carmelinux Inserito: 4 agosto 2015 Segnala Inserito: 4 agosto 2015 Salve a tutti, ho bisogno di costruire un circuito minimale per trasmettere un segnale qualsiasi quando si chiude il circuito (possibilmente utilizzando un quarzo a 30Mhz già in mia dotazione) e riceverlo ad un paio di metri di distanza con una ricevente che all'arrivo del segnale attivi un piccolo relè. Qualche consiglio? Grazie anticipatamente!
Livio Orsini Inserita: 4 agosto 2015 Segnala Inserita: 4 agosto 2015 Da come scrivi non sembri molto epserto quindi sarebbe meglio usare moduli già funzionanti. Compra uan coppia Rx-Tx, te la cavi con meno di 5€ (ci sono numerose offerte di questo tipo su Ebay). Ti costa meno e non deovrai tirare moccoli per mettere a punto alcunchè. Io ne ho comprate un paio di coppie e vanno benissimo.
carmelinux Inserita: 4 agosto 2015 Autore Segnala Inserita: 4 agosto 2015 Eh già, non sono molto esperto. Purtroppo quando ho studiato elettronica all'università ci hanno dato solo un'infarinatura teorica, poichè sono un informatico... poi ci sono quelli che invece hanno frequentato l'industriale o il professionale e hanno imparato in laboratorio o sul lavoro..spesso in maniera empirica. Di certo ci arrivavo da solo a comprare un moduletto già pronto, ma per quello che vorrei realizzare mi serve qualcosa la cui struttura la posso decidere io, perchè magari i componenti già pronti non posso infilarli dove ho intenzione di farli funzionare.... C'è qualcuno così gentile da farmi uno schema su come costruire un trasmettitore ed un ricevitore banalissimo?
luigi69 Inserita: 4 agosto 2015 Segnala Inserita: 4 agosto 2015 la fai troppo semplice e troppo segreta la cosa...... Nessuno di noi conosce tutti i misteri ed i segreti dell'elettronica ehehehehehee ma la sola parola trasmettitore dovrebbe farti pensare a una serie di problemi come stabilità in frequenza, codifica del segnale, eccecc.... e taratura e costruzione delle antenne.... a cosa ti serve ? che segnale devi trasmettere ? a che distanza ( scusa ho letot adesso 2 metri ) ? quali sono le misure critiche ? perché allora proprio non rivolgersi ad un prodotto del commercio già belle e pronto ? testato e sicuramente funzionante ? magari in una futura applicazione potrai sicuramente contare sul fatto che lo hai già testato e funziona...
Livio Orsini Inserita: 4 agosto 2015 Segnala Inserita: 4 agosto 2015 (modificato) C'è qualcuno così gentile da farmi uno schema su come costruire un trasmettitore ed un ricevitore banalissimo? Basta che tu faccia una ricerca sulla rete e di questti schemi ne trovi 13 per dozzina. Funzionano al primo colpo? alcuni si se assiemati con i dovuti crismi e questi non si possono spiegare in 2 righe di messaggio su di un forum, ma s'imparano con esperienza e....testate contro il muro. Altri funzionano dopo una messa a punto piuttosto laboriosa. Sembra banale fare un trasmetitore per f >= 30Mz, ma lo è solo per chi lo sa fare veramente. Per gli altri presenta parecchie difficoltà Ancora di più quando ci si cimenta con un ricevitore. Di certo ci arrivavo da solo a comprare un moduletto già pronto, ma per quello che vorrei realizzare mi serve qualcosa la cui struttura la posso decidere io, perchè magari i componenti già pronti non posso infilarli dove ho intenzione di farli funzionare.... Forse no. Se così fosse avresti già capito che se non riesci ad alloggiare dove vuoi tu un qualche cosa di già ottimizzato per il minimo spazio occupato, come lo sono i componenti commerciali, sarà (quasi) impossibile ottenere un risultato non solo migliore, ma anche equivalente, assiemandomin proprio il dispositivo. Forse non ti rendi conto che anche la forma fisica del dispositivo ha dei vincoli ben precisi. Ad esempio, se sono necessari 250 mm2, non puoi ipotizzare di realizzare una basetta larga 5mm e lunga 50 mm. Modificato: 4 agosto 2015 da Livio Orsini
carmelinux Inserita: 4 agosto 2015 Autore Segnala Inserita: 4 agosto 2015 Non la faccio nè troppo semplice nè troppo segreta. 1) mi interessa solo creare un trasmettitore che se alimentato trasmette un segnale ad una certa frequenza, nulla di codificato o complesso, e non mi interessa andarmi a imbarcare in taratura e costruzione di antenne, perchè per trasmettere a 2 metri non ci vuole chissà cosa. 2)il discorso delle misure per l'alloggiamento mi pare inutile. E' ovvio che chi produce i tx-rx da 2 euro che ci sono su ebay li ha ottimizzati, ed è ovvio che io non potrei mai produrne uno simile in meno spazio. Ma chi ha parlato di meno spazio??? A me basta mettere una resistenza in un punto..il quarzo in un altro, anche a distanza di 5cm o più, un transistor in un altro punto ancora... non ho mai detto di voler creare una schedina compatta o migliore di quelle in commercio. Se avessi voluto delle risposte della serie: vattelo a comprare su ebay bello e pronto, e sicuramente migliore di quanto potresti fare tu, oppure sentirmi dire che è una cosa facile per chi lo sa fare, di certo non avrei scritto sul forum. Se l'ho fatto, è perchè ho pensato che qui qualcuno che lo sapesse fare, e per cui fosse una cosa facile, ci fosse, e magari fosse così gentile da non snobbarmi e darmi le giuste indicazioni.... E poi, dove si trovano le persone che hanno smattuto la testa più volte contro un muro per far funzionare qualcosa, se non in un forum come questo? Al di là del fatto che a me, ingegnere, hanno insegnato prima a progettare e poi a realizzare. Quindi, se qualcuno sa fare qualcosa, la sa implementare anche su carta, non la impara sbattendoci la testa diverse volte. Questo è il metodo di chi andava a "Bottega", imparava per via empirica sbagliando e risbagliando..e poi quando dopo 20 anni di rifare la stessa cosa si ritrova ad averne imparato una parte, sostiene che l'università non serve a nulla, che ti insegnano un sacco di cose inutili, e che il mestiere si impara sul campo... Poi ti ritrovi gli pseudo elettricisti che in un impianto domestico ti mettono il differenziale mooolto sovradimensionato perchè "più grosso è meglio"...
gabri-z Inserita: 4 agosto 2015 Segnala Inserita: 4 agosto 2015 Poi ti ritrovi gli pseudo elettricisti che in un impianto domestico ti mettono il differenziale mooolto sovradimensionato perchè "più grosso è meglio"... Non credo sia da discutere questo QUI . siamo in tanti ad aver sentito / incontrato problemi del genere ...io penso invece al fatto che Tu non hai avuto modo , pur ''passando'' per l'università , di capire che oltre 90% di quello che insegnano è frutto ''empirico '' ( della empiria cioè della ESPERIENZA = Testate contro muro od anche peggio ) e solo la restante fetta è frutto delle intuizioni dei GRANDI , alcune dimostrate già , alcune ancora in fila ..
carmelinux Inserita: 4 agosto 2015 Autore Segnala Inserita: 4 agosto 2015 Quindi se un architetto od un ingegnere devono progettare un edificio non mettono in pratica le scienze delle costruzioni, ma in base all'esperienza decidono quanto deve essere grosso un pilastro, dove deve essere posizionato..ecc.. ecc??? L'esperienza, anzi il metodo empirico, serve a dimostrare le tesi, non ad arrivare ad una soluzione "per tentativi successivi". Se un ingegnere informatico progetta un software, sa quello che il software dovrà fare e valuta tutte le possibili alternative, su carta senza mai scrivere una riga di codice. Poi sarà il programmatore a mettere in pratica il progetto dell'ingegnere. Allo stesso modo un ing. elettronico progetta un circuito, magari può testarlo col simulatore e quando è ok mandarlo in produzione. DI certo non si mette li a saldare e dissaldare resistenze per trovare la soluzione migliore, perchè la conosce a priori. Quelli che sostengono che lo studio sia inutile lo dicono solo per presunzione e perchè non hanno avuto modo di studiare o non hanno voluto. Molti colleghi ho perso per strada perchè sostenevano che l'analisi matematica o la geometria non servissero a nulla.... Peccato che ad oggi fanno i programmatori a 500 euro al mese.. ed i loro programmi si distinguono subito per gli errori concettuali!
Livio Orsini Inserita: 5 agosto 2015 Segnala Inserita: 5 agosto 2015 (modificato) Allo stesso modo un ing. elettronico progetta un circuito, magari può testarlo col simulatore e quando è ok mandarlo in produzione. Si e se lavora in un'azienda seria lo licenziano subito. Anzi no una persona così non supererebbe il periodo di prova. Chissà perchè si fanno i prototipi e le serie zero e poi i lotti pilota. Se un ingegnere informatico progetta un software, sa quello che il software dovrà fare e valuta tutte le possibili alternative, su carta senza mai scrivere una riga di codice. Poi sarà il programmatore a mettere in pratica il progetto dell'ingegnere ogni tanto mi è capitato di vedere aziende dove si praticava una metodologia simile. Son durate poco: o hanno cambiato metodologia o ha chiuso l'azienda. Specialmente se si trattava di produrre software per automazione. Quindi se un architetto od un ingegnere devono progettare un edificio non mettono in pratica le scienze delle costruzioni, ma in base all'esperienza decidono quanto deve essere grosso un pilastro, dove deve essere posizionato..ecc.. ecc??? L'esperienza, anzi il metodo empirico, serve a dimostrare le tesi, non ad arrivare ad una soluzione "per tentativi successivi". No, semplicemente si tengono "larghi". Più un calcolatore è bravo nel suo lavoro, più i suoi margini di sicurezza sono "sottili". Con l'esperienza la bravura aumenta, perchè aumenta la conoscenza delle difficoltà pratiche. In genere, per fortuna, i calcoli di un neo ingegnere civile sono controllati da qualche collega più esperto, prima di essere mandati in esecuzione. Io avevo un insegnate (un ingegnere il cui nome curiosamente è identoco a quello dell'attuale capo del governo germanico), che quando ci spiegò i metodi per calcolare i contrappesi per le forme di fusione, terminò la spegazione con queste parole (più o meno perchè è trascorso più di mezzo secolo): "Nella pratica voi farete i conti dimensionando i contrappesi, poi il capo squadra, che avrà molti anni di esperienza, aggiungerà i pesi che ritiene necessari per avere un margine di sicurezza. Con il tempo capirete che ha ragione lui." Fortunatamente poi io mi sono dedicato all'elettronica.... Comunque al di là si questo ti ho già spiegato come vedo io il problema. Se vuoi realizzarti da solo i tuoi circuiti basta fare una ricerca sulla rete ed in pochi secondi hai a disposizione alcune decine di migliaiia di risposte, hai solo l'imbarazzo della scelta. Perchè non ti metto io gli schemi? Semplice perchè poi mi troverei nella condizione di un cane che ha pestato un pezzo di nastro adesivo: non riesce più a liberarsene. L'esperienza, anche di forum, mi ha insegnato molte cose...... Modificato: 5 agosto 2015 da Livio Orsini
dott.cicala Inserita: 5 agosto 2015 Segnala Inserita: 5 agosto 2015 Il tx sarebbe anche facile da fare, il ricevitore invece un po' meno. Il quarzo da 30Mhz sarà sicuramente un overtone e quindi è facile che oscilli sulla fondamentale. In ogni caso, per realizzare un progettino di questo tipo è necessario disporre di un minimo di strumentazione per verificare se l'oscillatore oscilla alla frequenza stabilita o sulla fondamentale, quindi servirebbe almeno un frequenzimetro. Se non si ha un frequenzimetro, meglio ridurre le variabili e abbandonare il quarzo in favore di un oscillatore a 30MHz già prono, almeno si avrà la certezza che funzioni alla frequenza voluta e lo si potrà anche usare per costruire il ricevitore. In apparenza sembra un progettino semplice ma in pratica nasconde le più comuni insidie dei montaggi RF....i ricevitori poi, sono sempre la parte più complessa del progetto. Se la distanza da coprire è così esigua sarebbe più semplice utilizzare gli infrarossi. Con un led recuperato magari da un vecchio telecomando tv e un ricevitore IR single chip realizzi la funzione voluta molto più semplicemente e con maggiore affidabilità.
sx3me Inserita: 5 agosto 2015 Segnala Inserita: 5 agosto 2015 mi troverei nella condizione di un cane che ha pestato un pezzo di nastro adesivo: non riesce più a liberarsene bellissima questa similitudine
fradifog Inserita: 5 agosto 2015 Segnala Inserita: 5 agosto 2015 O due metri o 20 m l'antenna ci vuole sempre. Non ho una laurea,sono un perito,ma un circuito rf senza antenna trasmette giusto il tempo di fare fuori finali.. Ho colleghi ing. che hanno fatto il liceo,ed uno mi disse che il fusibile era in corto...:-) Il titolo è importante,ma da solo non garantisce nulla...Gli americani sono la prova vivente di ciò...
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