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Collegamento Motore Cc


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Buonasera.

Vorrei chiedere ai vari esperti del forum, una delucidazione che riguarda un motore in continua con eccitazione serie (così riporta la targa).

Non avendo esperienza di questo tipo di motori, mi trovo in difficoltà.

In breve, questo motore, muoveva un posizionatore ad 1 asse.

La centralina di comando (elap cm400), ha smesso di funzionare circa 8 anni fa, e comandava una scheda di controllo motore che forse si può recuperare. Sfortunatamente, non dispongo di nessun schema.

Ho già pronta una applicazione con Arduino ed Lcd, per sostituire la centralina di controllo.

In un primo momento, avevo pensato di comandare il motore in pwm con mosfet, ma a seguito di vari approfondimenti, la soluzione migliore sono degli scr che, dovrebbero essere già presenti nella schema motore esistente (ovviamente nessun tipo di schema disponibile).

La targa del motore riporta una tensione di armatura di 170V (amp. 3.3A) e una tensione di eccitazione di 200V (amp. 0.26A) potenza Kw 0,47.

La targa, riporta anche i collegamenti con gli avvolgimenti e relativi morsetti. Dal motore fuoriescono 4 fili segnati con F1 - F2 - A1 - B2 (quindi eccitazione separata ?).

Quello che non mi è ben chiaro, è come collegare i 4 fili del motore. Se non interpreto in modo errato, dovrei alimentare F1-F2 con una tensione di 200V, mentre potrei regolare la velocità e polarità agendo su A1-B2.

Inoltre, se non ho capito male, alla partenza, dovrei inserire uno shunt di limitazione corrente, e poi salire con la frequenza di commutazione del scr, oppure è possibile evitare lo shunt e controllare tutto con l’scr?

Foto targa motore 1af41569f508ceb8d04a5a5234c59ffc.jpg
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eccitazione serie (così riporta la targa).
vorrai dire eccitazione separata o in parallelo. Gli avvolgimenti di ecitazione serie sono per compensare un piccolo inconveniente, ma non per regolare.

dovrei alimentare F1-F2 con una tensione di 200V, mentre potrei regolare la velocità e polarità agendo su A1-B2.
La tensione F1-F2 massima è 200 V, ma puoi anche abbassarla. Di solito con questi motori la regolaziomne di velocità si fa proprio con l'avvolgimento di eccitazione separato. Alla partenza darai 200 V, poi tensione all'indotto e il motore parte piano, poi abbassando la tensione F1-F2 il motore accelera

Per A1-B2 di solito si usa un ponte a SCR e parzializzando si applica la tensione da un minimo a 170 V. Stavolta il motore va più veloce con tensione più alta.

L'deale è avere due ponti a SCR regolabili, uno per l'indotto e uno per l'eccitazione separata.
Con indotto a bassa tensione e eccitazione al massimo si ha il minimo della velocità
con indotto al massimo e eccitazione bassa si ha il masimo della velocità, anche il fuori giri.

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Con indotto a bassa tensione e eccitazione al massimo si ha il minimo della velocità

con indotto al massimo e eccitazione bassa si ha il masimo della velocità, anche il fuori giri.

il campo è forse meglio lasciarlo sempre a corrente costante. variandolo varia anche la coppia erogata e, per un posizionatore, è opportuno averla sempre sempre al massimo disponibile.

non colleghi nulla a c1,c2 e d1,d2

F1,F2 devono essere alimentati a 0,26 Amp.

A1,B2 a tensione variabile.

con potenze così piccole non ho mai lavorato ma penso esistano drive in continua per queste potenze

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Nell'altra targa con l'indicazione delle tensioni, viene riportata come tipo di eccitazione serie e da qui nascevano i dubbi e le perplessità, dovute alla scarsa esperienza per questi motori, ed anche al fatto di evitare di fare qualche danno.

Oggi, ho trovato il tempo di aprire lo sportello con le connessioni ed ho trovato i 4 fili marchiati con le sigle F1-F2_A1-B2, probabilmente sarà stato modificato il collegamento da chi ha installato il tutto, credo una ventina di anni fa.

Quindi, come descritto nelle dispense di questo forum sui motori cc, F1-F2 tensione fissa e corrente limitata a 0.26A.

Su A1-B2 a tensione variabile, è consigliabile inserire una resistenza adeguata come sicurezza supplementare ?

Nella scheda di alimentazione del motore, che non ho ancora smontato, si vedono dei diodi o forse scr di potenza, che pensavo di riutilizzare.

Inizialmente, pensavo di livellare in continua e pilotare con dei mosfet, ma vista la tensione in gioco, i condensatori dovrebbero essere "belli grossi".

Infine, visto che il tutto verrà utilizzato una decina di minuti alla settimana, stava cercando di riutilizzare il possibile.

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Dispongo della maggior parte dei componenti, la corrente in gioco non è elevata, il tutto funzionerebbe per 15 minuti alla settimana.

Da quello che ricordo, il motore girava a velocità costante, oltrepassava il traguardo e poi invertiva il moto fino alla quota.

Nella scheda di controllo del motore, che non ho ancora smontato, oltre a diodi di potenza ci sono quattro relè.

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Se il motore gira a velocità costante ti basta un ponte raddrizzatore ed un doppio relè in cc per invertire il moto.

Farsi un convertitore bidirezionale a SCR non è poi così semplice ed immediato, anche per chi ha una certa dimestichezza coon questi dispositivi.

Dispongo della maggior parte dei componenti,

Ovvero di quali componenti disponi?

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Per i componenti, mi riferivo ai diodi e relè che sembrano dei normali finder da 10A, essendo già presenti nella scheda originale, ma non sarebbe un gran problema spendere qualche decina di eurini.

Inizialmente, pensavo al controllo di velocità, in modo da evitare quel piccolo passo indietro che faceva in origine, in questo modo, muovendovi solo in una direzione, compensavo i giochi meccanici. per gli scr, a questo punto, era diventata una curiosità didattica.

Provando a ruotare a mano tutta la struttura meccanica, bisogna applicare una discreta "coppia".

Come frenatura del motore, cosa consigliate?

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ma non sarebbe un gran problema spendere qualche decina di eurini.

Se compri un convertitore monofase bidirezionale a SCR non spenderesti molto di più ed avresti un prodotto che funziona.

Per frenare un motore cc ci sono essenzialmente 3 modi:

  1. Far lavorare il motore come generatore; è il metodo seguito con i convertitori bidirezionali.
  2. Chiudere l'armatura su di un resistore di appropriato valore.
  3. Usare un freno meccanico.

Con il primo metodo si può dosare molto bene il tempo di decelerazione per avere la fermata nel punto esatto richiesto.

Con il secondo e terzo metodo la precisione è decisamente inferiore.

ma gari sce ci raccontassi di quale macchina si tratta e coem deve funzionare, potremmo anche avere qualche idea sulla miglior soluzione del problema.

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Si tratta di una cesoia oleodinamica.

Il controllo in questione, muove il posizionatore ad 1 asse per la regolazione della quota del taglio.

Nei prossimi giorni, vedrò di smontare la scheda di alimentazione del motore e ricavarne uno schema.


La corsa totale è, di circa 180cm

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Calettato sull'albero del riduttore, c'è un encoder incrementale da 50 impulsi/giro.

Per lo zero, un semplice microswitch.

Da una prova empirica, un giro di encoder, corrisponde a 12-13mm, quindi un'impulso ogni 0.25mm.

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