramente sul manuale dell'inverter

Se invece inserisco un teleruttore a valle, tolgo l'alimentazione solo al motore, ma dal punto di vista normativo ? se i contatti si incollano ??

I contatti, teoricamente, possono saldarsi anche sull'interuttore generale :( . Però se si usa materiale di buona qualità, dimensiato correttamente, è un'eventualità molto poco probabile.

In ogni modo un contattore elettromeccanico posto a monte del motore, sia esso a valle o a monte dell'inverter, costituisce blocco di sicurezza ai fini normativi. Ovviamente la circuitazione ed i componenti devono essere idonei.

Personalmente il contattore interposto tra motore ed inverter lo considero ottimale, specie laddove gli inverter possono essere inseriti direttamente dall'interruttore generale. La bobina del contattore del motore è tagliata oltre che dalle varie sicurezze e consensi anche dal contatto di inverter ok.

Modificato: da Livio Orsini
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Anche noi usiamo questa soluzione anche perchè alcuni inverter hanno sui dati tecnici un numero massimo di spegnimenti amiissibili e se vi sono bus di campo, spegnendo l'inverter, la reta va in fault. C'è però il rovescio della medaglia, infatti alcuni inverter hanno una tensione residua sul finale di potenza ed un taglio hardware del motore ci ha causato anche la rottura dell'inverter. Insomma è un bel problema.

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un taglio hardware del motore ci ha causato anche la rottura dell'inverter. Insomma è un bel problema.

L'apertura del contattore deve avvenire sempre a velocità zero e, quindi, con inverter bloccato. In questo modo non ci sono controindicazioni.

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Caro Livio,

L'apertura del contattore deve avvenire sempre a velocità zero e, quindi, con inverter bloccato. In questo modo non ci sono controindicazioni.

questa e' una buona regola, ma con pochi accorgimenti (diversi secondo la situazione) si puo' aprire senza alcun rischio il contattore anche se il motore e' in rotazione, purche' sia inibita l'uscita dell'inverter (il cosiddetto blocco delle basi degli IGBT).

Ciao

Mario

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Mario, l'apertura del contattore con motore in rotazione, dovrebbe avvenire solo in fase di arresto in emergenza e, a mio parere, se non si è arrestato il motore entro un limite di tempo prefissato. In altri termini si comanda l'arresto del motore, se intro il limite di tempo previsto non si è raggiunta la velocità zero, si apre comunque il contattore.

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Perdona l'ignoranza Mario,

cosa intendi con

purche' sia inibita l'uscita dell'inverter (il cosiddetto blocco delle basi degli IGBT)

basta togliere il comando di run all'inverter???

Grazie ciao

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Dipende da che modello di inverter utilizzi. alcuni innescano gli IGBT con un comando di enable, altri col solo comando di run.

per enable io intendo sblocco dell'inverter ma rotore fermo. Un successivo comando di avanti indietro etc etc mette in movimento il rotore.

Io utilizzo il teleruttore a valle.

In caso di ingresso in zona protetta il mio dispositivo di sicurezza toglie prima i digitali di enable o run che sia e poi, ritardato alla diseccitazione di poco (nell'ordine del secondo) il teleruttore tra inverter e motore, ma solo con gli IGBT disinnescati.

Il bus dc dell'inverter resta sempre in potenza.

Ogni marca ha poi le sue differenze. bisogna leggere il manuale e capire come intervenire.

Modificato: da ken
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In campo ascensoristico la norma vuole che il motore sia controllato da 2 teleruttori al fine di garantire il distacco dell'alimentazione al motore anche con un teleruttore "incollato".

In pratica puoi far passare tutte le 3 fasi in serie ai telerutori oppure sul 1 passano R S e sul secondo S T, in questo caso ti garantisci che anche con un guasto meccanico di un teleruttore l'alimentazione del motore venga tolta dal secondo. Se nella tua applicazione c'è la presenza di un freno elettromeccanico comandato da un elettromagnete devi far passare l'alimentazione su entrambi i teleruttori.

Quindi il tuo contatto di sicurezza sarà in serie all'alimentazione dei due teleruttori, ovviamente devi creare un circuito idoneo per l'avvio e l'arresto della tua applicazione indipendente dal micro di sicurezza.

E' sempre consigliabile prima arrestare il motore con l'inverter e poi distaccare i teleruttori e monta sempre la resistenza di frenatura (non serve solo per frenare ma per scaricare la tensione eventulamente presente sugli IGBT in caso di arresto anomalo), esistono inltre inverter che gestiscono direttamente il comando freno e i teleruttori con delle uscite idonee (omron L7)

Ciao

Gigiox

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In ogni modo un contattore elettromeccanico posto a monte del motore, sia esso a valle o a monte dell'inverter, costituisce blocco di sicurezza ai fini normativi. Ovviamente la circuitazione ed i componenti devono essere idonei.

Concordo, ricordo solo che questo "blocco di sicurezza", A MONTE O A VALLE DELL'INVERTER CHE SIA, deve essere adeguato alla classe di sicurezza richiesta per la macchina (EN954).

Quindi un contattore, oppure 2 contattori in serie, oppure 2 contattori + la retroazione, ecc...

Ciao, Emanuele

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Con che frequenza avviene l'apertura delle portelle??

E' casuale o è necessaria ai filni lavorativi....??

Se è una tantum io solitamente utilizzo delle elettroserrature di sicurezza.Tramite pulsante l'operatore prenota l'apertura delle porte,la macchina (il motore)tramite comando d'inverter frena e a velocità 0 tolgo tensione all'inverter.Ovviamente il contatto della ripartenza è in serie alle elettroserrature .....

Dieci secondi per aprire la portella eseguire l'operazione e richiudere la portella non mi sembrano esagerati.......

Ciao....

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