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Consiglio Su Schema Di Carica Batteria Tampone


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Inserita: (modificato)
Io ti dico che proprio lasciandolo molto tempo attaccato alla rete si è rovinata la batteria.

La batteria deve lavorare , l'alimentatore della batteria deve :

da Livio :

Un alimentatore per batteria tampone deve essere in grado di fornire la corrente di mantenimento e quella di carica, secondo le condizioni della batteria e secondo el condizioni di lavoro.

Modificato: da gabri-z

Inserita: (modificato)

Non è necessario conoscere la corrente di carica di mantenimento se si carica a 13 ,7V. Anche nella carica a tre fasi citata, l'ultima, quella di mantenimento non si ottiene limitando la corrente, ma calando la tensione di carica a 13,7V circa, con quella tensione la batteria si autoregola la corrente di mantenimento.

walter longo, per carica ciclica e carica in stand-by leggi qui i manuali dei produttori di batterie:

http://www.dodero.it/BATTERIE/FIAMM_GS/Certificazioni_FIAMM_GS/Manuale_Tecnico.pdf

http://www.yuasaeurope.com/images/uploads/fr/downloads/manuals/Manuel-technique-NP-anglais-V13-PDF.pdf

http://www.power-sonic.com/images/powersonic/literature/SLA_Batteries/20110920-TechManual-Lo.pdf

Sono per batterie sigillate e non so se le tue sono tali, ma i concetti restano quelli.

Modificato: da fede1942
Inserita:

ciao fede1942, grazie, non mi è chiara una cosa; la tensione in uscita di quel circuito di batteria tampone citato all'inizio è stato tarato a 13,7 volt, e io proprio perchè tampone avevo lasciato la batteria attaccata alla rete per lunghi periodi, alternando. Tu dici che non si rovina invece si è rovinata come si spiega? Ma quel circuito lo posso almeno usare come un normale carica batteria?


scusate non avevo visto le risposte , pensavo di non aver inviato il messaggio precedente, Ciao.

Inserita: (modificato)

In quel circuito citato all'inizio come avevi misurato la tensione di uscita? A vuoto, ossia senza batteria, oppure con batteria collegata?

Entrambi i modi sono sbagliati.

Nel primo non tieni conto della caduta di tensione sul diodo perché a corrente nulla o quasi la caduta è molto bassa, nel secondo caso misuri la tensione della batteria e non quella del caricabatteria. Nel primo caso però al più la batteria potrebbe non caricarsi completamente, ma non dovrebbe rovinarsi, forse aveva problemi pregressi.

Nel secondo caso corri il rischio di misurare una tensione più bassa di quella effettiva e, a batteria carica avere una tensione superiore ai 13,7V, con conseguente corrente di mantenimento eccessiva che può rovinare la batteria.

Il modo corretto è misurare la tensione di uscita mettendo momentaneamente un resistore da 680/820Ω al posto della batteria per simulare la corrente di mantenimento della batteria carica.

Modificato: da fede1942
Inserita:
quella di mantenimento non si ottiene limitando la corrente,

Dipende.

Se fai le cose seriamente limiti la corrente. Limitare la corrente ad un valore ben preciso è l'unica modo per avere la sicurezza che la corrente massima asume solo quel valore.

Agendo sulla tensione ci si espone a variazioni di corrente, anche significative, in funzione della temperatura. Basta qualche decina di mV di variazione per avere variazioni di corrente significative e, in alcuni casi, anche dannose.

la tensione in uscita di quel circuito di batteria tampone citato all'inizio è stato tarato a 13,7 volt,....

Se la batteria è in tampone si presume che ci sia un carico sulla batteria, pertanto l'alimentatore deve fornire sia la corrente assorbita dal carico sia la corrente dim mantenimento della batteria.

Nel tuo caso invece la batteria è a vuoto quindi il sistema deve fornire solo la corrente per compensare l'autoscarica.

Per questo motivo la via più semplice è quella di mettere due soglie di tensione: una per staccare il caricatore e l'altra per riattaccarlo.

Inserita: (modificato)

Qui http://batteryuniversity.com/learn/article/charging_the_lead_acid_battery c'è scritto: The float voltage must be reduced at full charge e Once fully charged through saturation, the battery should not dwell at the topping voltage for more than 48 hours and must be reduced to the float voltage level e non si parla di corrente di mantenimento imposta o limitata.

Modificato: da fede1942
Inserita:

L'articolo deve esere letto nel suo complesso e capito, estrapolare una singola frase non serve, anzi conduce a false intrepretazioni.

Mentra il diagramam di carica, figura 1, è inequivocabile.

Dal diagramma si vede chiaramente l'andamento della corrente e, osservando la corrispondenza dei livelli di tensione si vede chiaramente che le tensioni della fase 1 e 3 non sono costanti.

Nella fase 2 la corrente è variabile e la tensione è costante.

Nella fase 3 non si capisce bene, perchè il diagramma dovrebbe essere più espanso, ma evidente che la tensione si riduce, mentre la corrente rimane praticamente costante..

Della frase che hai riportato, la parte veramente importante è questa: "..the battery should not dwell at the topping voltage for more than 48 hours ...", che tradotta significa : "....la batteria non dovrebbe permanere alla massima tensione per più di 48 ore..", ovvero la fase 1 e 2 sommate dovrebbero avere una durata inferiore alle 48 ore, cosa che a me pare lapalissiana.

Comunque come ti ho scritto qualche mese fa, in una discussione simile, io mi rifaccio agli studi eseguiti dall'istiuto di elettrochimica dell'università di Roma che da anni compie ricerche sui vari tipi di batterie, sulla loro efficienza e durata, e sui metodi di ricarica.

Per le batterie al piombo la tecnica ottimale di carica consiste in una prima fase di carica a corrnete costante seguita da una seconda fa se a tensione costante. Una volta raggiunta la massima carica se si vuole continuare a tenere in carica l'accumulatore bisogna fornire la sola corrente di mantenimento corrispondente a circa 1/100 della capacità nominale dell'accumulatore.

Io preferisco staccare l'accumulatore dal caricatore raggiunta la massima carica, per riprendere la carica qaundo la tensione scende al disotto di un certo livello corrispondente a circa il 90% della capacità totale dic arica della batteria.

Poi uno può fare come gli torna più comodo, però il metodo dic arica canonico delle batterie al piombo - acido è quello che ho descritto.

Inserita:

Nella fase 3 non si capisce bene, perchè il diagramma dovrebbe essere più espanso, ma evidente che la tensione si riduce, mentre la corrente rimane praticamente costante..

A me sembra sia abbastanza chiaro (ogni tanto capisco qualcosa anch'io), la corrente è costante, al valore di mantenimento, perché la tensione è stata ridotta al valore della carica in stand-by.

Inserita: (modificato)
A me sembra sia abbastanza chiaro (ogni tanto capisco qualcosa anch'io), la corrente è costante, al valore di mantenimento, perché la tensione è stata ridotta al valore della carica in stand-by.

No è esattamente il contrario!

Se osservi bene il diagramma noti che, a partire dalla linea tratteggiata verticale, la tensione scende costantemente per circa 90' poi si mantiene costate sino al termine del diagramma.

La corrente, sempre a partire dalla linea tratteggiata verticale, si mantiene costante per circa 90' poi, in coincidenza con la costanza del valore di tensione, sembrerebbe aumentare leggermente. ho usato il condizionale perchè essendo la linea spezzata non si apprezza molto bene.

(ogni tanto capisco qualcosa anch'io)

Forse hai capito ma stai cercando un'arrampicata sui cristalli, forse non hai capito, o forse ancora non hai osservato il diagramma ed hai letto l'articolo in modo affrettato e/o superficiale.

Leggere affrettatamente un articolo, scritto in inglese, alla ricerca di qualche cosa atto a supportare ed a confermare una propria teoria/convinzione, può far trarre conclusioni errate o non completamente corrette. ;)

Meglio, molto meglio, leggersi con calma e con cura tutto l'articolo, anche più volte se non si capiscono certi termini, osservare con cura i diagrammi che sono indipendenti dalla lingua, e poi meditare bene prima di trarre conclusioni.

Questo dovrebbe essere il modo serio per documentarsi. :smile:

Modificato: da Livio Orsini
Inserita: (modificato)

sembrerebbe aumentare leggermente

È ovvio che la corrente risalga perché abbassando la tensione di carica (sotto il grafico c'è scritto: Stage 3, Voltage is lowered), le tensioni di batteria e di carica divengono comparabili con conseguente bassa corrente, poi la batteria si assesta alle nuove condizioni e la corrente risale portandosi a quella di mantenimento.

Quell'articolo, insieme a tanti altri altrettanto autorevoli, non è da oggi che lo leggo e credo proprio di averlo capito.

Per le brutte figure lascia che mi preoccupi io, ho le spalle larghe, in quanto ad arrampicarmi sugli specchi invece ho poca esperienza ;)

Modificato: da fede1942
Inserita: (modificato)
È ovvio che la corrente risalga perché abbassando la tensione di carica (sotto il grafico c'è scritto: Stage 3, Voltage is lowered), le tensioni di batteria e di carica divengono comparabili con conseguente bassa corrente, poi la batteria si assesta alle nuove condizioni e la corrente risale portandosi a quella di mantenimento

E' proprio esattamente il contrario.

La tensione di carica si adatta al valore necessario per mantenre costante il valore della corrente carica.

Immediatamente dopo aver effettuato la carica completa, la tensione dell'accumulatore è al suo valore massimo, valore che cala leggermente nel periodo immediatamente seguente il ompletamento della ricarica, effetto dovuto alla perdita di calore che segue la fine carica.

Se si mantiene la corrente costante, e diminuisce la tensione dell'accumulatore, deve diminuire il valore della tensione di carica.

Se si fosse applicata una tensione di carica costante, la corrente tenderebbe a crescere in concomitanza con la diminuzione della tensione di battaria, invece succede esattamente il contrario.

Inoltre anche praticamente è molto più semplice limitare la corrente di carica ad un valore prestabilito e costante, piuttosto che adattare la tensione di carica per ottenere il livello di corrente di mantenimento.

La didascalia "Voltage is lowered" (la tensione si è abbassata) è banale, fotografa l'evidenza.

Per le brutte figure lascia che mi preoccupi io, ho le spalle larghe,

Non so che dirti, se tu ritieni di aver fatto una brutta figura io propio non mi preoccupo. :lol:

in quanto ad arrampicarmi sugli specchi invece ho poca esperienza

Si si, si vede che non lo sai fare molto bene. :P

Modificato: da Livio Orsini
Inserita: (modificato)

Stiamo andando verso la polemica sterile, non c'è sul forum un esperto nel campo che possa fare da arbitro?

Nonostante sia conscio della mia posizione di inferiorità rispetto ad una autorità del forum, autorità meritatissima per altri argomenti, mi rimetto completamente al giudizio di un terzo autorevole.

Walter longo, se non vuoi complicarti troppo la vita e non hai premura di avere la batteria carica, realizza quel caricabatteria con L200 postato e vivi felice. Quel circuito è semplice e tratta bene la batteria per una lunga durata.

Non ragioniam di lor, ma guarda e passa, "lor" saremmo noi che siamo andati un po' fuori tema ;)

PS: Voltage is lowered non significa "la tensione si è abbassata", ma "la tensione è stata abbassata".

Modificato: da fede1942
Inserita: (modificato)
PS: Voltage is lowered non significa "la tensione si è abbassata", ma "la tensione è stata abbassata".

Cominciamo da qui.

La traduzione letterale è: "la tensione è abbassata" o, più correttamente, "la tensione si abbassa". Su questo, se vuoi un arbitro è sufficiente che usi il traduttore automatico di google. :smile:

Io ho usato il passato prossimo, in luogo dell'indicativo, perchè mi sembra più corretto come italiano. Però il punto fondamentale è che è sempre una frase riflessiva e non passiva, ad indicare che un'azione automatica e non indotta da eventi esterni.

Se avessero voluto significare "la tensione è stata abbassata" avrebbero scritto: "Voltage has been lowered"

Per quanto riguarda la richiesta di arbitrato mi sembra proprio una cosa ridicola, da asilo mariuccia come si direbbe a Milano. :smile:

Rimani pure delle tua idea a me proprio importa meno che niente.

Le mie precisazioni hanno il soloscopo di dare, a chi legge, un'idea più completa del problema.

Cosa faccio io per un carica batterie automatico l'ho spiegato chiaramente e, visto che le mie batterie hanno durate ultradecennali, a me va bene così.

Quello che non capisco è la tua polemica.

Già dal #9 scrivi:

Anche se quel circuito è di provata efficienza, prima di partire, aspetterei che Livio indichi eventuali punti deboli ed eventuali migliorie oppure soluzioni diverse.

Messaggio che io ho interpretato scherzosamente rispondendo:

Non sono l'oracolo e nemmeno possiedo le tavole della legge dei caraca batterie :smile:

Poi ho cercato di spiegare le difficoltà pratiche per realizzare un circuito che regolando la tensione di carica dia la carica di mantenimento all'accumulatore.

Bastano pochi mV di variazione di tensione della batteria per avere grandi variazioni di corrente di carica (ammesso che il generatore di tensione sia assolutamente stabile).

Poi, per mia sola curiosità, dovresti spiegarmi come puoi ottenere, agendo sulla tensione dell'alimentatore, un andamento come quello indicato dalla parte terza del diagramma dell'articolo che hai citato. Cosa fai ? Realizzi un circuito che effettua una rampa della durata di 90' per ottenere una variazione di un decina di mV? E come fai a garantire che la corrente rimanga costante? O la costanza della corrente è solo ub fatto accidentale, perchè è venuta così al disegnatore?

Invece se agisci sul limite di corrente l'effetto lo ottieni in modo stabile e facile.

Se vuoi e puoi, dammi una spiegazione seria e corretta di questo fenomeno.

Questo solo per una mia curiosità intellettuale.

Modificato: da Livio Orsini
Inserita:

L'arbitrato è perchè gradirei anche sentire pareri/interpretazioni di altri, non certo perchè voglio denunciare la cosa alla signora maestra.

Il mio messaggio #9 era tutt'altro che scherzoso visto che apprezzo la tua conoscenza e competenza e, visto che eri intervenuto, ho consigliato rispettosamente di aspettare un tuo parere.

Solo che qui abbiamo interpretazioni diverse di un articolo e qualche divergenza di opinione su certe fasi della carica di una batteria.

Restando sulle questioni tecniche (che sarebbe sempre meglio):

Lo Stage 1 e lo Stage 2 vengono effettuati con tensione di carica di 2,40/2,45V/ elemento, nello Stage 3 viene abbassata la tensione di carica a 2,25/2,30V/elemento. Siccome quest'ultima tensione di carica è quella che si usa per la carica in tampone (o stand-by), per ottenere la carica di mantenimento non c'è bisogno di nessun altro intervento, a quella tensione ci pensa la batteria ad assorbire la giusta corrente per mantenere la batteria carica/compensare l'autoscarica.

In quei 90' la tensione di batteria cala perchè la tensione di carica è stata abbassata. Ovviamente la tensione di batteria non cala a gradino come la tensione di carica a causa della carica pregressa della batteria.

Mi chiedi come penso di ottenere la corrente di mantenimento, ma come in praticamente tutte le applicazioni in cui ci sono batterie caricate in tampone. Ossia a 2,25/2,30V/elemento la batteria si carica e poi si può lasciare indefinitamente sotto carica, la batteria assumerà solo più la corrente di mantenimento. E questo è su tutti i datasheet/manuali delle batterie.

La modalità di carica riportata in quell'articolo è praticamente un mix tra carica ciclica (Stage1/2) e carica in stand-by (Stage3). Il vantaggio rispetto ad una semplice carica in stand-by è una maggiore rapidità di carica ed una minor possibilità di solfatazione che può avvenire con cariche particolarmente lente.

Inserita:

Grazie per come vi siete espressi e chiedo scusa se a causa della mi ignoranza in materia ( sono un testardo fai da te , e cerco di documentarmi sulle cose che mi piacciono; una appunto è l'elettronica ) c'è stato qualche disappunto tra di voi.

Io un circuito lo posso pure realizzare, infatti di quel circuito che ho postato ne ho realizzati 2, e perciò avevo chiesto qualche consiglio; purtroppo,non posso scendere troppo nei dettagli; mi sforzo per capire, ma non avendo basi sufficienti, mi soddisfa vedere funzionare le cose quando vengono realizzate.Comunque per trovare qualche componente che mi manca , mi devo spostare in città e appena procurato, lo realizzerò ma questa volta me ne guarderò bene dal lasciarlo sempre attaccato alla rete. Grazie ancora e saluti.

Inserita:
Mi chiedi come penso di ottenere la corrente di mantenimento,

No la mia domanda è precisa ed è differente: "....come puoi ottenere, agendo sulla tensione dell'alimentatore, un andamento come quello indicato dalla parte terza del diagramma dell'articolo...."

Se agisci sulla tensione, l'alimentatore, che un generatore di ten sione quasi ideale, darà una tensione di valore costante in accordo con il valore di riferimento, Se vuoi ottenere una variazione devi comandarla, non la esegue automaticamente.

L'unico modo per ottenerla è limitare il valore di corrente erogata.

Se limiti il valore di corrente, l'alimentatore rimane un generatore di tensione solo per valori di cerrente inferiori al valore di riferimento. In questo modo hai un genratore che si comporta da generatore di corrente o di tensione quasi ideale secondo il carico. Ovvero passa da impedenza interna prossima allo zero ad impedenza interna tendente all'infinito.

Forse non hai afferrato bene quello che ho scritto o forse non son riuscito a farmi comprendere.

Fermo restando che le fasi di carica di un accumulatore al piombo sono 3: prima fase carica a corrente costante, seconda fase carica a tensione costante, terza fase mantenimento.

Per ottenere la carica nel modo più semplice ed efficace il metodo è costruire un generatore di tensione con 2 limiti di corrente: quello più elevato che serve ad effettuare la prima fase di carica, quello di mantenimento per l'ultima fase.

Differente è il caso della batteria in tampone.

Solitamente si preferisce tarare la tensione dell'alimentatore ad un valore che corrisponda a circa il 90% della piena carica. In questo modo l'accumulatore non sarà mai carico al 100% ma non c'è pericolo di andare in sovra carica. L'unico dato importante è la stabilità in tensione dell'alimentatore e la sua capacità di erogare una corrente maggiore di quella massima richiesta dal carico.

Io credo che tutta questa diatriba sia nata sulla questione di metodologia per ottenere un risultato su cui concordiamo.

Io, pragmaticamente, insisto sulle modalità più semplici ed efficaci per ottenre un certo risultato.

Però rimane in sospeso il fatto che non hai ancora spegato come ottenere quell'andamento di tensione. :smile:

Inserita:
Grazie per come vi siete espressi e chiedo scusa se a causa della mi ignoranza in materia ( sono un testardo fai da te , e cerco di documentarmi sulle cose che mi piacciono; una appunto è l'elettronica ) c'è stato qualche disappunto tra di voi.

Nulla di cui tu debba scusarti.

Non c'è nessun "disappunto", è solo in atto una disputa teorica su come ottenere determinati risultati.

Dal mio punto di vista questa discussione è piacevole, anche se polemica. Sino a quando si discute rimanendo nei limiti della buona educazione e del vivere civile, i confronti di idee possono far solo bene.

A volte possono sorgere incomprensioni, ma basta dare gli opportuni chiarimenti e tutto funziona per il meglio.

Alla fine tutti avranno imparato qualche cosa.

Io un circuito lo posso pure realizzare,...

Certo, segui il consiglio di fede1942: "realizza quel caricabatteria con L200 postato e vivi felice. Quel circuito è semplice e tratta bene la batteria per una lunga durata." Consiglio che condivido pienamente.

Tutto il resto sono disquisizioni teoriche che puoi leggere o tralasciare, a tuo piacimento mentre noi magari continuiamo a discutere tra noi su cosa è meglio in linea teorica. :smile:

Inserita:

Livio, se hai una batteria 12V al piombo sottomano, prova a caricarla con carica ciclica (circa 14,5V), una volta carica avrà quasi raggiunto la tensione di carica.

Ora commuta la tensione di carica a 13,7V e dimmi che andamento avrà la tensione ai capi della batteria. Quei 90' potranno essere di più o di meno, non sono imposti, è la batteria che si adegua alle nuove condizioni e si porterà, più o meno lentamente, quasi alla nuova tensione di carica.

A regime il delta di tensione 13,7 - tensione di batteria applicato alla resistenza interna della batteria stessa comanderà la corrente di mantenimento.

Come hai detto tu, ci possono essere diversi modi di carica, ma quello riportato in quell'articolo, a mio parere, ha due livelli di tensione e solo uno di corrente, la massima.

Hai detto che variazioni di poche decine di millivolt della tensione di carica possono portare a grandi variazioni di corrente, a mio parere non è così perché, restando nella gamma di tensioni previste per la carica in stand-by (13,6/13,7V), la tensione di batteria segue la tensione di carica portandosi comunque a pochi mV di differenza, stabilizzando di fatto la corrente di mantenimento.

Se andiamo a tensioni superiori ai 13,8V questo non accade più (per questione di funzionamento della chimica interna) e la corrente si innalza, danneggiando nel medio/lungo termine la batteria.

Ho l'impressione che tu voglia imbrigliare eccessivamente la carica della batteria imponendo correnti e tensioni. Per esempio per gli Stage1/2 è sufficiente una alimentazione a tensione costante e corrente limitata, ci pensa la batteria, in funzione della carica residua, a restare nello Stage1 (corrente costante) il tempo necessario. Può anche essere che, se la batteria è poco scarica, lo Stage1 sia molto breve.

Inserita:
Ora commuta la tensione di carica a 13,7V e dimmi che andamento avrà la tensione ai capi della batteria. Quei 90' potranno essere di più o di meno, non sono imposti, è la batteria che si adegua alle nuove condizioni e si porterà, più o meno lentamente, quasi alla nuova tensione di carica.

Vediamo bene di ripassare i fondamenti di elettrotecnica.

Tu hai un generatore di tensione (quasi) indeale, l'alimentatore che carica la batteria).

Ai morsetti di questo genratore colleghi un accumulatore.

Misuri la tensione ai morsetti e la tensione deve essere quella dell'alimentatore, ovvero 13.7 V. Questo indipentendemente dalla tensione di batteria. Il voltmentor collegato ai morsetti continuerà a indicare 13.7V per tutto il tempo in cui questo circuito sarà attivo.

Certo che la batteria si adegua pian piano a questo valore di tensione, come effetto se misuri la corrente vedrai che la corrente assorbita dalla batteria varia.

Proprio l'inverso di quello che indica il diagramma nella sua fase 3.

Infatti la tensione cala lentamente e la corrente è costante.

Come può un generatore di tensione (quasi) ideale variare la tensione al variare del carico? Non può!

Ergo per ottenere quel risultato devi forzosamente trasformare il generatore di tensione in generatore di corrente. Punto.

Non esiste altra spiegazione, semplicemente perchè le leggi dell'elettrotecnica non lo ammettono.

Te lo puoi dimostrare in modo facile anche teoricamente: non è altro che una maglia composta da un generatore e da un utilizzatore.

Metti il generatore di tensione a cui acoppi il carico di una batteri, poi applichi i principi di Kirchoff.

Ripeti l'esercizio sostituendo al generatore di tensione un generatore di corrente.

Tutto il resto sono parole, solo parole, senza fondamento scientifico.

Inserita:

Grazie e alla prossima. Saluti.

Inserita: (modificato)

Prendiamo un bell'alimentatore stabilizzato (reale) completo di voltmetro e tutte le varie protezioni.

Gli colleghiamo una batteria e la carichiamo a 14,5V, quindi, per esagerare, giro la manopola di regolazione della tensione sulla posizione corrispondente a 6V, cosa segna ora il voltmetro? 6V o la tensione della batteria? Gli è che anche la batteria è un generatore sui generis, non è un comune utilizzatore passivo.

Se hai documentazione sull'argomento dell'università di Roma, che hai citato, saresti così gentile, se è in formato adeguato, di passarmela o indicarmi come reperirla?

Saluti anche a te, walter longo. Se vuoi tienici al corrente degli sviluppi ;)

Modificato: da fede1942
Inserita:

Ma allora non sei di coccio, ma di basalto! :lol:

Berbacco fai la prova che hai ipotizzato e poi leggi la corrente. O è zero perchè c'è il blocco unidirezionale, oppure la corrente ha segno negativo, convenzione che significa che la batteria funziona da generatore e l'alimentatore da utilizzatore.

Riguardati il diagramma e ragionaci sopra. ;)

Se hai documentazione sull'argomento dell'università di Roma, che hai citato, saresti così gentile, se è in formato adeguato, di passarmela o indicarmi come reperirla?

Dovrei scannerizzare il documento che mi aveva passato il professore che si occupava di quei test. E' vecchio di circa 15 anni ma le leggi sulle batterie al piombo non son cambiate :smile:

Però deve avere un articolo in pdf dell'anno scorso della rivista Firmware che tratta l'argomento carica batterie ed ha molti punti in comune. Nei prossimi giorni vedo di recuperarlo tra i vari terabytes di archivio e lo carico sul PLCForum.

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