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Voltmetro Differenziale


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Inserito:

Salve a tutti , sono nuovo qui nel Forum , non so se questa e' la sezione giusta e quindi mi scuso in anticipo se ho postato la domanda nel thread sbagliato!.

Possiedo un Voltmetro Differenziale Fluke 887AB e avrebbe bisogno di essere aggiustato , ma dopo averlo portato in assistenza ( Fluke Italia) m'hanno subito detto che non e' riparabile xche troppo vecchio . dopo vari tentativi di contattare la sede Fluke in USA e difficolta' nella registrazione del modulo di RMA (Return Material Authorization) . ho deciso di lasciare perdere!

Vorrei chiedere se qui ci fosse qualcuno disposto ad aiutarmi per sistemare il Voltmetro. Io sono della provincia di Bergamo!

Grazie a tutti!

Sergio


Inserita:

Era uno splendido strumento professionale che usai in gioventù quando i voltmetri digitali non erano ancora così precisi.

Che difetto ti fa?

La riparazione èptrebbe essere non molto difficile; il vero problema è la calibrazione perchè è necessario uno vero e proprio standard secondario di tensione.

Inserita:

Salve Livio , premettendo che gli schemi scaricati dal web non corrispondono perfettamente all'apparecchio che posseggo , causa probabili aggiornamenti Fluke negli anni , ho potuto verificare che la tensione di riferimento +18V e' molto piu' alta e non si riesce a regolare , mentre -18V e' perfetta.

Mah!! Per la calibrazione il centro assistenza chiedeva 300€ , ma come l'avrebbero fatta?!? quando non sono riusciti nemmeno a capire il guasto! senza schema e manuale la calibrazione e' impossibile!

S.

Inserita:

Se il +18V è errato basta risalire indietro nella catena del generatore. In linea di principio non è altro che un alimentatore stabilizzato ad altissima stabilità, stabilità dipendente in maggior parte dalla componentistica impiegata.

Una volta che i riferimenti di tensione sono corretti, dopo si tratta di verificare i partitori delle 4-5-6 decadi (secondo modello) e la circuitazione dello strumento di misura.

Inserita:

avevo provato a guardare il circuito che fornisce +18V , controllato transistor ed erano buoni , poi mi ero fermato e l'avevo mandato in assistenza!

S.

Inserita:

Parti dal riferimento di tensione. Se non ci sono semiconduttori guasti il problema va ricercato partendo dal riferimento di tensione e poi si segue la catena.

Inserita:

No non sbagli..HO avuto un'ottima assistenza , per quanto ho potuto capire , sono molto preparati , forse un po' troppo burocrati , ma' comunque veloci , puo' essere che' dipenda anche dallo strumento , io gli ho inviato un Fluke 189 , quindi abbastanza recente :( non saprei dirti altro.

Inserita: (modificato)

Quei voltmetri differenziali eran già fuori catalogo a metà anni '70 perchè la tecnologia digitale aveva già raggiunto prestazioni migliori.

A parità di costo potevi acquistare un voltmetro digitale HP da 5 + 1/2 cifre e, cambiando il cassetto, arrivare a 6+1/2.

Rimangono comunque strumenti meravigliosi e, anche se non sembrano, molto robusti tanto da subire maltrattamenti anche notevoli.

Tante volte ho visto colleghi incoscenti che dimenticavan di portare al massimo la scala prima di iniziare la misura con conseguente "sbattimento" dell'indice sul fondo scala. Mai visto uno strumento andare fuori servizio.

Modificato: da Livio Orsini
Inserita:

Livio , grazie , alcuni controlli li ho gia fatti, di piu' non posso fare ,non mi spingo oltre. Ho chiesto aiuto qua nel forum per vedere se qualcuno della mia zona puo' aiutarmi.

S.

Inserita:

Ringrazio tutti per l'intervento! cerchero' altrove.

Ciao

Sergio

Inserita:

ciao...

ps: ho visto la foto dello strumento su google... ma la misura la fa lo il quadrante nella parte superiore, o quella specie di cartellini in basso??

Inserita:

Non ho presente quel modello in particolare, però i voltmetri differenziali Flucke lavorano per comparazione e lo strumento, che è un galvanometro a zero centrale, indica solo il bilanciamento tra tensione incognita e tensione di riferimento.

In pratica la tensione da misurare viene divisa da un partitore resistivo, formato da alcune decadi di resitori, e comparata con la tensione di riferimento. quando il galvanometro indica zero il valore letto sulle decadi indicherà il valore di tensione incognita.

Sempre a memoria ricordo che ci dovrebbe essere anche un commutatore di scala.

Di slito, se non si ha nemmeno l'idea dell'ordine di grandezza della tensione da misurare si mette lo strumento al massimo, si collega la tensione da misurare, e poi si comincia a scendere, partendo dalla decade più significativa, sino a che lo strumento indica un valore negativo; si ritorna indietro di un passo e si ripete l'operazione con la decade immediatamente seguente. Così via sino a qualdo si esplorato tutte le decadi. La misura finale sarà indicata dalle posizioni delle decadi, dal fondo scala del fattore moltiplicativo, mentre la deviazione dello strumento da l'ultimo decimale.

E' una sorta di bilancia in cui si possono variare sia i pesi di riferimento che il braccio di leva.

Inserita:

questa è la foto dello strumento trovata in rete...

certo però che ce ne voleva di pazienza per fare una misura :D

929daaec23f0b97fc1b25df52a656211.jpg

Inserita: (modificato)

Questa è una versione un po' più moderna di quelli che usavo io.

Mi ero dimenticato della selezione della sensibilità dello strumento, ovvero del fondo scala del galvanometro che selezioni con il commutatore di "Null"

Una volta che ci hai fatto la mano vai anche abbastanza veloce.

Tieni conto dell'epoca e degli strumenti che si usavano a quel tempo. Pensa a quale precisione e risoluzione arrivi con sensibilità di galvanometro di 0.1 ==> 999.9999.

A quei tempi, c'era un voltmetro dogitale della NLS (Non Linear System), detto "motocicletta" per il tipico rumore che faceva durante la misura, che funzionava in modo analogo, solo che era automatico. Invece delle decadi a comando manuale c'erano dei selettori di tipo telefonico che facevano le selezioni, da qui il rumore delle commutazioni. La visualzzazione era ottenuta tramite 4 finestre di circa 60mmx40mm in cui erano alloggiate 10 schede di pexiglias che contenevano i numeri da 0 a 9. Si illuminava la cifra corrispondente alla selezione. Avevi anche un effetto di profondità: lo zero era in superficie, mentre il 9 era circa 20mm più in dentro. :smile: le cifr erano del colore arancio tipico del neon.

Durante la misura sentivi "rat-tat-tat-rattt...." Immagina 3 banchi di colluado atteezzati, ciascuno, con 2 di questi voltmetri; per 4 pre consecutive questa musica.....

Modificato: da Livio Orsini
Inserita:
" Immagina 3 banchi di colluado atteezzati, ciascuno, con 2 di questi voltmetri; per 4 pre consecutive questa musica...

Da avere il diritto di andare in pensione ai 35 anni ! :superlol:

Inserita: (modificato)

bellissima questa archeologia elettronica :D

Trovatoooo... ma è troppo bello all'opera :)

Modificato: da sx3me
Inserita:
Da avere il diritto di andare in pensione ai 35 anni !

A quei tempi la pensione di vecchiaia era a 60 anni, non a quasi 70 come oggi. :toobad: C'era da di re che la maggior parte delle persone della mia geneazione iniziava a lavorare legalmente a 14 anni, ma spesso a poco più di 11, dopo la quinta elementare, eran già occupati come garzoni di bottega. Spesso il lavoro, che eara una vera e propria fatica fisica, era doppio perchè dopo le 8 ore in fabbrica ne facevi altre 4 a scuola serale. Molti diplomati e parecchi laureati della mia genearazione hanno fatto questo percorso (anche il sottoscritto).

ma è troppo bello all'opera

Si l'è proprii lu, il voltmetro motocicletta.

Pensa ad un pomeriggio di Luglio, caldo come in questi giorni. Sei li in un capannone soffocante, perchè a quei tempi l'aria condizionata c'era solo dove serviva per le apparecchiature (come al laboratorio metrologico), di fianco a te hai due banchi dove 2 disgraziati stanno collaudando apparecchiatture usando questi generatori di rumore. E tu sei li che devi concentrarti per far funzionare un aggeggio che non ne vuo sapere dia ndare.

Questa poteva essere una delle mie giornate lavorative di quasi 50 anni fa.

  • 1 month later...
Inserita:

Risolto il guasto!! +18V ora e' perfetta!!

Problema: 2 cond. elettrolitici andati!!

S.

Inserita:

Mi congratulo con te, ora disponi di uno strumento che è ancora oggi eccezzionale per risoluzione e precisione (semprechè sia calibrato correttamente).

Inserita:

Ciao Livio , ora devo fare i primi controlli seguendo il manuale , poi quando sara' necessario strumentazioni di calibrazione mi fermero'. spero comunque che ora sia tutto ok .

Certo sara' da tarare , ma la cosa sicura che non lo portero' piu' da A.R.O.

S.

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