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PLC Forum


Corrente Assorbita E Motore - misure e calcoli tramite inverter


GiuseppeM.

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Salve a tutti. Come giorni fa ho accennato, mi accingo a misurare la potenza assorbita da un asincrono Siemens tramite l'inverter di comando.

Oggi, durante alcuni preparativi, ho potuto notare come durante le fasi di accelerazione del motore il display dell'inverter mi forniva corrente assorbita in diminuzione: mi sembra strano, all'accelerare del motore e quindi del compressore ad esso collegato e quindi al crescere della portata mandata e del rapporto di compressione, dovrei rilevare un aumento della potenza assorbita, ovvero un aumento della corrente assorbita se la potenza attiva fornita al motore è P=1.73*V*I*cosfi con V e I tensione e corrente di linea; è giusto il mio ragionamento? Grazie

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Si, e' giusto, quando vuoi fornire energia per accelerare un carico meccanico, devi aumentare l'erogazione di corrente attiva assorbita.

Se il display segna di meno .... MIRACOLO !!! :D

A volte succede anche ai manometri di segnare sbagliato.

Ciao

Mario

Modificato: da Mario Maggi
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Grazie Mario! Forse è una domanda sciocca :embarassed: ma, la corrente che mi dà l'inverter sul display è di linea o di fase? E' una cosa che mi sto chiedendo solo ora! Dovrei rendermi conto se il motore è collegato a stella o triangolo per rispondere alla domanda? Ultimo dubbio e poi chiudo :P , nella formula della potenza attiva il "cosfi" che utilizzerò è quello del motore preso dal catalogo, sbaglio? Grazie già da ora!

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  • 3 weeks later...

Atenzione, il fatto che si veda la corrente diminuire non vuol dire che il motore stia assorbendo meno potenza. Non dimentichiamoci che l'inverter, varia tesione e frequenza di alimentazione (grandezze che influiscono anche sul cos fi del motore). Per essere effettivamente sicuri dell'entità della potenza assorbita dal motore, bisognerebbe usare uno strumento a vero valore efficace (causa armoniche).

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Caro franco1,

pur essendo d'accordo con te che la misura precisa va fatta con uno strumento a vero valore efficace, sarai d'accordo con me che se la corrente diminuisce in accelerazione e' un vero miracolo energetico.

Un conto e' l'errore di misura, altro conto e' l'inversione dell'indicazione (all'aumento della corrente il display dell'inverter segna di meno :( )

Ciao

Mario

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Non è un miracolo il fatto che diminuisca la corrente all'accellerare del motore..

Dipende a cosa è applicato....

Mica l'hai schiaffato su una pompa?

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Mica l'hai schiaffato su una pompa?

Ma, se ben ricordo, la coppia resistente delle pompe e dei ventilatori aumenta con funzione quadratica(?) rispetto alla velocità di rotazione. COmunque, e su questo sono sicuro, aumentando la velocità aumenta la richiesta di coppia, ergo aumenta la corrente assorbita.

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paolob,

Dipende a cosa è applicato....

Mica l'hai schiaffato su una pompa?

non hai letto il post iniziale? Insisto col miracolo.

Ciao

Mario

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Salve a tutti. Allora, oggi altre prove e ancora queello strano fenomeno! Coorente in diminuzione all'aumentare della velocità del Roots. Le ipotesi sono due:

1) è impazzito l'inverter

2) all'avviamento il cosfi del motore è molto basso poi aumenta notevolmente e questo compensa la diminuzione della corrente

Ho detto qualche cavolata?

Ah terza ipotesi, il miracolo!

p.s.: il Roots è inserito in un impianto per la produzione di aria compressa che alimenta un turbogruppo per sovralimentazione di motori a c.i.

Ciao

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Coorente in diminuzione all'aumentare della velocità del Roots.

Bhe forse con le info che hai aggiunto si può tentare una spiegazione.

1 La corrente diminuisce all'aumentare della velocità, non durante l'accelerazione

2 Il compressore alimenta un turbo. Questo spiegherebbe/potrebbe spiegare il fenomeno. Aumentando la velocità aumenta anche la velocità del turbo che, presumo, è mosso dai gas di scarico del motore a c.i. In questo modo al compressore Roots si facilit il lavoro ed esso ha bisogno di minor coppia, contrariamente a quanto dovrebbe essere. In altri termini all'aumentare della velocità la resistenza del carico diminuisce, questo spiegherebbe la minor richiesta di coppia.

Questa è solo un'ipotesi con dati parziali e non verificati. Dovresti veriifcare se le l'effetto che ho descritto è reale.

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Caro Bepi32,

dati i dati, forse si arriva a capire.

L'aria che passa dal Roots entra poi nel centrifugo? Se e' cosi', quando il centrifugo "pompa" crea una depressione sull'uscita del Roots che fa giustamente diminuire la corrente. O la configurazione 'e diversa?

Ciao

Mario

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Ciao a tutti, in particolare a Livio e a Mario. Allora, cerco di spiegarmi meglio; non abbiamo un motore a c.i., infatti il turbo è mosso dall'aria compressa che alimenta la turbina dello stesso. L'aria, in realtà, subisce due compressioni, disposte in serie; la prima è quella del Roots (14kW potenza nominale) la seconda è quella del centrifugo( dello stesso turbogruppo) che riceve la mandata del Roots . L'aria compressa in uscita dal centrifugo va in un serbatoio che poi alimenta la turbina dello stesso turbogruppo. Quindi quando accelero il Roots, tramite computer e programma LabVIEW, non faccio altro che accelerare il turbo. Sono arrivato a pressioni di 2.7 bar (assoluta).Ciao

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L'unica spiegazione è che il turbo, aumentando al sua velocità, crei una minore resistenza (depressione) in uscita al roots. Poi non hai ancora confermato se la diminuzione della corrente la leggi durante la transizione di velocità o quando la velocità si è stabilizzata. Oppure se la rampa di accelerazione è tale che fa ritenere l'accelerazione irrisoria.

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Se stai accelerando, ciòè se la velocità sta aumentando, la corrente deve essere incrementata o, al limite rimanare costante. Questo per il principio fondamentale della dinamica: "Ogni corpo tende a rimanere nel suo stato di quiete o di moto relativo", questo fenomeno si dice anche inerzia. Per modificare questo stato occore che sul corpo agisca una forza esterna. Nel caso di un corpo che ruota questa forza è la coppia motrice. Per accelerare è necessario un apparto di coppia motrice, per decelerare è necessaria una sottrazzione di coppia motrice. Ora verifica anche cosa succede quando passi da una velocità ad un'altra inferiore. Se in questo caso la corrente aumenta c'è, evidentemente, qualche cosa di sbagliato nel sistema di misura e calcolo della corrente. Se invece diminuisce c'è qualche cosa di errato nella misura della corente in fase di accelerazione. Perchè, in questi casi, non credo ci siano Santi disposti a fare miracoli o fantasmi giocherelloni. :D

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Livio non credi che dipenda dal cosfi fortemente variabile che all'avvio è basso poi aumenta e compensa la diminuzione della corrente? (è una sciocchezza?). Comunque controllerò meglio l'inverter.Ciao

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Se dipendesse dal cosenphi che aumenta con l'aumentare della frequenza, dovresti misurare una diminuzione della corrente al termine del transitorio e dovresti misurare correnti diverse alle diverse velocità. Comunque la corrente durante la fase di accelerazione dovrebbe essere maggiore della corrente in regime costante.

Hai controllato la curva V/f? Se è tarata male potrebbe produrre un effetto simile, ma rischi anche di danneggiare il motore.

Questa funzione è un retta che, in teoria, fa coincidere 400v @ 50Hz e 0v @ 0 Hz. Questi sono i due punti che indentificano la retta. In pratica si applica una specie di piedistallo di tensione, raggiunto quel valore la tensione non decresce più. Cerco di spiegarlo meglio con un esempio. Ammettiamo di tarare, ovviamente, 400v @ 50Hz e 40v @ 5Hz. Raggiunti i 5 Hz la tensione si manterrà costante al valore di 40v fino a 0 Hz. Idem, per frequenze > 50 Hz, la tensione non aumenta oltre i 400v.

Questo è dovuto al fatto che la XL del motore diminuisce lineramente con la frequnza, quindi per mantenere costante la corrente è necessario diminuire proporzionalemente la tensione.

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