giorgio555 Inserito: 25 giugno 2015 Segnala Inserito: 25 giugno 2015 Ciao a tutti Sono nuovo del forum e purtroppo i miei ricordi di elettrotecnica sono svaniti con gli anni, ho cercato negli altri post ma non ho trovato una soluzione al mio quesito Sono varie domande e me ne scuso Ho un trasformatore da 4 kw 220V e se lo collego alla rete senza collegare alcun carico, l'assorbimento dalla rete dovrebbe essere quasi nullo o ho già sbagliato tutto già dall'inizio ? Dai miei ricordi il trasformatore dovrebbe assorbire 18 ampere Vorrei usarlo per realizzare una saldatrice a punti ma vorrei limitare l'assorbimento a 12 / 14 ampere per ottenere un carico sulla rete di 3 kw e per non scaldare il trasformatore. Se riesco ad ottenere una tensione di uscita di 1.5 volt dovrei ottenere più o meno 1600 / 2000 Ampere disponibili sui puntali . C'è un limite nel ridurre la tensione di uscita per incrementare la corrente o esiste un limite oltre i quali intervengono altri parametri che lo sconsigliano? Se con un circuito limito la tensione di ingresso al trasformatore , riduco proporzionalmente la tensione e la corrente in uscita , quindi la potenza e la temperatura sui puntali ? Come si calcolano i cavi di collegamento ai puntali ? tensione di uscita 1.5 volt potenza massima 3kw lunghezza del cavo monopolare 1 metro ( come influisce nella formula la lunghezza del cavo ?) ci ho provato a calcolarlo ma mi vengono sezioni enormi ( pensavo di usare barrette un rame ) grazie dell'aiuto e scusate per le numerose domande Giorgio
Darlington Inserita: 25 giugno 2015 Segnala Inserita: 25 giugno 2015 l'assorbimento dalla rete dovrebbe essere quasi nullo Hai sempre le perdite del trasformatore, e queste dipendono dalla sua costruzione. ci ho provato a calcolarlo ma mi vengono sezioni enormi ...quelle necessarie a far transitare 2000A. Comunque ci sono alcuni progetti sulla rete, usano di solito trasformatori da microonde con il secondario rimosso e sostituito da due o tre spire di cavo molto grosso. La tensione di uscita è molto bassa ma la corrente è elevatissima, ed è quel che ci vuole.
giorgio555 Inserita: 25 giugno 2015 Autore Segnala Inserita: 25 giugno 2015 grazie della risposta. si sicuramente le perdite del trasformatore me le devo subire ma credo , o spero , non siano troppo importanti Si, l'idea originale è quella dei trasformatori per microonde molto diffusa su internet ma mi serve per saldare tra loro dei piccoli tondini di ferro e con quella potenza non ci riesco o ci metto un sacco di tempo e riscaldo molto il trasformatore . Per questo pensavo di aumentare la potenza del trasformatore per aver più ampere e per non friggerlo in poco tempo . Potrei eventualmente collegarne due in parallelo o si sono controindicazioni sulle uscite in parallelo? il resto del discorso sul carico totale e di regolare l'ingresso è corretto o è uno strafalcione ?
Livio Orsini Inserita: 25 giugno 2015 Segnala Inserita: 25 giugno 2015 Potrei eventualmente collegarne due in parallelo o si sono controindicazioni sulle uscite in parallelo? E' un lavoro da fare con molta attenzione. Bisogna che i due generatori siano esattamente equilibrati altrimenti uno lavora il doppio e l'altro niente.
giorgio555 Inserita: 25 giugno 2015 Autore Segnala Inserita: 25 giugno 2015 cioè uno dei due trasformatori si comporta come fosse il carico dell'altro? eventualmente come sarebbe possibile equilibrarli o forse sarebbe meglio rinunciare alla soluzione dei tue trasformatori in parallelo ?
Adelino Rossi Inserita: 25 giugno 2015 Segnala Inserita: 25 giugno 2015 Ma l'atrezzo dovrebbe funzionare con i 3 Kw di casa?
dnmeza Inserita: 26 giugno 2015 Segnala Inserita: 26 giugno 2015 Il consumo a vuoto è la magnetizzazione del nucleo con poche perdite resistive dell'avvolgimento, due trasformatori in parallelo sul secondario se non sono uguali si instaurano correnti circolatorie tra i due trasformatori, uno lavora erogando potenza fino a che non si equilibrano le tensioni date dalla caduta sui rispettivi avvolgimenti, pertanto uno può erogare di più dell'altro
Nanotek Inserita: 26 giugno 2015 Segnala Inserita: 26 giugno 2015 (modificato) Ma l'atrezzo dovrebbe funzionare con i 3 Kw di casa? Leggendo penso di si. Dai, esistono puntatrici a 220 V monofase. Per le lamiere e spessori limitati vanno benissimo. Più che altro mi chiedo se non convenga comprare una più banale saldatrice.. mi pare molto più versatile da tenere in casa per i lavori di carpenteria metallica. Giorgio555: ma a parte i trasformatori.. dove recuperi una pinza da puntatrice ? Devi anche trovare come regolare il tempo di punto.. o lo fai a mano/occhio ? della serie quando vedo rosso stacco.. Modificato: 26 giugno 2015 da Nanotek
Livio Orsini Inserita: 26 giugno 2015 Segnala Inserita: 26 giugno 2015 cioè uno dei due trasformatori si comporta come fosse il carico dell'altro? E' un classico esercizio di applicazione dei principi di Kirchoff. 2 generatori in parallelo sul medesimo carico; si sviluppa l'esercizio e ci si accorge che uno dei 2 generatori si comporta come carico. Parafrasando un mio vecchio insegnate: se anche i due trasformatori fossero stati avvolti dalla medesima ragazza, che pensava al medesimo ragazzo, sarebbero differenti. Questo capita anche con i semiconduttori, Teorica mete sarebbe meglio mettere in serie i secondari. In questo modo la corrente risulta essere il vettore comune e le piccole differenze di tensione non fanno danni. Più che altro mi chiedo se non convenga comprare una più banale saldatrice.. I lavori sono differenti. Soprattuto quando si esegue una "puntatura" il calore è sicuramente concentrato nel punto di pinzatura e la fusione avviene solo in quel punto senza apporto di amteriale esterno. La via più semplice per costrire una "saldatrice a resistenza" dove la resistenza è quella del amteriale che viene unito, è caricare una batteria di condensatori che verranno poi scaricati istantaneamente ettraverso gli elettrodi. Aumentando la tensione di carica si aumenta l'energia disponibile, quindi si può tarare opportunamente la potenza secondo la lavorazione. Il ciclo teorico vorrebbe una tempo di preriscaldo a corrente ridotta, un tempo di saldatura a piena potenza seguito da un tempo di ricottura a corrente ridotta. QUesti tempi son tutti dell'ordine delle decine di millisecondi.
giorgio555 Inserita: 26 giugno 2015 Autore Segnala Inserita: 26 giugno 2015 chiedo scusa ma non so come quotare il trasformatore proviene infatti da una vecchia saldatrice, quelle dal peso infinito riguardo alle pinze sono da costruire , un supporto a colonna per trapano va più che bene , con una molla di ritenuta per rendere la pressione di chiusura molto ripetitiva . i puntali sono tondini di rame trovati da un demolitore molto collaborativo e gentile al quale dorvò una lunga catena di caffè . pesavo di regolare l'ingresso del trasformatore con un triac per non fargli assorbire più di 3 kw e azionarlo con un temporizzatore per rendere il tutto ripetitivo ed esteticamente accettabile, magari ad avvio dolce per non creare sbalzi sulle rete di casa in rete ci sono molti progetti realizzati con il trasformatore del microonde ma riescono a puntare solo lamierini sottili, purtroppo non mi bastano , devo puntare dei fili su rondelle di spessore maggiore dei lamierini . ci ho provato ma ci vuole troppo tempo e il tutto si riscalda molto . riguardo alla puntatrice a condensatori è da un po' che stò covando l'idea ma mi sembra più sofisticata pensavo che per aumentare la corrente fosse necessario metterli in parallelo e non avrei mai pensato di poterli usare in serie però come suggerisce lei la cosa cambia totalmente aspetto pensavo di ottenere all'uscita del trasformatore 1.5 volt circa con due spire o tre spire se metto 2 trasformatori uguali ( ragazza e ragazzo permettendo ) da 1 kw con i secondari in serie ed avvolgo non due spire ma una sola per ogni trasformatore potrei ottenere 1 + 1 volt circa ma con circa doppia potenza rispetto ad un solo trasformatore ? se ho capito bene potrebbe essere la soluzione ottimale
dnmeza Inserita: 26 giugno 2015 Segnala Inserita: 26 giugno 2015 (modificato) con circa doppia potenza rispetto ad un solo trasformatore ? hai la corrente di un trasformatore (1 Kw) e tensione doppia Modificato: 26 giugno 2015 da dnmeza
Livio Orsini Inserita: 26 giugno 2015 Segnala Inserita: 26 giugno 2015 pensavo che per aumentare la corrente fosse necessario metterli in parallelo e non avrei mai pensato di poterli usare in serie Infatti non aumenti la corrente, ma la tensione aumentando in questo modo la potenza. Visto che vuoi ottenre circa 2 V di uscita, invece di avvolgere i secondari per ottenere circa 2V, li avvolgi per ottenre circa 1 V. In questo modo a parità di potenza del trasfo almcorrente disponibile al secondario raddoppia. A questo punto li metti in serie tra loro ed ottieni lo scopo prefissato senza poroblemi di parallelismi strani. Pensavo di regolare l'ingresso del trasformatore con un triac per non fargli assorbire più di 3 kw Se regoli la tensione d'ingresso tramite un dimmer a triac, inevitabilmente vai ad agire sulla tensione di uscita. Fatti bene i conti per la tensione minima necessaria.
giorgio555 Inserita: 26 giugno 2015 Autore Segnala Inserita: 26 giugno 2015 ottimo, credo proprio di aver trovato la soluzione appena è funzionante posto i risultati , magari sarà utile ad altri grazie per i consigli . Giorgio
Livio Orsini Inserita: 26 giugno 2015 Segnala Inserita: 26 giugno 2015 Scrivere i risultati è un dovere morale. E' il modo di ripagare chi aiuta.
giorgio555 Inserita: 28 giugno 2015 Autore Segnala Inserita: 28 giugno 2015 non ho ancora cominciato e già mi sorgono i dubbi amletici il circuito secondario lo vorrei realizzare con una piattina di rame idonea alla fessura disponibile e secondo una delle tre possibilità della figura allegata ho un grosso dubbio sul flusso magnetico e le spire nel trasformatore Per ogni trasformatore la spira deve essere completa e sovrapporsi come nella figura A ? Oppure può essere come nella figura B dove la spira diventa una U e passa sui due lati di una delle colonne di ogni trasformatore ? E l'esempio C (rovesciando il flusso in uno dei due trasformatori ) ha senso o non funzionerebbe? grazie ancora Giorgio
gabri-z Inserita: 28 giugno 2015 Segnala Inserita: 28 giugno 2015 Io andrei con la A , e se all'uscita della serie dei secondari Ti trovi zero Volt o quasi , inverti i collegamenti di un solo primario .
giorgio555 Inserita: 29 giugno 2015 Autore Segnala Inserita: 29 giugno 2015 c'è un motivo tecnico o è una preferenza ?
gabri-z Inserita: 29 giugno 2015 Segnala Inserita: 29 giugno 2015 Preferenza , forse , ma non per la bellezza ! Una spira è intesa come '' una spira '' e non come 65 , 70 o 90 % di ( )una spira ! Se a Te , dai conti fatti , risulta necessaria una spira (hai Tu i trasformatori per poter capire il N / V = spire / Volt ) per la tensione che Ti serve , la devi fare ! Se conosci la tensione che Ti serve , per scoprire il N / V , puoi usare un filo normale , isolato anche in '' gomma'' ; fai due spire o quel che Ti pare , alimenti , vedi la tensione che trovi nell'uscita , dividi il nr. di spire ai Volt che trovi e Ti risulta '' N / V '' così sai quante spire (o frazioni di spira ) dovrai fare per ottenere la tensione che vuoi ! Così eviti la fatica con la barra in rame , la fai una sola volta !
giorgio555 Inserita: 30 giugno 2015 Autore Segnala Inserita: 30 giugno 2015 si , l'unica è fare le prove e farmi un tabellina con un filo più gestibile e poi decidere per il compromesso migliore grazie ciao
gabri-z Inserita: 30 giugno 2015 Segnala Inserita: 30 giugno 2015 si , l'unica è fare le prove e farmi un tabellina con un filo più gestibile e poi decidere per il compromesso migliore Non credo che funzioni così . Pensavo che Tu sapessi la tensione necessaria , questa si che la puoi trovare con filo più delicato ma se vuoi fare prove di saldatura , Devi usare la barra di cui parlavi in ogni prova che fai , non Ti basta la tensione , serve anche la corrente !
giorgio555 Inserita: 1 luglio 2015 Autore Segnala Inserita: 1 luglio 2015 scusa il mio dilemma e sulla forma della spira che attraversa il trasformatore e non sul numero dato che non ho dati disponibili penso che la cosa migliore sia di fare delle prove con i tre trasformatori e usando un filo più sottile per trovare il compromesso tra la posizione dei trasformatori e la forma del circuito finale. poi giocherò sulla sezione del filo per ottenere il massimo di corrente riducendo la resistenza del secondario vorrei ottenere 2000 A o poco più dato che il trasformatore da 3 kw che volevo usare è davvero mastodontico , lo sostituisco con tre da 1 kw ma li limiterei a poco più di 2 kw totali . ( su suggerimento di Livio ne metto i secondari in serie e non in parallelo come erroneamente pensavo io ) mi servirebbero più o meno 1 o 1.5 volt ( non vorrei tirare tutto per il collo ) se divido la tensione su tre trasformatori mi basterebbero 0.4 / 0.7 volt per trasformatore ( perdite e tutto il resto permettendo ) a quel punto vorrei trovare il compromesso nella forma della spira ( ed eventualmente la posizione dei trasformatori che non so se creano interferenze tra loro) per ottenere la tensione necessaria. preferirei rinunciare ad un po' di tensione in ogni trasformatore a favore della semplicità di realizzazione delle spire e della lunghezza del secondario che mi darebbero una riduzione della resistenza totale. ci sono in giro alcuni progetti dove la spira è una U ma hanno potenze esorbitanti e le perdite credo siano relative su quelle potenze. dato che non dispongo di dati sulla forma della spira , pensavo di fare delle prove con vare tipologie di spire e posizione dei trasformatori per realizzare una tabellina e trovare la soluzione per avere la tensione sufficiente . spero di non avere detto cavolate
gabri-z Inserita: 1 luglio 2015 Segnala Inserita: 1 luglio 2015 su suggerimento di Livio ne metto i secondari in serie e non in parallelo DEVI fare cosi , il trasformatore ideale non esiste ed a Te servono due ! il mio dilemma e sulla forma della spira che attraversa il trasformatore e non sul numero Che tipo di nucleo hanno i Tuoi trasformatori ?
giorgio555 Inserita: 1 luglio 2015 Autore Segnala Inserita: 1 luglio 2015 sono quelli per i forni a microonde , ne ho trovati tre di circa 1100 watt e mi arrivano tra un paio di giorni non so se sono i migliori ma hanno gli avvolgimenti ben separati e la cosa mi piace il trasformatore comunque è il classico con nucleo centrale e i due avvolgimenti affiancati lungo il nucleo e completamente separati. , credo ci sia anche uno shunt che li separa ma non ne conosco il motivo della sua presenza. qualcuno dice di lasciarli dove sono ed altri dicono di toglierli. ho anche un trasformatore da 900 w e farò le prove su quello per vedere se togliendoli cambia qualcosa
Darlington Inserita: 3 luglio 2015 Segnala Inserita: 3 luglio 2015 mi servirebbero più o meno 1 o 1.5 volt come ti ho già detto le puntatrici erogano corrente e non tensione. la tensione ai capi del secondario sarà di pochi millivolt quando va bene, ma tanto scende a zero praticamente subito quando metti in corto i due elettrodi (con in mezzo il materiale da saldare) tanto per fare un esempio non è un principio molto diverso dai saldatori istantanei a pistola, quelli da 150-200W. Quelli hanno un secondario composto da un tondino di metallo che fa cinque o sei spire sul nucleo del trafo, ecco... togli la punta, misura la tensione e dimmi se arriva al volt. Partire con "voglio ottenere x volt al secondario" è il metodo sbagliato, significa che si vuole costruire qualcosa che manco si sa come in realtà funziona. E così facendo quel che si ottiene di solito è semplice, un bel niente.
Livio Orsini Inserita: 3 luglio 2015 Segnala Inserita: 3 luglio 2015 Nel riscaldatore rapido per brasare a stagno è leggermente differente, anche perchè le temperature da raggiungere sono di molto inferiori. Le cosidette puntatrici sono delle saldatrici a resistenza, come ho scritto in precedenza. La resitenza è dell'ordine delle frazioni di ohm; la corrente ustantanea è dell'ordine delle milgiaia di amper. Ammesso, per ipotesi, che la resistenza totale de circuito secondario sia 10 mohm, con una tensione di di 2 V otterresti una corrente di 200 Il tuo trafo è da 4000 VA per cui questo è un valore che potrebbe erogare. Il problema è, come ti ha scritto, Darlington che tu non puoi avere un generatore di tensione ma di corrente. Il tuo sistema è praticamente un corto circuito, la tensione che eroga il secondario è quella che serve a mantenere l'equilibrio con la corrente circolante.
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