lupi2000 Inserito: 12 maggio 2006 Segnala Inserito: 12 maggio 2006 La domanda è questa:quando il caso lo richiedeva (coppie nominali costanti da 0Hz a 87Hz) ho visto motori asincroni 230/400V-50Hz collegati a triangolo e pilotati sotto inverter (tensione max 400V-frequenza base 87Hz) funzionare correttamente erogando il 187% della potenza nominale.Mi chiedo, quali possono essere gli inconvenienti in una simile configurazione?Ovviamente l'inverter deve essere di taglia superiore per erogare la corrente necessaria(quindi più costoso).Ma oltre a questo aspetto c'è altro?La tenuta dell'isolamento degli avvolgimenti motore può essere compromessa?Ciao a tutti
Mario Maggi Inserita: 12 maggio 2006 Segnala Inserita: 12 maggio 2006 Non si puo' dare una risposta univoca. Certamemente non stai parlando di un motore da 500 kW. Certamente non stai parlando di un motore autoventilato. Per motori piu' piccoli, servoventilati, lo stress sull'isolamento aumenta ed e' piu' facile raggiungere le condizioni operative in cui iniziano le scariche parziali sugli avvolgimenti. Quindi - per far le cose bene - dovresti comprare un motore speciale da 400 V a 87 Hz anziche' un motore da 230 V a 50 Hz, a parita' di corrente nominale. Gli inconvenienti possono essere legati al fatto di usare un motore normale dove servirebbe un motore speciale; se poi si verifica che quel motore normale di quella marca ha delle caratteristiche tali da poter essere considerato "speciale", l'impiego puo' avvenire per 24h/24. Ricordo applicazioni con motori pseudo-normali fino a 200 Hz, li ho fatti funzionare senza inconvenienti. Ma in tal caso bisogna verificare anche tutti gli aspetti legati alla sicurezza. Ho notato che chi comprende i benefici dell'impiego dei motori speciali al posto degli standard poi non se ne pente. Mi sto impegnando ultimamente su questo fronte dei "motori speciali" (cercate su Google se non vi e' chiaro il concetto) in quanto sono certo che questa e' una strada per aumentare la competitivita' delle aziende italiane produttrici di macchinari e impianti, e per aumentare il lavoro ai produttori di motori speciali (quelli che richiedono progettazione e capacita' di produzione in loco). Chi ha orecchie per intendere intenda, gli altri in roulotte! Ciao Mario
lupi2000 Inserita: 12 maggio 2006 Autore Segnala Inserita: 12 maggio 2006 Si Mario mi riferivo a motori piccoli (2-3 CV) ma non servoventilati.Il servizio tuttavia era intermittente...Sono solo in parte in accordo con te riguardo l'aspetto dei componenti speciali in genere.Preferisco pensare la macchina ideale costituita da pezzi standard reperibili ovunque o quasi.Ho notato che spesso parli di "scariche parziali". Cosa sono esattamente?Ciao
Livio Orsini Inserita: 12 maggio 2006 Segnala Inserita: 12 maggio 2006 Mi sto impegnando ultimamente su questo fronte dei "motori speciali" (cercate su Google se non vi e' chiaro il concetto) in quanto sono certo che questa e' una strada per aumentare la competitivita' ............Anche se un po' OT faccio una riflessione su questa idea.E' vero, la produzione di motori speciali non soffre di tutte quelle problematiche di concorrenza da paesi a basso costo di mano d'opera. Ricordo che questo tipo di concorrenza comparva 25 anni fa con i motori bulgari e/o rumeni. Costavano la metà (e anche meno) dei nazionali; vero è che spesso avevano vita breve, che la qualità era un poco approssimativa, però costavano poco. Tanti costruttori di macchine furbetti li usavano, poi magari dovevano correre in giro per il mondo a sostituirli e rovinavano l'immagine aziendale, ma che importa: una lira risparmiata è una lira guadagnata, o no?. Poi vennero gli inverter e ci si accorse che per funzionare decentemente anche il motore doveva essere decente. A qualcuno capitò di sostituire 400 motori su un impianto. Cosa era successo? semplice, alimentati con 380v sinusoidali i motori andicchaivano, alimentati con 380v pseudo sinusoidali da inverter i motori, in poco tempo, andavano in corto. La via dei motori speciali, che offrono, o possono offrire, prestazioni migliori e non raggiungibili dai normali motori pilotati da inverter, è una via che potrebbe favorire la produzione di aziende tecnologicamente all'avanguardia e non soffrirebbe della concorrenza dei paesi emergenti. Però, per produrre questi motori, è necessario progettarli e progettare le linee di produzione; inoltre è necessario un serio sistema di verifica e collaudo. E questi sono i punti dolenti. Quante aziende nazionali, produttrici di motori elettrici, hanno un serio ufficio tecnico, un reparto di ricerca, un reparto di verifica e previsione dell'affidabilità?
Mario Maggi Inserita: 12 maggio 2006 Segnala Inserita: 12 maggio 2006 Caro Livio, grazie per l'OT, c'era una vecchia discussione sui motori speciali che si e' sgonfiata. Quante aziende nazionali, produttrici di motori elettrici, hanno un serio ufficio tecnico, un reparto di ricerca, un reparto di verifica e previsione dell'affidabilità?Se non ce l'hanno, quanto costa crearlo? POCHISSIMO !!!!! Le persone preparate ci sono, le attrezzature si trovano, il SW lo si scarica, l'MTBF lo sai calcolare tu o lo posso fare io, il controllo di qualita' non sarebbe un problema. Manca la volonta' di farlo, manca l'imprenditore, lo stato ostacola queste iniziative. Caro lupi2000, Preferisco pensare la macchina ideale costituita da pezzi standard reperibili ovunque o quasi.Allora rispondo diversamente alla tua domanda iniziale: il motore a 50 Hz va usato a 50 Hz (non di piu', non di meno). Il motore da 1$ non puo' andare a 49 Hz, si guasta. Ho notato che spesso parli di "scariche parziali". Cosa sono esattamente?No, non ne parlo spesso, come non parlo dell'indice di polarizzazione degli avvolgimenti. Perche' non organizziamo un corso sui motori? Facciamo partecipare anche quella ditta citata da Livio che ha sostituito centinaia di motori, convinta che le scariche parziali fossero argomento lunare e che andavano bene i motori normali. Scusa se non ti rispondo qui sulle scariche parziali, ora devo andare. Ciao Mario
ivano65 Inserita: 12 maggio 2006 Segnala Inserita: 12 maggio 2006 purtroppo per qualsiasi settore e' sempre la stessa storia.LA QUALITA' viene usata solo di facciata.in italia si deve far produrre tutto nei paesi a basso costo per poi accorgersi dell'elevata qualita' dei prodotti importati. :ph34r: sostituire come nell'esempio 400 motori in garanzia non fa' certo bene al portafoglio aziendale, tuttaviacome gia' osservato in italia lo stato fa' di tutto per scoraggiare la vera imprenditoria, la quale e' l'unicache puo' fare prodotti nuovi altamente innovativi.basta vedere cosa succede in tutti i campi .prodotti che costano un decimo rispetto a 10 anni fa' che pero' durano un decimo, eppure venduti in massa.ormai e' una corsa esasperata al ribasso di tutti i costi, le cui conseguenze sono sotto gli occhi di tutti.
Mario Maggi Inserita: 13 maggio 2006 Segnala Inserita: 13 maggio 2006 Caro ivano65, ormai e' una corsa esasperata al ribasso di tutti i costi, so che stiamo andando un po' OT rispetto agli 87 Hz, ma non sono d'accordo sull'ultima parola. Le aziende cercano di ridurre l'esborso monetario immediato, non i costi. Sono due concetti diversi. Se le aziende volessero veramente ridurre i costi, per le applicazioni con elevato coefficiente di impiego annuale userebbero motori con classe di efficienza Eff1, ma questo non avviene in quanto l'esborso iniziale e' superiore a quello di un motore Eff3. Ciao Mario
Livio Orsini Inserita: 13 maggio 2006 Segnala Inserita: 13 maggio 2006 Le aziende cercano di ridurre l'esborso monetario immediato, non i costi. Sono due concetti diversi. Purtroppo sembra che certi nuovi manager rampanti non conoscano la differenza tra spese e costi o, peggio, confondono i costi con le spese. Poi si pensa a fare ingegneria finanziaria invece che ingegneria. Sembra che l'esempio FIAT non sia servito a far capire che se si progetta, si innova e se si ricerca la vera soddisfazione del cliente si può essere competitivi
clamp78 Inserita: 13 marzo 2007 Segnala Inserita: 13 marzo 2007 Perdonatemi, ma se no ricordo male si rischia di bruciare il motore se lo si fa lavorare al contrariodi quello che diceva Lupi... cioè con un motore 400V 72Hz ad esempio, se imposto 400V 50Hzsull'inverter vado a sovraccaricare il motore...Far lavorare un motore 400V 50Hz nominali con una caratteristica dell'inverter 400V 80Hzdovrebbe voler dire far lavorare il motore sempre deflussato...Il problema del 180% di assorbimento dovrebbe essere solo perchè il motore è sottodimensionato,e magari anche perchè si sta deflussando; perdonatemi ma è da tanto che non rimetto le manisu sistemi simili... vogliate perdonarmi e correggermi se dico cavolate (specialmente tu Livio)...
Livio Orsini Inserita: 13 marzo 2007 Segnala Inserita: 13 marzo 2007 Ha già detto tutto benissimo Mario nel messaggio #2
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