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PLC Forum


Impianto Di Dosaggio


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Inserito:

Buon giorno e buon anno a tutti

sono qui a porvi un nuovo quesito:

-nastro trasportatore situato sotto una tramoggia che puo' contenere fino a 5 ton di materiale.

-il nastro deve dosare il prodotto dentro una tramoggia piu' piccola che alimenta un'impianto.

-lo start stop motore viene dato da una sonda di livello di tipo capacitivo.

Problema:

come gia' detto il nastro e' sottoposto al peso del materiale dentro al silos, tale peso pero' e' variabile e puo andare da pochi chilogrammi fino a qualche ton

il dosaggio non puo' essere fatto a peso, bensi' a volumi quindi con sonde di livello(quindi niente celle di carico)

Come faccio ad eliminare l'inerzia di rotazione del nastro dovuta alla differenza di peso?

Il motore autofrenante lo escludo a priori in quanto il nastro esegue migliaia di start stop al giorno.

Le resistenze in corto circuito sul motore hanno dato risultati molto deludenti.

un inverter puo' risolvere il problema?se si deve avere delle caratteristiche particolari? (il motore e' da 4 kW con riduttore).

grazie

Davide


Inserita:

Guarda i siti di chi costruisce dosatori e impara......

il dosatore ha una sua tramoggia con dentro un Tot di kili di materiale, quando ha finito si ricarica inoltre, il dosaggio volumetrico purtroppo è meno preciso di quello gravimetrico e questa non è una novità.

Quindi senza fare invenzioni, fatti una tramoggia che viene caricata con due livelli, metti 2 celle di carico, uno strumentino che legga la portata con uscita 4..20mA, la colleghi all'inverter ed il gioco è fatto.

Ricordati che il dosaggio "volumetrico" di solito si fà sui liquidi, sui solidi è molto meglio il gravimetrico.

Inserita:

Pur condividendo le considerazioni generali di Marco Eli sui dosatori, relativamente al metodo di frenaturadevi considerare l'inerzia massima che "vede" il motore, cioè l'inerzia massima riportata all'asse motore. Da qui dimensioni inverter e gruppo di frenatura per ottenere l'arresto in un determinato tempo. Imposti la rampa di decelerazione per quel valore di tempo; il tempo di arresto rimane costante al variare dell'inerzia. Se necessiti di maggiori informazioni su come dimensionare inverter e gruppo di frenatura, puoi rifarti alla discussione in rilievo su questo forum; li trovi il link al mio tutorial sul dimensionamento dei motori elettrici con notizie sul dimensionamento dei gruppi di frenatura.

Inserita:

Non specifichi il tipo di prodotto in questione, comunque una soluzione potrebbe essere quella di inserire una coclea o una rotocella tra la bocca del silo e il nastro in modo da dosare la quantità di prodotto che cade sul nastro. In questo modo la quantità di prodotto sul nastro dovrebbe essere abbastanza costante.

Far scorrere il nastro direttamente sotto una tramoggia con una quantità di prodotto variabile all'interno che cade per gravità crea in genere una varietà di problemi.

Inserita:

ciao a tutti

x Marco Eli: non so se si era capito ma l'impianto in questine esiste gia' ed e' funzionante, se potessi rifarlo in una notte ci farei un pensierino, voglio solo cercare di migliorarlo nel limite delle mie possibilita'.

Per quanto riguarda il tipo di misura che vado ad effettuare ci sono dei motivi validi in quanto il materiale in questione e' sabbia da fonderia che deve essere dosata in una formatrice pneumatica, chiunque conosce questo tipo di prodotto (e di processo) sa che il volume varia di parecchio a causa di tanti motivi , e la misura con celle di carico non sarebbe adeguata.

Inoltre la dinamica dell'automazione e' molto veloce e delicata...inserire altre macchine sarebbe da pazzi!!

Gia' fatico a trovare il tempo per leggere i livelli!!

Per questo volevo cercare di risolvere il problema controllando meglio il motore.

Livio mi leggero' anche il tutorial sui motori, per adesso mi sono digerito quello sulle regolazioni.

Grazie

Davide

Inserita:

Mi permetto di intervenire di nuovo, ma solo per dire che non sempre ciò che esiste è intoccabile.

La funzione misconosciuta di "tecnologia del processo" serve appunto a studiare e verificare i processi degli impianti siano essi trattamento della materia prima, tecniche ed impianti di lavorazione (intesi come macchine) e tecniche e tecnologie elettroniche e non di controllo del processo.

Il tuo impianto è soggetto ad indagine da quando è stato costruito? (progettato male), oppure solo in seguito è cambiato qualcosa che vi ha portato ad indagare una sezione di impianto? A volte il tecnico aziendale

è chiamato dall'organizzazione a risolvere un problema che rompe e che sicuramente è facilmente risolvibile, (opinione insindacabile dei capi). Non sempre è così semplice.

Poni la prima verifica in azienda.

Prima di me funzionava?

Se si -dal funzionamento regolare ad ora cosa è cambiato?

Se non ha mai funzionato allora studio tutto.

Se prima funzionava allora studio con assoluta precisione tutti gli eventi successivi, perchè ci deve essere stato un evento di disturbo.

Infine quando serve e se ne sei convinto devi avere il coraggio di dire ai tuoi interlocutori che l'impianto non è ottimizzato per quella lavorazione.

Il mio è un intervento filosofico ma non tanto.

Inserita:

Ciao a tutti

<Il tuo impianto è soggetto ad indagine da quando è stato costruito? (progettato male), oppure solo in seguito è cambiato qualcosa che vi ha portato ad indagare una sezione di impianto? >

e' cambiato che negli ultimi tre anni la produzione e' aumentata del 30%, cio' che prima poteva andar bene ora fa sorgere dei dubbi...in piu' il mio capo e' andato in pensione ed e' venuto il momento di cambiare qualcosa...

<Infine quando serve e se ne sei convinto devi avere il coraggio di dire ai tuoi interlocutori che l'impianto non è ottimizzato per quella lavorazione.>

questa fase e' gia' superata e' venuto il momento di agire, tutti sanno che l'impianto e' saturo ma come responsabile della manutenzione credo di dover farlo funzionare nel miglior modo possibile...fermo restando che una sua sostituzione sarebbe impossibile...si dovrebbe chiudere l'azienda....proprio ora che andiamo a gonfie vele??

Ciao

Davide

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