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PLC Forum


Frenatura - strani fenomeni


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Inserito:

vi voglio parlare di un caso strano di fenatura sull'ascensore si un palettizzatore di bottiglie .

Il motore in questione è un Sew eurodrive autofrenante da 4 kw ,140o rpm (alimentato da un inverter 3G3MV da 4 kw con una resistenza di frenature da 150 ohm 400 W.

La macchina in questa configurazione funziona per 2 anni senza alcun problema.

Un giorno l'inverter va in allarme sovratenzione (mi pare fosse l'allarme OL1,se ricordo bene)

Niente ,era bruciata la resistenza e quando la testa scendeva l'inverter andava in allarme

La sostituisco con un'altra uguale.e riparto con la macchina ,credendo di aver risolto il problema....si per un giorno :anche questa brucia.

Avevo notato che la resistenza (appena bruciata) era caldissima (non meno di 90 gradi).

Ho contattato da subito la casa madre(TMG) ,per eventuali suggerimenti e consigli ,dicendomi che loro non hanno mai avuto problemi simili e di montare sempre quel tipo di resistenza (in parole povere, guarda di arrangiarti)

Contatto allora il mio fonitore omrom. Escludeva a priori che fosse un problema di inverte,e che il problema fosse sola la resistenza di frenatura troppo piccola per dissipare l'energia cinetica che il motore genera durante la discesa.

In un primo momento metto 4 resistenza da 400 w da 100 ohm (la serie di 2 paralleli per un resistenza equivalente di 100 omini).

Niente da fare le resistenze son ancora troppo calde...

Non contento aggiungo altre 2 resistenze in parallelo (per un resistenza equivalente da 150ohm).

Le restistenza rimangono sempre ancora belle calde durante il funzionamento della macchina,ma non caldissime da poter di nuovo bruciare.

Io mi chiedo :ma come possibile che prima lavorasse con una resistenza soltanto per 2 anni senza problemi.

Che spiegazione secondo voi potete darmi?

ciao

pao


Inserita:

Ciao pao,

Avevo notato che la resistenza (appena bruciata) era caldissima (non meno di 90 gradi).

quindi era praticamente fredda! Se pensi di dissipare l'energia di un carico inerziale da 4 kW in un resistore da 400 W mantenendolo freddo ti sbagli di grosso!

Forse nei due anni precedenti nessuno ha mai misurato la temperatura del resistore.

Possibili cause:

- scarso dimensionamento iniziale del resistore

- leggera corrosione dello stesso col passare del tempo, che ne ha determinato una variazione delle caratteristiche di dissipazione

- variate condizioni di dissipazione del resistore (fissaggio, ventilazione, ecc.)

- leggero aumento della tensione dei rete

- leggero aumento del carico movimentato

- miglioramento delle condizioni di lubrificazione

- maggior scorrevolezza del macchinario per usura

- leggero aumento della velocita' massima

- intensificazione del ciclo di lavoro (frenate piu' ravvicinate)

- maggior presenza di armoniche sull'impianto con picchi brevi di tensione che mandano in conduzione l'IGBT che comanda il resistore

Sinceramente non ne vedo altre.

Non contento aggiungo altre 2 resistenze in parallelo (per un resistenza equivalente da 150ohm).

Non ho capito qual'e' il valore ohmico complessivo alla fine delle modifiche.

Ciao

Mario

Inserita:

150 ohm,ovvero la serie di 3 paralleli di 2 resistenze da 100 ohm

Inserita:

Detto in altre parole, 3 resistori da 100 ohm in serie tra di loro, in parallelo con altri 3 resistori da 100 ohm in serie tra di loro

Ciao

Mario

Inserita:

90° non deve essere un valore che causa la "bruciatura" della resistenza ( hai un sistema di protezione sulla resistenza ? ).

Comunque la causa potrebbe essere legata ad un aumento di velocità di discesa ( se magari impostabile ), di tempi frenata o frequenze ciclo della macchina :

tieni conto che speeso vengono dimensionate delle resistenze per carichi verticali tenendo conto del ciclo macchina, accade però che se ti metti in ciclo manuale ad effettuare ripetute movimentazioni crei ovviamente delle dissipazioni di energia maggiori non preventivate con conseguenti problemi : La protezione deve però intervenire ( parametri azionamento, contatto termico....)

Potresti monitorare con un tool per trends la corrente attiva, la velocità e la tensione scarico e farne una valutazione.

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