albertoz3 Inserito: 18 marzo 2015 Segnala Share Inserito: 18 marzo 2015 (modificato) Buongiorno a tutti, scrivo per un quesito a cui non ho trovato riferimenti finora. Ho delle macchine da cablare e mi arrivano con cavo senza spina (per me corretto). Queste macchine vengono ultimate nella nostra azienda e viene installata anche la spina per l'utente finale, al quale poi vengono spedite e quindi vendute. Tipologia di macchine: potenza di 2,8kW e tutte 230Vac monofase, al max assorbimento nominale 13A. Le quali vengono vendute a piccoli artigiani o ad aziende. Noi normalmente installiamo spine industriali 16A non stagne marche Schneider... o palazzzoli...* taglio perchè non so se si possono richiamare nomi di produttori. Se vanno a clienti dove non ci sono prese industriali ovviamente si cambia la spina. Ma il quesito è: in generale non potendo venderle senza spina, è corretta l'installazione a priori di una spina civile rispetto ad una industriale (tipo VIM.. 16A) o c'è qualche riferimento normativo che definisce quale spina è da predisporre? Non parlo di portate in corrente, ma a livello normativo. P.S.: queste macchine montano come protezione generale un automatico 20A curva C 6000A con differenziale 30mA, al posto di un sezionatore generale. Grazie a tutti coloro che vorranno darmi una dritta. Saluti. * L'inserimento di nomi o marchi commerciali noti, come potrebbero essere quelli citati, non è considerata pubblicità. Ne Palazzoli, nè Schneider, trarranno giovamento dalla pubblicazione del loro nome all'interno di una discussione su PLCForum. L'inserimento del nome incompleto, invece, potrebbe rendere difficile la lettura dell'intero intervento. Modificato: 18 marzo 2015 da Maurizio Colombi Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
maxpala2003 Inserita: 18 marzo 2015 Segnala Share Inserita: 18 marzo 2015 Andando a memoria mi pare che i vincoli riguardano soprattutto le prese e non le spine, ad esempio in certe condizioni sono prescritte prese interbloccate, in altre IP55 o Ik08, insomma sarà la spina a doversi adeguare alla presa. Il costruttore della macchina non sempre può sapere a priori dove il suo prodotto verrà installato, specialmente nel tuo caso, se hai l'obbligo di montare la spina è classificato apparecchio mobile. In sintesi secondo me va bene una normale spina civile, l'importante è che la dichiarazione di conformità della macchina riporti le giuste caratteristiche della spina installata. In ogni caso aspetta pareri più autorevoli prima di prendere delle decisioni in merito. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
albertoz3 Inserita: 18 marzo 2015 Autore Segnala Share Inserita: 18 marzo 2015 (modificato) Chiaro. Effettivamente non trovo riferimenti. Tenuto conto anche della differenza fra una spina industriale mettiamo VIMAR * 2p+T 16A dalla stessa in versione civile per essere innestata in presa classica (tipo Bpresa), almeno per una portata in uso continuativo. Mi basta vedere una friggitrice da 2kW presa al supermercato, con spina civile in presa normale dopo 30min di utilizzo la presa ha un suo riscaldamento. Ma forse questo è un altro discorso. Modificato: 18 marzo 2015 da Maurizio Colombi Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Volutamente Anonimo Inserita: 10 aprile 2015 Segnala Share Inserita: 10 aprile 2015 Secondo me sei in una situazione molto "border line". Una volta ho approfondito la normativa sulle prese/spine domestiche. Le norme di prodotto considerano che queste apprecchiature siano sottoposti a cicli di lavoro "domestici" ad esempio (ma tiro dei numeri a caso) vengono sottoposti a 16A per 1 ora, poi vengono fatte raffreddare 10 minuti, poi a 10 amper x 3 ore e cosi' via. . Vengono fatti dei test di insersione e disiniserzione ed alla fine del ciclo vengono misurati dei parametri, non ricordo se la resistenza di contatto o se alcune tolleranze dimensionali. Questo per dirti e ribadire che una spina da 16A per uso domestico, non è detto che sopporti 12A per 24ore consecutive, o comunque cicli di lavoro "industriali". La dizione "per uso domestico o similare" non è casuale. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Carlo Albinoni Inserita: 10 aprile 2015 Segnala Share Inserita: 10 aprile 2015 Esatto. Tutto ciò è stato messo in evidenza dalla ricarica dei veicoli elettrici che assorbono la corrente nominale permanentemente per molte ore di seguito causando la cottura delle prese domestiche. Benchè la cosa non abbia ancora un riscontro normativo, di solito di ritiene che una presa/spina "Schuko" sia idonea sino a 10 A permanenti. Altri, più prudentemente, dicono 8 A. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
JumpMan Inserita: 11 aprile 2015 Segnala Share Inserita: 11 aprile 2015 un automatico 20A curva C 6000A In questo caso nemmeno la spina industriale da 16A è correttamente protetta, figuriamoci quella civile... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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