kasper Inserito: 17 maggio 2015 Segnala Inserito: 17 maggio 2015 Ciao, in che modo ciabatte, prese con adattotori multipli, riduttori/ciabatte, stufe, scaldini, piastre, phon inquinano la tensione? La forma d'onda puo' essere deformata da grossi carichi non lineari che assorbono correnti deformate (esempio, forni con controllo ad scr: e chi di noi non ha in casa un forno industriale?). Ed in ogni caso questo non giustifica che la scheda si guasti. L'unica cosa che potrebbe legittimamente provocare problemi ad una scheda è una sovratensione (per esempio da fulminazione), ma anche in questo caso significa lo stadio di alimentazione non prevede nessuna protezione (scaricartori, TVS e simili). Altrimenti secondo me la scheda è mal progettata.
gaetanus Inserita: 17 maggio 2015 Segnala Inserita: 17 maggio 2015 L'unica cosa che potrebbe legittimamente provocare problemi ad una scheda è una sovratensione (per esempio da fulminazione), ma anche in questo caso significa lo stadio di alimentazione non prevede nessuna protezione (scaricartori, TVS e simili). Altrimenti secondo me la scheda è mal progettata. concordo, in realta' bisognerebbe capire quale circuito di questa scheda si guasta. potrebbe essere anche un componente della lavatrice difettoso o mal progettato a farla guastare
Mario Maggi Inserita: 17 maggio 2015 Segnala Inserita: 17 maggio 2015 (modificato) Diomede Corso, Poi, secondo me una scheda può essere difettosa una volta.. due volte... ma alla terza volta anche il più ignorante Mi colloco quindi tra i piu' ignoranti e disinformati sui problemi di qualita' dell'energia elettrica. Quoto kasper, ho esperienza diretta su una scheda di famosa caldaia a muro tedesca, sostituita ben piu' di tre volte negli anni, e so che lo stesso problema c'e' stato anche presso altri utenti dello stesso modello. gaetanus, potrebbe essere anche un componente della lavatrice difettoso o mal progettato a farla guastare Vero. Probabilmente il costruttore non ha fatto il calcolo MTBF della scheda, o non ha tenuto in considerazione i risultati scarsi ottenuti dal calcolo predittivo. Ciao Mario Modificato: 17 maggio 2015 da Mario Maggi
gaetanus Inserita: 17 maggio 2015 Segnala Inserita: 17 maggio 2015 Probabilmente il costruttore non ha fatto il calcolo MTBF della scheda Chissa se li fanno questi calcoli i calcoli relativi all'affidabilita' di sicuro calcoleranno il costo della scheda in fase di progettazione
Mario Maggi Inserita: 18 maggio 2015 Segnala Inserita: 18 maggio 2015 gaetanus, una ditta seria calcola l'MTBF e calcola il costo di 1000 schede aggiungendo quelle che dovranno essere sostituite in garanzia, per esempio 60, quindi 1060 schede in totale. Per cui il costo industriale della scheda non sara' 100 ma 106. Ciao Mario
gaetanus Inserita: 18 maggio 2015 Segnala Inserita: 18 maggio 2015 (modificato) Si ma secondo me non e' la serieta' di una ditta il motivo che la spinge ad effetuare calcoli di durata, affidabilta' e guasti Non credo che oggi sia questo rapporto di serieta' tra produttore e cliente in molti casi Non sono piu' i tempi degli slogan..."ZOPPAS LI FA E NESSUNO LI DISTRUGGE" Il calcolo se viene effettuato lo si deve a un puro calcolo economico Questo oggi regola la produzione : il profitto Non si cerca una elevata affidabilita' MA "RELATIVA" al tempo una durata quasi programmata si cerca in molti casi una durata medio bassa del ricambio Si sottodimensionano volutamente determinati componenti elettronici, lasciando sempre un tallone di Achille nell'elettronica, un punto debole. Per i produttori e' piu' importante vendere il maggior numero di prodotti che produrre qualcosa che duri indefinitamente Qualche marchio di livello qualitativo un po' piu' alto della media fara' un po' di attenzione alla affidabilota' ma io penso che la prassi di oggi sia questa... Modificato: 18 maggio 2015 da gaetanus
kardano Inserita: 20 maggio 2015 Segnala Inserita: 20 maggio 2015 io ho messo la lavatrice sotto un sezionatore, così almeno non é sotto tensione quando non é utilizzata....
Ciccio 27 Inserita: 20 maggio 2015 Segnala Inserita: 20 maggio 2015 E credo che sia una buona soluzione! Da profano d'elettronica: in molti modelli non c'è una sorta di batteria tampone che tiene memorizzato il ciclo se va via la corrente? Ve lo chiedo perché l'Ariston AVTXL 109 di mamma lo fa, mentre la AVTL 129 di mia sorella, con qualche annetto in più sulle spalle, si sprogramma...
Del_User_149266 Inserita: 20 maggio 2015 Segnala Inserita: 20 maggio 2015 C'è sempre in tutte le macchine con un condensatore, viene chiamato power failure.
Ciccio 27 Inserita: 20 maggio 2015 Segnala Inserita: 20 maggio 2015 Quindi immagino si scarica col tempo ed è sostituibile... C'è un modo per riconoscerlo?
Del_User_149266 Inserita: 20 maggio 2015 Segnala Inserita: 20 maggio 2015 POWER FAILURE (ALIMENTAZIONE ELETTRICA MANCANTE) Il riconoscimento di Power Failure avviene quando lo stato di mancata tensione in rete, rientra in un brevissimo tempo compreso tra 20 e 40mS. _ La funzione di Power Failure consiste nel mantenere le informazioni dello stato del ciclo anche Durante una improvvisa mancanza di tensione di rete, in modo tale che al ritorno della stessa, il ciclo possa riprendere dal punto interrotto. La gestione del Power Failure è stata così definita _ Al riconoscimento del Power Failure si ha lo spegnimento contemporaneo di tutti i carichi per consentire, attraverso l' energia immagazzinata nel condensatore di alimentazione della scheda di controllo, di salvare i dati in EEPROM e permettere così al ritorno della tensione, la ripresa del ciclo dal punto interrotto.
Nik-nak Inserita: 20 maggio 2015 Segnala Inserita: 20 maggio 2015 Nella pratica non c'è un condensatore apposito che fà questa funzione, ma il/i condensatori posti sulle linea/e di alimentazione(12V/5V/3V3), sono dimensionati in modo tale, da immagazzinare sufficiente energia per permettere al microcontrollore, di salvare i dati in eeprom, in caso di mancanza della tensione di rete. Quando scatta il power fail, tutti i carichi(led/display/relay, etc), vengono disabilitati, al fine di rendere tutta l'energia residua disponibile, per il microcontrollore. Ciao
del_user_193193 Inserita: 20 maggio 2015 Segnala Inserita: 20 maggio 2015 (modificato) Non dimentichiamoci una cosa FONDAMENTALE da tenere in considerazione specialmente se si effettuano riparazioni sulle schede elettroniche (quindi quando si maneggiano!): esse sono estremamente sensibili all'energia elettrostatica la quale è presente anche sulla nostra pelle. Questo implica che se prima di riparare una scheda non tocchiamo materiali ferrosi oppure non indossiamo guanti in lattice, la scheda si guasta immediatamente, nell'istante in cui la si tocca. Purtroppo non tutti prendono le adeguate cautele (addirittura molti ignorano l'esistenza della carica elettrostatica), ma è un nemico invisibile dei componenti elettronici! Senza le adeguate precauzioni si rischia di guastare un'intera scheda elettronica (se non più di una ...). Modificato: 20 maggio 2015 da WaterSystem123
Ciccio 27 Inserita: 20 maggio 2015 Segnala Inserita: 20 maggio 2015 Quindi, scusate, l'insistenza un po' OT, dovrei cambiare i condensatori cilindrici in poliestere per riavere la memoria del programma?
Darlington Inserita: 21 maggio 2015 Segnala Inserita: 21 maggio 2015 in che modo ciabatte, prese con adattotori multipli, riduttori/ciabatte, stufe, scaldini, piastre, phon inquinano la tensione? io direi "in nessuno" La storia della tensione "inquinata" o "sporca" che rovina le schede mi pare un pò una sparata da tecnici paraculi, un pò tipo "perde olio" "eh è normale" Certo, può capitare che un picco di tensione (di qualsiasi natura) provochi dei danni ma non vedo come una ciabatta, una stufa o una piastra possano farlo. Anche perché onestamente la vedo dura che un resistore elettrico (carico resistivo dalla componente induttiva trascurabile), possa "inquinare" la tensione - qualunque cosa voglia dire. Al massimo, in un alimentatore switching, un falso contatto sulla spina o il continuo attaccarla e staccarla, aumenta la possibilità di provocare danni; mi portarono un plasma 42" con il ponte a diodi sull'alimentatore in corto perché il proprietario era solito spegnerla ed accenderla staccando ed attaccando la spina. Ma non credo sia una cosa che comunemente qualcuno fa su una lavatrice. Mi vengono in mente quelli che siano convinti che collegare un UPS faccia "durare di più" per una qualche misteriosa magia gli alimentatori dei pc, perché "pulisce la tensione" (?) Tra un pò si arriverà all'installazione di UPS da 3kVA per le lavatrici perché così le schede durano di più Detto questo, normalmente una scheda può rompersi per: - sfiga (e non ci si può fare niente.. non è detto che fissare al telaio un ferro di cavallo, appendere al cavo di alimentazione un cornetto rosso ed appoggiare una bottiglia di acqua benedetta sopra l'elettrodomestico aiuti effettivamente ) - componenti dimensionati con $parte_del_corpo_distante_dal_cervello, oppure dimensionati al pelo (tipo chessò, componente con Imax = 1A in un circuito dove scorrono continuativamente 900mA... in quel caso è chiaro che il componente non durerà molto) - componenti di scarsa qualità (chessò... condensatori di caduta che vanno in perdita, risultato scheda "morta" perché non riceve alimentazione, oppure quello schifo di TNY che se ne va in quel grande magazzino di ricambi che c'è in cielo con una frequenza inimmaginabile, o ancora condensatori a valle dei diodi switching che se ne vanno in perdita lasciando sì che passino tonnellate di ripple verso le componenti alimentate) In nessuno di questi casi la "corrente inquinata" ci azzecca qualcosa.
Nik-nak Inserita: 21 maggio 2015 Segnala Inserita: 21 maggio 2015 Quindi, scusate, l'insistenza un po' OT, dovrei cambiare i condensatori cilindrici in poliestere per riavere la memoria del programma? Al massimo i condensatori elettrolitici, quelli cilindrici polarizzati. Ciao
Ciccio 27 Inserita: 21 maggio 2015 Segnala Inserita: 21 maggio 2015 Già, mi sono confuso... volevo dire quelli elettrolitici (quelli che si gonfiano e fanno lampeggiare i led)... Darlington: ti racconto una storiella. Indesit WIDL 106, per circa 4 anni condivideva la spina con una tripla a cui era collegato insieme un vecchio, indistruttibile, rumorosissimo frigo made in Russia. Un giorno mi chiamano con urgenza: la WIDL trabocca acqua da spenta! Dico di chiudere il rubinetto e staccare la spina. Quando vado a vederla, attaccando la spina riprende il fenomeno: scheda e cavetteria da buttare perché s'erano disintegrati, carbonizzandosi, i contatti di una zona della scheda stessa. Logicamente abbiamo sostituito il necessario perché la macchina lo meritava, ma da quel momento in poi ho detto di usare un'altra presa totalmente dedicata alla WIDL, inserendola solo quando serve.
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