TRC Inserito: 19 ottobre 2006 Segnala Inserito: 19 ottobre 2006 Leggendo nei vari manuali degli inverter vedo che i fusibili di protezione sopra gli inverter devono essere di caratteristica d'intervento gG (e questo lo capisco) e di tipo NH, perchè ? Le basi tripolari per i fusibili cilindrici 10x38 o 14x51 non vanno bene per proteggere le alimentazioni degli inverter ? Grazie
luigi69 Inserita: 19 ottobre 2006 Segnala Inserita: 19 ottobre 2006 non specifichi di quali potenze..credo il motivo principale sia da ricercare nel loro alto potere di interuzione e nella ampia superficie di contatto come collegamento fra base e cartuccia
TRC Inserita: 19 ottobre 2006 Autore Segnala Inserita: 19 ottobre 2006 beh come potenze direi piuttosto basse... da 0,75 KW a 7,5 KW.Come poteri d'interruzione non saprei, gli NH sono a 120 KA e i cilindrici a cartuccia da 80 a 120 KA in funzione della grandezza del fusibile, il 10x38 Ferraz è dato da 80 a 120 KA, non mi sembra tanto basso come valore... ciao
luigi69 Inserita: 19 ottobre 2006 Segnala Inserita: 19 ottobre 2006 trc, ti spiego la mia esperienzain relazione al tipo potenza intendevo dire questocome citi tu i fusibili 10*38 vengono costruiti fino ad una corrente di 32 A, e con un determinato valore relativo al potere di interruzionei 14*51 hanno una capacità maggioregli HN ulteriormente maggiore : per medie potenze la teoria dice che potresti usare un determinato calibro ma la pratica ti guida verso uno maggiore, alla fine la perdita del polo e' quasi uguale ma lavora diversamenteio credevo di riferissi a potenze nettamente maggiorihai il caso in un inverter in particolare ?
TRC Inserita: 19 ottobre 2006 Autore Segnala Inserita: 19 ottobre 2006 Beh allora formulo la domanda diversamente, dove si possono usare i fusibili 10x38 ? Quando ho un inverter tipo un MM420 Siemens da 0,12 KW è possibile che il catalogo mi consiglia gli NH che hanno una base che è quasi grossa come l'inverter stesso? Costa quasi di più la terna di fusibili che l'inverter... e oltretutto hanno bisogno della leva per toglierli...
luigi69 Inserita: 19 ottobre 2006 Segnala Inserita: 19 ottobre 2006 vero vero, sono pienamente d'accordo con tea questo punto bisognerebbe chiederlo alla siemens, all'agente di zonascommetto che risponde ...o meglio non sa rispondere neanche lui
Elettrolisi Inserita: 19 ottobre 2006 Segnala Inserita: 19 ottobre 2006 su inverter di quelle potenze ( ) io metto tranquillamente i fusibili 10 x 38 , la domanda è più che altro ma da quanti ampere deve essere il fusibile secondo il catalogo?
TRC Inserita: 19 ottobre 2006 Autore Segnala Inserita: 19 ottobre 2006 beh quello è un altro discorso... sul 0,12 KW consigliano il 10 A gG tipo NH spannometricamente io ci metterei un 10x38 da 2 A gG e voi ?
Livio Orsini Inserita: 19 ottobre 2006 Segnala Inserita: 19 ottobre 2006 La protezione di un inverter con fusibili non è una necessità come la protezione di un convertitore a SCR. Cerco di spiegarmi meglio. Usando fusibili extrarapidi si proteggono gli SCR; semiconduttori come transistori o IGBT non si possono proteggere con fusibili. Per quanto sia rapido il fusibile il semiconduttore riesce a danneggiarsi prima del suo intervento.Esiste un'unica plausibile ragione per l'uso di fusibili, rigorosamente extrarapidi: la proteziene del circuito raddrizzatore d'ingresso. Però questo circuito dovrebbe essere protetto più efficacemente dalle protezioni elettroniche a valle dello stesso. Se non intervengono queste protezioni significa che il guasto è talmente serio che oramai..... .Per conto mio un magneto termico in ingresso è sufficiente per proteggere la linea e le induttanze di rete. Poi ognuno può fare i conti sui costi e scegliere la soluzione che più gli conviene
TRC Inserita: 19 ottobre 2006 Autore Segnala Inserita: 19 ottobre 2006 Grazie Livio, parlo di fusibili perchè su tutti i manuali ci sono quelli, ciao
ivano65 Inserita: 19 ottobre 2006 Segnala Inserita: 19 ottobre 2006 ricollegandoci al discorso di orsini aggiungo:fusibili extrarapidi su un inverter non avrebbero senso in quanto devi considerare che l'energia immagazzinata nel condensatore di filtro CC degli inverter e' in grado di distruggere i semiconduttori a valle di esso.tieni presente che all'inserzione dell'alimentazione detto condennsatore richiede un picco di corrente piuttosto elevato che farebbe intervenire gli extrarapidi.e' per questo motivo che si usano fusibili lenti o magnetotermici.ivano65
TRC Inserita: 19 ottobre 2006 Autore Segnala Inserita: 19 ottobre 2006 Scusa ma non sono tanto daccordo con l'ultima risposta, io su i manuali trovo scritto di usare i gG, non so voi.
Gabriele Riva Inserita: 19 ottobre 2006 Segnala Inserita: 19 ottobre 2006 tieni presente che all'inserzione dell'alimentazione detto condennsatore richiede un picco di corrente piuttosto elevato che farebbe intervenire gli extrarapidi.Tutti gli inverter che ho smontato/riparato io hanno un circuito di precarica dei condensatori in ingresso, questo appunto per limitare il picco di corrente di carica dei condensatori.Come gia' scritto sopra dai colleghi, l'inverter e' di suo gia' protetto.I fusibili extrarapidi sull'ingresso dell'inverter sono utili in caso di guasto all'interno dell'inverter stesso.Essi limitano i danni evitando ad esempio la bruciatura del ponte in ingresso dopo la rottura dei finali.Mi capita spesso di trovare inverter seriamente danneggiati a volte irreparabili proprio perche' il cliente non aveva messo le protezioni adeguate sull'ingresso dell'inverter.Il mio personale consiglio e': usare sempre gli extrarapidi. Riepilogo, essi non salveranno l'inverter, ma limiteranno i danni. In caso di corto circuito sul motore, sara' l'inverter stesso a limitare la corrente per proteggere i suoi finali.Aggiungo, proprio lunedi, per riparare un'inverter da 90kW, l'ho alimentato con dei fusibili extrarapidi da 10A (dieci Ampere) e chiaramente non si sono rotti! I circuiti di precarica sono molto efficienti!!
TRC Inserita: 19 ottobre 2006 Autore Segnala Inserita: 19 ottobre 2006 che onore, la risposta di Gabriele.... grazie mille...Già che ci sono ti chiedo se i fusibili 10x38 di tipo gG, vanno bene come protezione degli inverter, sempre sottolineando che sto parlando di piccole taglie, con correnti nominali al di sotto dei 25 A, grazie
Cipone Inserita: 19 ottobre 2006 Segnala Inserita: 19 ottobre 2006 ciao, i fusibili tipo gG quante volte In intervengono? E il tipo aM?
Mario Maggi Inserita: 20 ottobre 2006 Segnala Inserita: 20 ottobre 2006 Secondo me la discussione andrebbe centrata sul potere di interruzione dei fusibili all'interno di un quadro elettrico, tenendo conto anche del fatto che quando c'e' un corto circuito gli sforzi elettrodinamici sono molto elevati. Non credo che ci sia nessuno che usi delle sbarre per alimentare un inverterino, tutti usano i cavetti. L'argomento non e' limitato solo agli inverter, anche altri prodotti elettronici alimentati da rete sono soggetti allo stesso problema. Se in un quadro ci sono apparecchiature miste, per me ha poco senso usare due pesi e due misure. L'impiego degli extrarapidi per proteggere un inverter e' certamente una buona pratica, ma non e' una soluzione risolutiva. Gli IGBT si guastano in tempi molto piu' brevi rispetto al tempo di fusione dell'extrarapido. Aiutano pero' a limitare meglio i danni. Ciao Mario
Piero Azzoni Inserita: 20 ottobre 2006 Segnala Inserita: 20 ottobre 2006 l'uso degli extrarapidi sarebbe una buona pratica, ma non si fa maiassolutamente giusto il discorso sul potere di interruzione, a questo proposito ricordiamo che un 10x38 comune interrompe 120 KA, molto piu' di qualsiasi modularepersonalmente quando uso inverter di grossa taglia, n quadri importanti uso proteggerli con magnetici puri- lo scatolato puramente magnetico in genere ha un potere di interruzione piu' elevato del corrispondente magnetotermico- la protezione sugli assorbimenti elevati su un inverter moderno non serve a nulla- la soluzione e' piu' pultita- mette al riparo da fantasie
Elettrolisi Inserita: 20 ottobre 2006 Segnala Inserita: 20 ottobre 2006 sul manuale ti hanno consigliato fusibili da 10 A ( quindi più alti di quelo che dovrebbero essere) perchè i fusibili servono solo a proteggere da eventuali cortocircuiti , come già detto da altri il resto delle protezioni le fà l'inverter stesso
Claudio Monti Inserita: 20 ottobre 2006 Segnala Inserita: 20 ottobre 2006 personalmente quando uso inverter di grossa taglia, n quadri importanti uso proteggerli con magnetici puri- lo scatolato puramente magnetico in genere ha un potere di interruzione piu' elevato del corrispondente magnetotermico- la protezione sugli assorbimenti elevati su un inverter moderno non serve a nulla- la soluzione e' piu' pultita- mette al riparo da fantasieSono pienamente daccordo con Piero, inoltre gli interruttori automatici magnetici ti danno la possibilita' di aggiungere contatti ausiliari x la segnalazione dell'intervento, anche su taglie decisamente piccole, cosa impensabile con una terna di fusibili di piccolo calibro.Mi e' successo poco dempo fa che il fornitore di un quadro avesse alimentato un inverter mono su una pompa di dosaggio con fusibili "sottodimensionati" e... saltuariamente qualche fusibile partiva... inoltre non c'era controllo da parte del PLC sull'effettiva marcia dell'inverter stesso. Risultato: nessuno si e' accorto che questo non andava e il dosaggio non veniva effettuato da ore!
TRC Inserita: 20 ottobre 2006 Autore Segnala Inserita: 20 ottobre 2006 beh a parte i fusibili, gli inverter hanno anche il relè di segnalazione dello stato di fuinzionamento, io uso quello
Mario Maggi Inserita: 20 ottobre 2006 Segnala Inserita: 20 ottobre 2006 beh TRC, beh a parte i fusibili, gli inverter hanno anche il relè di segnalazione dello stato di fuinzionamento, io uso quellose l'alimentazione e' trifase e salta un solo fusibile, al 99% il rele' di segnalazione non ti avvisa!CiaoMario
Livio Orsini Inserita: 20 ottobre 2006 Segnala Inserita: 20 ottobre 2006 Come ho già scritto in precedenza ho molti dubbi sull'effettiva capacità dei fusibili di limitare i danni, mentre sono chiaramente inefficaci nella protezione dei semiconduttori di potenza.Tutti gli inverter hanno un dispositivo di limitazione della corrente di carica della batteria di condensatori. Nella maggior parte dei cadi è costituito da una resistenza in serie, il resistore è cortocircuitato quando la tensione della batteria supera una soglia ben determinata. In alcuni modelli di potenza elevata si usa anche limitare la corrente di carica direttamente dal raddrizzatore; in questo caso il raddrizzatore è un ponte a SCR che, agendo sull'angolo di accensione, limitano direttamente la corrente di carica. Forse, in questo caso, l'uso di fusibili extrarapidi è giustificato.Personalmente ho sempre usato una protezione di tipo magnetotermico o, in alcuni casi, di magnetico puro.
Cipone Inserita: 20 ottobre 2006 Segnala Inserita: 20 ottobre 2006 ciao, mi spiego meglio: ad esempio i magnetotermici in curva B intervengono per cto per valori che vanno da 3 a 5 volte la corrente nominale dell'interruttore. Invece per i fusibili come funziona? (tipo gG e aM)
Claudio Monti Inserita: 20 ottobre 2006 Segnala Inserita: 20 ottobre 2006 se l'alimentazione e' trifase e salta un solo fusibile, al 99% il rele' di segnalazione non ti avvisa!Bravo... ma e' inutile che te lo dica io lo sanno gia' tutti
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