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PLC Forum


Problema Con Trasporto A Catena - posso usare due motori?


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Inserito:

Salve a tutti, vi espongo il mio problema.

Ho un trasporto a catena, largo un metro e mezzo e lungo 14 metri, che fa avanzare solo in un senso dei pallet.

I pallet appoggiano su due tiri di catena a rullini.

Il motore usato è un asincrono trifase a 500Volt da 1,1kW con un riduttore 1:80.

Il tutto funziona bene, anche se sia il motore che il riduttore si riscaldano parecchio, segno che la potenza del motore è appena sufficiente (almeno credo).

Ora mi chiedono di raddoppiare il peso da movimentare e quindi devo necessariamente aumentare la potenza del motore.

Oltre a utilizzare un motore + grande (e di conseguenza un riduttore che accetti una potenza in entrata maggiore) avrei pensato a un'altra soluzione: montare due motori identici (con riduttori identici) che muovano l'albero di trascinamento, uno da un lato del nastro e uno dall'altro.

E' possibile? a che problemi potrei andare incontro? I due motori si muovono effettivamente alla stessa velocità o uno potrebbe frenare l'altro chreandomi dei sovrassorbimenti?

Chiaramente i motori sarebbero comandati dallo stesso contattore e protetti da due termiche differenti, il segnale di intervento termico di uno mi bloccherebbe subito elettromeccanicamente entrambi i motori.

Grazie dell'aiuto


Inserita:

Due motoriduttori uguali identici ben difficilmente gireranno allo stesso regime. Se poi ci aggiungi eventuali differenze nella resistenza al moto, entità del carico non perfettamente equilibrata fra i due, sovapporresti più problemi.

Credo che la tua soluzione sia fattibile se colleghi meccanicamente i due alberi lenti, in modo da ottenere un asse meccanico.

Inserita:

ciao Faust,

quali sono i giri nominali del motore (di targa) ? a quanto lo stai facendo girare ?

qual'e' la corrente nominale del motore ? e quella assorbita ?

fattore di servizio ? tipo di ciclo? (qunte volte si accende per quanto tempo?)

montare due motori identici (con riduttori identici) che muovano l'albero di trascinamento, uno da un lato del nastro e uno dall'altro.

E' possibile? a che problemi potrei andare incontro? I due motori si muovono effettivamente alla stessa velocità o uno potrebbe frenare l'altro chreandomi dei sovrassorbimenti?

Penso che teoricamente (l'applicazione piu' scarna) potrebbe essere di collegare il riferimento di frequenza (intendo Hz con cui l'inverter sta' pilotando il motore) del primo inverter e passarla come riferimento all' ingresso del secondo inverter (magari aggiustando questo riferimento con qualche offset trovato a tentativi).E' UN MODO SCARNO CHE RISERVA DELLE PERPLESSITA'. POI DIPENDE DALLA TUA APPLICAZIONE SE PUO' O NON PUO' FUNZIONARE.

Un' altra potrebbe essere quella di controllare il primo motore in velocita' con una dinamo tachimetrica e passare questo valore come rifermento di velocita' al secondo inverter (anche questo retroazionato con una dinamo tachimetrica).Questa e' una strada che inizialmente io prenderei in considerazione.

Inserita:

Non parli di inverter, presumo quindi che sia un avviamento diretto.

Puoi farlo, a patto che i motori non siano troppo tirati.

Se il trasportatore chiede 2,2 kW, non pensare di riuscire a dividere il carico in 1,1 + 1,1 kW !

Se il trasportatore chiede 2,2 kW, metti di avere un motore che chiede 1 kW e l'altro 1,2 kW.

Determinata la potenza massima necessaria, deciderai poi se basta il motoriduttore attuale o de devi sostituirlo con uno piu' grosso.

P.S.: il motoriduttore attuale e' lubrificato a grasso o a olio?

La catena poggia metallo su metallo sulle guide e come?

Ciao

Mario

Inserita:

Per Hellis :

Nella mia idea, i due motori fanno presa sullo stesso albero lento.

Per mrx :

Non ho un'inverter ma un azionamento diretto, l'attuale motore è un 1380 rpm, la corrente nominale del motore non la ricordo, quella assorbita è al limite visto che in particolari occasioni (intoppo dei pallet) scatta la termica che è correttamente tarata. il nastro lavora in continuo su due turni, senza fermate.

Per Mario :

i riduttori sono a olio, la catena (che è a 3 maglie affiancate a rullini) appoggia su guide di polizene.

Grazie a tutti

Inserita:

Faust,

se le guide di politene non subiscono pressioni specifiche troppo elevate con il raddoppio del carico, si puo' pensare che la potenza assorbita in futuro sia 1,5 volte la potenza attuale. Nota che ho detto "pensare", non ho detto che sia cosi', non mi assumo responsabilita'.

Presumibilmente, l'aggiunta di un motoriduttore gemello con giunti rigidi o elastici, ma senza scorrimento, dovrebbe risolvere il problema.

Se la potenza fosse poi insufficiente, avrai la possibilita' di ridurre di molti punti percentuali le perdite per attrito nel riduttore, aggiungendo un additivo superlubrificante all'olio, guadagnando un po' di coppia in uscita a parita' di potenza consumata, ed abbassando il riscaldamento del riduttore.

Ciao

Mario

emanuele.croci
Inserita:

Ciao,

hai valutato anche la possibilità di mettere un unico motore 2.2 kW, 2 poli, che avrebbe la stessa coppia del tuo attuale ma a velocità doppia? (2800 rpm)

E poi installare un riduttore i=160 ?

Una roba come vuoi fare tu... per me può anche funzionare, ma non l'ho mai vista in giro....

Ciao, Emanuele

Inserita:

Caro Emanuele,

la tua soluzione e' certamente piu' rumorosa e piu' costosa, pero' occupa meno spazio.

Aggiungo un'altra considerazione.

Col bimotore, nel caso di un guasto ad un motoriduttore, hai sempre la possibilita' di funzionare come oggi.

Ciao

Mario

Inserita:

Grazie a tutti x le risposte.

Purtroppo, per ragioni di ingombro, non posso mettere un motore + grande di potenza doppia.

Interessante la storia del superadditivo, non ne conoscevo l'esistenza; provo a chiedere al mio fornitore, ma mi puoi indicare qualcosa (marca, distributore o qualche riferimento)?

emanuele.croci
Inserita:
la tua soluzione e' certamente piu' rumorosa e piu' costosa, pero' occupa meno spazio.

...come mai è più costosa??

Aggiungo anche che un 2.2 kW 2 poli non è detto che sia più grosso di un 1.1 kW 4 poli

Ciao, Emanuele

Inserita: (modificato)

Se agiscono sullo stesso albero meccanico, a mio parere problemi non ne hai. Salvo verifica della coppia di cui effettivamente necessiti, ovvero un calcolo fatto bene sulla reale resistenza al moto.

Modificato: da Hellis
Inserita:

salve

credo che il suggerimento di Hellis del 21.10 sia corretto

aggiungerei solo un sistema che ripartisca meccanicamente ed automaticamente la coppia che fornisce il motore di dx e il motore di sx , se il riduttore e' a vite senza fine permetterei di oscillare ciascun motore ma contrastato da una propria molla antagonista , il tal modo ciascun motore applica una coppia pari alla deformazione della molla (consideriamo lo scorrimento del campo magnetico del motore) , se il riduttore invece e' coassiale la soluzione e' piu' complicata .......

saluti

alarico

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