peppe1992 Inserito: 20 marzo 2015 Segnala Inserito: 20 marzo 2015 Buonasera a tutti avendo a disposizione 2 trasformatori 230-24 ho collegato le due uscite a 24 insieme e alimentando a 230 ho ottenuto in uscita 230 volt. Volevo sapere se questo sistema anche se non perfetto può essere utilizzato come trasformatore di isolamento per qualche piccola applicazione da laboratorio. Grazie tante
dnmeza Inserita: 20 marzo 2015 Segnala Inserita: 20 marzo 2015 (modificato) si hai una doppia separazione magnetica, basta tenere l'uscita isolata, rimane sempre il pericolo dell'elevata tensione (230 V) di linea che se anche senza alcun riferimento a Massa o telaio è sempre pericolosa, una volta la tensione di laboratorio che avevo era 110 V isolata magneticamente con centrale a massa, pertanto verso massa 55 V. Modificato: 20 marzo 2015 da dnmeza
peppe1992 Inserita: 20 marzo 2015 Autore Segnala Inserita: 20 marzo 2015 Quindi il conduttore di terra sul trasformatore di uscita conviene non metterlo vero?
maxpala2003 Inserita: 20 marzo 2015 Segnala Inserita: 20 marzo 2015 (modificato) Il conduttore di terra nella linea in uscita dal trasformatore di isolamento va usata di certo. Ovviamente tutto è relativo all'uso che intendi farne. Modificato: 20 marzo 2015 da maxpala2003
peppe1992 Inserita: 20 marzo 2015 Autore Segnala Inserita: 20 marzo 2015 L'utilizzo è proprio quello di trasformatore di isolamento
eliop Inserita: 21 marzo 2015 Segnala Inserita: 21 marzo 2015 Il conduttore di terra nella linea in uscita dal trasformatore di isolamento va usata di certo. Gli utilizzatori alimentati da un trasformatore di isolamento devono essere assolutamente non collegati a terra,sennò che ce lo metti a fare il trasformatore? Nel caso in cui il trasformatore alimenti più apparecchi ,questi devono essere collegati in equipotenziale ma sempre isolato da terra!
dnmeza Inserita: 21 marzo 2015 Segnala Inserita: 21 marzo 2015 (modificato) Ovviamente tutto è relativo all'uso che intendi farne Esatto, molti disturbi si insinuano proprio per gli accoppiamenti capacitivi (scariche impulsive di altri utilizzatori ) che esistono tra la linea isolata ed eventuali collegamenti a terra degli utilizzatori (isolati) per alcuni usi o esperimenti è utile non effettuare la messa a terra, A mio parere la carcassa dei trasformatori è da mettere a terra sempre, per concatenare queste eventuali spurie. questi devono essere collegati in equipotenziale ma sempre isolato da terra certo, nel caso di più apparecchi. Modificato: 21 marzo 2015 da dnmeza
peppe1992 Inserita: 21 marzo 2015 Autore Segnala Inserita: 21 marzo 2015 Grazie mille a tutti voi pwe le risposte
fradifog Inserita: 21 marzo 2015 Segnala Inserita: 21 marzo 2015 Che senso ha usare il conduttore di terra col trasformatore d'isolamento? Bisogna collegare insieme le terre dei carichi,ma non a terra,in caso di doppio guasto e usare le opportune protezioni termiche e magnetiche. Non ho capito: Buonasera a tutti avendo a disposizione 2 trasformatori 230-24 ho collegato le due uscite a 24 insieme e alimentando a 230 ho ottenuto in uscita 230 volt. Volevo sapere se questo sistema anche se non perfetto può essere utilizzato come trasformatore di isolamento per qualche piccola applicazione da laboratorio. Grazie tante
del_user_155042 Inserita: 21 marzo 2015 Segnala Inserita: 21 marzo 2015 Buonasera a tutti avendo a disposizione 2 trasformatori 230-24 ho collegato le due uscite a 24 insieme e alimentando a 230 ho ottenuto in uscita 230 volt. Volevo sapere se questo sistema anche se non perfetto può essere utilizzato come trasformatore di isolamento per qualche piccola applicazione da laboratorio. Grazie tante Credo che in questa situazione non hai SELV,PELV o FELV in bassissima tensione di sicurezza. La tensione in uscita non deve superare i 50 in alternata e tu hai 230V in alternata . Se i due trasfomatori che hai usato in cascata non sono trasfomatori di sicurezza , non hai creato un circuito isolato. Ognuno dei due trasfomatori puo cedere e non garantire l'isolamento tra primario e secondario in caso di guasto. Perccio la terra la devi collegare a tutte le masse delle utenze .
fradifog Inserita: 21 marzo 2015 Segnala Inserita: 21 marzo 2015 Infatti,avevo chiesto cosa significasse una frase. Il trasformatore d'isolamento per me è un trasformatore 1 a 1..Ma forse mi sbaglio.
Livio Orsini Inserita: 21 marzo 2015 Segnala Inserita: 21 marzo 2015 (modificato) Il trasformatore d'isolamento per me è un trasformatore 1 a 1..Ma forse mi sbaglio. No non ti sbagli. Però non basta il rapporto di trasformazione, ma deve anche avere i requisiti di isolamento tali da garantire l'effettiva separazione in ogni condizione. Quando, ad esempio, si devono fare misure oscillografiche su apparati che lavorano direttamente sulla rete si usa, se si è in laboratorio, un bel trasformatore di isolamento in modo da averre lo strumento "sollevato". Quando si è sul campo....si stacca il terminale di terra e si sta attenti. Con i nuovi strumenti che lavorano a bassa tensione son già previsti per lavorare senza terra. Modificato: 21 marzo 2015 da Livio Orsini
dnmeza Inserita: 21 marzo 2015 Segnala Inserita: 21 marzo 2015 condivido l'analisi di un buon trasformatore d'isolamento, puo essere benissimo o un 4 colonne o un avvolgimento separato (non avvolto sopra) L'uso comunque di due trasformatori (a parte la non economicità/perdite) in campo amatoriale con pretese limitate può soddisfare l'isolamento, anche con l'aggiunta di opportuni filtri.
peppe1992 Inserita: 21 marzo 2015 Autore Segnala Inserita: 21 marzo 2015 Che tipo di filtri? L'utilizzo principale è quello di poter fare misure con l'oscilloscopio. Non mi andava di staccare il filo di terra dell'oscilloscopio e quindi ho pensato a qesta soluzione avendo a disposizione i due trasformatori 230-24 e non avendo a disposizione soldi (essendo uno studente) per comprare un trasformatore di isolamento.
Maurizio Colombi Inserita: 21 marzo 2015 Segnala Inserita: 21 marzo 2015 Se prendiamo in esame le caratteristiche del trasformatore d'isolamento, possiamo evidenziare che si tratta di una macchina elettrica in cui è garantito l'isolamento elettrico tra primario e secondario. Queste caratteristiche sono presenti in qualsiasi trasformatore, ma nel trasformatore d'isolamento, devono essere GARANTITE. Questo lo si ottiene, solitamente, con il sovradimensionamento dei "cartoncini" isolanti tra i due avvolgimenti, e con l'utilizzo di fili verniciati in modo speciale per uno o per entrambi gli avvolgimenti. Il rapporto di trasformazione può non essere 1:1, la tensione massima dovrebbe essere di 500V e la potenza limitata (non ricordo il valore) in base al sistema di alimentazione. I circuiti SELV o PELV, utilizzano trasformatori d'isolamento che, oltre a garantire la separazione elettrica GARANTITA, abbassano anche il valore della tensione. Il circuito FELV, invece, potrebbe anche non utilizzare un trasformatore d'isolamento. Valutando le condizione dell'apparecchio realizzato da peppe1992, ritengo che sia garantito il doppio isolamento considerando che esistono DUE circuiti magnetici differenti tra ingresso ed uscita.
Livio Orsini Inserita: 21 marzo 2015 Segnala Inserita: 21 marzo 2015 Se è per fare misure con l'oscilloscopio, va bene il circuito che hai realizzato. se i due trasformatori sono di qualità almeno decente non dovresti avere problemi. Non lo puoi certificare ma per uso personale chissene.....
peppe1992 Inserita: 21 marzo 2015 Autore Segnala Inserita: 21 marzo 2015 Questa è la foto di come l'ho realizzato. Anche per le misure con l'oscilloscopio la carcassa dei trasformatori deve essere collegata a terra giusto?
Maurizio Colombi Inserita: 21 marzo 2015 Segnala Inserita: 21 marzo 2015 La carcassa del primo trasformatore (230/24) potrebbe avere una ragione per essere messo a terra, ma la carcassa del secondo trasformatore (24/230) non ha nessuna ragione di avere il collegamento a terra. (essendo uno studente) ...dovresti avere la risposta a questa affermazione!
peppe1992 Inserita: 21 marzo 2015 Autore Segnala Inserita: 21 marzo 2015 Si in effetti il secondo trasformatore è proprio quello "di isolamentro" quindi i 230V sul secondario del secondo sono quelli "sicuri"
Maurizio Colombi Inserita: 21 marzo 2015 Segnala Inserita: 21 marzo 2015 Ma c'è una motivazione diversa.
peppe1992 Inserita: 21 marzo 2015 Autore Segnala Inserita: 21 marzo 2015 Il fatto che mettendo in comune la carcassa del primo e del secondo, un eventuale guasto sul primo trasformatore mi va ad alimentare la carcassa del secondo? Non riesco a venire a capo ad altri eventuali problemi per il momento.
Maurizio Colombi Inserita: 21 marzo 2015 Segnala Inserita: 21 marzo 2015 La tensione generata dal secondo trasformatore (elevatore) non ha un neutro e non ha una fase, perchè non c'è nessun legame con la terra. Hai una tensione generata da un secondario di un trasformatore e basta. E' questo l'unico scopo di un trasformatore d'isolamento. Sono comunque buone anche le ipotesi che hai fatto tu.
peppe1992 Inserita: 21 marzo 2015 Autore Segnala Inserita: 21 marzo 2015 Grazie tante Una cosa che non ho mai capito del tutto (non vorrei andare off-topic) ma penso che è attinente all'argomento: Il fatto che "prendiamo la scossa" se tocchiamo un conduttore in tensione a piedi nudi. E' perchè chiudiamo il circuito con la terra in cabina? Quello che non mi spiego è come possiamo prendere la scossa e magari essere attraversati da una corrente considerevole visto che solitamente in casa abbiamo pavimentazione, cemento e dopo la terra e quindi in complessivo una resistenza serie molto grande.
ivano65 Inserita: 21 marzo 2015 Segnala Inserita: 21 marzo 2015 la corrente che prendi in casa dipende da molti fattori. se hai i piedi ben isolati la corrente non la senti nemmeno. se hai i piedi bagnati l'intensita' diventa pericolosa. il magnetotermico che hai messo di protezione di quanto Amper e'?
Messaggi consigliati