Nicola86 Inserito: 3 marzo 2015 Segnala Inserito: 3 marzo 2015 Ciao a tutti.. stavo approfondendo lo studio su i preamplificatori.. La cosa che mi blocca é che in ttt gli esempi c é gia la conoscenza della resistenza di carico..generalmente 47k e alla luce del suo valore si parte con il calcolo delle resistenze Ora, se io volessi realizzare un preamplificatore come faccio a conoscere tale resistenza del mio altoparlante da 4 ohm e inoltre considerare anche i volt picco picco che genera il mic? ci sn valori che si adeguano come ad esempio 47k ?
tesla88 Inserita: 3 marzo 2015 Segnala Inserita: 3 marzo 2015 Stiamo parlando di bassa frequenza... La resistenza di carico del preamplificatore non è altro che la resistenza di ingresso di ciò che deve andare a pilotare, ovvero l'amplificatore o finale di potenza che a sua volta andrà a pilotare i diffusori - altoparlanti. Quindi prima cosa : come faccio a conoscere tale resistenza del mio altoparlante da 4 ohm Il tuo altoparlante a 4 ohm ha un'impedenza di...4 ohm! E non puoi collegarlo direttamente a un preamplificatore...ma fra preamplificatore e altoparlante ci devi mettere un amplificatore di potenza. Tornando all'impedenza di carico "vista" dal preamplificatore, 47K è un valore standard solo perchè parecchi amplificatori hanno 47k come impedenza d'ingresso, ma un amplificatore potrebbe avere un'impedenza di 500K così come di 10K ... giustamente come fai a saperlo? Beh la realtà è che ti basta che l'impedenza di uscita del preamplificatore sia MINORE dell'impedenza d'ingresso dell'amplificatore. Ora salvo qualche schifezza o applicazione speciale, un preamplificatore audio ha quasi sempre un'impedenza di uscita < 10 K , ma addirittura la maggior parte sarà < 1K. Calcola che spesso si usano dei buffer in uscita, e anche un semplice op-amp ha un'impedenza di uscita intorno ai 100 ohm. Se poi devi progettare tutto , dal preamplificatore fino allo stadio di potenza allora puoi scegliere tu ... inoltre considerare anche i volt picco picco che genera il mic? Beh dipende dal microfono, dato che ne esistono di diversi tipi , e ognuno ha la sua impedenza ... Forse sarebbe meglio che spiegassi quel che vuoi fare, se invece è solo teoria , tieni solo presente che l'importante è che l'impedenza di uscita dello stadio precedente sia minore dell'impedenza d'ingresso dello stadio che segue e che la sensibilità dello stadio seguente sia sufficiente rispetto al segnale che lo stadio precedente è in grado di fornire.
Nicola86 Inserita: 4 marzo 2015 Autore Segnala Inserita: 4 marzo 2015 complimenti!.. molto chiaro veramente, ho letto molte guide anche su nuova elettronica, ma mancano di queste risposte a cui io mi sono fatto tante domande.. ne approfitto solo per chiederti un ultima cosa, magari serve anche come delucidazione ad altri. sto studiando gli amplificatori sul sito elemania.. qui vengono chiamati amplificatori nei testi.. in realtà allora sono preamplificatori anche quelli bistadio ( emett.comune coll.comune) e in cascata ad essi quindi va aggiunto uno stadio finale di potenza che va a pilotare l altoparlante. ma allora perché non partono a farti capire il calcolo delle resistenze dallo stadio finale dove va pilotato l altoparlante? loro nelle illustrazioni ad esempio di uno doppio stadio em. comune coll. comune raffigurano l altoparlante al posto della rl ( resistenza d carico..boo comunque la mia domanda principale :roflmao:tra le tante....scusa la risata, ma ti sto assillando lo so; comunque se in uscita di un microfono abbiamo un segnale di quanto guadagno è necessario per udirlo su di un altoparlante.. insomma non è sufficiente un preamplificatore che ha un guadagno di 10 o 20? tale amplificazione non è sufficiente? a me per il momento interessava realizzare un semplice amplificatore con un piccolo mic da pc e un altoparlante da 4 ohm e udire i suoni ricevuti dal mic sull altoparlante.. per concretizzare quello che ho studiato e e verificarlo in un modello reale. grazie saluti Nicola
patatino59 Inserita: 5 marzo 2015 Segnala Inserita: 5 marzo 2015 Secondo me (ma e' possibile che sbagli) bisogna distinguere principalmente tra amplificatori di tensione, usati come preamplificatori per piccoli segnali, e amplificatori di corrente, usati per pilotare gli stadi finali di uscita. Cambiano essenzialmente i componenti attivi usati e le impedenze di ingresso/uscita, e questo puo' aiutare a capire meglio le differenze costruttive e di progetto elettrico. Tanto per fare un esempio: Microfono a condensatore-impedenza infinita Microfono magnetico-da 200 a 1000 Ohm Uscita di un PRE-1000 Ohm Ingresso di un finale- da 4700 a 47000 Ohm Altoparlanti - da 2 a 16 Ohm Cuffie-da 8 a 32 Ohm o in certi vecchi esemplari militari anche 2000 Ohm Naturalmente tra un oggetto e un altro occorrera' un adattatore di impedenza che sarà passivo nel caso che il segnale di ingresso sia sufficiente, mentre sara' attivo se occorre piu tensione o piu corrente, e da qui la distinzione d'uso.
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