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Controllo Elettronico Temperatura Forno


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Inserito:

Ciao a tutti

sono nuovo del forum e pertanto spero di essere capitato nella sezione giusta.

Vi spiego brevemente il mio problema: ho un forno da tavolo composto da due semigusci, uno superiore ed uno inferiore, ciscuno dotati di una resistenza da 600W 220V dedicate ovviamente alla cottura della parte sotto e di quella sopra del prodotto.

Ho dovuto smontarlo per una riparazione per risitemare il cablaggio che si era un pò deteriorato.

Ho però deciso di eliminare il termostato regolatore meccanico in dotazione, per sostituirlo con un controllo elettronico esterno che mi permetta di mantenere il controllo separato sulla temperatura prodotta dalle due resistenze, in modo che sia io a da decidere quanti gradi impostare su quella in prossimità della refrattaria e quanti a quella del cosidetto "cielo" o parte superiore, ma che contemporaneamente non abbia costi proibitivi. Il fornetto di suo ha un valore risibile, stiamo parlando di qualcosa del valore di 150€.

Non sono riuscito a trovare niente in rete che si adattasse alle mie esigenze, finche non ho incontrato questo forum.

Vi chiedo quinde se potreste darmi voi una mano a trovare la soluzione a questo mio problema, indicandomi il materiale elettrico/elettronico che devo utilizzare e facendomi uno schizzo del circuito elettrico, oppure indicarmi una discussione che abbia già trattato l'argomento e alla quale io possa riferirmi.

Vi allego lo schema elettrico del fornetto, che è stato disegnato da me prima dell'eliminazione del termostato che compare nella linea contrassegnata dal n° 2 (rosso) del semiguscio superiore.

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Grazie in anticipo a tutti quanti.


Inserita:

Dovresti dare indicazioni sul tuo grado di competenza per l'autocostruzione.

Comunque esistono numerosi regoaltori di temperatura commerciali, di ottima affidabilità e costi non elevati.

Io ti consiglio la soluzione del termoregolatore coomerciale (ERO, Gefran, etc.). Sono poco ingombranti e, soprattuto, funzionano molto bene.

Inserita:

Grazie della risposta.

In relazione alle competenze nell'autocostruzione, me la cavo egregiamente (piccole cose per carità, niente di professionale o complicato), mentre per quanto riguarda il termoregolatore, cerchero su internet,

Posso chiedere in anticipo come viene utilizzato?

Ovvero viene collegato direttamente alle resistenze del forno così da controllarne la potenza (e la conseguente temperatura) o è parte integrante di un kit più complesso?

Grazie ancora

Inserita:

parte integrante di un sistema più complesso

se vuoi si va avanti ma secondo il mio parere, per quello che chiedi , non vale assolutamente la pena . Perché vorrebbe dire avere due sonde diverse , due termoregolatori , due comandi con piccoli relè ( a 230 volt , le resistenze da 600 W assorbono meno di 3 A ) o meglio interruttore allo stato solido , li trovi come abbreviazione SSR ( solid state relay )

Inserita:

la mia richiesta è motivata dalla mia passione principale e se per voi non implica un grosso impegno di tempo io proseguirei perché potrebbe valerne la pena. Non ho elementi sufficienti in mano per una valutazione relativa alla complessità manuale e all impegno economico da affrontare. Se mi fate un diagramma circuitale le con relativi compone necessari posso poi decidere se impegnarmi o meno nell impresa.

p.s. non mi piace scivere da Smart e non vorrei avere scritto cavolate ...

Inserita:

se come suggeriva Livio , andare su prodotti commerciali tipo i regolatori 48*48 ( li trovi appunto Gefran mi pare serie 400 , o i datalogik sereie QS , o gli ero ma non conosco a memoria i modelli ) solo di costo 2 termoregolatori , 2 sonde e 2 SSr vai a 300 Euro + iva come niente

Inserita: (modificato)

Ok non ne vale la pena.

grazie per il supporto

Modificato: da Ilario61
Inserita:

Mi scuso per il fatto di rimangiarmi quanto detto ieri sul fatto che non ne valga la pena.

Giracchiando qua e la per internet ho trovato questo:

http://www.ebay.co.uk/itm/PID-Digital-Temperature-Control-Controller-REX-C100-K-Sensor-25DA-SSR-/181385558824?pt=UK_BOI_Industrial_Automation_Control_ET&hash=item2a3b6bfb28#ht_3867wt_1084

questo:

http://www.ebay.com/itm/1PCS-Heat-Sink-For-Solid-State-Relay-SSR-Small-Type-Heat-Dissipation-/261463123340?pt=LH_DefaultDomain_0&hash=item3ce06aa58c

e questo:

http://www.ebay.it/itm/250922553334?ssPageName=STRK:MEWNX:IT&_trksid=p3984.m1497.l2649#ht_1755wt_998

che rende il kit economicamente conveniente.

Posso essere con voi sulla qualità dei componenti, ma non ho bisogno di una cosa professionale, e per la mole di lavoro a cui devono sottostare mi sembrano più che dignitosi.

Avete voglia di buttarmi giù un diagramma circuitale?

Grazie

Inserita:

io penso che la baia , come altre cose, abbia fatto più danni che mai... e continui a farne... ma non me ne volere Ilario

riguardo al primo link , vedi un ssr fotek , io li ho usati nella versione a basso voltaggio per controllare delle elettrovalvole oleo , e egregiamente ne posso parlare più che bene

ma siccome la versione in bassa tensione la pagavo 36Euro , non capisco come completo di termoregolatore e sonda posa costarne 12......

io te lo dico per esperienza personale , ma anche per esperienza nelle risposte di questo forum...

quando ci sono questi prezzi qualche cosa c'è sotto.... il termoregolatore avrà chiassà quali attacchi.....istruzioni in inglese.....

non voglio denigrare questi prodotti , ma secondo il mio modesto parere.... se gia hai problemi a realizzare il circuito , quando ci sarà da settare il termo come facciamo ? sui data sensor vado a memoria, perché li uso, altre marche....

un consiglio : nell'ultim link mi pare, c'era un sonda tipo K , ti converrebbe per avere un po di precisione una J o addirittura restare su una sonda tipo PT 100 in ordine range massimo di temp 1100...1300 400 200

le tue piastre saranno regolate magari a 100 quindi....

la scelta meriterebbe una disquisizione.... lunga....

c'è chi preferisce termocoppia, chi sensore a termoresistenza PT100 ( intendo per questi range )

in genere i termoregolatori di un certo livello sono settabili.... in commercio ci saranno una decina di varianti ti sonde ( K...J...S..T...pt100 PT1000 PTC NTC ) quindi nessun problema di collegamento , si setta tramite il tastierino....

il codice dei colori dei cavi è univoco ( più o meno nel senso che c'è uno standard europeo IEC e uno americano ANSI ) , i pin del termoregolatore no...

per fare uno schema o darti indicazioni servirebbe vedere il data sheet di quello che compri.....

Inserita:

Dispatches from china .... può aiutare a capire perché il prezzo è appetibile, 15£ al cambio di oggi sono 21€ e personalmente sono più preoccupato per il tipo di attacchi, l'inglese me lo pappo ti ringrazio del tuo intervento accorato e anche per avermi dato altre informazioni su cui sviluppare le mie "conoscenze" .... è il detto tra il dire e il fare per me è più che calzante

Inserita:

21 € per controllo, sonda e,soprattutto, SSR mi sembrano una miseria anche per un PRC.

Se vuoi procedere all'acquisto fai pure, in fin dei conti la spesa non è poi una cifra che può cambiare la qualità della vita.

In ordine agli schemi.

Non ce ne è bisogno perchè dovrebbero essere a corredo degli apparati; comunque senza manuale del regolatore è impossibile fare uno schema di collegamento se non generico, quindi inutile all'atto pratico.

Adelino Rossi
Inserita:

sarebbe anche decisamente utile una foto del forno, sopratutto vedere il tipo di separazione fisica dei due ambienti, superiore ed inferiore.

Inserita: (modificato)

foto del fornetto chiuso:

a05fb40d8104784218ca8d68a379f883.jpg

foto del fornetto totalmente aperto:

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quella a dx in questa foto è la parte inferiore del fornetto e la resistenza è coperta dalla refrattaria tonda che vedete appoggiata appena sopra il fornetto, vicino ai cacciaviti.

In ordine alla qualità dei componenti la penso esattamente come voi, ma ho fatto queste valutazioni che voi ovviamente non potevate sapere, ovvero:

il forno viene usato una volta alla settimana.

ogni infornata ha tempi che variano tra i 75 e i 90 secondi.

le infornate possono essere anche 10 o 15. Ma "possono" è un condizionale di un certo peso.

i tempi per portare il forno a temperatura sono di circa 15 minuti.

Considero i tempi tra un infornata ed un altra di 90 secondi.

Totale: 56 minuti di funzionamento a settimana.

Credo che investire sull'alta qualità per un utilizzo così minimale sia più un vezzo che un esigenza

Modificato: da Ilario61
Inserita:

A parere mio basterebbero 2 termostati tradizionali elettromeccanici per risolvere il problema con ottimi risultati e spesa contenuta.

Inserita:

E' vero.

Il termo originale ha sempre tolto invece che darne di ° e vista la tolleranza (min. 5%) su 400° sono 20° che si perdono sulla Tmax.

Sembrano pochi, ma credetemi, per il mondo che c'è dietro sono tanti.

Se volete saperne di più sull'argomento ecco a voi: www.laverace.info.

Ma questa è tutta un'altra storia.....

Inserita:

Puoi sempre aumentare il riferimento andando per tentativi.

Inserita: (modificato)

????

non ho capito, scusa Modificato: da Ilario61

Inserita:

Tu affermi che il termostato ti fa lavorare ad una temperatura imferiore a quella impostata. Semplice imposti una temperatura leggermente superiore.

Inserita:

il termostato originale è stato bypassato perchè, nonostante la staratura, a fondo scala "rubava" diversi ° e senza praticamente va a paletta.

MI HANNO SPIEGATO che è per via del suo amperaggio (15A), mentre un termostato con un A maggiore staccherebbe con temperature più alte.

Ma dove lo metto, visto che dentro lo spazio è molto angusto?

Se devo metterlo a vista tanto vale fare qualcosa di più efficace e preciso dal punto di vista tecnico e più gradevole dal punto di vista visivo.

Intanto ho scaricato il manuale d'uso del PID che ho indicato qualche post fa e comincio a capirci qualcosa in più. Ho buttato giu un circuito a blocchi dal quale, studiando gli ingressi e le uscite, ricaverò i collegamenti da effettuare.

Nel caso decidessi di procedere con la modifica, metterò il tutto a vostra disposizione così se vorrete correggere "il compito a casa" . . . :smile:

Inserita:
MI HANNO SPIEGATO che è per via del suo amperaggio (15A), mentre un termostato con un A maggiore staccherebbe con temperature più alte.

Per favore!

Ci dovrebbe essere una legge che impedisce di dire simili baggianate! Chi te lo ha spiegato è un politico di professione? :lol:

Il termostato stacca e attacca secondo la precisione dello strumento e dell'isteresi. Se l'attuatore è in grado di reggere la corrente non importa se questa è più o meno alta.

Nel tuo caso la corrente è <3A e praticamente qualsiasi relè è in grado di commutarla.

Il vero problema che hanno i temostati semplici è che "scappano".

In altri termini se tari, per esempio, a 200°C quando il sensore segnala il raggiungimento della temperatura impostata il termostato apre, però c'è l'inerzia del sistema e la temperatura cresce ancora di qualche grado, poi comincerà a scendere. Il termostato ovviamente ha una certa isteresi. Se stacca a 200°C riattacca, se va bene, a 198°C però anche qui entra in gico l'inerzia e la temperatura continua a scendere ancora per un po'. Poi ritorna a crescere ed il ciclo riprende. Se il termostato è adatto al sistema controllato dopo qualche ciclo di accesso spento l'oscilalzione si sarà ridotta ma sarà sempre presente. Migliore è il regolatore, minori saranno le oscillazioni; se è molto ben fatto ed adatto all'apparato daccontrollare queste oscilazioni sono di livello insignificante.

Realizzare un sistema simile per il tuo fornetto è anche possibile, ma i costi non saranno certo quelli che hai visto su EBAY.

La domanda di fondo è: ne vale la pena?

Forse sarebbe meglio montarci un classico termostato elettromeccaico, poi fare un po' di sacrifici e cercare di ottenere il massimo regoalndo le temperature di riferimento "corrette".

Inserita:

da assoluto principante dico: FANTASTICA spiegazione. Me la voglio rileggere per assimilarla meglio. Ora sono sul treno

Inserita:

Se hai bisogno di chiarimenti e precisazioni chiedi. Purtroppo l'argomento è molto vasto e lo spazio di rispsota è necesariamente limitato.

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