Riccy Inserita: 17 aprile 2015 Segnala Inserita: 17 aprile 2015 Attenzione che ci vuole l'apposito modulo, almeno così è scritto sulla brochure Sono sicuro fossero i Btest, infatti ogni 56giorni fanno questo famoso test ma con un buco...comunque controllo. Penso che i 3 paesi "vikinghi" che sono tra i più attenti alla sicurezza, siano proprio loro i fautori del divieto. Però le normative non sono certo la mia specializzazione. Parlo della Norvegia, la loro norma per le installazioni (NEK) li accetta esplicitamente, in Svezia anche non mi pare sussista questo divieto...per quanto riguarda la Germania invece non ammettono i sistemi di riarmo delle protezioni ma ammettono i dispositivi che effettuano il famoso autotest (senza però la parte di riarmo automatico con controllo a seguito del guasto).
Carlo Albinoni Inserita: 17 aprile 2015 Segnala Inserita: 17 aprile 2015 Non li ammettono in UK, DE, FR, DK, CH... (almeno).
Maurizio Colombi Inserita: 17 aprile 2015 Segnala Inserita: 17 aprile 2015 Siamo partiti con: In pratica, dalle sei di mattina fino alle nove circa, l'interruttore differenziale scatta, lasciando l'abitazione senza energia, e siamo arrivati a: mi piacerebbe avere una buona protezione contro fulmini e picchi di tensione; si ci sarebbero le prese filtrate, ma preferirei avere un filtro per tutta la casa insomma. Ma alla fine....QUAL'E' IL PROBLEMA?
aXurde Inserita: 17 aprile 2015 Autore Segnala Inserita: 17 aprile 2015 (modificato) Immagina che l'intervento sia causato da un contatto accidentale di una persona con la linea elettrica dell'apaprtamento. Il contatto accidentale può aver causato la perdita di coscienza della persona stessa. L'intervento del differenziale toglie tensione, ma immediatamente dopo la tensione viene ridata per il riarmo automatico. E' vero che il differenziale interviene nuovamente ad interrompere il circuito, ma ad ogni tentavo c'è una nuova "scossa" del malcapitato. No no, non funziona in quel modo; almeno non in RESTART di GEWISS; in caso di intervento, PRIMA di riarmare l'interruttore esegue il controllo, non è che tenta di riarmare per poi intervenire nuovamente. Sarebbe un controsenso installare un "salvavita" che in modo indiretto non garantisce la sicurezza almeno come i differenziali senza modulo di riarmo automatico. Anche perché il riarmo non avviene istantaneamente, ho letto che si può anche impostare un tempo di ritardo al riarmo. Testualmente Gewiss dice: "CHECK-UP IMPIANTO PREVENTIVO AL RIARMO ReStart, è l’unico dispositivo che richiude l’interruttore associato, solo dopo un controllo preventivo di guasti d’isolamento e cortocircuito nell’impianto elettrico, garantendo la massima sicurezza di cose e persone." Ma alla fine....QUAL'E' IL PROBLEMA? Il problema è quello dell'intervento inappropriato del mio differenziale; mi scuso per il breve off-topic Modificato: 17 aprile 2015 da aXurde
Riccy Inserita: 17 aprile 2015 Segnala Inserita: 17 aprile 2015 esatto. i riarmi non tirano su la leva per tentativi. fanno.un controllo dell'impianto. nel caso ipotizzato da livio non riarmerebbero. per questo sono chiamati intelligenti. se no son d'accordo che sarebbe peggio. c'e parecchia disinformazione a riguardo.
Livio Orsini Inserita: 18 aprile 2015 Segnala Inserita: 18 aprile 2015 PRIMA di riarmare l'interruttore esegue il controllo, esatto. i riarmi non tirano su la leva per tentativi. fanno.un controllo dell'impianto. nel caso ipotizzato da livio non riarmerebbero. per questo sono chiamati intelligenti. se no son d'accordo che sarebbe peggio. c'e parecchia disinformazione a riguardo. Per eseguire il controllo deve verificare che la corrente differenziale sia minore della soglia di intervento. Come esegue il controllo? Con la sfera di cristallo? E' illuminato dallo Spirito Santo? Assolutamente no! Chiude il circuito, verifica se la corrente differenziale è al disotto della soglia e, nel caso che lo sia, riarma l'interruttore. Tutto questo, dato che circola corrente per circa 1/10 di secondo, comporta un'altra bella scossetta.
Carlo Albinoni Inserita: 18 aprile 2015 Segnala Inserita: 18 aprile 2015 Chiude il circuito, verifica se la corrente differenziale è al disotto della soglia e, nel caso che lo sia, riarma l'interruttore. Tutto questo, dato che circola corrente per circa 1/10 di secondo, comporta un'altra bella scossetta. In realtà di solito usano la bassissima tensione. Tuttavia questo apre un altro problema: i guasti non sono resistenze lineari, ma variano in funzione della tensione applicata (tant'è che le prove di isolamento vero si fanno ad una tensione non bassissima di un livello ben specificato). Ne consegue quindi che questa funzione con difficoltà discrimina il guasto dal non guasto. Altro aspetto sono i guasti a bordo degli apparecchi che sono molto non lineari. Pensiamo, per fare un esempio, un guasto sul compressore di un frigorifero. Senza tensione di rete, il contattore che lo controlla se ne sta aperto, quindi non sarà mai possibile individuare il guasto che si ripresenterà solo quando verrà data tensione.
Riccy Inserita: 18 aprile 2015 Segnala Inserita: 18 aprile 2015 che si ripresenterà solo quando verrà data tensione. Per questo motivo se il controllo va a buon fine ma subito dopo si verifica uno scatto (situazioni estremamente poco probabili, comunque non impossibili) il riarmo discrimina la cosa e non continua a riarmare all'infinito...
Livio Orsini Inserita: 19 aprile 2015 Segnala Inserita: 19 aprile 2015 In realtà di solito usano la bassissima tensione. Tuttavia questo apre un altro problema: i guasti non sono resistenze lineari, ma variano in funzione della tensione applicata (tant'è che le prove di isolamento vero si fanno ad una tensione non bassissima di un livello ben specificato). Carlo quindi si ritorna a quello che ho scritto. O si da una "scossettina" oppure il sistema non rileva il guasto e riarma. Se poi il guasto è stato causato da un contatto accidentale questo non viene certo rilevato con bassa tensione. garantendo la massima sicurezza di cose e persone." Questa è la solita frase ingannevole, più ancora che nominare un differenziale come "salvavita". La garanzia c'è solo se la persona non è in contatto con la linea elettrica. Per questo motivo se il controllo va a buon fine ma subito dopo si verifica uno scatto (situazioni estremamente poco probabili, comunque non impossibili) il riarmo discrimina la cosa e non continua a riarmare all'infinito... Non tanto poco probabile. Carlo ne ha appena illustrata una, io ti posso garantire che ho dei resistori che ho sostituito al mio forno elettrico che misurati con il tester danno un isolamento perfetto, peccato che alimentati, dopo una decina di secondi circa, puoi misurare 230 V sulla corrazza esterna. Anche se riarmasse una sola volta c'è il rischio di ridare la scossa al malcapitato.
remo williams Inserita: 19 aprile 2015 Segnala Inserita: 19 aprile 2015 La misura a freddo di isolamento,può essere ingannevole. Poco tempo fa,ho sostituito i diodi del ponte rotante di una eccitatrice,che,a freddo avevano il loro bell isolamento...Poi,sotto tensione,mandavano in stallo il gruppo elettrogeno.
Carlo Albinoni Inserita: 19 aprile 2015 Segnala Inserita: 19 aprile 2015 O si da una "scossettina" oppure il sistema non rileva il guasto e riarma. Se poi il guasto è stato causato da un contatto accidentale questo non viene certo rilevato con bassa tensione. Certamente, ma in realtà non è un grande rischio: gli interruttori differenziali sono progettati per richiudere su guasto senza pericoli per le persone. I rischi, eventuali, sono di altra natura.
Livio Orsini Inserita: 19 aprile 2015 Segnala Inserita: 19 aprile 2015 Certamente, ma in realtà non è un grande rischio: Non è un grande rischio in casi normali, tanto che l'apparecchio stesso e soprannominato "salvavita". Però a mio giudizio è sempre meglio il riarmo manuale che è l'unico che limita questi rischi. Direi che li evita se non fosse che la stupidità umana è senza limiti per cui anche una persona può riarmare senza curarsi del perchè sia intervenuto.
aXurde Inserita: 19 aprile 2015 Autore Segnala Inserita: 19 aprile 2015 Però a mio giudizio è sempre meglio il riarmo manuale che è l'unico che limita questi rischi. Direi che li evita se non fosse che la stupidità umana è senza limiti per cui anche una persona può riarmare senza curarsi del perchè sia intervenuto. Vero, però in certi casi trovare il vero problema (o problemi) è molto complicato, in particolar modo se il differenziale rimane riarmato dopo essere intervenuto. Ieri, per esempio, nella mia zona ci sono stati vento e pioggia moderati, eventi che non aiutano in situazioni come la mia; il differenziale, però, non ha dato problemi.
Maurizio Colombi Inserita: 19 aprile 2015 Segnala Inserita: 19 aprile 2015 eventi che non aiutano in situazioni come la mia; il differenziale, però, non ha dato problemi. Perchè il differenziale in questione non risente di vento e pioggia, ma di "perturbazioni" causate da altri fattori. .... o forse è già stato detto?
aXurde Inserita: 19 aprile 2015 Autore Segnala Inserita: 19 aprile 2015 Nella mia zona, quando c'è vento forte (ma molto forte) il differenziale scatta; è successo già tre/quattro volte
dnmeza Inserita: 19 aprile 2015 Segnala Inserita: 19 aprile 2015 sempre perturbazioni atmosferiche che nelle linee elettriche a media e/o a bassa tensione producono scariche (su isolatori o tra conduttori) che a loro volta innescano extra tensioni tali da provocare lo scatto del differenziale per scarso isolamento o per correnti indotte.
aXurde Inserita: 19 aprile 2015 Autore Segnala Inserita: 19 aprile 2015 Visto che sono prossimo a sostituirlo, è consigliabile tenere separati i due dispositivi (MGT e Differenziale) oppure anche un dispositivo unico va bene? Vi ringrazio ancora per la pazienza
Riccy Inserita: 19 aprile 2015 Segnala Inserita: 19 aprile 2015 Indifferente, dipende dallo spazio, ma la protezione offerta è la medesima
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