redicoppe Inserito: 5 novembre 2006 Segnala Inserito: 5 novembre 2006 Salve a tutti! Qualcuno saprebbe dirmi se una saldatice TIG puo' essere usata anche per scaldare semplicemente i metalli piu' o meno come una ossiacetilenica, visto che utilizza un elettrodo di tungsteno che non funge da materiale d'apporto?Altro punto di domanda: è possibile trovare, sul mercato, una saldatrice TIG inverter - corrente alternata - che possa essere alimentata anche da motogeneratori?Un sincero ringraziamento a quanti vorranno darmi una risposta.
luigi69 Inserita: 5 novembre 2006 Segnala Inserita: 5 novembre 2006 redicoppe, provo a darti una rispostaTIG = saldatura con o senza materiale di apportoOSSIACETILENICA : saldatura con materiale di apporto, brasatura, riscaldo, ossitaglioLe due cose sono completamente diversePer usare il cannello, regoli il dardo della fiamma, con piu' o meno ossigeno e acetilene, ed in base al colore della fiamma ed al suo distacco dalla punta fai tutte le operazioni del casocambiando ugello, poi, puoi saldare dai piccoli braccialetti d'oro....fino al tubo da 4 "..... come tagli la lamiera da 2mm oppure da 50 mm....PRO diciamo che un piccolo ugello, fai discretamernte tutte le operazioni di carpenteria ( saldatura e taglio ) ampia regolazione della temperatura della fiamma, fino a circa 3500 gradi ( dardo centrale ) costo accessibile dei gas ( ossigeno ed acetilene ) se devi solo tagliare o scaldare poco usi gas butano o propano e non acetileneCONTRO : se non correttamente regolata, la fiamma si stacca e si sente il classico colpo a scoppio, possibilità del ritrono di fiammaenorme partecipazione dell'ossigeno dell'atmosfera al "tempraggio" naturale del metallo scaldato ed alla sua ecessiva ossidazioneTIG PRO fai di tutto, lo fai bene, fine, in atmosfera protetta quindi saldi dal demplice ferro fino all'inox fino all'alluminio ( variante MIG MAG )CONTRO : costo del gas inerte per rendere "tranquilla" la zona della saldaturacosto degli elettrodi , sopratutto al tungsteno o toriatiil problema del riscaldo, è che con il cannello stai anche a qualche cm di distanza, con il tig devi per forza avvicinarti per scoccare l'arco ( oppure sovrapposizione alla continua di una corrente ad alta frequenza per la ionizzazione della zone ed innesco automatico )Quindi si, puoi scaldare, ma solo una zona ristrettissima, e dove la scaldi..lasci il segno, cioè il metallo tende a fondere e quindi alteri la superficiese poi insisti per scaldare.....lo buchi, e non appena ti allonotani per evitare il buco..si spegna l'arcoè vero che l'elettrodo non funge da materiale di apporto, ma se ti avvicini troppo, l'elettrodo tende a raccogliere le goccioline di metallo fuso, e da elettrodo a punta diventa una goccia, rendendosi in breve tempo inutilizzabiledevi aspettare che si rafreddi e molarlo a puntadirei che le due cose non sono compatibili e neanche confrontabiliIL gruppo elettorogeno ?faccio un esempio : come moduli il pedale del freno della tua auto ? in base alla velocità , in base alla distanza in cui vedi l'ostacolo, in base ai tuoi riflessia 50 Km ora, una macchina a 100 m...freni sicuramentea 200 Km ora un ostacolo a 10 metri non provi neanche a frenareIL generatore eroga corrente elettrica in base a quello che vede come caricose tu usi un generatore da 1 KVA e gli colleghi un proiettore alogeno da 1KW, lui si siede per almeno un secondo e poi , a fatica, lo accende e gli fornisce una tensione correttase lo stesso faro alogeno da 1 KW lo colleghi ad un generatore diesel 8 cilindri a V doppia turbina da 200 KW, non se ne accorge neanche !!!!!!il maggiore problema dei generatori e la tensione che si siede o arriva a picchi non tollerabili, perche' sopratutto nelle taglie piccole.....non hai alle spalle un regime corretto del motore primario e gli avvolgimenti dell'alternatore fanno quello che possonostringendo stringendo, ' da almeno un paio di anni che esistono in commercio saldatrici statiche ad inverter, anche tig, che riescono ad adattarsi discretamente alle prestazioni di un generatorePer esperienza..... con un generatore da 3 KW monofase a benzina...a mala pena riesci ad utilizare una saldatrice ad elettodo con il classico trasformatore, non di sicuro un tig
redicoppe Inserita: 5 novembre 2006 Autore Segnala Inserita: 5 novembre 2006 Messaggio ricevuto! tutto chiaro e cristallino. Un'ultima cosa: fino a che punto puo' essere rischioso il ritorno di fiamma di un'ossiacetilenica?grazie ancora per la tua cortese gentilezza. Ciao!!
andry75 Inserita: 5 novembre 2006 Segnala Inserita: 5 novembre 2006 Se usi le apposite valvole di blocco da inserire dopo i riduttori sia per l'ossigeno che per l'acetilene i rischi sono bassissimi
alarico Inserita: 6 novembre 2006 Segnala Inserita: 6 novembre 2006 ciao se si tratta di riscaldare un pezzo metallico vorrei consigliare come gia' detto da " luigi 69" di sostituire l'acetilene con il meno costoso e meno pericoloso gas GPL utilizzando i medesimi cannelli in abbinamento con l'ossigeno . l'acetilene e' sempre un gas molto instabile e viene contenuto in speciali bombole pesanti riempite di materiale poroso .saluti
luigi69 Inserita: 6 novembre 2006 Segnala Inserita: 6 novembre 2006 si, come dice andry, si DEVONO montare le apposite valvole a circa 1 metro dal cannello vero e proprioil ritorno di fiamma, non si produce da solo...nel senso... o i riduttori di pressione sono mal regolati oppure capita con un uso improprio del cannello, distaccando eccessivamente la fiamma o facendola spegnere male ( accensione : prima acetilene poi ossigeno spegnimento : prima ossigeno poi acetilene )
redicoppe Inserita: 6 novembre 2006 Autore Segnala Inserita: 6 novembre 2006 I vostri consigli mi saranno molto utili. Grazie a tutti, ragazzi! E', veramente, un piacere parlare con voi.
Messaggi consigliati
Crea un account o accedi per commentare
Devi essere un utente per poter lasciare un commento
Crea un account
Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Hai già un account? Accedi qui.
Accedi ora