Elettroplc Inserita: 3 luglio 2015 Segnala Inserita: 3 luglio 2015 Vorrei aggiungere, è bene rispettare il tempo in cui è attiva in On , onde evitare guasti o surriscaldamenti nelc orso d'opera del trafo...visto che parliamo di correnti di isantanee di 2000 A.
Darlington Inserita: 4 luglio 2015 Segnala Inserita: 4 luglio 2015 Nel riscaldatore rapido per brasare a stagno è leggermente differente Si lo ho citato per esempio, perché il concetto di fondo è lo stesso: pochissime spire e tensione quasi nulla al secondario, ma correnti elevate in circolo.
giorgio555 Inserita: 5 luglio 2015 Autore Segnala Inserita: 5 luglio 2015 credo che stiamo dicendo le stesse cose in modo differente dai miei pochi ricordi decisamente storici e altrettanto ben confusi : ho un trasformatore alimentato con una certa tensione e che assorbe una certa corrente dandomi una certa potenza, numero di spire sul primario e si crea un gioco di magnetismo che non ricordo più e che crea sul secondario una tensione, qualunque essa sia , che è in funzione del numero di spire , più spire, più tensione se sul secondario riduco la resistenza posso aumentare la corrente che vi circola ora devo gestire tensione, resistenza e corrente per ottenere la potenza richiesta sul secondario senza superare i valori di targa del trasformatore fino qui tutto bene spero , o ho dimenticato troppe cose ? però nel caso avrei ho la scusante che quando l'anno spiegato ero assente, non mi era suonata la sveglia. la tensione sui tre trasformatori è costante e ripetitiva di i,5 / 2 volt per due spire in funzione della realizzazione e se si tagliano le saldature o si estrae il secondario in modo chirurgico o grossolanamente, diciamo che lavorando bene si possono avere 0.9 volt per spira purtroppo mi sono erroneamente focalizzato sul fatto che per me la tensione era una costante di 1.5 / 2 volt ed ho pensato di aumentare la corrente riducendo la resistenza usando una sezione di 70 mm ( 0.25 mOhm per metro ) , però ho preso un granchio enorme perché non è possibile realizzare tutto il circuito secondario con quella sezione e con una resistenza così ridotta. purtroppo mi ero fissato sulla sola riduzione della resistenza del secondario e non anche sull'incremento della tensione . la colpa non è tutta mia ma anche dell'ultimo mononeurone sano che ogni tanto è latitante a questo è anche più semplice ridurre la sezione del cavo, rinunciare ad una resistenza molto bassa in cambio di un aumento del numero di spire da bilanciare tra lo spazio disponibile nel trasformatore e che sia in grado di sopportare la corrente prodotta, credo di potere cominciare a metter a punto una soluzione per realizzare l'accrocchio infernale
Darlington Inserita: 5 luglio 2015 Segnala Inserita: 5 luglio 2015 come ti avevo detto anche a inizio della discussione, se ti guardi i video di puntatrici del genere, noti che tutti quanti avvolgono un paio di spire di sezione abissale come secondario, perché è appunto un generatore di corrente e non di tensione. Quel che importa a te è di avere la tensione più bassa possibile in modo di avere la corrente più alta possibile, perché la puntatura la fai con la corrente e non con la tensione. Come ti ha detto Livio il tuo sistema all'opera è praticamente un cortocircuito, quindi la tensione sarà sempre molto vicina allo zero (non c'è differenza di potenziale se tutti i punti sono al medesimo potenziale)
gabri-z Inserita: 5 luglio 2015 Segnala Inserita: 5 luglio 2015 Quel che importa a te è di avere la tensione più bassa possibile in modo di avere la corrente più alta possibile, perché la puntatura la fai con la corrente e non con la tensione . Tutto vero , ma forse ci sfugge il fatto che la resistenza elettrica del materiale da saldare non è sempre zero Ohm . Se ammettiamo un caso , 0,01 Ohm (non si salda tutti giorni oro ) , con , diciamo 0,1 V (cercando di rispettare solo il concetto sopra esposto ) , dove la troviamo quella ''alta corrente '' , avremo soli 10 A iniziali , che non credo riescano a fondere chi sa cosa .
Livio Orsini Inserita: 5 luglio 2015 Segnala Inserita: 5 luglio 2015 E' per questo fatto che si preferisce realizzare le così dette puntatrici con una scarica di condensatore.
giorgio555 Inserita: 5 luglio 2015 Autore Segnala Inserita: 5 luglio 2015 Quel che importa a te è di avere la tensione più bassa possibile in modo di avere la corrente più alta possibile, perché la puntatura la fai con la corrente e non con la tensione. scusa ma non ti seguo, forse parliamo fino dall'inizio di due aspetti differenti della stessa questione io parlo della tensione disponibile sul secondario dove ho una certa tensione a circuito aperto e una determinata corrente data dalla resistenza del circuito quando viene chiuso, mentre tu parli della corrente sul punto di contatto a circuito chiuso se voglio aumentare la corrente sul punto da saldare devo ridurre la resistenza del circuito e possibilmente cercare di avere più alta possibile la tensione fornita dal secondario a circuito aperto , che poi sul punto di contato degli elettrodi la tensione sia praticamente nulla è ovvio e dato per scontato o non funziona nulla la soluzione che mi ero proposto fin dall'inizio era di metterci tutte le spire che riesco a metterci , con un cavo sottile trovo la tensione dei tre trasformatori in serie e poi vedo se fisicamente ci stanno dentro le spire del cavo della sezione necessaria per sopportare la corrente purtroppo mi sono incartato sulla sola riduzione della resistenza senza valutare la tensione al secondario la richiesta era su come calcolare il circuito del secondario ma la soluzione è data dal bilanciamento del numero di spire e dimensione del cavo e questo va fatto con prove. per fortuna la soluzione indicata da Livio mi semplifica di molto la realizzazione , per il resto c'è da rovinarsi le dita a infilarci le spire
Darlington Inserita: 5 luglio 2015 Segnala Inserita: 5 luglio 2015 ma forse ci sfugge il fatto che la resistenza elettrica del materiale da saldare non è sempre zero Ohm Da quel che ricordo il puntamento si fa proprio per quello solo su lamiera grezza (cioé prima di verniciarla), la resistenza di contatto tra due lamiere forse non sarà di 0 ohm spaccati ma comunque più bassa di 0,1 Ohm
Nanotek Inserita: 5 luglio 2015 Segnala Inserita: 5 luglio 2015 Se poi fosse realmente zero Ohm non ci sarebbe modo di fare la saldatura per puntatura. Sarebbe impossibile scaldare il materiale !
gabri-z Inserita: 5 luglio 2015 Segnala Inserita: 5 luglio 2015 A Nanotek: Per quanto il tuo messaggio mi risulta il più preciso della discussione,ho sempre la sensazione che lo mandi avendo una idea sbagliata.
gabri-z Inserita: 5 luglio 2015 Segnala Inserita: 5 luglio 2015 Ho pensato a questo modo di collegamento dei due (tre o più ) trasformatori : Scusate la '' tecnologia '' ma non sono riuscito a trasferire altro tipo di disegno Per giorgio : prova fare numero intero di spire (una ,due ...) ;una spira non completa non rende in proporzione , secondo me , una per trasformatore dovrebbe avvicinarsi ai 0,5 V , hai tre trasformatori , arrivi ai 1,5 V . Le lampadine in parallelo ai primari sono acese se acceso il trasformatore corrispondente , o nel momento della saldatura se il trasformatore non è selezionato . La tensione in uscita la regoli selezionando più o meno trasformatori .
JumpMan Inserita: 5 luglio 2015 Segnala Inserita: 5 luglio 2015 (modificato) Se hai solo 1V con 2000W di trasformatori potresti potenzialmente anche fornire 2000A ma sono teorici perchè dipende dalla resistenza di contatto delle lamiere / cavi / pinza. Per sfruttarli tutti la somma delle resistenze cavi + "pinza" + lamiere dovrebbe rimanere sotto i 0.0005 ohm Ma le puntatrici commerciali quanti Ampere erogano ? Modificato: 5 luglio 2015 da JumpMan
rguaresc Inserita: 5 luglio 2015 Segnala Inserita: 5 luglio 2015 Se vuoi stimare la tensione che puoi ottenere da una spira misura i lati della colonna centrale del trasformatore monofase esistente, i due valori in cm saranno L1, L2 Vspira = L1 * L2 *0,022 V esempio 5 cm x 5 cm Vspira = 5 X 5 X 0,022 = 0,55 V oppure passa un filo intorno al rocchetto dell'avvolgimento (se passa) e misura col tester col primario sotto tensione. I tre modi di concatenamento del post con le figure sono tutti e tre validi
gabri-z Inserita: 5 luglio 2015 Segnala Inserita: 5 luglio 2015 (modificato) Vspira = L1 * L2 *0,022 V Questo perché quasi certo sfruttano al massimo la sezione ? Sarebbe un N= 50 / S meno le perdite ? Modificato: 5 luglio 2015 da gabri-z
rguaresc Inserita: 5 luglio 2015 Segnala Inserita: 5 luglio 2015 Questo perché quasi certo sfruttano al massimo la sezione ? sI, perciò dalla sezione si può ricavare la mensione Sarebbe un N= 50 / S meno le perdite ? si in altra forma: N = V x 50 / S come calcolo del numero di spire. Con N= 1 ricavi V = 0,02 x S
gabri-z Inserita: 5 luglio 2015 Segnala Inserita: 5 luglio 2015 si in altra forma: La forma era evidentemente altra .. , ma volevo accertarmi della logica ; secondo me , un trasformatore ''costruito'' in questo rapporto farebbe fatica sopportare un regime continuo o quasi , Tu come la pensi ? Grazie !
Nanotek Inserita: 6 luglio 2015 Segnala Inserita: 6 luglio 2015 (modificato) A Nanotek: Per quanto il tuo messaggio mi risulta il più preciso della discussione,ho sempre la sensazione che lo mandi avendo una idea sbagliata. La mia è una nota di teoria.. Se la resistenza è zero non ci può essere riscaldamento. Nel modellizzare (quindi progettare) un apparecchio del genere non ha senso ipotizzare che la resistenza sia nulla. Bisogna ipotizzare una resistenza piccola (quanto è da decidere.. misurazioni.. ipotesi ragionate.. tabelle..) Le puntatrici funzionano perchè la resistenza nel punto di contatto tra gli elementi da saldare è non nulla (quindi maggiore di zero). L'ideale è che la resistenza maggiore sia quella di contatto tra le lamiere e non quella tra gli elettrodi e la lamiera. In questo modo la fusione procede dal punto di contatto verso l'esterno producendo un nocciolo di fusione (saldatura) la cui dimensione sarà funzione del tempo di puntatura. Modificato: 6 luglio 2015 da Nanotek
Livio Orsini Inserita: 6 luglio 2015 Segnala Inserita: 6 luglio 2015 Le puntatrici funzionano perchè la resistenza nel punto di contatto tra gli elementi da saldare è non nulla (quindi maggiore di zero). L'ideale è che la resistenza maggiore sia quella di contatto tra le lamiere e non quella tra gli elettrodi e la lamiera. In questo modo la fusione procede dal punto di contatto verso l'esterno producendo un nocciolo di fusione (saldatura) la cui dimensione sarà funzione del tempo di puntatura. Il termine corretto per questi utensile è "saldatore a resistenza", proprio perchè si sfrutta la resistenza elettrica dei materiali da saldare per ottenere il riscaldamento per effetto Joule, riscaldamento che porterà alla fusione del materiale. Ho pensato a questo modo di collegamento dei due (tre o più ) trasformatori : In pratica li metti in parallelo tra loro, con i problemi che ti ho elencato all'inizio.
gabri-z Inserita: 6 luglio 2015 Segnala Inserita: 6 luglio 2015 In pratica li metti in parallelo tra loro, con i problemi che ti ho elencato all'inizio. In realtà , NO ! Sono collegati esattamente come ha suggerito un utente e mi è piaciuta l'idea , io ho solo pensato all'accensione separata dei trasf. ,in base alla necessità di tensione maggiore o minore ( credo che si chiami Livio , Livio Orsini l'utente che ha suggerito il collegamento serie per i secondari ) Per quel che riguarda : Tutto vero , ma forse ci sfugge il fatto che la resistenza elettrica del materiale da saldare non è sempre zero Ohm . Se ammettiamo un caso , 0,01 Ohm (non si salda tutti giorni oro ) il messaggio che volevo trasmettere a Darlington è che la corrente senza tensione , non c'è , e questo ci obbliga avere una minima tensione , evidentemente da determinare visto che qui nessuno ha un'idea . A Nanotek : 1. Ha senso che Ti ripeta che , secondo me , il Tuo messaggio era l'unico preciso e senza rischio di essere interpretato in modo sbagliato ? 2. Guarda che io giocavo a ping - pong tutte le sere con Joule
JumpMan Inserita: 6 luglio 2015 Segnala Inserita: 6 luglio 2015 (modificato) il messaggio che volevo trasmettere a Darlington è che la corrente senza tensione , non c'è , e questo ci obbliga avere una minima tensione , evidentemente da determinare visto che qui nessuno ha un'idea . E' quello che sto pensando dall'inizio anch'io... Si sta parlando di avere la tensione più bassa possibile, si sta affermando che la resistenza non deve essere tendente a zero, alle stesso tempo si dice che la corrente deve essere alta... Io ipotizzo che con un solo Volt di corrente non ne passerà un granchè proprio perchè la resistenza di contatto non è bassissima... Modificato: 6 luglio 2015 da JumpMan
Darlington Inserita: 6 luglio 2015 Segnala Inserita: 6 luglio 2015 è che la corrente senza tensione , non c'è , e questo ci obbliga avere una minima tensione Si, questo è risaputo, infatti non ho mai parlato di zero volt. Però nel contempo anche 1V per una puntatrice mi pare un valore elevato. Cioé, nelle realizzazioni che ho avuto modo di vedere online si usava sempre meno di cinque spire se non ricordo male, non credo proprio si riesca ad arrivare al volt.
JumpMan Inserita: 6 luglio 2015 Segnala Inserita: 6 luglio 2015 (modificato) Io credo che a vuoto bisogni stare almeno sui 2...3V, o forse anche di più. Il motivo l'ho spiegato nel #37 infatti non ho mai parlato di zero volt No ma ci sei andato molto vicino: la tensione ai capi del secondario sarà di pochi millivolt quando va bene, ma tanto scende a zero praticamente subito quando metti in corto i due elettrodi (con in mezzo il materiale da saldare) Modificato: 6 luglio 2015 da JumpMan
giorgio555 Inserita: 9 luglio 2015 Autore Segnala Inserita: 9 luglio 2015 finalmente ho in mano il primo trasforamtore a cui ho tolto il secondario, non è molto difficile da fare a proposito, tagliando il secondario con una seghetta a denti fini ho notato che il colore non è quello del rame ma dell'alluminio , ma se prendo un singolo filo sembra quasi sia stato spolverato esternamente con una leggera patina di rame, è possibile che sia rivestito in rame per qualche motivo o forse quello è solo il colore dell 'isolante ? lo spazio disponibile è 15.2 x 26.7 mm e c'è una copertura delle cave credo in mylar ma quella non la tolgo mi sono procurato una serie di cavi di prova a cui ho tolto l'isolante e potrei realizzare questi avvolgimenti 2 corde nude da 6mm in parallelo 4 spire 56 mmq 4 corde nude da 6mm in paralleo 2 spire 128 mmq in alternativa al 6 ho un 7.4 che darebbe 86 e 170 mmq 1 corda nuda da 11.8 mm 2 spire 110 mmq 2 corde nude da 11.8 mm in paralleo 1 spira 220 mmq più o meno sono 80 cm per trasformatore + 80 cm massimo per le pinze le varianti sono tante e non so quale sia la soluzione meno svantaggiosa più spire e cavo più sottile che si scalderà come un demonio o sezione maggiore ma con meno spire ? sarei tentato perla soluzione 2 corde da 11.8 in parallelo, i trasformatori sono alimentati in parallelo e controllati dai un circuito che ne regola la potenza e i secondari sono in serie "Livio docet" ( ho anche rintracciato la ragazza che li ha costruiti e mi ha detto che non stà più con quel ragazzo ), comunque tutti e tre insieme dovrebbero dare tra 3 e 4 volt. data la sezione dei cavi non credo che sarà possibile avvolgere le spire restando bene aderente nella parte esterna del nucleo e forse è solo una mia ipotesi ma temo che qualcosa si perderà domani vedo quale isolante per le spire è disponibile in zona e poi faccio la prova di tensione con la forma reale che riesco ad ottenere e se perdo troppo faccio la prova con la singola corda da 11.8 ma con due spire per ogni trasformatore
Livio Orsini Inserita: 10 luglio 2015 Segnala Inserita: 10 luglio 2015 In realtà , NO ! Azzolna! Ho scambiato i primari con i secondari. Sto proprio perdendo i colpi. Donque conl'algoritmo della collaboratrice domestica. 2 * 4 kW ===> sono 8 kW o, meglio, 8kVA, se consideriamo 4 V totali sulla serie sarebbero 2000A erogabili. Io farei avvolgimenti per avere almeno una decina di volt sulla serie, però è un'idea basata solo sulle sensazioni. la ragazza che li ha costruiti e mi ha detto che non stà più con quel ragazzo Quale? Quello a cui pensava mentre avvolgeva il primo e quello acui pensava mentre avvolgeva il secondo? Scherzi a parte, per un breve perid ho lavorato in un'azienda che produceva componenti avvolti. C'erano circa 50 donne su 50 bobinatrici che durante le 8 ore canoniche forse pensavano a quello che facevano per meno di 10'. Tanto le bobinatrici erano automatiche.
gabri-z Inserita: 10 luglio 2015 Segnala Inserita: 10 luglio 2015 dato che il trasformatore da 3 kw che volevo usare è davvero mastodontico , lo sostituisco con tre da 1 kw ma li limiterei a poco più di 2 kw totali .2 * 4 kW ===> sono 8 kW o, meglio, 8kVA, Credo che non usi più il trasformatore '' da titolo '' Ho scambiato i primari con i secondari. Sto proprio perdendo i colpi. NO ! Deve essere la colpa del mio nuovo CAD ! Ipotizzo 1-1,5 spire/Volt , ma anche un bel riscaldamento , anche a vuoto
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