albertobr Inserita: 10 maggio 2015 Autore Segnala Share Inserita: 10 maggio 2015 La scheda ha una sola massa, Il componente ha un package in metallo che e' a massa. Un pin del componente e' in comune con l'involucro appunto la massa. E poi c'e' l'anodo... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gabri-z Inserita: 10 maggio 2015 Segnala Share Inserita: 10 maggio 2015 Un diodo cosi , viene usato con l'ANODO al negativo del circuito . Questo conferma che il componente (diodo) è nato come scritto nel data-seet , con il ANODO al case . Se poi il Tuo ha un cortocircuito interno , spiega perché vuoi sostituirlo . Non preocuparTi che i due piedini sono collegati insieme . Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Elettroda Inserita: 11 maggio 2015 Segnala Share Inserita: 11 maggio 2015 Viste le piste unite tra catodo e anodo , questo diodo potrebbe essere usato in configurazione "scaricatore" e se rileggi il datasheet il termine inglese e' proprio "suppressor". E' un particolare componente elettronico dalle piu' svariate forme (a bulbo , pastiglia, a forma di fusibile, a forma di diodo,ect), quindi non ti preoccupare se le piste sono unite : il perche' lo decide il costruttore in base al componente che ci ficca !!! Il tuo diodo ORIGINALE smontato dal circuito , e' sano oppure e' in corto tra anodo e catodo ??? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
albertobr Inserita: 11 maggio 2015 Autore Segnala Share Inserita: 11 maggio 2015 ok ora e' tt chiarooo.... smontato dal circuito e'.conduce solo da un verso... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Elettroda Inserita: 11 maggio 2015 Segnala Share Inserita: 11 maggio 2015 (modificato) il tuo diodo e' sanissimo !!! quindi e' uno scaricatore....o meglio , e' un diodo collegato in configurazione scaricatore (suppresor). Tutto chiaro, quindi, sul diodo. Visto l'oggetto ed il titolo del post , mi sembra che abbiamo chiarito abbastanza. Se devi riparare la scheda , consiglierei di aprire un post a parte. Questa discussione, penso abbia avuto la risposta alla domanda del titolo del post. Se qualcuno ha da aggiungere qualcosa sul funzionamento del diodo in questa particolare configurazione , bene , altrimenti mi sembra siamo apposto. Ciao.Elettroda Modificato: 11 maggio 2015 da Elettroda Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gabri-z Inserita: 11 maggio 2015 Segnala Share Inserita: 11 maggio 2015 (modificato) Viste le piste unite tra catodo e anodo , questo diodo potrebbe essere usato in configurazione "scaricatore" Potresti spiegare quello che stai dicendo ? Interessante è che alberto Ti ha capito Il tuo diodo ORIGINALE smontato dal circuito , e' sano oppure e' in corto tra anodo e catodo ??? E' tropo presto , abbia pazienza , (in realtà ha precisato che il case è in corto con uno dei piedini ) Modificato: 11 maggio 2015 da gabri-z Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 12 maggio 2015 Segnala Share Inserita: 12 maggio 2015 Viste le piste unite tra catodo e anodo , questo diodo potrebbe essere usato in configurazione "scaricatore" E' vero che è sempre possibile imparare qualche cosa di nuovo, ma dopo oltre mezzo secolo di pratica e teoria nell'elettronica professionale non riesco proprio a capire come un diodo i cui terminali siano messi in corto da un circuto esterno possa avere funzione di "scaricatore". Cosa scarica? la condensa che si può formare sul circuito stampato? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Elettroda Inserita: 12 maggio 2015 Segnala Share Inserita: 12 maggio 2015 (modificato) Ciao Livio, non deve scaricare la condensa dello stampato !!! :superlol: Forse mi sono espresso male ed ho usato il termine sbagliato per definire la funzionalità di questo diodo...io lo chiamo in modo sbagliato "scaricatore", ma il termine esatto forse sarebbe "diodo antidisturbo" o "diodo soppressore". Per questo, rimando alla lettura del seguente link qui Sul fatto che, i due terminali (anodo-catodo) siano messi in corto tra di loro dallo stampato della scheda, io ancora non ho mezzo secolo di esperienza elettronica sulle spalle, e non saprei neanche spiegare il perche' di questa particolare configurazione. Ecco perche' mi sono tornati in mente i famosi scaricatori oppure i VDR... Forse tu ne hai viste piu' di noi di particolarità elettroniche , e magari ci potresti dare qualche suggerimento in merito. E' logico che, se le piste dello stampato non fossero unite, questo diodo avrebbe la funzionalità, come suggerito dalla teoria dell'elettronica analogica, di limitare i transienti di extra-corrente dovuti alle bobine ed alternatori della macchina agricola su cui e' montata la scheda. Cioe', sarebbe un classico diodo antidisturbo, MA con piu' validità teorica. Purtroppo, visto com'e' collegato al circuito, risulta una questione indefinibile. Modificato: 12 maggio 2015 da Elettroda Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 12 maggio 2015 Segnala Share Inserita: 12 maggio 2015 (modificato) Calma e gesso, non confondiamo la marmellata di castagne con qualche altra cosa di colore simile, che può anche avere la medesima consistenza, ma che è apprezzata solo dai coprofaghi. Allora i filtri antidisturbo che vengono descritti nel link che riporti, sono un classico. In genere sono formati da un RC. Hanno 2 terminali, non sono mai cortocircuitati altrimenti sono solo un corto circuito. I varistori, o transzorb, o altro nome commerciale hanno anchessi 2 terminali, non sono mai cortocircuitati altrimenti sono solo un corto circuito. I diodi messi in parallelo ad un carico induttivo, detti anhe diodo volano, hanno 2 terminali, non sono mai cortocircuitati altrimenti sono solo un corto circuito. I diodi zener messi in parallelo ad un carico induttivo,hanno funzione di clipping (un po' lento), hanno 2 terminali, non sono mai cortocircuitati altrimenti sono solo un corto circuito. Morale della favola. Se monto un diodo e lo cortocircuito con le piste dello stampato, non faccio altro che un corto circuito. Forse si potreppe obbiettare che la pista di rame non ha ressitenza zero, ma forse è nell'intorno del milli ohm; si può anche obiettare che alcuni mm di pista di rame possono costiture una capacità di frazioni di pF, ed avere un'induttanza dell'ordine del nH, ma da qui ad affermare che possa svolgere una fonzione di soppressore di disturbi ne corre. Nememno la fantasia più sfrenata potrebbe arrivare a tanto. Io non so se effettivamente quel diodo sia montato su una pista in corto circuito. Se effettivamente fosse così potrebbe essere previsto per un'applicazione opzionale; ovvero in caso di necessità si taglia la pista ed il diodo entra in funzione nel pieno delle sue funzioni. E' un metodo un po' contorto per realizzare opzioni, ma ne ho viste anche di peggio. Modificato: 12 maggio 2015 da Livio Orsini Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Elettroda Inserita: 12 maggio 2015 Segnala Share Inserita: 12 maggio 2015 (modificato) E' evidente che così collegato , corrisponde ad un corto circuito netto. Non c'erano dubbi !!! Le altre cose (diode suppressor, diodo antisturbo, VDR , diac, ect ect) sono solo ipotesi nel solo caso in cui , non ci fosse stata l'unione delle piste tra catodo e anodo. Vai a capire quello che si é inventato il progettista della scheda !!! Modificato: 12 maggio 2015 da Elettroda Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
albertobr Inserita: 12 maggio 2015 Autore Segnala Share Inserita: 12 maggio 2015 grazie a tutti per le .risposte... nella foto che ho postato si vede chiaramente. che le due piste sono unite.... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gabri-z Inserita: 12 maggio 2015 Segnala Share Inserita: 12 maggio 2015 nella foto che ho postato si vede chiaramente. che le due piste sono unite.... Si , lo vedo anche senza occhiali , ma voi volete capire che nessuno dei due piedini in corto è ANODO ? Qualche messaggio prima Ti ho detto che è abbastanza comune la saldatura di un pin non collegato internamente , per motivi di meccanica , ma immaginiamo che siano tutti e due catodi dello stesso diodo interno , che deve sopportare anche gli 80 A , e dividerli su due saldature non è una cattiva idea . Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 13 maggio 2015 Segnala Share Inserita: 13 maggio 2015 Se il componente a 3 pin basta dissaldarlo e usare un tester per verificare se 2 pins sono in corto. Se le cose stanno così la pista che cortocircuita i 2 pins ha senso. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Elettroda Inserita: 13 maggio 2015 Segnala Share Inserita: 13 maggio 2015 albertobr : '' Anode to case (negative ground system) ho letto anchi'io ma il diodo a tre pin anodo catodo e .il catodo appunto che e'. in comune con il case.... il case e' a massa con uno dei due pin del diodo... guardate un pò cosa ho scoperto una cosa davvero assurda... le due piste del catodo e anodo del diodo sono uniti tra loro... montare un componente e poi ponticellare le due giunzioni bhoooo... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Elettroda Inserita: 13 maggio 2015 Segnala Share Inserita: 13 maggio 2015 per capirci , a quale delle due piedinature corrisponde il tuo diodo , dissaldato dalla scheda ??? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gabri-z Inserita: 13 maggio 2015 Segnala Share Inserita: 13 maggio 2015 per capirci ,..... E' la domanda giusta (anche se mi aspetto una risposta differente delle due ) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Antononio Inserita: 5 settembre 2015 Segnala Share Inserita: 5 settembre 2015 Ma infine il diodo sostituitivo l'avete trovato??? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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