alex3complc Inserito: 16 ottobre 2006 Segnala Inserito: 16 ottobre 2006 (modificato) Ciao a tutti,ho un motore trifase (ma venduto per funzionamento anche monofase), di 4 HP che ho trasformato con l'aggiunta di 135 microF in monofase.Il collegamento a triangolo l'ho fatto con il condensatore in serie ad un avvolgimento per avere più coppia.Adesso ho due problemi.- il motore ha bisogno "di una mano per partire"! (pensavo di aggiungere 45 microF altri al condensatore...ditemi se faccio bene.- il motore scalda troppo è ho paura di bruciare gli avvolgimenti (la targa dice che supporta fino a 10,5 A, ma ho visto che con il salvamotore impostato a 10 A il motore ha iniziato a fumare (non fumava comunque la robaccia del parlamento italiano!!! )Che cosa dovrei fare?Grazie Modificato: 16 ottobre 2006 da non so
andry75 Inserita: 16 ottobre 2006 Segnala Inserita: 16 ottobre 2006 Se vuoi far funzionare il compressore con un motore monofase devi prendere un motore monofase da almeno 5 o 6 hp, lascia perdere quello che stai facendo se non vuoi bruciare il motore
alex3complc Inserita: 16 ottobre 2006 Autore Segnala Inserita: 16 ottobre 2006 (modificato) ho un motore trifase (ma venduto per funzionamento anche monofase)ma sulla targa del motore c'e' scritto:V 380 / 220 ------ A 6 / 10,5Non va quindi cosiderata la targa ?Insomma vendono un motore che può assorbire 10.5 A, ma in realtà ne può assorbire solo 6.....io non capisco....vi ringrazio per i consigli, lì seguirò, ma mi spiegate perchè non va bene quello che sto facendo?oppure dovrei usare la configurazione con i condensatori in parallelo ad un indotto, in modo da avere meno coppia e quindi anche meno corrente? Modificato: 16 ottobre 2006 da non so
Livio Orsini Inserita: 16 ottobre 2006 Segnala Inserita: 16 ottobre 2006 Se lo colleghi a stella assorbe 6A con 380v, se lo colleghi a triangolo assorbe 10,5A con 220v. Questi sono dati nominali di targa.Se invece di usare una rete trifase ne usi una monofase le cose sono un poco diverse. Il condensatore sfasa si, ma non certo a 120gradi come nel normale rapporto tra le fasi di una rete trifase. Quindi il tuo motore, pur assorbendo la corrente nominale, renderà una potenza meccanica, inferiore a quella di targa. Risultato: potenza meccanica è insufficiente, il motore non lavora in modo corretto, il rendimento è basso così il compressore non gira ed il motore tende ad andare arrosto. Quindi o usi un motore progettato per lavorare con rete monofase, oppure segui il consiglio di andry e usi un motore più potente.
Paolo Cattani Inserita: 16 ottobre 2006 Segnala Inserita: 16 ottobre 2006 (modificato) Per far funzionare un apparecchio bisogna sapere quel che si sta facendo...ho un motore trifase (ma venduto per funzionamento anche monofase),NO. Tu hai un motore trifase, che poò funzionare a 380V TRIFASE con 6 ampere di assorbimento, oppure a 220 TRIFASE con 10,5 A di assorbimento, proprio come citato sulla targhetta: "V 380 / 220 ------ A 6 / 10,5"Non c'è scritto da nessuna parte che sia MONOFASE!Quindi, la frase "Insomma vendono un motore che può assorbire 10.5 A, ma in realtà ne può assorbire solo 6.." indica che non conosci come vengono costruiti, etichettati e venduti i motori.Questo indica inoltre che partendo dalla base sbagliata, hai semplicemente collegato il motore in modo anomalo, provocandone la bruciatura ( e le protezioni? Non sono intervenute? Perchè? Era sbagliato il modo di applicazione?? Non pensi che era meglio chiedere aiuto PRIMA di collegareil motore?. Ora puoi solo chiamare un tecnico, che con gli strumenti adeguati verificherà se per un fortunatissimo caso puoi ancora utilizzare il motore... altrimenti dovrai ribobinarlo o buttarlo. Modificato: 16 ottobre 2006 da Paolo Cattani
alex3complc Inserita: 16 ottobre 2006 Autore Segnala Inserita: 16 ottobre 2006 (modificato) Grazie....non arrabbiatevi....il motore non è stato arrostito....funziona ancora tranquillamente.....calma....l'ho riprovato trifase 380 V. Sono stato fortunato .... (la prova è stato breve!!!)Adesso, però vorrei non cambinare casini.....vi propongo una soluzione:Per ridurre la coppia del motore, prendo una puleggia con diametro 30 % inferiore....Se il motore è di 4 Hp = 2.94 KW 2 poliattualmente consente di far ruotare il compressore a 1178,00 rpm (diametro puleggia compressore = 370 mm; diametro puleggia motore = 150mm)quindi la coppia massima richiesta nell'ipotesi che il motore scenda al massimo della coppia a 2700 rpm = 2.94 Kw / 282 rad/s = 10,42 NmIl compressore invece avrebbe a 1097,57 rpm con una potenza di 2.94 KW (cinghia a rendimento 1) e coppia pari a 25.59 NmSe riduco la puleggia del motore ad un diametro di 90 mm, quando il motore andrà a 2700 rpm erogherà una coppia pari a 10.42 Nm ma il compressore avrà a disposizione una coppia pari a 42,81 Nm....quindi riducendo il diametro del 40 % posso avere un incremento di coppia di circa il 60 % che dovrebbe consentire al motore di funzionare monofase con rendimenti quindi inferiori.Naturalmente questo non risolve i problemi dell'avvio....ma quello per evitare di farlo manualmente si può risolvere con il passaggio da 135 microFarad a 180 microFarad ? E corretta la soluzione proposta? Modificato: 16 ottobre 2006 da non so
rguaresc Inserita: 16 ottobre 2006 Segnala Inserita: 16 ottobre 2006 "da 135 microFarad a 180 microFarad ?"Non e' detto. Essendo in serie c'e' una ristretta gamma di valori che rendono massima la coppia potresti essere gia' oltre. Non rimane che andare per tentativi. Se lo fai andare in monofase non puoi caricarlo con la potenza nominale, devi scendere al 60% circa.
Paolo Cattani Inserita: 16 ottobre 2006 Segnala Inserita: 16 ottobre 2006 Anche secondo me è troppo, però si tratta di un motore da tre chilowatt...boh!io ripartirei da zero, anzi, da 50 microfarad...Ma non hai detto che il motore ha fumato? E l'isolamento, l'hai controllato? E se è danneggiato e tu lasci il motore fermo un mese, l'umidità che assorbe riuscirà a reggerla? Sai, adesso è bello caldo e non c'è problema, ma dopo...
Livio Orsini Inserita: 17 ottobre 2006 Segnala Inserita: 17 ottobre 2006 per farlo partire, potresti mettere un'elettrovalvola che "scarica" l'uscita del compressore. La comandi con un relè temporizzato. Il relè è alimentato in parallelo al compressore, l'elettrovalvola è comandata da un contatto NC ritardato all'apertura; l'elettorvalvola starà aperta per un paio di secondi, tempo sufficiente a far spuntare il compressore a vuoto.
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