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Convertitore V / Ohm Oppure Ma/ohm


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Inserito: (modificato)

Salve, sapete se esiste un convertitore simile ?

Sto facendo varie ricerche ma sembra che non si trovi.

(il titolo è errato, intendo mA e non Ma)

Modificato: da JumpMan

Inserita:

Se non ho capito male avresti bisogno di un qualche dispositvo che converta un valore di tensione o di corrente in un proporzionale valore di resistenza .

Credo che non ne esitano, anche i così detti potenziometri elettronici non danno in uscita un valore di resitenza variabile.

Il sistema che più si potrebbe avvicinare alle tue esigenze sarebbe un partitore multiplo con selezione di passi in funzione di una tensione di riferimento.

Molti anni fa c'erano dei dispositivi elettromeccanici che realizzavano questa funzione sino ad circa 25 valori differenti. Li costruiva una certa Ledex ed arono dispositivi costosissimi perchè rispondenti alle specifiche MIL

Riccardo Ottaviucci
Inserita: (modificato)

molti anni fa ho usato per le mie applicazioni di cartiera un dispositivo chiamato MOPOT (che non era altro che un potenziometro motorizzato) comandato con 4-20mA o 2-10V.Devo avere ancora il suo manuale,domani lo cerco.

Forniva in uscita la resistenza di un potenziometro di precisione,mi pare da 10K .Forse l'ho buttato,ma proverò a cercarlo tra i rottami degli elaboratori di processo.Se vuoi te lo regalo.

Ricordo che aveva anche il display della posizione del cursore in % e fosse costruito in Italia dalla IMS di Genova,però posso sbagliarmi

Modificato: da Riccardo Ottaviucci
Inserita:

Grazie Riccardo ma cercavo, se esiste, una soluzione elettronica anche perchè dovrei applicarla su più di una macchina, devo simulare una sonda di temperatura ptc, tolgo la sonda e applico questo convertitore pilotato da un plc.

Livio, ci avevo pensato di mettere delle resistenze e commutarle con dei relè...

Per esempio con 4 resistenze in serie dai valori multipli (1-2-4-8) e ai capi di ognuna un contatto NC di un relè otterrei 16 gradini con soli 4 relè, ma la soluzione non mi garba moltissimo, vorrei un valore controllabile con una uscita analogica.

Inserita:

Le soluzioni non sono tante: o usi il sistema con partitore o usi un potenziometro motorizzato multigiri con comando remoto, come propone Riccardo.

Di dispositivi elettronici con le caratteristiche che ti necessitano, compresa stabilità e ripetitività dei valori, non ne conosco.

Però, magari, c'è qualche altro che ne conosce. :smile:

Mirko Ceronti
Inserita:

Per un'applicazione grossolana, io anni fa usai un tubetto di quelli dove si conservano le pellicole fotografiche, poi all'interno (ambiente totalmente schermato da luce ambientale) collocai una lampadina spia da 12 o 24 Volt, ed una fotoresistenza.

Oggi potrebbe essere un led alta luminosità ed una fotoresistenza.

Modulando la corrente al corpo illuminante, variava la resistenza ai capi della fotoresistenza.

Linearità ?

Ripetibilità ?

Boh.... :senzasperanza:

Affidabilità certa, poichè essendo banale come concetto, sicuramente non Ti lascia a piedi tanto facilmente

Comunque potrebbe essere un'idea per una base di partenza da elaborare in modo più sofistico.

Saluti

Mirko

Riccardo Ottaviucci
Inserita: (modificato)

ho ritrovato il manuale del MOPOT costruito dalla IMC di Genova.Ricordavo male,era pilotato con contatti aumenta /diminuisci forniti da un regolatore e non direttamente da 4/20mA o 2/10V,ma questo non è un problema

Modificato: da Riccardo Ottaviucci
Inserita:
Per un'applicazione grossolana,....

Nirko sei sempre più Mirko Pitagorico senza neanche l'ausilio del cappello a nido d'uccello. :P :P

Mi hai anche fatto tornare alla mente un vecchio lavoro che non centra nulla, ma che potrebbe dare lo spunto per aumentare linearità e ripetibilità.

Se invece di una fotoressitenza, si usa una coppia di fotoresistori, magari selezionati, si può usarne una per lo scopo originale e la seconda per avere uan sorta di misura di ritorno, in modo da aggiustare o correggere.

Inserita: (modificato)

post # 7

pilotato con contatti aumenta /diminuisci

La versione attuale dovrebbe essere un integrato "potenziometro digitale" . Generalmente sono a 5 V e si usano in apparati audio/video.
Quello del link,
con alimentazione singola accetta i 24 V (arriva a 33) e nello stesso range possono essere i terminali che misureranno la resistenza variabile.
Il valore di impostazione delle resistenza si invia con una sequenza di impulsi, possono bastare tre uscite DC del PLC.
Modificato: da rguaresc
Inserita:
devo simulare una sonda di temperatura ptc, tolgo la sonda e applico questo convertitore pilotato da un plc.

Non credo possa effettuare questa funzione, quello è un classico "potenziometro digitale" che può effettuare funzione di partitore di segnale.

Inserita: (modificato)

rguaresc, potrebbero andare bene, ma per sapere dove è "posizionato" dovrei prenderne uno a 2 canali, ho guardato sul sito, ce ne sono, ma questi hanno una tolleranza do 8%, poi ne hanno altri con tolleranza 1% ma canale singolo.

Mi hai dato uno spunto per altre ricerche, ne ho trovato uno con interfaccia parallela ma ha solo 64 step .

Livio perchè dici che non vanno bene? pensi che non simulano perfettamente un resistore variabile?

Modificato: da JumpMan
Inserita: (modificato)
in effetti se vuoi simulare una PT100 devi variare intorno a 100 ohm a piccoli passi, questi invece non hanno i piccoli passi.
Gli ingressi analogici per PT100 misurano la tensione che si produce sulla resistenza facendola attraversare da una piccola corrente costante
fbdc5b2c51349c9b081aadb4d18d82e2.jpg
proverei con una resistenza fissa per esempio da 100 ohm collegata allíngresso analogico che la misura.
Poi, con un circuito esterno di resistenza elevata iniettare una piccola corrente tra il nodo VIN+ e massa. Nella resistenza circolerebbero due correnti sovrapposte: quella fissa I1 ( di solito da 0,5 mA) e quella aggiunta che si richiude nella maglia del circuito aggiuntivo a sinistra. L' effetto sarebbe quello di ingannare il misuratore di tensione e quindi il valore di V/I visualizzato.
Per una prova puoi usare un normale potenziometro di resistenza elevata che inietti assai meno di 0,5 mA
Modificato: da rguaresc
Inserita: (modificato)

Non sono ancora sicurissimo del tipo di sonda, prima ho scritto erroneamente PTC ma è probabile che si tratti di una NTC, hanno misurato circa 10K a 25°C

Se è NTC ha valori simili a questi:

Il range in cui dovrei modulare è tra 10°C e 30°C circa quindi una variazione totale di 10k ohm

l_198733.jpg

Modificato: da JumpMan
Inserita:

allora con una serie di 8k + potenziometro digitale da 10 k usato a due soli fili potrebbe andare

Inserita: (modificato)

Per prima cosa dovresti definire bene cosa legge l'ingresso del sensore che andrai a simulare.

Solitamente gli ingressi di misura per sonde RTD sia a 2, 3 o 4 fili sono dei generatori di corrente costante di valore <= 1mA, per evitare l'auto riscaldamento.

La misura avviene misurando la tensione ai morsetti; con la connessione 3 fili e 4 fili si riduce-elimina la componente di tensione dovuta alla resistenza della linea di collegamento.

Se vuoi simulare la misura per verifiche e/o tarature, sostituendo la sonda, o metti dei resitori di precisione di valore noto, oppure metti dei resistori che puoi misurare con precisione.

Iniettare correnti, senza conoscere esattamente l'interfaccia del circuito di misura, può nel migliore dei casi dare misure inattendibili o, nel peggiore dei casi, danneggiare in modo irreversibile il circuito stesso.

la maggior parte, anzi praticamente la totalità, delle schede PLC adatte per interfaccia RTD è costituita da integrati specialistici per queste interfaccie che sono ottimi per le loro funzioni, ma piuttosto "permalosi" se non trattati con i dovuti riguardi. ;)

Io tornerei a considerare il simulatore costituito da resistori di precisione, sia per precisione di misura sia per ripetibilità della misura. Usando appositi relè per piccoli segnali e deboli correnti otterresti un sistema sicuramente preciso ed affidabile.

Se il dispositivo serve per tarature e verifiche non hai necessità di variazioni contine su tutta la gamma, ma son sufficienti alcuni punti significativi della curva del sensore.

Modificato: da Livio Orsini

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