Normativa Per Stesura Schemi Elettrici

[stranfugnina]

Buongiorno,

volevo sapere se esiste una specifica norma dove appaiano le regole per la stesura di uno schema elettrico di un'automazione industriale.

Mi spiego meglio; quello che oggi mi preme di più è sapere se sono obbligata a mettere nello schema la disposizione dei componenti elettrici all'interno dei vari quadri che ci sono in macchina.

Inoltre non so se sono obbligata a nominare i singoli morsetti che appaiono a schema; per esempio per i 3 morsetti di un motore, devo segnare che i morsetti sono, per esempio, il n°1, 2 e 3 della morsettiera XS3 ? o non sono obbligata?
Spero di dare risposta alle mie domande leggendo la norma di riferimento, ma non so qual'è.

Grazie.

[Livio Orsini]

I morsetti delle morsettiere e dei componenti devono essere numerati in modo univoco.

La prassi vuole che si numerino anche i fili.

Alcune aziende germaniche non numerano i fili giudicando sufficiente la numerazione dei morsetti; chiunque sia dovuto intervenire oper modifiche o verifiche su di un apparato dotato di simile schemistica ha perlomeno avuto da ridire sulla moralità dei genitori dl progettista.

[luigi69]

Livio sei una persona squisita : gli esempi calzano , se vi siete imbattuti negli ausiliari di un grosso compressore Atlas Copco oppure in una pressa Frech e via di seguito.... altro che ridire sulla moralità dei genitori , si sfocia anche verso altri parenti....

Per stranfugnina , non so risponderti di preciso sulla norma ma :

disposizione componenti : si sei obbligata non tanto per lo schema in se stesso..... se c'è un motore comandato da un tele e protetto da una termica, questo funziona, che ci sia la disposizione componenti o no. Ma nelle istruzioni del macchinario devi indicare la posizione delle termica perché sarà oggetto di eventuale intervento del manutentore , si la disposizione ci va , idem pulsantiere

morsettiere : potrebbe esserci il caso limite di una morsettiera di interconnessione fra due macchinari diversi . Quindi ipotesi , nella morsettiera XS3 il morsetto "fisico" numero 1 , il primo della fila, potrebbe chiamarsi morsetto 40 , ed avere in ingresso il filo E125.1 ed in uscita il filo 39....

è un caso limite ma è contemplato : Personalmente io numero il morsetto come numero il filo , per una praticità di lavoro anche senza davanti lo schema , ovvero , la morsettiera tal dei tali , che collega esempio.... l'uscita di un tele al motore , avrà i morsetti nominati U5 V5 W5 a cui saranno collegati i fili in entrata ed in uscita U5 V5 W5

ODIO con tutto il cuore chi adopera numerazioni si univoche ma che creano confusione..... ho trovato dei quadri dove il filo 40 era collegato al morsetto 39....... almeno avere la decenza di numerarli in progressione e che siano simili..da non trarre in inganno chi cabla

[stranfugnina]

Grazie Livio per la risposta;

bella quella della moralità dei genitori del progettista

Dove lavoro numeriamo ogni singolo morsetto con lo stesso nome che viene dato al filo, ma non nominiamo la morsettiera e quindi anche a schema elettrico non appare che il morsetto X fa parte della morsettiera Y.

Questo mi è proprio contestato da un cliente tedesco !!!

Quello che mi piacerebbe sapere è se sono obbligata o meno. Sarebbe un disastro

Grazie.

Grazie Luigi,

mi sa che stavamo scrivendo insieme e non ho visto la tua risposta; ho però ancora il dubbio dell'obbligo o no.

Modificato: 12 marzo 2015 da stranfugnina

[luigi69]

nono va numerata di sicuro , come si diceva XS...

perché ogni parte deve essere rintracciata, sia come componente sia internamente alla ditta per fare cablare il quadro e per l'acquisto dei componenti ( nuovi e ricambi )

normalmente o si mette una etichetta a fianco , oppure sui morsetti di terra o sui fermamorsetti si usa scrivere il cartellino con il nome

quello che sbagliavo io anni fa, era di numerare ad esempio la morsettiera di un bordo macchina , esempio XS20.... che poi era collegata al connettore XC20.... la morsettiera magari alimentava elettrovalvole e sensori.... quindi a fianco alcuni morsetti erano comuni a 0 volt e altri a +24... e per motivi di spazio si usavano morsetti doppi per i comuni... e morsetti singoli per i segnali

NO... una morsettiera con il suo nome non può avere due tipi di morsetti diversi , doppi o singoli , sono all'atto pratico due morsettiere diverse

Negli anni a venire hanno poi preso piede i morsetti " a scalare" o su più livello , dove il morsetto effettivamente può distribuire il positivo , il negativo ed il segnale, risolvendo in termini di spazio e di numerazione ( ma non di costo , a volte certe morsettiere a molla sono care come il fuoco... )

[Elettrolisi]

NO... una morsettiera con il suo nome non può avere due tipi di morsetti diversi , doppi o singoli , sono all'atto pratico due morsettiere diverse

Questa la devi spiegare perché non sta scritto da nessuna parte, tu puoi avere una morsettiera chiamata xs10 che abbia sia morsetti singoli che doppi , sicuramente non puoi mescolare potenza con segnali , forse intendevi questo

Per quanto riguarda la numerazione della morsettiera invece quella come ti è stato già detto è obbligatoria.

Modificato: 12 marzo 2015 da Elettrolisi

[stranfugnina]

Grazie a tutti per la cortesia

[pcontini]

C'è il CT 3/16 del CEI che tratta questi argomenti. In particolare la CEI EN 60445 ha come titolo "Principi base e di sicurezza per l’interfaccia uomo-macchina, marcatura e l'identificazione - Identificazione dei morsetti degli apparecchi, delle estremità dei conduttori e dei conduttori"

[stranfugnina]

Grazie pcontini,

mi sa che è proprio quello che cercavo.