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Requisiti Minimi Per Abilitazione Installatore E Dichiarazione Di Conformità


Maxim333

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Salve ho a tutti mi presento mi chiamo Massimo, sono un elettricista dipendente per conto di una ditta d'installazioni e manutenzioni di impianti elettrici civili e industriali, lavoro in questa ditta da poco più di 5 anni e attualmente sono un operaio di 2°livello (dove il primo livello è il più basso, tanto per intendersi).

Ma ora vengo al dunque volevo che qualcuno mi chiarisse le seguenti domande , là dove possibile:

1)se un domani volessi aprire un'attività in proprio cosa mi servirebbe per far si che tale cosa avvenga?

2)la qualifica che rilascia Scuola RADIO ELETTRA (non voglio fare pubblicità inutile, ma credo si capisca) mi può essere d'aiuto nel mio caso o in genere (premetto che purtroppo ho solo la licenza media)?

3)potrei firmare le dichiarazioni di conformità per impianti elettrici?

Grazie in anticipo.

Modificato: da Maurizio Colombi
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Quando sarà ora che dovrai aprire la p. Iva sarà il tuo consulente ,che a sua volta avrà parlato con la camera di commercio,a dirti quello che puoi fare e quello che no.

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Maurizio Colombi

Tratto liberamente dal testo del D.M. 37/08:

Art. 4. Requisiti tecnico-professionali

1. I requisiti tecnico-professionali sono, in alternativa, uno dei seguenti:

A- diploma di laurea in materia tecnica specifica conseguito presso una università statale o legalmente riconosciuta;

B- diploma o qualifica conseguita al termine di scuola secondaria del secondo ciclo con specializzazione relativa al settore delle attività di cui all'articolo 1, presso un istituto statale o legalmente riconosciuto, seguiti da un periodo di inserimento, di almeno due anni continuativi, alle dirette dipendenze di una impresa del settore. Il periodo di inserimento per le attività di cui all'
è di un anno;

C- titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione professionale, previo un periodo di inserimento, di almeno quattro anni consecutivi, alle dirette dipendenze di una impresa del settore. Il periodo di inserimento per le attività di cui all'
è di due anni;

D- prestazione lavorativa svolta, alle dirette dipendenze di una impresa abilitata nel ramo di attività cui si riferisce la prestazione dell'operaio installatore per un periodo non inferiore a tre anni, escluso quello computato ai fini dell'apprendistato e quello svolto come operaio qualificato, in qualità di operaio installatore con qualifica di specializzato nelle attività di installazione, di trasformazione, di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui all'
.

2. I periodi di inserimento di cui alle lettere b e c e le prestazioni lavorative di cui alla lettera d) del comma 1 possono svolgersi anche in forma di collaborazione tecnica continuativa nell'ambito dell'impresa da parte del titolare, dei soci e dei collaboratori familiari. Si considerano, altresì, in possesso dei requisiti tecnico-professionali ai sensi dell'articolo 4 il titolare dell'impresa, i soci ed i collaboratori familiari che hanno svolto attività di collaborazione tecnica continuativa nell'ambito di imprese abilitate del settore per un periodo non inferiore a sei anni. Per le attività di cui alla lettera d) dell'articolo 1, comma 2, tale periodo non può essere inferiore a quattro anni.

mi sembra che sia spiegato per filo e per segno cosa occorre.

In ogni modo, lascia da parte la scuola Radio Elettra, ( a cui non va in tasca nulla, anche se la citiamo su PLCForum) un buon artigiano ti saprà spiegare tutto quello che serve per imparare egregiamente il mestiere.

Modificato: da Maurizio Colombi
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In ogni modo, lascia da parte la scuola Radio Elettra, ( a cui non va in tasca nulla, anche se la citiamo su PLCForum) un buon artigiano ti saprà spiegare tutto quello che serve per imparare egregiamente il mestiere.

Maurizio, forse seguendo seriamente i corsi della scuola per corrisponddenza potrà acquisire tutte quelle nozioni teoriche di base che non tutti gli artigiano sono in frado di trsmettere.

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Condivido Livio, qualsiasi corso, anche per corrispondenza puo servire, nel caso specifico fa testo il titolare dell'impresa che rilasci uno scritto attestante il periodo di lavoro svolto e la professionalità acquisita dell'individuo.

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Maurizio Colombi

Non sono pienamente d'accordo, una scuola può dare le nozioni tecniche, ti fa imparare le leggi di Kirchhoff e il teorema di Thevenin, ti insegna i limiti e le equazioni, ti racconta come circola la corrente all'interno di un circuito RC o RL o LC o vattelapesca......... basta! La scuola costruisce l'uomo educato, intelligente, ma con il cervello aperto come un hard disk appena formattato.

Ho seguito diversi ragazzi per gli stage ...... le "cose" più buffe che ho sentito sono state: "....ma in questo impianto non c'è il neutro....." riferito ad un impianto anni 60 con cordine di tutti i colori....... ma soprattutto: ".... non sono capace di collegare il tuo deviatore, perchè a scuola usiamo quelli dell'altro modello......."

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Maurizio io ho scritto: ".....acquisire tutte quelle nozioni teoriche di base....".

E' evidente che le informazioni teoriche non sono sufficienti, sia che sian state acquisite con un corso per corrispondenza o frequnetando una scuola tcnica.

Anche un laureato con laurea magistrale in ingegnieria elettrotecnica, senza esperienza lavorativa, a parer mio non è in grado di fare questo lavoro.

Infatti io considero una sciocchezza l'aver stabilito che basta un diploma di laurea, senza nessun tirocinio pratico, per svolgere questa atività.

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Maurizio Colombi

Infatti io considero una sciocchezza l'aver stabilito che basta un diploma di laurea, senza nessun tirocinio pratico, per svolgere questa atività.

....parole sante!!!!! :clap:

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Grazie a tutti per le risposte ma comunque rimango perplesso riguardante questo punto, in quanto è l'unico caso in cui potrei esercitare in assenza di titoli di studio:

"D- prestazione lavorativa svolta, alle dirette dipendenze di una impresa abilitata nel ramo di attività cui si riferisce la prestazione dell'operaio installatore per un periodo non inferiore a tre anni, escluso quello computato ai fini dell'apprendistato e quello svolto come operaio qualificato, in qualità di operaio installatore con qualifica di specializzato nelle attività di installazione, di trasformazione, di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui all'articolo 1."

Quindi avendo già lavorato da più di 5 anni posso in questo caso? o come "opeaio qualificato" intende un operario di un certo livello o altro....(io sono un 2° livello ma lo sono diventato solo da 2 anni non so se c'entra qualcosa).

Riguardo invece la scuola radio elettra ad ogni modo se prendessi l'attestato di qualifica professionale per l'installazione e manutenzione d'impianti elettrici civili ad ogni modo non credete che se un giorno dovessi andar via dalla mia ditta a livello curriculare è sempre meglio dell'attuale titolo che ho? (licenza media) o la mia esperienza attuale sovrasta questa qualifica che danno?

Scusate ma ho davvero tanti dubbi che mi affliggono e vorrei avere le idee ben chiare parlandone con gente competente anche perchè se lo faccio è per tutelarmi un domani anche se adesso le cose vanno bene vorrei essere pronto qual'ora perdessi il lavoro, quindi se posso fare qualcosa ora che posso per accrescere la mia conoscenza e capacità in quest'ambito, vorrei farlo, grazie mille.

p.s ho 24 anni.... :smile:

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Ho seguito diversi ragazzi per gli stage ...... le "cose" più buffe che ho sentito sono state: "....ma in questo impianto non c'è il neutro....." riferito ad un impianto anni 60 con cordine di tutti i colori....... ma soprattutto: ".... non sono capace di collegare il tuo deviatore, perchè a scuola usiamo quelli dell'altro modello......."

scusate sono un diplomato dell' Ipsia del'86 diploma in TIEE (tecnico industrie elettriche ed elettroniche) il mio primo impianto lo feci a sedici anni appena mi furono spiegati i circuiti elettrici fondamentali ,ritengo che il singolo individuo mette del suo nelle cose che fa .

Anche un laureato con laurea magistrale in ingegnieria elettrotecnica, senza esperienza lavorativa, a parer mio non è in grado di fare questo lavoro.

Infatti io considero una sciocchezza l'aver stabilito che basta un diploma di laurea, senza nessun tirocinio pratico, per svolgere questa atività.

in questi giorni ho installato un video citofono ad un ingegnere elettronico che mi ha detto di trovare difficoltà con tutti quelli schemi esemplificativi presenti sul manuale (Elvox sistema a due fili).

Ricordo le stupidaggini a scuola di compagni sui vari teoremi e leggi (qualcuno a pure provato a fare l'università).

L'esperienza sul campo e una buona conoscenza delle nozioni basilari sono sicuramente migliori di qualsiasi abilitazione che praticamente non garantisce la preparazione tecnica del soggetto (conosco elettricisti che trovano difficoltà nelle programmazioni anche le più banali non leggono neanche i manuali ).

buona domenica a tutti :clap::worthy::worthy::worthy: .

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Maurizio:

leggi di Kirchhoff e il teorema di Thevenin, ti insegna i limiti e le equazioni, ti racconta come circola la corrente all'interno di un circuito RC o RL o LC o vattelapesca.........
Livio:
senza esperienza lavorativa,

La teoria (l'insegnamento teorico) è una cosa che non si può prescindere, in special modo dove l'esperienza ha creato studi e testi in cui si apprendono le basi e la filosofia di teoremi ed applicazioni, alcune persone, per carattere, per struttura mentale, non son portati immediatamente ad approfondire o ad apprendere queste teorie e questi schemi, hanno bisogno di pratica reale di "fregature" appropriate, per poter applicarsi, ed imparare quello che non riuscivano a concepire come basilare per arrivare alla loro aspirazione di autonomia tecnica.

Che dopo siano dei geni, o dei semplici tecnici (forse mancati) è il mercato e le leggi che devono deciderlo.

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Maurizio Colombi

alcune persone, per carattere, per struttura mentale, non son portati immediatamente ad approfondire o ad apprendere queste teorie e questi schemi, hanno bisogno di pratica reale di "fregature" appropriate, per poter applicarsi, ed imparare quello che non riuscivano a concepire come basilare per arrivare alla loro aspirazione di autonomia tecnica.

ritengo che il singolo individuo mette del suo nelle cose che fa .

...anche queste sono parole sacrosante.......

L'opinione che ho sempre avuto sulla "bravura" di un tecnico, nella fattispecie elettrico, ma potrebbe essere edile, meccanico, idraulico..... è che: la "bravura" si misura in quante situazioni "incasinate" hai risolto.

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Credo sia importante non perdersi d'animo anche nelle situazioni piu ingarbugliate riflettere e ragionare per uscirr dalle rogne questo dovrebbe essere basilare

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Studia il più possibile, anche corsi serali, il curiculum che potrebbe rilasciarti il tuo attuale datore di lavoro vale di più di un corso online, non fermarti alle elementari conoscenze, approfondisci amplia si curioso no sapientino ma umile, auguri

Modificato: da dnmeza
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Al di là di tutto qualcuno potrebbe rispondermi senza mezzi termini al mio secondo post o anche al primo in modo esauriente senza perdersi in discorsi filosofici per quanto giusti e saggi possano essere, ne sarei grato. :smile:

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Maurizio Colombi

Alla domanda che hai posto nel primo post, ti ho risposto citando per filo e per segno quanto scritto nel D.M. 37/08 che parla solo di impianti e di requisiti per l'esecuzione degli stessi.

Se ti va di leggerlo per completezza lo cerchi su qualsiasi motore e ti esce di tutto e di più.

Se non sei ancora soddisfatto, ti rivolgi ad un buon consulente del lavoro che riuscirà a soddisfare ogni tua richiesta.

Per evitare che qualcuno si accodi a questa discussione con interventi

filosofici per quanto giusti e saggi possano essere

a malincuore, ma sono costretto a fermare la discussione.

DISCUSSIONE CHIUSA

Modificato: da Maurizio Colombi
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