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PLC Forum


Gruppo Di Continuita` Con Inverter


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Inserito:

Salve a tutti.

Dovendo garantire tensione ad una pompa di un impianto di riscaldamento, avrei bisogno di utilizzare un gruppo di continuita` che sopperisca ad eventuali mancanze di tensione di rete elettrica.

Dato l'elevato costo di gruppi di continuita` di una certa energia (con tempi di lavoro continuativi di svariate ore) e non necessitando di tempi di intervento rapidi, ho pensato di metter giu` uno schema di un sistema autoimplementato.

Questo, prevede:

- una batteria di automobile a 12 V;

- un caricabatterie;

- un temporizzatore che mantenga la batteria sotto carica per un paio di ore ogni 2/3 mesi;

- un inverter 12v c.c./220V a.c.;

- una pompa per far circolare l'acqua calda nell'impianto;

- qualche rele` che chiuda il circuito in caso di mancanza di tensione di rete a 220V e attivi il sistema.

Ho gia` tutto tranne l'inverter (che ho visto su e-bay).

Penso che questo possa funzionare, ma mi domando:

che succede se, mancando la tensione di rete, il rele` alimenta con la batteria da 12 V l'inverter (con interruttore sempre ON), che, partendo, alimenta la pompa?

L'inverter potrebbe bruciarsi? (a causa del fatto che la batteria non viene collegata con inverter senza carico e spento)

Grazie per qualsiasi informazione.

Alex!


Inserita:
Penso che questo possa funzionare, ma mi domando:

che succede se, mancando la tensione di rete, il rele` alimenta con la batteria da 12 V l'inverter (con interruttore sempre ON), che, partendo, alimenta la pompa?

L'inverter potrebbe bruciarsi? (a causa del fatto che la batteria non viene collegata con inverter senza carico e spento)

Mi sembra che hai le idee un poco confuse o ti espimi male.

Da quello che scrivi ho capito che non è importante che si passi dall'alimentazione da rete a quella da inverter senza soluzione di continuità, quindi in mancanza di rete in contatti normalmente chiusi dei relè di comando chiudono la pompa sulla linea dell'inverter e chiudono la batteria sull'ingresso dell'inverter.

Se l'inverter è stato dimensionato correttamente per il tipo di carico non devono esserci problemi.

Al ritorno della rete i relè si eccitano, l'inverter viene spento e la pompa è alimentata da rete.

Per la carica della batteria è meglio tenerla sempre sotto carica da rete tramite un alimentatore automatico.

Se però fai bene i conti alla fin fine un UPS ti costa meno ed è più affidabile.

Inserita:
Se però fai bene i conti alla fin fine un UPS ti costa meno ed è più affidabile.

Concordo con Livio, con un centinaio di euro acquisti un buon ups con qualche cendinaio di VA, sufficenti per far funzionare la tua pompa.

Inserita:

Grazie per i consigli.

Il dubbio sulla fattibilita` mi derivava da alcune procedure di "buon utilizzo" che avevo letto sugli inverter (attaccare il carico con inverter spento, accendere l'inverter, accendere il carico).

Per quanto riguarda il costo, avendo tutto tranne l'inverter, con un preventivo di spesa di una trentina di euro mi ritrovo con un sistema capace di fornire (teoricamente) 540W per un'ora (ma a me interessa avere una quarantina di watt per 5 o 6 ore), quindi sicuramente conveniente.

Naturalmente, posto che non ho tempi di intervento stringenti.

Grazie ancora.

Alex!

Inserita:

Controlla che l'inverter abbia l'uscita sinusoidale in quanto i motori gradiscono poco le forme d'onda non sinusoidali

Inserita:

scusate l'intromissione, ma l'argomento sta molto a cuore anche a me:

vorrei realizzare un gruppo di continuità/soccorso per stazioni solari (circolatori per impianti solati termici) e per caldaie a combustibile solido, per evitare surriscaldamenti in caso di black-out della rete elettrica pubblica, autonomia di 6 ore per consumi max di 80 w.

Anch'io inizialmente avevo pensato a circolatori a 12 volts ma, visto la difficile reperibiltà, e visto questo thread, vi chiedo qual'è la soluzione più vantaggiosa dai punti di vista pratico ed economico.

Avevo anche pensato ad un accoppiamento diretto circolatore 12 volts - pannello fotovoltaico, senza sensori differenziali interposti: l'idea, forse banale, è che il circolatore gira solo quando c'è il sole. Ci sono errori in questa idea (si può definire "in fase"?)?

http://shop.solardirect.com/product_info.p...products_id=363

Un grazie anticipato.

ciao

massimo

  • 3 years later...
Inserita:
Livio Orsini+-->
CITAZIONE(Livio Orsini)

Scusate se riesumo una vecchia discussione, ma sono interessato proprio al problema che riportava l'autore del thread (con la sola differenza di avere come carico solo carichi elettronici).

Vorrei sapere, un inverter acceso, senza carico collegato, come si comporta? Si 'spegne' (come un trasformatore, PotenzaEntrante=PotenzaUscente, a parte l'autoconsumo), oppure ha un autoconsumo elevato che rischia di danneggiare sia l'inverter, sia la batteria?

Perchè la mia idea era di tenere l'inverter sempre collegato e collegare il relay solo alla linea di alimentazione del carico (in mancanza di 220V commuta sulla linea dell'inverter). Questo per avere come tempo di risposta solo quello del relay e per evitare i problemi di collegamento 'a freddo' della batteria e del carico contemporaneamente.

Naturalmente (e penso che si capisce :) ) non conosco nulla sugli inverter, quindi, se mi dite che non c'è problema ad accendere un inverter direttamente col carico collegato, e che il tempo di risposta dell'inverter è solo qualche manciata di millisecondi, collegherei pure la batteria con un relay.

Per intenderci, il tempo di commutazione che mi serve è quello tipico di ups economici, quel che basta a non fare spegnere un pc...

Inserita:

meglio un ups

dovra esserci anche una certa sicurezza e funzionalita

attenti agli inverter su ebay spesso cinesi onda quadra modificata ?

come protezioni mettono fusibili da automobile !!!

non garantiscono i tempi di funzionamento continuato

mettono potenze in uscita w---- ??? molto dubbie

Inserita:

Sì, infatti volevo prendere un inverter di qualità.

Il problema degli ups, da quel che ho visto cercando, è che non permettono di scegliere la capacità delle batterie. Anche quelli con batterie esterne, hanno dei pacchi batteria venduti dalle stesse case. Insomma non me la sentirei di mettere batterie diverse da quelle consigliate (dato che non ne consigliano, propongono solo le loro).

Invece la soluzione dell'inverter e del caricabatteria separato è più flessbile, perchè mi permette di scegliere batterie di capacità a mio piacimento scegliendo il giusto caricatore...

Inserita:

ok e' fattibile

pero bisogna costruirlo bene

e' una cosa che dovra essere sotto tentsione continuamente

e sempre pronta a intervenire

Inserita:

Sconsiglio sempre invenzioni strane. L'unica soluzione affidabile prevede l'uso di attrezzi studiati appositamente allo scopo.

Nel tuo caso lo strumento adatto è un UPS. Devi solo dimensionare le batterie in funzione del tempo massimo di assenza di rete a carico massimo.

Nel caso di tempi lunghi con carichi notevoli si può ipotizzare l'uso. in parallelo all'UPS, di un motogeneratore ad avviamento automatco

Inserita:

Ho visto che nel campo del fotovoltaico esistono degli inverter di backup che si occupano di caricare le batterie e commutare la linea sulle batterie in caso di blackout. Il problema è che si tratta per lo più di grossi apparecchi.

Ma il principio comunque è simile a quello proposto qui.

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