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Ferrite Mini


dott.cicala

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Ancooooooraaaaaaa?????!!!!!! :wallbash:

Sììììììììì. :whistling:

Ferrite per uso portatile

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Una configurazione un po' strana eh?

E' rigenerativa.... :superlol:

Modificato: da dott.cicala
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...quando le antenne son poco efficienti che ti sei convertito ai preampli a reazione pure te :clap:
..comunque alla ferrite si può aggiungere con qualche spira una qualunque antenna,
quello che a me convince ancora poco è come hai realizzato... sempre tutto da discutere...
Io essendo
Lucchese, da qualche tempo ho scoperto a Viareggio questo negozio di un appassionato,
e trovandoci certi pezzettini, mi è quasi tornata, almeno a tratti, la voglia di saldare.
Entrare in questo negozio pieno di cose tutte in ordine e ben tenute, mi sembra di fare un salto indietro
nel tempo, tornando giovane, se capitate al mare vale la pena di farci un salto, ne merita la pubblicità,
per incontrare i pochi che ancora hanno nelle vene quest' Hobby.
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Sperimentare necesse est

Beato te che sei di Lucca e hai vicino il mare....qui laghi e montagne e la navigazione sui laghi è in VHF come l'elisoccorso.

Invece al mare ci sono le stazioni costiere che operano sia in VHF che il MF

3a08284662454e00e4417fc50d511dd2.jpg

L'antennina nasce appunto non perché quella più grande sia poco efficiente, anzi, dal lago di Como, in pieno centro urbano, ricevo benissimo molte stazioni costiere tra 1888KHz e 2700KHz e quella che ricevo meglio è appunto Viareggio Radio a 1925KHz, che è l'unica che sento sempre.

La Ferrite mini nasce invece per l'uso portatile....per quelle rare volte che vado al mare.......e mi porto sempre il mio piccolo IC R10.

La bacchetta di ferrite è recuperata da una vecchia radiolina Am, è a sezione rettangolare e lunga 8cm.....quindi ha bisogno di un piccolo aiuto

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...eccomi in una rarissima foto, fatta un bel po di tempo fa,
sul mio Titan 500, mentre giravo in tutto relax per le strade della Garfagnana,
alla media di 150...170 Km/h B)
6842feed44faf6fdf1a3c1f8a4807cf8.JPG
Io di quei preamplificatori positivamente reazionati volevo mettere in due formulette un po di teoria...se qualcuno la sa...
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Sullo sfondo, sfocata, sembra essere parcheggiata una 600. Se è così si potrebbe pensare agli anni '60.

A quei tempi c'erano ancora molti apparati a valvole, i nuvistor erano lo stato dell'arte per i tubi termoionici e il traffico di veicoli a motore era quasi inesistente. Girare in in automobile o in moto, per chi ne era felice possessore, era davvero un piacere.

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Anni.. dal 71 in poi prima non avevo la patente, metterei 1973..75,
il traffico in certe ore si contava
...incontravo tante macchine per strada allora, quante ne incontro di autovelox adesso :thumbdown:
L' auto parcheggiata, forse una 500, più che una 600, anche perché di quelle ce n' erano di più.
E' come la foto degli ultimi anni,
di un tanto credermi libero,
che non riesco nemmeno più ad immaginare.
Tornando all' antenna in ferrite, del tema, ma vale per un po tutti i circuiti,
senza formule e quindi teoria, non verrà mai messa a punto nella maniera ideale,
nemmeno lavorando sulle simulazioni
..secondo me.
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Per fare i conti sul serio, bisognerebbe conoscere la permeabilità del nucleo, che invece mi è ignota....

Allora.....

come si fa a calcolare la permeabilità di un nucleo conoscendo:

1) induttanza di una bobina avvolta in aria --> 4 uH

2) induttanza della stessa bobina infilata sul nucleo di cui si vuole conoscere la permeabilità --> 50uH

? :whistling:

Modificato: da dott.cicala
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Se la bobina è la stessa , se non ricordo male , :senzasperanza: , la permeabilità interveniva nella formula in modo proporzionale (forse L=m0 X mr X N2 X l / S) dove m sarebbe la permeabilità , non trovo la ''miu'' :P

Non spararmi se non è giusta , vado subito a controllare (e non ridete , sono 30 anni che non l'ho più vista )

Già trovato un errore : nella formula la lunghezza del avvolgimento HA il posto della sezione e la sezione quello della lunghezza . Evidentemente il mio errore non influisce nel calcolo della permeabilità (solo nel Tuo caso :superlol: )

Modificato: da gabri-z
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Calcolare una bobina, se non si tratta di un semplice solenoide a strato singolo avvolto in aria, non è un'impresa semplice e spesso il risultato del calcolo non produce poi un risultato pratico equiparabile, in poche parole, viene sempre qualcosa di diverso per una serie di variabili.

Nel caso di una bobina su nucleo ignoto e magari multistrato, l'impresa è totalmente inutile, perché una minima differenza costruttiva, un diverso posizionamento della bobina sul nucleo ecc ecc, rendono le fatiche del calcolo totalmente inutili.

Il caso dell'antenna in ferrite, che sia quella grande o quella mini, riguarda proprio una bobina multistrato, realizzata a mano e quindi con disposizione degli strati non omogenea, di conseguenza è inutile sprecar tempo con i calcoli, ma è meglio passare direttamente al metodo sperimentale.

Si prende una capacità nota, la si pone in parallelo alla bobina e si porta alla frequenza di risonanza il circuito LC così composto.

Misurata la frequenza e nota la capacità si deriverà l'induttanza incognita.

Nel caso invece si volesse perder tempo, per magari calcolarne il Q, prima si dovrà determinare AL oppure a i quali sono rispettivamente il fattore di induzione e il fattore spire.

AL è anche dettà autoinduttanza [nH] ed è quel valore che assume la bobina se è costituita da 1 sola spira avvolta su quel dato nucleo

AL = L [nH] / N2

Il fattore spire a invece indica quante spire sono necessarie, con un dato nucleo, per ottenere un'induttanza del valore di 1mH

a = N / √L

Di conseguenza....per conoscere AL.....è necessario conoscere il numero di spire oltre che il valore di induttanza.... :whistling:

Se invece i conti che interessano riguardano il fet e il bjt, quelli sono semplicissimi, il primo ha almeno due tipi di comportamento, in base alla posizione di V1, il cui cursore però non deve mai andare a massa, altrimenti il circuito cambierebbe ancora, specialmente LC, mentre lo stadio a Bjt....non è altro che un amplificatore a base comune...

A voi il compito di scrivere e descrivere le equazioni.....

Modificato: da dott.cicala
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......a titolo di curiosità.....il Q misurato di questa antenna a 1,9MHz [at]-3dB è 160. Il guadagno è di circa 12dB.

Salendo oltre i 12dB, in base alla frequenza sintonizzata, diventa instabile e tende ad oscillare e si generano dei battimenti con il segnale ricevuto.

(Nella parte bassa della gamma, intorno al MHz è possibile andare oltre i 15dB, nella parte alta, invece per effetto della presa intermedia sulla L, non è possibile superare i 12dB).

Non mi interessa demodulare la ssb in questo modo per via dell'eccessiva instabilità e poi....l' IC R10 ce l'ha già....pur essendo un vecchissimo

scanner del 1997....ma chi si accontenta...gode!

Modificato: da dott.cicala
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Per la bobina poco mi interessa, io quando ne conosco il valore (induttanza
e numero di spire) di una realizzata su di un nucleo,
le altre sullo stesso nucleo, chiuso o aperto che sia, le ricavo
con la proporzione L1/L2=(N1^2)/(N2^2)
Che è lo stesso
..Io volevo conoscere le equazioni dell' amplificazione,
del circuitino reazionato,
da quali fattori esattamente dipende amplificazione e stabilità del circuito,
anche se una mia idea ce l' ho,
ma un po di meno che del tutto matematica
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Io per semplificare le cose ho idealizzato il FET con una impedenza di Gate tendente a infinito

e con la tensione di uscita sul Source identica a quella misurata sul Gate.
Di seguito ho scritto l' equazione della maglia, per cui l' amplificazione alla fine dipende
dalla regolazione del potenziometro in funzione del rapporto spire.
Di aggiungere tutti i valori in gioco scrivendo l' equazione, la più simile al reale, della maglia,
proprio non ne ho voglia, anche se non penso sia difficile.
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Calcolare una bobina, se non si tratta di un semplice solenoide a strato singolo avvolto in aria, non è un'impresa semplice

Questo lo sa chiunque ha tentato di fare una bobina in base ai calcoli :superlol: ! Quello che mi è sfuggito :wallbash::wallbash::wallbash: è che Tu ci metti sempre trappole :superlol: . Chiedo scusa per il pensiero che davvero Ti serviva un'idea :worthy: ( ma avvisa quando vuoi controllarci !) :thumb_yello:

Comunque , una ripassata sulle formule non fa altro che bene !

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:superlol: Non sono trappole.....è come se pensassi ad alta voce.....

Oltre che il valore di induttanza con e senza nucleo....è necessario almeno conoscere il numero di spire

AL = L [nH] / N2

Roberto...il tuo ragionamento per quanto riguarda il primo stadio....è corretto....hai condensato un po' eh....esprimere k % LC in regime di risonanza significa risparmiarsi una decina di passaggi. ;)

Si capisce come sia facile, in base all'intensità del segnale ricevuto, trovarsi a verificare il criterio di Barkhausen e ciò rende necessario avere il pre a portata di mano per ridurre la retroazione, specialmente salendo in frequenza.

Lo stadio successivo è un amplificatore a base comune....noto per avere ampia banda passante, amplificazione in tensione e soprattutto.....l'impedenza di uscita pari a circa quella del carico...cioè il cavo coassiale.

Probabilmente, visti i moccoli che fa tirar giù questa sottospecie di oscillofono, è più conveniente aumentare un po' l'amplificazione complessiva, visto che ormai un fet o un bjt non hanno più costi proibitivi, come ai tempi delle valvole che erano pure tassate una per una e quindi per risparmiare valvola e tassa poteva aver senso un circuito simile, oggi, se non per scopi didattici, se si vuol davvero fare radioascolto con sto pre, bisogna tener vicino il "pestone" di vino sempre ben pieno :roflmao: perché, se non fosse per la ferrite, che non è facile reperire, verrebbe voglia di sfracellarlo contro il muro dopo l'ennesimo fischio lacerante in cuffia.

E non solo....

A causa della retroazione, pur potendo raggiungere teoricamente livelli di amplificazione elevati, si ha una rumorosità tale che i segnali più deboli vengono letteralmente sommersi e quindi.....tolta la ferrite...è da sfracellare contro il muro.

Modificato: da dott.cicala
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Che errore? Errare humanum est ;)

Nel frattempo.....

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scartata l'idea del rigenerativo per i problemi descritti....Eliminato il bjt ed aggiunto un fet di quelli poveri, come il 2n3819 che a queste frequenze si comporta più che dignitosamente e costa pochissimo, è venuto fuori un bel cascode infinitamente silenzioso e stabile rispetto al circuito di prima...sono in corso le misure.

consuma anche meno.....ottimo per l'alimentazione a pila.

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...non so perché ma sarei tentato di mettere all' uscita del cascode un potenziometro da poche decine
di Ohm, per rimandare il segnale sulla ferrite, avvolgendovi allo scopo il minor numero
di spire possibili :roflmao:
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In conclusione potresti mettere un commutatore per scambiare il circuito in con o senza reazione.
Non solo per sperimentare, quando credi, la differenza caso per caso, ma anche per aggiungere
e provarci, antenne a bassa efficienza,
tipo quelle a farfalla, super accorciate, a telaio multispira, antenne ad acqua ecc. ecc.
in fondo siamo o non siamo sperimentatori, non chiedetelo a Shakespeare!
ovvia!
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