simo7703 Inserito: 6 marzo 2015 Segnala Inserito: 6 marzo 2015 Salve a tutti , sono stato chiamato a rifare un impianto elettrico di un locale autoclave per una piccola struttura ricettiva , anche se non mi occupo principalmente di questo settore , non credo di avere particolari problemi.... ho solo un paio di dubbi che vi elenco: - Attualmente le due elettropompe trifase sono comandate da due pressostati differenziali che ne interrompono direttamente l'alimentazione (presuppongo interrompendo due fasi). Pensate sia una configurazione corretta ? Io avevo pensato con i pressostati di comandare due CT , ma se può andare bene come è attualmente gli farei risparmiare l'acquisto dei due contattori. - Non c'è neanche un galleggiante di minima, ma dicono di non volerlo mettere, ma io avevo pensato lo stesso di predisporre il tutto e di dare la possibilità con un deviatore di attivarne o no il funzionamento. Ora ,se tornando al punto precedente, ci fosse bisogno dei due contattori per il comando delle elettropompe non ci sarebbe problema perchè lo metterei in serie con i pressostati ; ma se andasse bene la configurazione attuale come potrei fare ? - Attualmente ci sono due trasformatori 12-24 V. da 15 Va che alimentano due elettrovalvole (del tipo da irrigazione) che sono comandate da due galleggianti , uno per l'acquedotto ed uno per il pozzo. Può essere corretto mandare la 220 al galleggiante e con il ritorno alimentare i relativi trasformatori ? - Ultimo dubbio, i due salvamotori che metterò hanno bisogno di una protezione magnetotermica a monte ? Sono più di un paio, ma vorrei fare le cose a regola d'arte , ma senza esagerare con i costi ....
menegio2 Inserita: 6 marzo 2015 Segnala Inserita: 6 marzo 2015 (modificato) Andando con ordine: -come hai detto tu anch'io farei comandare 2 contattori dai 2 rispettivi pressostati, magari aggiungendo anche un selettore aut/0/man così in caso di problemi puoi spegnere o accendere la rispettiva pompa a prescindere da quello che succede nell'impianto. -se vuoi anche solo predisporre per il galleggiante di minima con la configurazione attuale dovresti inserire un contattore che tagli l'alimentazione dei due salvatori, però a questo punto capisci anche tu che ti conviene tornare al punto precedente. -da normativa sinceramente non lo so ma penso che comunque si possa con le opportune protezioni,io però se fossi in te lascerei i trasformatori sempre alimentati protetti da fusibili, e al galleggiante andrei con il 24v, passando però sempre da un fusibile, per poi andare sulla valvola. facendo così potresti anche mettereun solo trasformatore che fa tutte e 2 le valvole. -I salvamotori sono già di per se magnetotermici,per cui l'unica cosa che devi verificare è che a monte della linea di alimentazione del quadro ci sia un interruttore magnetotermico differenziale che la protegga Modificato: 6 marzo 2015 da menegio2
simo7703 Inserita: 6 marzo 2015 Autore Segnala Inserita: 6 marzo 2015 (modificato) Grazie menegio, quindi: -se volessi predisporre per il pressostato di minima lasciando la configurazione attuale (ossia i pressostati che tagliano due fasi alle pompe), potrei mettere un CT a 4 poli che tagli le stesse due coppie di fasi. Giusto ? ( ma è corretto poi lasciare sempre una fase in tensione alle pompe ?) -per quanto riguarda il trasformatore anche io avevo pensato di metterne solo uno e di lasciarlo sempre alimentato, ma mi hanno detto che preferirebbero tenerne due in modo che se uno si dovesse bruciare , il riempimento delle cisterne sarebbe sempre assicurato dall'elettrovalvola alimentata dall'altro trasformatore ed era stato preferito non lasciarli sempre alimentati per aumentarne la durata. Per proteggere il primario del trasformatore avevo pensato ad un magnetotermico dedicat agli ausiliari del quadro , mentre per il secondario seguirò il tuo suggerimento ; un fusibile da 1 A penso vada bene, che dici ? Modificato: 6 marzo 2015 da simo7703
dnmeza Inserita: 6 marzo 2015 Segnala Inserita: 6 marzo 2015 (modificato) inserisci due teleruttori con bobina a 24 V che tagliano tutte e tre le fasi, tutti i comandi li alimenti a 24 V il circuito di potenza passa per i teleruttori, metti il selettore manuale automatico ed eventualmente pulsante di prova avvio pompa, e spie segnalazione presenza tensione 220 V (3) e 24 V Modificato: 7 marzo 2015 da dnmeza
rfabri Inserita: 7 marzo 2015 Segnala Inserita: 7 marzo 2015 Sopratutto non dimenticare le termiche salvamotore oportunamente tarate, bye
menegio2 Inserita: 7 marzo 2015 Segnala Inserita: 7 marzo 2015 Io metterei un teleruttore ogni pompa e non taglierei le fasi con i pressostati direttamente ma li userei per tagliare i teleruttori...per il discorso dei trasformatori secondo me è un discorso che non ha senso, non è che se lasci un trasformatore sempre alimentato perde durata di vita,anzi secondo me dura di più, comunque se decidi di lasciare così con quei trasformatori va bene il fusibile da 1 A...facendo così però mandi la 220v nell'acqua che secondo me non è il massimo. a te la scelta
simo7703 Inserita: 7 marzo 2015 Autore Segnala Inserita: 7 marzo 2015 Grazie a tutti per i consigli, ho deciso che metterò due contattori con bobina 220 V. comandati dai relativi pressostati ; i due trasformatori li terrò alimentati fissi proteggendo il secondario con un fusibile da 1 A , mando la 24 V ai galleggianti e con il ritorno , passando da due sezionatori alimenterò direttamente le elettrovalvole. Per quanto riguarda il galleggiante di minima, lo metterò in serie con i pressostati mettendo un selettore 1 0 2 per disattivarlo. Spia di tensione per la 24 V.
simo7703 Inserita: 8 marzo 2015 Autore Segnala Inserita: 8 marzo 2015 (modificato) Scusate, ulteriore dubbio, pensate vada bene un cavetto da 1,5 mm per alimentare le pompe ? Sono da 1.5 CV . Pensavo di arrivare alla scatola con due montanti da 2,5 mm e poi staccare per le pompe con due cavetti 4*1,5 mm. La domanda mi sorge spontanea, ma la formula I=P/V vale anche per un circuito trifase ? Modificato: 8 marzo 2015 da simo7703
Elektr Inserita: 9 marzo 2015 Segnala Inserita: 9 marzo 2015 La domanda mi sorge spontanea, ma la formula I=P/V vale anche per un circuito trifase ? NO. per il circuito trifase I= P / V * cos phi * rad3 (1,73) * rendimento e comunque fai riferimento ai dati di targa del motore per sapere la sua corrente nominale ciao
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