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Alimentatore Con Batteria Tampone


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Inserito:

Ciao a tutti, avrei un problemino da risolvere ma non riesco a selezionare il prodotto adatto allo scopo.

Devo alimentare un apparato di rete poe funzionante a 24 V in corrente continua e potenza di circa 24 W.

Vorrei far in modo di avere un'autonomia di alcuni giorni (più di due) in assenza dell'alimentazione da rete.

Avevo pensato di utilizzare batterie in tampone (sigillate al piombo) in serie 2 x 12V 65Ah, ma il problema è che guardando in giro, non riesco a trovare alimentatori che supportino batterie di tale capacità.

Gruppi di alimentazione simili a quelli per antifurto che ho visto, indicano nelle specifiche la possibilità di collegare batterie fino a 18 o 24 Ah (non sono però riuscito a capire se è una limitazione tecnica o magari se per normativa devono garantire una ricarica entro un certo tempo).

Avreste qualche indicazione da darmi?

Grazie in anticipo! :smile:


Inserita:

Per un carico da 1 A, e per un'autonomia di più di 2 giorni servirà una batteria con capacità il doppio di quella se vuoi mantenere la tensione a livelli accettabili.

Inserita:

Nel mio caso particolare sto parlando di dispositivi alimentati tramite poe "passivo" (non lo standard poe a 48V) che hanno un ampio margine per quanto riguarda la tensione in ingresso (da 12 a 25 V ma di serie vengono forniti con alimentatore da 24V 1A).

Considerando la tabella delle specifiche delle batterie di un noto produttore, ho che dopo 20 ore di scarica mi ritrovo con 1,75V/el che dovrebbero essere 10,5V per batteria (a sei celle) e quindi 21V per la serie delle due. A questo punto, in genere, i gruppi di alimentazione con circuito di controllo distaccano il carico per evitare la scarica profonda.

Ora prendendo una batteria da 70Ah affinchè essa sia considerata scarica dopo 20 ore, equivale a dire che il carico ad essa collegata assorbe 3,5 A...... ma nel mio caso l'assorbimento è un quarto di questo valore.

Ora, al di là delle considerazione sulla capacità del pacco batteria, il mio problema è riuscire a trovare un alimentatore che possa accettare batterie di quella capacità (o superiore, volendo restringere il range di variabilità della tensione). ;)

Inserita: (modificato)

ma nel mio caso l'assorbimento è un quarto di questo valore

Non credo che l'assorbimento del dispositivo sia di 1A fisso. Fai qualche prova.

Se si tratta di un'antenna wi-fi o un apparecchio del genere, avrai un assorbimento più elevato quando è in corso una trasmissione, ad esempio, ma comunque non credo si arrivi a 1A.

Nel senso che se il produttore è serio non dimensiona gli alimentatori così al pelo.

Sopratutto perché... va bene la prudenza e tutto il resto, ma dove è situato sto affare se c'è bisogno di un'alimentazione in continuità di addirittura due giorni?? :huh:

Modificato: da Darlington
Inserita:

Ho parlato di 1 Ampere per avere un certo margine, e proprio per non dimensionare la cosa esattamente a pelo, visto che il gruppo di alimentazione andrebbe a sostituire gli alimentatori forniti dal produttore stesso.

Si tratta di una coppia di antenne che fanno da ripetitore di segnale per un ponte wireless privato, e che dovrei installare sulla proprietà di un amico. Vorrei avere quantomeno l'autonomia di un week-end in caso di black-out sulla sua rete.

L'assorbimento dichiarato di ciascun apparato è di 8 W, moltiplicato per due siamo a 16 W che a 24 V significa circa 0,7 A. Poichè in genere è buona norma far lavorare gli alimentatori intorno all'80% della loro massima capacità di erogazione, arriviamo all' 1 A circa, di cui parlavo.

Siccome, da quel che so, l'azienda produttrice è seria (non ho ancora gli apparati tra le mani), fornisce ciascun dispositivo di un alimentatore che può erogare 0,5 A a 24 V.

Sopratutto perché... va bene la prudenza e tutto il resto, ma dove è situato sto affare se c'è bisogno di un'alimentazione in continuità di addirittura due giorni?? :huh:

:huh: Con tutto il rispetto, l' "affare" potrebbe essere situato su una piattaforma petrolifera a 200 miglia nautiche dalla costa o sul tetto della casa di campagna di mio nonno zoppo che ha bisogno di due giorni per scendere in cantina a riattivare il contatore.... I dati del problema non cambiano.

Inserita:

potresti sempre mettere un pannello solare con regolatore di carica.

con le tue richieste in fatto di potenza la spesa sarebbe sostenibile e andresti tranquillo

Inserita:

Ciao ivano, ti ringrazio per la risposta, in verità sto prendendo in considerazione l'idea, solo che con il pannello una parte della carica accumulata viene comunque spesa durante le ore notturne ed essendo il processo di carica soggetto alle variabili ambientali, dovrei dimensionare il tutto tenendo conto di esse (giornate non soleggiate, ore di luce inferiori durante il periodo invernale, giorni consecutivi di cielo coperto, ecc). Ecco perchè, avendo a disposizione la rete 230V, credo che sarebbe comodo poterne sfruttare la costanza..... ;)

Forse tecnicamente ho trovato qualcosa, ma non ricordo se è possibile postare link o riferimenti a marchi e modelli.....

Inserita:

potresti anche mettere un gruppo piu' piccolo , gli colleghi un modem GSM con tessera ricaricabile che ti avvisi della mancanza corrente. ormai questi apparecchi hanno un costo molto ragionvole

Inserita:

Si, quello lo farei indipendentemente dalla natura dell'alimentazione principale, perchè sarebbe utile avere indicazioni sullo stato delle cose da remoto.

Ho visto che ci sono moduli ups da guida din usati di solito nei quadri di automazione, e dalle specifiche pare accettino batterie fino a 140Ah, forse potrebbero fare al caso mio. Ad esempio della Phoenix Contact la serie Quint-UPS (24DC/24DC/10) a monte richiede un alimentatore 230V-24V e probabilmente a valle un dc-dc converter per avere in uscita massimo i 24V e non i 27,8 necessari alla ricarica..... potrebbe essere fattibile??

Inserita:

tieni presenti che l'uscita e' regolabile .

non ti conviene prendere un alimentatore 230/ 24 v da 15A?

non ha senso prenderne 2 che provocan solo aumento di prezzo

Inserita: (modificato)

Se l'uscita è regolabile, il dc dc converter diventa inutile, ok....

In ongi caso non sono due, il modulo ups di cui parlavo ha 24VDC sia come input che come output nominali, quindi a monte ho bisogno di un alimentatore 230VAC-24VDC, o sbaglio?

Forse intendevi la serie trio-dc-ups con alimentatore e modulo ups integrati in un unico oggetto, per esempio....??

Modificato: da Maverick87
Inserita:

L'assorbimento dichiarato di ciascun apparato è di 8 W

Si, ma è quello massimo oppure quello medio? Questo serve anche per sapere esattamente le esigenze di energia di questi apparecchi e dimensionare al meglio tutto il resto.

potrebbe

Ed io "potrei" essere lo zar di tutte le Russie :)

Quando si realizzano progetti del genere, è bene indicare al meglio le reali condizioni d'uso e le reali necessità, senza potrebbe, sarebbe o se fosse. Tieni conto che batterie molto grandi ti daranno maggiore autonomia, ma richiederanno anche maggiori tempi di ricarica, e caricabatterie più costosi.

Per quello ti consiglio di verificare almeno l'assorbimento reale medio dei tuoi dispositivi. Potresti scoprire che puoi ottenere i due giorni di autonomia anche con batterie dalle caratteristiche più modeste...

Inserita:

Si, ma è quello massimo oppure quello medio? Questo serve anche per sapere esattamente le esigenze di energia di questi apparecchi e dimensionare al meglio tutto il resto.

Allora il dato si riferisce al consumo massimo degli apparati. E secondo me, è quello che bisogna tenere in considerazione, perchè definire un assorbimento medio non ha senso visto che dipende dal traffico della rete in cui sono inseriti. Inoltre la potenza assorbita dipenderà anche dal guadagno del trasmettitore, parametro che si va a impostare in fase di installazione e varia caso per caso.

(E mi pare ovvio che non ci si può costruire un alimentatore da capo ogni volta che le suddette condizioni cambiano). E' come voler definire l'assorbimento medio di un televisore, ai fini dell'alimentazione tu devi essere in grado di fornire il massimo perchè non puoi stabilire a priori se la signora Maria la terrà in standby per suppellettile, con il volume a 20 o con le casse sparate a 100 perchè è sorda!!

Ed io "potrei" essere lo zar di tutte le Russie smile.png

Infatti potresti, e se da zar di tutte le Russie andresti a consultare il pdf delle caratteristiche tecniche troveresti che i dati non sono cambiati. Ti ricordo che sei stato tu a tirare in ballo la questione della collocazione dei due apparati; i miei sarebbe e potrebbe erano un cosìddetto "ragionamento per assurdo" per sottolineare che la collocazione è ininfluente ai fini del problema. ;)

Quando si realizzano progetti del genere, è bene indicare al meglio le reali condizioni d'uso e le reali necessità, senza potrebbe, sarebbe o se fosse.

Credevo che le reali necessità e condizioni d'uso fossero chiare, mi servono 1A a 24V per almeno due giorni continuativi.

Tieni conto che batterie molto grandi ti daranno maggiore autonomia, ma richiederanno anche maggiori tempi di ricarica, e caricabatterie più costosi.

Lo so, e le stesse batterie sono più costose!

Per quello ti consiglio di verificare almeno l'assorbimento reale medio dei tuoi dispositivi. Potresti scoprire che puoi ottenere i due giorni di autonomia anche con batterie dalle caratteristiche più modeste...

E come lo definiamo questo assorbimento reale medio? Che procedura dovrei usare secondo te?

Vediamo......

Monto a banco la singola antenna, la alimento con il suo alimentatore frapponendo un amperometro in serie, leggerò qualcosa. Poi però con una sola antenna non c'è comunicazione, quindi alimento anche l'altra e creo un mini link wireless in casa; ok le due antenne si vedono e sono agganciate, magari leggerò un valore più alto di ampere. Poi però mi rendo conto che le antenne sono agganciate ma in realtà non c'è traffico dati... in realtà questi apparecchi mi garantiscono 150Mbps quindi ci devo collegare due pc e trasferire dati alla massima velocità.... magari l'assorbimento cambia e cresce ancora..... che faccio setto il guadagno della sezione TX al massimo?? Potrei farlo ed otterei una nuova misura, ma se poi nella realtà il guadagno necessario è inferiore? butto via una batteria?

Forse conviene montare le antenne in modo definitivo e misurare l'assorbimento che hanno nella situazione reale, mmmmh e se nel caso di interferenze o disturbi, con il prolificare di connessioni wimax ecc, sono costretto ad innalzare il guadagno? cambio alimentatore? fra un anno il mio amico si vende la casa e il nuovo inquilino mi dice che devo smantellare tutto e quindi aumentano le distanze butto tutto e ricomincio da capo?? :o

Se un ingegnere civile dimensionasse il solaio di un mini-appartamento secondo il criterio del "carico medio reale" (facciamo un nucleo familiare di 6 o 7 persone) allora alla prima rimpatriata di zii e cugini il solaio crolla!!!

Se hai una gru a traliccio di quelle impiegate in edilizia, il cavo d'acciaio non lo dimensioni in funzione del carico che "mediamente nella realtà" vai ad applicare, ma lo dimensioni in relazione all carico che quella struttura è in grado di sostenere (corretto dagli opportuni coefficienti di sicurezza), anche se dovesse capitare una sola volta nella vita della gru di trovarsi in quella condizione.

I componenti di un sistema si dimensionano in modo da rendere il sistema equilibrato e sufficientemente flessibile, ed evitare i colli di bottiglia.

E ti ricordo che sei stato tu a dirmi che un'azienda seria non dimensiona gli alimentatori così a pelo...... perchè io dovrei essere meno serio di loro?? :superlol:

potresti utilizzare gli alimentatori caricabatterie che si usano di solito per le motopompe antincendio

tipo questi, ad esempio http://www.elcos.it/...=2238&LINGUA=IT

Grazie per la segnalazione!

Così, velocemente, direi che sono simili a quelli di cui parlavo alcuni post precedenti con ivano65..... mi vado a guardare un pò le caratteristiche e l'eventuale disponibilità! :thumb_yello:

Inserita:

non ci si può costruire un alimentatore da capo

Intanto evita l'ironia ed il sarcasmo, che sono palesemente fuori luogo, grazie.

Un alimentatore puoi sovradimensionarlo senza particolari vincoli, tanto è collegato ad una fonte di alimentazione virtualmente illimitata (la rete elettrica), una batteria invece, di sicuro c'è solo che la sua carica finisce.

E' come voler definire l'assorbimento medio di un televisore

Guardacaso, molti produttori lo fanno, ai fini delle solite fuffolate energetiche: leggere in etichetta 90W anziché 200W (consumo massimo) è più eco, green, fuffico.

E come lo definiamo questo assorbimento reale medio? Che procedura dovrei usare secondo te?

Nelle condizioni di utilizzo reali, con un amperometro registri il consumo nelle varie condizioni, ed ottieni quantomeno un dato da cui partire, sai se l'alimentatore viene caricato all'80% per gran parte del tempo o se per buona parte della giornata quell'alimentatore si gratta la pancia.

Poi decidi di conseguenza che batterie ti conviene usare.

e se nel caso

E se nel caso domani si scoprisse che un meteorite sta per colpire la Terra? Le antenne, gli alimentatori e le batterie sarebbero il tuo ultimo problema.

I componenti di un sistema si dimensionano in modo da rendere il sistema equilibrato

Non mi sembra che tu voglia equilibrare niente, vuoi solo esagerare a tutti i costi tirando fuori la scusante di condizioni strampalate che non si verificheranno mai, e facendo paragoni che non hanno alcun senso con quel di cui stiamo parlando.

Il consiglio che ti do è di verificare in condizioni reali di quanta corrente necessiti, e dimensionare in seguito per ottenere i tuoi due giorni di autonomia, ed aumentare di una certa percentuale la capacità stimata, in modo da essere coperto anche nei casi peggiori.

Altrimenti se vuoi solo fare "grande è bello"... il mercato offre batterie anche da migliaia di A/h di capacità, ma senza arrivare a tanto, anche se metti due batterie da 200Ah in serie, hai un'autonomia pure di una settimana senza corrente; una settimana dopo l'olocausto la tua antenna ancora trasmetterebbe :)

Certo, tutto questo senza contare il costo delle batterie (che andrà affrontato ciclicamente per la sostituzione), il costo di un caricabatterie in grado di ricaricarle in tempi relativamente brevi...

Ecco perché ti consiglio di usare meno sarcasmo e più strumenti di misura.

Inserita:

Intanto evita l'ironia ed il sarcasmo, che sono palesemente fuori luogo, grazie.

Ironia e sarcasmo, sono la diretta conseguenza alle tue risposte fuori luogo..... guarda caso sei l'unico che sta sindacando la bontà dei dati (forniti dal produttore) facendo un compromesso al ribasso, io mi baso su dei numeri forniti da chi certe cose le costruisce, tu ti basi su delle supposizioni e ipotesi tutte da dimostrare appunto. Se il mio sarcasmo ti infastidisce, nessuno ti obbliga a partecipare alla conversazione.... Ci sono stati altri che invece, mi hanno segnalato e proposto soluzioni su cui riflettere, e che ho prontamente ringraziato.

I comportamenti sono la conseguenza di altri comportamenti.

Guardacaso, molti produttori lo fanno, ai fini delle solite fuffolate energetiche: leggere in etichetta 90W anziché 200W (consumo massimo) è più eco, green, fuffico.

Infatti, ed è solo un dato necessario ad ottenere una certificazione o fare pubblicità; di solito è frutto di calcoli statistici, piuttosto che di misure fatte in laboratorio cercando di riprodurre un "utilizzo medio"; l'assorbimento medio è un parametro che ha senso se si vogliono fare stime dei consumi (annuali, giornalieri ecc) di un apparato, ma l'alimentatore sarà dimensionato tenendo conto del valore massimo che deve essere in grado di fornire.

Io alla peggio devo avere due giorni di autonomia, se diventano una settimana perchè in quel periodo faccio meno traffico sulla rete, tanto meglio..... Quindi in base alla mia esigenza credo sia giusto dimensionare la sorgente di riserva come se essa dovesse replicare esattamente il funzionamento dell'alimentatore collegato alla rete.

Nelle condizioni di utilizzo reali, con un amperometro registri il consumo nelle varie condizioni, ed ottieni quantomeno un dato da cui partire, sai se l'alimentatore viene caricato all'80% per gran parte del tempo o se per buona parte della giornata quell'alimentatore si gratta la pancia.

Poi decidi di conseguenza che batterie ti conviene usare.

Ma di quali varie condizioni parli? Cioè secondo te dovrei montare le antenne sul tetto di un capannone industriale a 10 Km da casa comprare un amperometro con log dei dati e lasciarlo collegato lì per un certo periodo e simulare le ipotetiche condizioni di funzionamento reale della rete?? :huh: E, se come hai detto tu, l'assorbimento degli apparati è funzione del traffico di rete, come lo stimo questo traffico medio? Mi dovrei riferire a un carico medio della rete stimato su due giorni di utilizzo, cioè pari a quelli minimi di cui voglio l'autonomia?

E se nel caso domani si scoprisse che un meteorite sta per colpire la Terra? Le antenne, gli alimentatori e le batterie sarebbero il tuo ultimo problema.

Se per te l'evento "il mio amico vende la casa e quindi le condizioni di installazione cambiano", ha la stessa probabilità dell'evento "cade un meteorite", allora è proprio vero che il mercato immobiliare è fermo....

Non mi sembra che tu voglia equilibrare niente, vuoi solo esagerare a tutti i costi tirando fuori la scusante di condizioni strampalate che non si verificheranno mai, e facendo paragoni che non hanno alcun senso con quel di cui stiamo parlando.

Appunto, è una tua impressione e resta tale, è ovvio che sono esempi "estremi" che ti ho fatto ma a quanto pare non riesci a leggere tra le righe di un discorso.....

Altrimenti se vuoi solo fare "grande è bello"... il mercato offre batterie anche da migliaia di A/h di capacità, ma senza arrivare a tanto, anche se metti due batterie da 200Ah in serie, hai un'autonomia pure di una settimana senza corrente; una settimana dopo l'olocausto la tua antenna ancora trasmetterebbe :smile:

Guarda caso io ho esordito con un' ipotesi sulla capacità di 65Ah, nè migliaia, nè duecento, e questo dovrebbe farti capire che non sono il tipo da "grande e bello" e che un calcoletto, seppur approssimativo e veloce, lo avevo fatto per avere un ordine di grandezza.

Il motivo per cui ho aperto il post, non era quello di valutare alla virgola l'assorbimento delle due antenne, ma quello di sapere se qualcuno conosceva alimentatori in grado di gestire batterie in tampone di capacità maggiore dei classici 24Ah gestiti dalle centraline di allarme. Quel paio di utenti che hanno capito questo, hanno infatti risposto a tema....

Anche l'irrigatore da giardino continuerebbe a girare dopo l'olocausto, che discorsi sono?? :o

Ecco perché ti consiglio di usare meno sarcasmo e più strumenti di misura.

Ogni cosa al posto giusto...

Cordialità

Inserita:

guarda caso sei l'unico che sta sindacando la bontà dei dati

Hai esordito lamentandoti che fatichi a trovare alimentatori che supportino batterie di una certa capacità, io ti ho consigliato di ridimensionare il tutto in modo da ottenere comunque l'autonomia che cerchi con batterie più gestibili, per le quali troverai più facilmente alimentatori di supporto. Scusa se ho cercato di aiutarti, eh.

Ogni cosa al posto giusto...

Il tuo sarcasmo infatti non è al posto giusto proprio per nulla. :)

Inserita:

Per favore evitiamo di trasformare la discussione in una disputa che scivola in una rissa.

E' sempre spiacevole dover adottare provvedimenti sanzionatori.

Inserita:

Hai esordito lamentandoti che fatichi a trovare alimentatori che supportino batterie di una certa capacità, io ti ho consigliato di ridimensionare il tutto in modo da ottenere comunque l'autonomia che cerchi con batterie più gestibili, per le quali troverai più facilmente alimentatori di supporto. Scusa se ho cercato di aiutarti, eh.

Non era una lamentela, ho chiesto se qualcuno conosceva prodotti del genere su cui potevo indirizzarmi e fare da lì tutte le dovute considerazioni anche economiche, ma se non conosci le varie opportunità che offre il mercato, non puoi decidere.

Quindi è evidente che abbiamo due modi di approcciare il problema.... per il mio personalissimo modo di vedere, prima ci si informa a dovere e poi si traggono le conclusioni, ma di certo non si parte con il ridimensionare i dati forniti in partenza.

Visto che, come già ho detto in un post precedente, non ho gli apparati per poterli testare, sto cercando nel frattempo di farmi un'idea di quello che alla peggio mi occorrerebbe per alimentarli. La potenza massima è l'unico dato certo che ho ed è su quello che mi baso per fare una valutazione iniziale che può essere anche approssimativa.

Il tuo sarcasmo infatti non è al posto giusto proprio per nulla. :smile:

Come non lo sono i tuoi riferimenti a meteoriti ed olocausti, fidati! ;)

Non intendevo comunque mettere in dubbio la tua buona intenzione, figurati, semplicemente se un approccio o modo di ragionare non lo condivido, allora lo dico e lo sottolineo.

Per me la questione è risolta e chiusa.

In qualità di utente che ha aperto la discussione mi scuso con il moderatore per la situazione creatasi.

Inserita:

Visto che gli inviti non servono chiudiamo la discussione! :angry:

Ospite
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