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Pompa Con Inverter E Dispendio Energetico


tyree

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Ciao a tutti. Ho una domanda probabilmente banale da porvi, ma ho bisogno di togliermi un dubbio.

Campo idraulico: due idrovore da 2000 mc/h di portata dotate di inverter. Supponendo una media oraria di 3000 mc/h di portata necessaria (ipotizzo 45Hz di frequenza per ciascuna pompa) come posso stabilire il risparmio dal punto di vista energetico l'assorbimento di corrente? Come posso farlo in generale per una variazione di frequenza? In altre parole qual è il legame che posso ritenere valido tra corrente e frequenza dell'inverter?

Grazie e scusate la banalità.

:rolleyes:

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Il legame che secondo me devi tenere presente non è quello che hai detto tra corrente e frequenza dell'inverter. Non è l'inverter che pompa ma appunto le idrovore, in genere pompe verticali in uso nell'irrigazione o nel trasferimento di grandi masse d'acqua con relativamente poca prevalenza, (10 - 20 metri di colonna d'acqua). Le pompe hanno una propria curva specifica di funzionamento che contempla numero di giri portata e prevalenza. Se non hai i dati specifici della pompa non dimensioni o calcoli niente. I numeri che indichi sono numeri importanti. L'impianto esiste o e solo una valutazione teorica. Due inverter per pompe da 2000 m3/h non sono cosa da poco. Magari qualche chiarimento in più farebbe bene. Data la potenza dei motori che non indichi, in genere trattandosi, (se di tipo consortile) di impianti posti in località relativamente isolata e alimentati con una linea rurale in media tensione, gli inverter sono utili per l'avviamento progressivo dei motori.

I tuoi numeri mi sembrano teorici e non reali. Avviare in modo diretto dei motori così grandi deve essere cosa ardua e avviarli con inverter mi sembra costoso. Dicci se è uno studio o un impianto esistente.

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Ciao ragazzi

Condivido quello che ha dice adross, ci voglio dati precisi , caretteristiche in piu per esempio il ciclo di lavoro per fare una valutazione di risparmio.

Valutare solo corrente e frequenza secondo me porta un po a poco, teoricamente, la corrente alternata è caratterizzata da una variazione continua di valore e di verso e può pertanto essere rappresentata come una sinusoide (un onda) caratterizzata da precisi valori di frequenza misurati in Hz.

la frequenza della corrente è la ragione per la quale la corrente alternata proveniente dalla rete elettrica (frequenza = 50Hz) viene dapprima trasformata in corrente continua per poi essere nuovamente trasformata in corrente alternata ma con una frequenza variabile: variando infatti la frequenza della corrente che alimenta l'utilizzatore è possibile variarne la velocità modificandone così i consumi e la potenzialità.

Questo può essere un legame ma sinceramente un legame per fare una valutazione che mi dice tryee sinceramente penso servano altri dati

Ciao a tutti

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Diciamo che ho preso spunto da dati reali ma non sono quelli a cui devo fare riferimento...

In realtà ciò che mi interessava indipendentemente dalla potenza e dalle caratteristiche tecniche delle pompe (siano esse da 500W da 5kW o da 50kW) era eventualmente stabilire una relazione tra la potenza in gioco e la frequenza di comando del motore: immagino che una pompa da 5kW con motore a "velocità" fissa di 50 Hz consumi più di una pompa da 5kW con inverter a velocità mediamente attestata a 40-45 Hz? Se è così...come posso stimare questo risparmio energetico con dei calcoli più o meno semplici?

Grazie

...in seguito alla seconda risposta...

quali dati ulteriori potrebbero essere interessanti per una corretta stima? Sono rimasto sul generico perchè è una linea generale quella che cerco (sempre che esista). Parlando in termini percentuali: se a 50Hz ho il 100% della portata e ipoteticamente a 40 Hz il 50% della portata che cosa posso aspettarmi sulla potenza complessiva giornaliera? Un risparmio del 10%? 30%?

Probabilmente sono stato ancora poco chiaro...se è così me ne scuso!

Grazie in ogni caso

Modificato: da tyree
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Come già detto da tutti infinite volte, se chi posta il quesito se lo tiene mezzo per se e lo rende non valutabile, chi potrebbe avere l'idea di rispondere lascia perdere perchè si risparmia il tempo di spremersi troppo le meningi per poi trovarsi di fronte ad una realta completamente diversa.

I dati o li dai o ti tieni il problema.

Se ciò che cerchi, in realtà lo dicevi dall'inizio forse semplificavi l'argomento. Detto questo; Diciamo che hai preso spunto dai dati di una stazione di pompaggio esistente ma senza avere idea del concetto dimensionale dell'impianto. Tu non parti da colui che utilizza la potenza, (la macchina finale) ma parti da coloro che devono fornire a vario titolo l'energia elettrica e meccanica necessaria allo svolgimento del lavoro.

Se riduci i giri (1500 giri per le macchine standard) senza le considerazioni già fatte in precedenza rischi di risparmiare molto nel senso che non funziona niente o nel peggiore dei casi si rompe qualcosa.

In quanto alla potenza, l'argomento non è poi cosi semplice, prima parli di una pompa da 2000 mc, (senza indicare la pressione, che potrebbe avere una potenza presunta di 200Kw - 250 Kw) poi parli di motori relativamente piccoli 500w - 5Kw.

""In realtà ciò che mi interessava indipendentemente dalla potenza e dalle caratteristiche tecniche delle pompe""

A mio parere, Il risparmio energetico lo ottieni solo se lo verifichi in modo positivo con la curva di pompaggio della macchina e non indipendentemente da ciò.

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Grazie adross; mi scuso se sono stato un po' sibillino nella richiesta uno dei motivi è che non sono così ferrato in materia. Posso immaginare che per una risposta esatta alla mia domanda dovrei fornire dati più precisi o esaurienti. Il "brutto" della cosa è che, data la mia inesperienza, avrei voluto comprendere anche questo aspetto.

In effetti ho preso spunto da un grosso impianto di depurazione che ho visitato e i dati in mio possesso sono davvero pochi; a me non interessa sapere il risparmio in quella data situazione: per questo motivo avevo preso come riferimento il valore di 2000 mc/h (le pompe dovrebbero essere di 50-55kW, non di più). Siccome mi era stato spiegato che la portata media era normalmente inferiore alla portata massima totale delle pompe utilizzate mi chiedevo se era possibile stimare (non tanto in questo caso, ma in casi analoghi) un eventuale risparmio energetico in base alla frequenza degli inverter... In altre parole mi chiedevo se era possibile fare una quantificazione di questo tipo per fare un raffronto magari con pompe con avviamento tramite softstarter (solo a livello energetico, non di costo iniziale). Per quanto concerne la prevalenza purtroppo non so fornire dati. Avrei scavalcato il problema di range di frequenze utilizzabili per il corretto funzionamento (e la lunga vita) della pompa.

Tutto qui. Mi spiace se sono stato troppo vago, sono nuovo del forum; mi riprometto di esserlo il meno possibile in futuro. E' sicuramente nel mio interesse.

Saluti

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